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URSS
• 1922: nascita dell’ Unione delle repubbliche socialiste sovietiche (formazione della
federazione).
• 1924: viene portata a termine la stesura della Costituzione dell’Unione delle Repubbliche
socialiste sovietiche. Gli organi principali sono:
il Congresso dei deputati del popolo.
1. il Comitato esecutivo centrale, formato da due assemblee: il Soviet dell’Unione e il
2. Soviet delle Nazionalità.
Al vertice dell’apparato amministrativo del pase vi sono:
il Presidium.
3. il Consiglio dei commissari del popolo.
4.
Leader supremo: segretario del Partito all’interno di tutti questi organismi. Prevale
nell’Unione Sovietica il Partito piuttosto che lo Stato (come il nazismo dove il partito svolse
un ruolo primario).
• Non godono ancora del diritto di voto coloro che sono potenzialmente ostili: i vecchi
proprietari terrieri, i commercianti, gli ecclesiastici e gli ex membri della polizia zarista.
Questo nuovo stato cresce dietro alla cortina di ferro che si era formata tra Unione Sovietica e il
resto del mondo=ignoranza reciproca. Nasce un Governo che si sviluppa in una forma dittatoriale,
conosciuta poco all’esterno.
6.6 Lo stalinismo
=Forma di controllo violenta che dura sino alla morte stessa di Stalin nel 1953.
• 24 gennaio 1924: Lenin muore. Negli ultimi anni della sua vita si dedica alla redazione di
una sorta di testamento politico, nel quale esprime le proprie valutazioni e preoccupazioni
riguardo coloro che si sarebbero contesi la successione al vertice del Partito. Di Stalin
denuncia il fatto di aver accumulato troppo potere e di avere la tendenza di anteporre i suoi
interessi personali a quelli del Partito, di Trockij rimprovera una scarsa sicurezza di sé e di
Bucharin mette in dubbio la coerenza marxista delle idee. Inoltre Lenin sostiene la necessità
di riorganizzare le strutture del governo e del Partito e sottolinea il rischio della rottura
dell’unità del partito e della collaborazione tra contadini e operai.
• Aspra lotta per la successione fra: Trockij (sinistra del partito, che vuole favorire la
produzione industriale), Bucharin (destra, non vuole la rottura della collaborazione
contadini-operai perciò propone un forte sostegno dell’agricoltura) e Stalin (della guardia
bolscevica, assieme a Kamenev e Zinov’ev, sono più attenti al potere personale).
Quest’ultimo prevarrà sugli altri in modo violento e accuserà i suoi antagonisti.
• 1925: Stalin proclama il "Socialismo in un solo paese”, per evidenziare che l’affermazione
del socialismo in Russia sarebbe stata possibile anche senza una rivoluzione nei paesi più
sviluppati economicamente.
• 1926: Kamenev e Zinov’ev si uniscono a Trockij e accusano Stalin e Bucharin di riportare
l’URSS verso il vecchio sistema capitalista. Completa sconfitta: ritrattazione per i primi due
ed esilio in Asia per il terzo.
• Stalin dopo aver estromesso tutti gli avversari da inizio alla costruzione a tappe forzate del
“socialismo in un solo paese”. Si verifica una sovrapposizione totale tra Partito e governo. Il
lavoro che opera Stalin nella costruzione di questo regime totalitario prevede l’eliminazione
di tutti i possibili avversari politici, che gli potrebbero contendere la leadership. La difficoltà
è quella della prima fase (anni ’20-primissimi anni ’30) durante la quale deve conquistarsi
spazi. Si lavora molto nella costruzione del partito comunista, che deve coinvolgere tutti gli
aspetti della società, deve essere partito di massa in quanto tutto il popolo deve riconoscersi
in esso. Oltre al lavoro politico ed ideologico Stalin inizia anche a lavorare sugli aspetti
economici: si tratta di sperimentare un nuovo tipo di economia diverso rispetto a tutti gli
altri sistemi economici di quegli anni, che facevano capo, se pur in maniera diversa, al
capitalismo. Stalin utilizza come strumento i piani quinquennali che hanno come scopo di
formare la società e l’economia comunista, cambiandola profondamente. Ci si sposta,
attraverso ritmi serrati che vanno aldilà di ogni possibilità umana, dal sistema feudale ad uno
collettivistico. Infatti la Russia non era un paese industrializzato. Molti però abbandonano la
condivisione di questa modalità di azione e di conseguenza saranno epurati. Anche nelle
industrie i piani quinquennali sono molto duri e prevedono costi enormi da parte del
governo. Si inizia la modernizzazione del paese in direzione comunista. Il successo di tali
piani era fondamentale per Stalin per mettere in luce la superiorità della Russia su tutto il
mondo.
• Ottobre 1928: si da avvio al primo piano quinquennale: assoluta priorità allo sviluppo
dell’industria pesante e alla produzione di macchinari e infrastrutture a scapito dei beni di
consumo.. Dal 1928 al 1932: 8000 nuove industrie. La forza lavoro fu massicciamente
spostata dalle campagne alla città dove dal nulla si crearono zone industriali, a est degli
Urali.
• Dal 1930: collettivizzazione forzata delle campagne. i contadini sono costretti in massa ad
entrare nelle fabbriche (KOLCHOZ), mentre i più benestanti (i KULAKI) sono ormai
considerati “nemici di classe” da eliminare. Vengono fucilati, arrestati o deportati in regioni
remote.
