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La guerra civile e le conseguenze
Quest'ultima a differenza delle armate controrivoluzionarie, mal unificate e troppo distanti l'una dall'altra. Nel 1920, infatti, le Armate Bianche sono quasi del tutto sconfitte. Quello stesso anno però, lo Stato di Polonia, riconosciuto con il trattato di Versailles, attacca la Russia comunista perché non è soddisfatta dei confini orientali. Alla fine, l'attacco polacco viene contenuto e porta al riconoscimento di parti della Bielorussia e dell'Ucraina alla Polonia.
Durante la guerra civile emergono i tratti più autoritari e dittatoriali del potere comunista. Il comunismo di guerra porta alla speculazione sui generi alimentari che scatenano il periodo di Terrore del governo, il quale utilizza come strumento di repressione la Ceka, ovvero la polizia politica. Le esigenze del nuovo Stato richiedono la creazione di un apparato burocratico e statale efficiente. La costituzione (luglio 1918) prevede che il potere venga corso dell'anno tutti i partiti sono.
Messi assegnato ai Soviet. Nel tacere, i dirigenti e i militanti perseguitati e arrestati dagli agenti della Ceka. Il Terrore Rosso, che colpisce principalmente menscevichi e social-rivoluzionari, rafforza il partito unico che si rivelerà la sola forza politica del regime. Nel 1919 i dirigenti comunisti fondano la Terza Internazionale, il Comintern (cioè l'Internazionale Comunista), che ha come obiettivo quello di diffondere la rivoluzione comunista in tutto il mondo. A poter aderire alla Terza Internazionale sono solo i partiti comunisti sul modello bolscevico, a favore della Rivoluzione russa. Alcuni gruppi socialisti formano nuovi partiti comunisti, ma sono in minoranza in Europa, mentre i marinai della base navale di Kronstadt si ribellano al comunismo di guerra. Nonostante la cruda repressione della rivolta, Lenin elabora la Nep, Nuova Politica Economica, che ravviva gli scambi e rifornisce i mercati di maggiori prodotti alimentari ponendo fine al comunismo di guerra.
1922 Lenin viene colpito da un ictus, e nel 1924 muore. Nel 1922 lo Stato ha preso il nome di Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), una federazione di repubbliche in cui il potere è affidato al Congresso dei Soviet. In quello stesso anno Stalin diventa segretario generale del partito comunista, ma Lenin non è molto contento di ciò cercando di allontanare Stalin dal potere in quanto troppo autoritario e incline ad un nazionalismo russo. Si apre la lotta per il potere tra Stalin e Trotskij che vogliono il posto di Lenin. Il primo vuole consolidare la rivoluzione nella sola Russia (lo slogan è: "il socialismo in un solo paese"), mentre il secondo insiste sull'esportazione del socialismo in Europa e poi nel mondo (slogan: "rivoluzione permanente"). La posizione di Stalin appare più realistica di quella del suo avversario, in quanto gli altri Stati hanno accettato l'URSS e hanno cominciato a relazionarvisi, non ci sono più le condizioni
Per esportare la rivoluzione, Stalin è favorevole alla prosecuzione della NEP, mentre Trotskij no. Stalin, essendo segretario del partito, può piazzare uomini a lui favorevoli nelle posizioni principali. Questi punti fanno sì che Stalin abbia più consensi di Trotskij, che perde il confronto. Alcuni anni dopo viene cacciato dall'URSS insieme ai suoi seguaci e a coloro che non approvano la politica di Stalin. Questi contrasti interni sono importanti perché segnano il successo di Stalin. Nel 1927 diventa il principale dirigente del Partito comunista dell'Unione Sovietica, e quindi del regime stesso, dato che esso si identifica con il partito. Inoltre ciò mette alla luce che un regime a partito unico presuppone una sola visione della politica senza opposizioni esterne o interne. Quindi, si cominciano a consolidare i tratti di un regime a vocazione totalitaria come sono stati descritti sopra.
L'unione sovietica e lo stalinismo
L'effetto della guerra
Civile è stato quello di intensificare il clima di sospetto nei confronti delle potenze capitalistiche, le quali avrebbero scatenato una guerra contro l'URSS. Perciò, agli occhi di Stalin, bisognava prepararsi come se si fosse in guerra, anche in tempi di "pace". La logica del sospetto e della violenza bellica.
