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CONFERENZE IMPORTANTI:

1. CASABLANCA (Marocco, gennaio 1943): USA+GB

2. TEHERAN (Iran, 28 novembre-1° dicembre 1943): USA+GB+URSS

3. BRETTON-WOODS (Usa, luglio 1944): Gli accordi di Bretton Woods sono stati un insieme di regole riguardanti le relazioni commerciali e finanziarie internazionali tra i principali paesi industrializzati del mondo occidentale (no URSS).

4. YALTA (Crimea, febbraio 1944) USA+GB+URRS

5. POTSDAM (Germania, luglio-agosto 1945) USA+GB+URSS+FRANCIA

CAPITOLO 5: IL MONDO BIPOLARE E IL TERZO MONDO

Intro: Dopo la Seconda guerra mondiale, l'alleanza antifascista si ruppe e iniziò il periodo della "Guerra Fredda" (1947-1991) tra le due superpotenze, Stati Uniti e URSS. Tra gli anni 50 e 60, mentre l'Occidente viveva un'eccezionale crescita economica, nel Terzo Mondo si completò il processo di decolonizzazione e nacque il movimento dei "Paesi non Allineati" (né sovietici né statunitensi).

della divisione del mondo in due blocchi contrapposti: quello occidentale, guidato dagli Stati Uniti e caratterizzato da un sistema politico ed economico capitalista, e quello orientale, guidato dall'Unione Sovietica e caratterizzato da un sistema politico ed economico comunista. Questa divisione geopolitica e ideologica, nota come Guerra Fredda, avrebbe caratterizzato le relazioni internazionali per gran parte del XX secolo.

“l’Alleanza Atlantica”. Di fronte alle decisioni politiche prese dagli Stati Uniti, e condivise dall’Europa occidentale, l’Unione Sovietica reagì stringendo un legame con i Paesi dell’Europa dell’Est, le cosiddette “democrazie popolari”, diverse da quelle capitalistiche, (Cominform 1947-1956, Patto di Varsavia 1955 speculari al Patto Atlantico, mentre al Piano Marshall corrispondeva il Comecon, aiuti economici), trasformate in realtà in Regimi dittatoriali a partito unico. Inoltre, l’URSS riuscì a dotarsi dell’arma atomica (1949), raggiungendo la parità con il nemico americano. Poco tempo dopo, il blocco comunista si ampliò: i comunisti cinesi (Mao Zedong), infatti, dopo una lunga guerra civile (1927-50) contro i nazionalisti (Chiang Kai-shek, si trasferiscono in Taiwan), conquistarono il potere, dando vita alla Repubblica Popolare Cinese. Gli equilibri, nel mondo bipolare, sembravano così

volgere a favore dell'Unione Sovietica e dei loro alleati. Lo scoppio della Guerra di Corea (1950-53) spostò l'attenzione della Comunità internazionale dall'Europa all'Asia. La Corea del Nord attaccò la Corea del Sud, reagirono allora gli americani e poi i cinesi: il fronte si andò stabilizzando, fino all'armistizio del 1953 (morte Stalin). Nel frattempo, la morte di Stalin allentò le tensioni e si avviò il processo di "destalinizzazione", con Kruscev nel 1956. In quell'anno, tuttavia, la repressione sovietica dell'insurrezione ungherese raffreddò le speranze di cambiamento nei regimi comunisti. Tra gli anni 50 e 60, grazie agli accordi di Bretton Woods (luglio 1944) e i capitali americani, l'Occidente visse una stagione straordinaria di sviluppo industriale ed economico. Soprattutto in Europa, la crescita permise di realizzare lo "Stato sociale" (Welfare State), cioèUna serie di misure per la sicurezza sociale di tutti i cittadini. Allo stesso tempo, però, lo sviluppo economico cominciò a produrre anche effetti negativi sull'ambiente. Anche l'Italia, pienamente inserita nel contesto Occidentale, visse un vero e proprio "Miracolo economico". Nel Dopoguerra, la questione istituzionale fu risolta con la nascita della Repubblica (1946) e con una nuova Costituzione (1947-48). Allora, la democrazia cristiana rafforzò il suo potere attraverso il "Centrismo", che relegava comunisti e socialisti all'opposizione. Nei primi anni '60, però, il centrismo entrò in crisi e si affermò il "centrosinistra", con l'ingresso dei socialisti al governo. Nel dopoguerra l'Europa occidentale riuscì a superare il trauma bellico e visse una sorte di rinascita: ciò fu dovuto al sostegno americano e al processo di integrazione europea, promosso da Francia, Germania Ovest.comunista) che si stavano formando durante la Guerra Fredda, alcuni paesi scelsero di aderire al Movimento dei Non Allineati. Questo movimento, fondato nel 1961, si proponeva di mantenere una posizione di neutralità e indipendenza rispetto ai due blocchi. Tra i paesi che aderirono al Movimento dei Non Allineati vi erano l'India, l'Egitto, l'Indonesia e l'Algeria. Questi paesi cercavano di promuovere la cooperazione economica e politica tra di loro, al fine di contrastare l'influenza dei due blocchi e di preservare la propria indipendenza.socialista) i Paesi emergenti si incontrarono a BANDUNG (Indonesia, 1955). La conferenza rappresentò l'atto di nascita del "Terzo Mondo", intenzionato a giocare un ruolo di primo piano nelle relazioni internazionali, combattendo il sottosviluppo. Nel 1961, si tenne una seconda conferenza a Belgrado, dove nacque il movimento dei "Paesi non Allineati" (neutrali sia nei confronti degli Stati Uniti che dell'URSS). 13. LA GUERRA FREDDA 13.1 Il blocco occidentale 1. Dall'alleanza antifascista alla guerra fredda: Dopo la Seconda guerra mondiale l'alleanza tra le due principali potenze vincitrici, Stati Uniti e Unione Sovietica, costruita faticosamente nel corso del conflitto in nome della comune opposizione al nazifascismo, durò per un lasso di tempo molto breve (già alla conferenza di Potsdam c'erano conflitti). Nel giro di un paio di anni, infatti, nelle relazioni internazionali si affermò uno stato di tensione e di

