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Vincenzo Gioberti, appartenente alla corrente neoguelfa sostenitrice del papato, propone (in Del
Primato morale e civile degli Italiani) una confederazione di Stati guidata dal pontefice, in quanto
l’unica
superiore entità morale, in grado di garantirla.
Consensi, ma nessuna attuazione: rigidità di papa Gregorio XVI, conservatore e restio a qualsiasi
apertura.
Cesare Balbo, pensa ad una federazione di cui Carlo Alberto deve esserne guida, poiché sovrano di
che produce riforme. Via diplomatica per allontanare l’Austria: l’unità
una monarchia avanzata
a disinteressarsi all’Italia.
indurrebbe gli austriaci
Massimo D’Azeglio. E’ necessario che gli Stati italiani creino rapporti gli uni verso gli altri e si
concrete come l’abbattimento
avvicinino tramite misure delle dogane, al fine di raggiungere una
migliore situazione economica.
RIVOLUZIONE NAZIONALE ITALIANA 1848/1849
: eletto nel ’46, sembra nutrire
Pio IX simpatie liberali, divenendo un simbolo del della corrente
moderata e neoguelfa. Concede libertà di stampa e amnistia ai condannati politici.
Carlo Alberto: programma di riforme: - nuova amministrazione - consigli comunali in parte elettivi
- allontanamento dei ministri non liberali. 1
4 MARZO 1848 concede lo STATUTO ALBERTINO . Caratteristiche:
Redatto dai ministri, anziché da un’assemblea costituente eletta.
Impostazione moderata, molte prerogative restano nelle mani del re che ha potere esecutivo.
Camera dei deputati (eletta a suffragio ristretto).
Senato nominato dal re, con funzione legislativa.
Libertà di stampa, opinione e culto (cattolicesimo resta religione di stato).
“cinque giornate” di Milano.
18-22 marzo: le I patrioti milanesi combattono contro gli austriaci, i
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nelle fortezze del “Quadrilatero”
quali, costretti alla fuga, si rifugiano .
22 marzo: i democratici capitanati da Manin sanciscono la rinascita della Repubblica di San Marco.
Si teme che i democratici prendano il sopravvento; Carlo Alberto vuole occupare al più presto
Milano. Riceve pressioni dai borghesi, dagli insorti e dai suoi consiglieri. Pertanto, decide di
guerra all’Austria il Prima guerra d’indipendenza.
dichiarare 24 marzo 1848: è la
1 Si tratta della seconda in Italia, dopo quella approvata da Ferdinando II di Borbone. Rientra nella categorie delle
Costituzioni octroyeé (come quella francese), ovvero concesse al popolo per grazia sovrana.
2 Mantova, Legnago, Peschiera, Verona. 6