Obiettivi dello stalinismo:
- ideologici: abbattere il capitalismo e fondare un sistema egualitario, abbattere la proprietà privata dei mezzi di produzione e il libero mercato. Lo scopo di Lenin con la rivoluzione era stato quello di spezzare la catena dell'imperialismo mondiale laddove l'anello era più debole, per diffondere la rivoluzione nel mondo. Stalin però voleva, prima di diffondere la rivoluzione a livello mondiale, affermare un sistema industriale nell'URSS, in modo tale da essere in grado di affrontare un potenziale conflitto bellico contro i capitalisti europei.
- avanzamento dell'URSS: potarla da una
La forzatura staliniana è stata quella di voler creare un sistema industriale avanzato, senza prima avere i requisiti che avevano portato la rivoluzione industriale in Europa: eccedenza di manodopera, capitale e merci, la cui produzione venne forzata in URSS, a discapito di molti contadini che vennero mobilitati per andare a lavorare nelle industrie. Coloro che tentavano di opporsi, come i kulaki, venivano considerati dei borghesi controrivoluzionari, perciò le opposizioni erano crudelmente represse. La logica della guerra viene caricata di un'ideologia che concepisce la violenza come unico strumento per
reprimere le resistenze dei nemici della rivoluzione. Risultato di questa politica economia:
- in 5 anni l'URSS esce dal sottosviluppo nel quale viveva, grazie al sistema industriale fordista adottato
- aumento dell'industria pesante e delle armi, in vista di una guerra contro le potenze europee
- il settore che viene sacrificato per raggiungere questi obiettivi è quello dei beni di consumo e anche il settore agricolo. Questo porta i contadini ad avere un tenore di vita molto basso.
Politica e istituzioni dello stalinismo
Obiettivi:
- rafforzare il potere del partito comunista, che in realtà detiene il potere al posto dei soviet.
- creare una società pura dal punto di vista ideologico, che ragioni in termini collettivistici e di uguaglianza. Il risultato dell'essere l'uomo nuovo, che smette di ragionare in termini individualistici e borghesi.
- per reprimere le opposizioni viene usata la violenza, la creazione di ulteriori gulag, una intensa mobilitazione ideologica.
Tramite propaganda che mira a rafforzare il culto di Stalin. L'unione di repressione e propaganda è il metodo per controllare la società dei regimi a vocazione totalitaria.
Interazione tra politica interna e rapporti internazionali
Nel 1937 inizia il periodo delle "grandi purghe" per rigetto al clima internazionale. Stalin, infatti, sospettoso di una minaccia bellica da parte di Regno Unito e Francia, decide di eliminare le ultime resistenze interne per rafforzare il sistema, in vista di una guerra futura. Il sospetto di Stalin nasce in seguito alla guerra civile spagnola, durante la quale poteva manifestarsi una collaborazione tra sistema democratico e comunista contro quello nazi-fascista. Invece, sia in Francia e che nel Regno Unito, si manifestarono delle reticenze nello scendere in campo affianco ai comunisti. Quindi, l'allineamento antifascista che sembrava prefigurarsi all'orizzonte, fallisce, in quel punto storico. Le divergenze ideologiche prevalgono.
Mentre, nell'URSS ci sono le "grandi purghe", in Germania, alla fine del 1936, Hitler è convinto di poter e dover velocizzare i preparativi per la guerra. Nel novembre del 1937 Hitler ordina un veloce riarmo dell'esercito e nel 1938 fa confluire sulla sua persona anche il ruolo di ministro della guerra, oltre ai titoli già posseduti di cancelliere e presidente della repubblica. Da quel momento, le strutture burocratiche dello Stato si sovrappongono con il partito. Ciò vuol dire che la parola del Fuhrer diventa legge e che la militarizzazione delle strutture statali segue le logiche vigenti nelle SS. I funzionari del partito hanno dei poteri che derivano loro da un contatto più o meno diretto con Hitler. Parte di questo potere però è arbitrario. Con la guerra civile in Spagna, nelle cancellerie internazionali si tende a cercare delle forme di accomodamento con la Germania nazista, perché viene meno l'allarme antinazista.è stato possibile una forma di accomodamento con Hitler? Nel 1937, in Gran Bretagna e in Francia sono vive due considerazioni:- In Germania non è stata abolita la proprietà privata come è avvenuto nell'URSS, dunque in Germania ci sono imprenditori con i quali è possibile interloquire, c'è un mercato capitalistico, verso il quale dirigere i prodotti.
- Sono passati 20 anni dalla prima guerra mondiale, la ferita è ancora aperta e il pensiero di una nuova guerra è vago e sicuramente poco pressante.