Scontro permanente tra i due "blocchi", quello occidentale e quello orientale, che è passato alla storia con la definizione di "guerra fredda"; tale termine fu coniato per la prima volta da un giornalista americano, Walter Lippman, per indicare la contrapposizione globale tra i due schieramenti - capitalismo e comunismo - divisi in modo profondo sul piano ideologico, politico, economico e sociale. Fortunatamente, considerando l'enorme potenziale distruttivo dei rispettivi armamenti atomici, capaci di cancellare in breve tempo il genere umano dalla faccia del pianeta, lo scontro non sfociò mai in una guerra aperta ("calda") tra le due superpotenze; tuttavia, il cosiddetto "bipolarismo" condizionò per oltre quarant'anni in modo determinante non solo la politica internazionale, ma anche la vita all'interno dei singoli Stati, specie in quelli che si trovavano al confine delle rispettive zone.

d’influenza (come la stessa Italia). 581-L’Organizzazione delle Nazioni Unite: In ogni caso, nei mesi in cui funzionò l’alleanzaantifascista, furono raggiunti importanti risultati. Il traguardo più rilevante e ambizioso fu lanascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), costituita durante la conferenzainternazionale di San Francisco, svoltasi dall’aprile al giugno del 1945. L’Onu puntava a superarel’esperienza fallimentare della Società delle Nazioni (1919), il cui carattere innovativo era statosvuotato sin dalle prime fasi dall’assenza degli Stati Uniti e della barriera frapposta dai paesivincitori della Grande guerra nei confronti degli sconfitti; occorreva, dunque, mettere daparte qualsiasi volontà di vendetta e assicurare, almeno nel medio periodo, la partecipazionedell’intera comunità internazionale alla vita del nuovo organismo. Ovviamente, andavanorispettati i nuovi equilibri Formattazione del testo

usciti dalla guerra; per questo, mentre nell'Assemblea generale veniva di fatto riconosciuta la pari dignità a tutti i paesi, al vertice dell'Onu si posizionava il Consiglio di sicurezza, in cui i cinque membri permanenti (Usa e Urss, affiancati da Cina, Francia e Gran Bretagna) mantenevano un fondamentale diritto di veto, quale strumento che garantiva il loro primato. Nonostante le problematiche derivate dalle controversie durante l'epoca della guerra fredda, il valore politico dell'operazione era innegabile; ciò fu evidente, ad esempio, quando il 10 dicembre 1948 l'Assemblea generale approvò la "Dichiarazione universale dei diritti umani", un documento di portata rivoluzionaria che sanciva i principi fondamentali della convivenza umana.

2-La "questione tedesca": Alla fine della guerra emerse inevitabilmente la "questione tedesca", vale a dire la sistemazione territoriale e giuridica del Paese responsabile,

A causa del nazismo, dell'immane tragedia appena conclusa. La Germania era stata liberata a Ovest dagli Alleati angloamericani e a Est dall'Armata rossa, giunta per prima a Berlino (2 maggio). Proprio nei pressi della capitale tedesca, a Potsdam, tra luglio e agosto del 1945, una conferenza tra Gran Bretagna (Churchill-Attlee), Stati Uniti (Truman) e Unione Sovietica (Stalin) stabilì, tra le altre cose, la suddivisione del Paese in quattro zone d'occupazione, invitando anche la Francia a partecipare all'iniziativa; lo stesso trattamento fu riservato a Berlino, pur essa divisa in quattro zone. D'altronde, la distanza tra i due modelli ideologici non poteva essere più ampia: il comunismo - secondo la lezione di Marx - era destinato inevitabilmente a lottare fino all'ultimo istante possibile per abbattere il sistema borghese; il capitalismo, invece, non poteva tollerare l'idea dell'abolizione della proprietà privata.

nonché l’idea di uno Stato che impediva la liberainiziativa degli individui, calpestandone i diritti ed eliminando le regole basilari della democrazia.

3-Dottrina Truman, Piano Marshall, N

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A.A. 2020-2021
93 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alicemazza di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Loreto Fabrizio.