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Storia contemporanea - dalla fine del fascismo al 1946 Pag. 1
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Dalla fine del fascismo al 1946

Con la fine del fascismo viene costituito il governo Badoglio, ed emergono i risultati della diversità dovuta alla partecipazione di diversi schieramenti, vi è però la consapevolezza che c'era l'urgenza di uscire dalla crisi, bisognava traghettare l'Italia fuori dalla secca.

Gli Anglo-Americani, che hanno conquistato gran parte dell'Italia meridionale, a seguito della resa incondizionata (cioè quella dovuta all'armistizio del 3 Settembre 1943), influenzavano pesantemente anche le scelte politiche, e data la fiducia che deponevano in Badoglio propendevano per questo, anche se era stato coinvolto nel regime fascista, e soprattutto Vittorio Emanuele III era visto come l'artefice, responsabile di aver ceduto la Nazione in mano a Mussolini e al fascismo.

Prendeva piede anche un altro problema. Il problema istituzionale, cioè se la Repubblica,

una volta salvata dalle mani del fascismo, si doveva decidere se l'Italia dovesse ancora essere una Monarchia o diventare una Repubblica. Molti consideravano la monarchia troppo coinvolta con il fascismo, quindi era necessario valutare se aveva ancora le qualità per governare. Si arrivò ad un accordo tra il Re e i partiti: appena Roma fosse stata liberata, il Re avrebbe ceduto le sue prerogative, senza abdicare, al figlio Umberto. Questo avvenne il 5 Giugno 1944. Umberto II ricoprì così la carica di luogotenente, con gli stessi poteri del Re ma senza rappresentare la Monarchia. Il fondatore del partito comunista, Palmiro Togliatti, sosteneva che la questione istituzionale dovesse essere rimandata fino a quando l'Italia fosse stata liberata completamente. Si prevedeva che il partito comunista avrebbe dovuto entrare nel futuro governo, in modo da avere una voce nelle decisioni del governo. Badoglio si dimette e il nuovo...

Il presidente del consiglio è BonomiBadoglio si dimette, bisognava individuare un nuovo presidente del consiglio, identificato in un social-democratico; Ivano Bonomi. (che era stato nel periodo liberale presidente del consiglio). SI poneva il problema del rapporto con i territori occupati dai nazifascisti, cioè i territori dell'alta Italia, che ha costituito una sezione chiamata Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI).

Comitati di Liberazione Nazionale e Brigate lavorano per arrecare fastidio alle truppe Tedesche. Le Brigate, costituite da otto-novecento combattenti, persone provenienti dall'esercito disciolto, darenitenti della leva, ragazzi che non volevano partecipare alla Repubblica sociale, volontari o liberiprofessionisti, che avevano deciso di "darsi alla macchia", cioè di operare principalmente in montagna, da dove scendevano per tendere agguati ai tedeschi. Comandante supremo delle Brigate fu disegnato Ferruccio Parri.

quel che riguarda i partigiani, la maggior parte erano comunisti, socialisti e più tardi si unirono anche i democristiani e liberali. La finalità era quella di creare più disagio possibile alle truppe Tedesche e aspettare che le truppe Anglo-Americane potessero avvantaggiarsi e risalire la penisola. Le zone liberate dai fascisti cadevano sotto il governo Italiano. Si creò un nuovo problema, mentre nelle zone liberate dai fascisti ricadevano sotto il governo Italiano (anche perché in seguito al trattato di pace di Cassibile, era sottoposta al controllo Anglo-Americano e lo sarà fino al 1947). Governare salvaguardando i diversi interessi. Bisognava governare guardando i diversi interessi, cioè quello dei socialisti, quello dei comunisti, quello della democrazia cristiana, ma anche gli interessi della chiesa, quelli degli Americani e quelli degli Inglesi. Cioè l'obiettivo in un periodo così delicato, doveva essere quello dinon urtare la sensibilità dellapopolazione. Bisognava trovare quell'unità nazionale, anche se in maniera diversificata tra le forzapolitiche.-Problema dell'epurazione.Si creò un grosso dibattito sell'epurazione. Normalmente nei regimi ( democratici o dittatoriali che siano),le persone che rivestono determinate cariche o quelle ad esse più vicine tendono a riservare a sé stessi oalle persone vicine determinati vantaggi ( che possono concretizzare in denaro, posti di lavoro, prestigi). Inparticolar modo, questo avvenne nel regime fascista, dove il singolo non poteva ottenere nulla, se nonaveva la tessera. L'attuazione dell'epurazione ( cioè allontanare tutti coloro che avevano goduto di questiprivilegi) divenne difficile, perché l'ala moderata di questo governo ( democrazia cristiana e liberali), erainteressata a non stravolgere la situazione. Di contro c'è l'ala più estremista,

Rappresentata dal Partito Comunista e dal Partito d'Azione, che premono affinché l'epurazione avvenga e sia radicale. - Bonomi si dimette. Bonomi si dimette (1944), rassegna le dimissioni nelle mani del luogotenente, questa azione voleva significare che gli riconosceva l'autorità e gli la discendenza del suo potere. Bisognava considerare che la guerra stava per terminare e bisognava garantire continuità. 1944/1945 si rischia una nuova grande insurrezione. Queste truppe a comando di Parri e delle Brigate di liberazione sono critiche nei confronti degli alleati, perché ritengono che non mettessero a disposizione gli armamenti in misura massiccia. Questo perché gli anglo-americani, temevano che se le brigate avessero acquisito potere un domani da un lato potevano impossessarsi della Repubblica e potevano aspirare alla detenzione della maggioranza. Gli anglo-americani si resero conto che lo stallo dell'Italia favoriva l'URSS.