• I contadini, molti artigiani, piccoli proprietari di industri sono contrari a Stalin: ci sono
arresti e allontanamenti in massa.
• Viene istituita l’ Amministrazione generale dei campi di lavoro (gulag), posta sotto il
controllo della polizia politica. La gran parte dei gulag sono stati impiantati in Siberia, parte
nascosta al resto del mondo ma anche ai cittadini della Russia stessa, dalle caratteristiche
ambientali dure. Li vi lavorano oltre un milione di detenuti, in condizioni estremamente
proibitive, nella costruzione di grandi opere e nel lavoro delle miniere.
• Regime del terrore e culto della personalità , che spaventa anche lo stesso partito, al quale
vengono inflitte epurazioni drastiche e purghe. Il 1936-38 è considerato il periodo del
“Grande Terrore”: 16 oppositori, tra i quali Kamenev e Zinov’ev, vengono delineati come
“deviazionisti” rispetto alla politica di Stalin e così giustiziati. Anche Bucharin viene ucciso
così come nel 1940 Trockij da un sicario di Stalin in Messico .
• Si afferma una vera e propria religione politica incentrata sul culto del dittatore, sul
recupero dei vecchi ideali patriottici e sulla demonizzazione dei nemici del popolo.
6.7 Gli Stati Uniti dalla Grande Guerra al New Deal
Stati Uniti negli anni ‘20
• Epoca di grandi riforme riguardanti l’estensione delle funzioni del governo federale, la lotta
per limitare l’influenza dei domini economici e il rafforzamento della democratizzazione del
sistema politico.
• 1901: arrivo alla Casa Bianca di Theodore Roosevelt, che da inizio alla fase riformatrice. In
politica estera spinge alla conquista del Centro e Sud America (1903:Panama, protettorato
americano) e in politica interna cerca di contrastare il potere delle corporations.
• 1912: elezioni vinte dal democratico Wilson, che vince anche le elezioni presidenziali del
1916 e porta all’intervento dell’America nella I Guerra Mondiale.
• 1920: le elezioni segnano la sconfitta del wilsonismo e l’elezione del repubblicano Harding.
Ventennio di “isolamento”. Si tratta di isolamento soltanto parziale, gli U.S.A scompaiono
dal sistema internazionale solo in parte e sono presenti in alcune dinamiche interessanti per
il loro paese.
• Isolazionismo e proibizionismo (si controlla la società in modo ferreo, si impedisce l’uso di
bevande alcoliche reazioni furibonde da parte del popolo). Vengono adottati severi
provvedimenti e nel 1920 sotto la spinta di potenti lobbies entrò in vigore un emendamento
che vietava la produzione, la vendita e il trasporto delle bevande alcoliche. I conservatori
restano in carica per molto tempo.
• Viene sancito il suffragio universale femminile a livello nazionale.
• Boom economico: applicazione del sistema della produzione in serie, utilizzo di nuove fonti
di energia (petrolio). si alimenta il “sogno americano” di eguaglianza di opportunità ,
benessere materiale ed ascesa sociale
• Nascita delle holdings, accanto ai trust e ai cartelli, ossia di società che concentrano nelle
proprie mani le quote azionarie delle maggiori imprese.
• Coolidge, repubblicano, 1923-1929.
• 1924: Quota Act che stabilisce un tetto massimo di ingressi annuali e un sistema di “quote
nazionali” per favorire l’immigrazione proveniente dall’Europa settentrionale.
• Hoover, repubblicano, 1929-1933.
-Questi 3 presidenti repubblicani hanno degli obiettivi comuni: strategia liberista all’interno :
rafforzare il paese dal punto di vista internazionale attraverso il potenziamento interno e
disimpegno diplomatico all’esterno,
• La “difesa dello spirito americano”= è la società, la politica, l’ideologia americana che si fa
forte proteggendosi dall’esterno, visto come nemico. È implicitamente razzista ma anche
xenofoba. Si deve impedire la contaminazione.
• Ku Klux Klan, dal 1915, operativo sino al 1939-40 e poi 1944. Società a delinquere.
Obiettivo: difesa dello spirito e della razza americana e combatte soprattutto contro gli
africani. Politica di segregazione che non deve essere mai messa in discussione. Vengono
organizzate rappresaglie, violenze e rapine notturne.
• 24 ottobre 1929: “giovedì nero”, l’indice della borsa si Wall Street, a New York, crolla
vertiginosamente: milioni di risparmiatori ritirano tutti i depositi bancari provocando il
fallimento degli istituti di credito e il blocco degli investimenti. Dalle banche la crisi arriva
all’industria e a tutti i settori economici.
• Elezioni del 1932 vinte dal democratico Roosevelt, nuovo presidente che da inizio al “nuovo
corso”=”New Deal”, programma per intervenire sulla crisi dando una svolta. Con lui si
abbandona l’isolazionismo, si rafforza l’interno economicamente per guardare verso
l’esterno. Riordina le operazioni bancarie e borsistiche per aumentare la trasparenza e
l’affidabilità, fornisce prestiti agevolati alle famiglie, adotta una serie di misure come il
rafforzamento del controllo sugli istituti di credito e la svalutazione del dollaro per
contenere l’inflazione. Per l’agricoltura promuove aiuti federali per regolare la produzione,
incentivando lo smaltimento del surplus agricolo e la riduzione dei terreni messi a coltura.
• 1933: viene abrogata la norma sul proibizionismo.
IL NEW DEAL
• Nel 1932 i democratici al potere con Roosevelt, che rimase presid