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viene fermato dai borbonici) coincide con la nascita di un movimento
indipendentista filopiemontese, su iniziativa di Manin. Lo scopo era quello di
raggiungere una monarchia costituzionale guidata da Vittorio Emanuele II. Alla
proposta aderirono anche Garibaldi.
Guerra di Per portare il Regno di Sardegna al livello di grande potenza Cavour mandò
Crimea a 18000 uomini guidati da La Marmora in Crimea (1855), in modo da poter
conferenza di partecipare da vincitore al congresso di Parigi del 1856, per potere portare la
Parigi questione italiana sul piano internazionale, denunciando il malgoverno del regno
delle due sicilie e del papato come cause della tensione rivoluzionaria.
Per cacciare gli austriaci era invece necessario:
- mantenere in vita l'agitazione patriottica appoggiando la società nazionale
- allearsi con la Francia, l'unica potenza interessata la mutamento dello status quo
europeo
Accordi di ipotizzavano la divisione della penisola in tre Stati (Alta Italia sotto i piemontesi,
Plombieres regno dell'Italia centrale e regno meridionale), mentre alla Francia sarebbero
(1858) andate Nizza e la Savoia
per raggiungere tutto questo era necessaria la guerra contro l'Austria ed era
necessario che fosse l'Austria ad attaccare per rendere l'alleanza con la Francia
operante.. Cavour iniziò a provocare (attraverso anche un discorso agli italiani
pronunciato dal re) e alla fine respinse l'ultimatum mandatogli dall'Austria.
Sconfitte Magenta → i piemontesi si aprono la via verso Milano
austriache Solferino e San Martino → sanguinosissime battaglie, dove però i piemontesi
riuscirono a respingere gli austriaci
Armistizio di La Francia decide di abbandonare la guerra per le pressioni dell'opinione pubblica
Villafranca e per la minaccia dell'intervento tedesco a fianco dell'Austria: l'Austria le cede la
(1859) Lombardia, che sarebbe andata al Piemonte, mentre l'Austria si teneva il Veneto.
Cavour si dimette.
Pace di Zurigo La Francia approva le annessioni delle città insorte nel centro Italia, in cambio di
(1860) e Nizza e Savoia. Emilia, Romagna e Toscana vengono annesse grazie a dei
annessioni plebisciti.
Sud Italia Crispi e Pilo organizzano l'insurrezione in Sicilia prima di fare sbarcare i
volontari di Garibaldi. Cavour era contrario alla spedizione mentre il re la
guardava con favore, ma nessuno dei due fece nulla per favorirla/impedirla.
Spedizione dei Partì da Quarto, presso Genova, dopo essersi impadronito di due navi. Sbarcò a
Mille marsala, in Sicilia, dove vennero accolti con calore dalla popolazione, a
Calatafimi Garibaldi mise in fuga l'esercito borbonico e puntarono su Palermo,
che insorse. Alla fine di maggio l'esercito dovette abbandonare Palermo e
Garibaldi, che aveva già proclamato la dittatura in nome di Vittorio Emanuele II,
proclamò decaduta la monarchia borbonica.
Il governo provvisorio venne assunto da Crispi, mentre dal Nord venivano
mandati armi e uomini, con cui Garibaldi sconfisse di nuovo l'esercito a Milazzo.
Conquista di Napoli. Cavour doveva fermare la spedizione prima dell'arrivo allo
Stato della Chiesa, altriementi i francesi sarebbero intervenuti. Così l'esercito
sabaudo marciò verso il Sud, dove iniziarono ad annettere le regioni con
l'approvazione della popolazione sancita da plebisciti. Garabaldi incontrò il re a
Teano per cedergli la responsabilità del governo nelle regioni appena liberate. Il
17/03/1861 Vittorio Emanuele II venne proclamo re di Italia.