L'esercito Russo, sul fronte oreinale.)-20-21 Aprile 1945.

Il 20-21 Aprile 1945 si è pronti per la grande insurrezione, dove le Brigate Partigiane e il CLN (comandato da Parri). Ci fu la liberazione dell'Italia dai Tedeschi. Mussolini venne catturato, mentre tentava di fuggire in un camion, insieme alla sua compagna Clara Petacci, fucilati e i loro corpi appesi a testa in giù, come esempio agli altri dittatori.

Nuovo presidente del consiglio: Ferruccio Parri.

Fu dato incarico di costruire un nuovo presidente del consiglio. I comunisti ci tengono affinché sia comunista, la democrazia cristiana pensa che tocchi a lei l'incarico. Si individua un nome di una persona moralmente corretta, capace, che aveva mostrato di essere all'altezza dei ruoli affidatogli: Ferruccio Parri (che era anche stato a capo dei C.L.N. Si crea questo governo, ma quest'ultimo non ha una maggioranza parlamentare alle spalle, ma viene sostituita da una consulta nazionale.

Cioè un insieme di persone che ha un ruolo semplicemente consultivo, cioè non aveva valore vincolante. - L'Italia e i problemi da affrontare. Si pongono una serie di problemi. L'epurazione, quale forma di governo bisognava attuare e una serie di dibattiti su come arrivare alle elezioni, bisognava altresì capire che forma di governo bisognava mettere in piedi. Prima di tutto urgeva l'impegno delle elezioni amministrative. I C.L.N volevano nominare i rappresentanti degli enti locali, la Democrazia cristiana non ci sta, per timore che gli enti locali si fossero popolati di maggioranza comunista, si pensa alle elezioni, in auge c'è anche il problema della rinascita industriale, bisognava far ripartire l'economia. Vi è un tema cocente, ossia il dibattito nella società tra visione Marxiste e visioni più avanzate socialmente e quelle meno (più moderate, come quella della democrazia cristiana). Tutte queste

divergenze di vedute si ripercuotono sul piano di governo, che non avendo una base parlamentare, mette al centro una serie di problemi, perché ogni proposta deve essere approvata, da soggetti con idee diverse. Parri cerca di non lasciarsi sfuggire la situazione dalle mani, anche se è una persona competente, preparata, ci sono partiti che esercitano forti pressioni.

Le problematiche da affrontare sono di diversa natura:

  • è finita la guerra, bisogna partecipare alla conferenza di pace, quest'ultima ha bisogno di una grande personalità, infatti ministro degli esteri diventa Alcide De Gasperi, ministro della giustizia Palmiro Togliatti.
  • La democrazia Cristiana fa capire alla componente di sinistra come la futura conferenza di pace mal sopporterebbe grossi cambiamenti sociali. Bisogna partire dalla consapevolezza che siamo un paese vinto e in quanto tale si sono create situazioni imbarazzanti per la politica, per la visione generale dell'organizzazione delle fabbriche.

Sono periodi di grosse tensioni sociali. Bisogna ricostruire, nelle campagne si tenta di fare la conquista delle terre, si vive una lotta sociale, la tensione sociale è forte, anche se si è nell'ottica di dover ricostruire il paese.

Scenario Internazionale: bipolarismo tra Occidente e Oriente. Lo scenario internazionale che si basa sul bipolarismo tra Occidente e Oriente, porrà poi le basi della guerra fredda. I comunisti e i Socialisti ritengono che bisogna cambiare l'impostazione della politica economica sociale dell'Italia, secondo il quale bisogna operare con moderazione. Altra importante voce era la chiesa cattolica, a cui la democrazia cristiana come partito si ispira, mentre il partito socialista e quello comunista si rifanno al concetto di lotta di classe.

Togliatti e le elezioni. Togliatti cerca sempre di mantenere alta l'attenzione del paese in prospettiva delle elezioni, se tiene alta la tensione, significa che potrebbe aspirare ad una maggioranza.

in funzione della divisione del mondo, l'Italianon poteva sperare in una rivoluzione, l'unico modo per arrivare ad una rivoluzione, sarebbe stata quella diuna svolta democratica mediante le elezioni. -Le responsabilità del Re. C'era poi la questione del Re, considerato responsabile di tutto quello che era successo in Italia. 1944 avevatrasmesso al figlio tutti i poteri. Il governo Parri va in crisi, bisogna nominare un nuovo Presidente delConsiglio. 1945 anche i territori dell'alta Italia passano sotto il potere Italiano. -Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi. Viene individuato come presidente del consiglio Alcide De Gasperi, che si deve caricare di tutti i problemi,irrisolti. SI decide per il 2 Giugno 1946 il Referendum Istituzionale. Bisognava individuare la legge elettorale,bisognava votare anche la costituente, cioè un organo che doveva stilare la Carta Costituzionale. Bisognavastabilire anche il sistema elettorale. SI optò per quello.

proporzionale .-1943 Vittorio Emanuele abdica.

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A.A. 2012-2013
4 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher afrotide di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale o del prof Silvano Franco.