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BARRIERE DI CLASSE.SEGREGAZIONE SOCIALE
Nei teatri antichi (la Scala, la Fenice) il palco era familiare e costoso. Nella platea non c'erano i posti a sedere, ma si stava in piedi e vi era la piccionaia. Un operaio medio di Milano non aveva i soldi per andare alla Scala, neanche nel parterre; per il contadino della provincia era ancora più difficile, avrebbe dovuto pagare il viaggio fino alla città, l'abito con cui presentarsi a teatro. Inoltre, il contadino e l'operaio non conoscevano il Teatro di Prosa (l'Adelchi, Shakespeare, Molière). Il Paese in cui i teatri erano più costosi e chiusi era proprio l'Italia; il teatro lirico italiano era il più elitario di tutti. I comuni non potevano inoltre permettersi dei teatri, quindi questi facevano parte di corti, dove l'invito era diretto e molto selettivo. I libri costano, sono quindi per pochi. Il teatro - unica forma di spettacolo dal vivo, colta - sono inaccessibili.
Tutti cantano Va' Pensiero a Milano, ma quelli che effettivamente avevano assistito al Nabucco erano molto pochi. Opere e citazioni di libri che servivano al nazionalismo correvano di bocca in bocca, ma non c'era il godimento dello spettacolo.
IL MECENATISMO → Pratica in cui un intellettuale (scrittore, poeta, pittore, musicista) deve avere un ricco-potente che lo mantiene, in quanto non vi era mercato e quindi le opere erano scritte per accontentare i mecenati (soprattutto nel mondo tedesco, italiano). Pochi erano ricchi come Manzoni, che quindi aveva la sua indipendenza economica - questo quindi condiziona sia il contenuto che la circolazione.
CADUTA BARRIERE DI STATO. Il problema delle lingue non finisce con l'Ottocento, anzi si complica in quanto Paesi come Gran Bretagna, II Reich e Francia diventano delle potenze Imperiali con le colonie in Africa → diventano così le tre lingue dominanti in Europa: francese, conosciuto da tutti; poi inglese e tedesco.
altresono lingue minoritarie; un’opera scritta in italiano non circola fuori dell’Italia, mentre una in franceseè.
I colonizzati non sapevano più qual’era la loro lingua → con l’arrivo dei colonizzatori, la lingua diventa quella degli arrivati e la lingua che invece si parlava prima non era scritta quindi viene persa.
Lombardia, Veneto, Bolivia, Boemia → in un’Europa fu possibile mantenere la lingua nazionale, mentre le colonie persero del tutto la loro lingua.
Le cose cambiano, vengono inventati nuovi procedimenti di stampa così che il libro diventi più piccolo, leggero ed economico (non esistono ancora i tascabili).
Vengono create delle collane popolari, nasce il feuilleton (romanzo a puntate sui giornali), così che l’operaio che non riusciva a comprare il libro, riusciva comunque a comprare un giornale ogni giorno eseguire le puntate.
Nasce la casa editrice Ricordi a Milano, inizia così ad essere
Crusoe, Jane Austen), ma si inizia anche a tradurre opere di altri paesi europei, come la Russia. La traduzione diventa un mezzo per diffondere la cultura e l'arte di diverse nazioni, permettendo a un pubblico più ampio di accedere a opere letterarie di qualità. Questo fenomeno contribuisce alla formazione di una cultura europea condivisa, in cui le idee e le storie di diversi paesi si mescolano e si diffondono. La traduzione diventa quindi un ponte tra le diverse culture e un modo per superare le barriere linguistiche e nazionali.Crusoe).I romanzi veicolano valori.- Lo spagnolo è poco tradotto, ha una letteratura piuttosto isolata e anche in Spagna si traduce poco; questo perché la Spagna e il Portogallo vivono un Ottocento ricco di guerre civili interne, che ricadono anche sulla cultura.- In Italia, in segno di solidarietà tra le nazionalità oppresse, si traduce dall'Ungherese.Fu così che i poeti patriottici di tutta Europa diventarono un patrimonio comune che ha anche alimentato il nazionalismo - cambiato (razzista, xenofobo, imperialista), ma che continua a nutrirsi.Dal romanzo storico si passa al romanzo naturalistico, Zola venne tradotto moltissimo - tanto che nascono scuole naturalistiche con lui.Nasce anche il romanzo giallo poliziesco all'inizio del '900. Libri popolari, scritti con poche pretese artistiche e che si vendevano anche alle fermate dei treni, non solo nelle librerie.CADUTA BARRIERE DI CLASSE.Anche lo spettacolo cambia. Con la modernizzazionedalla tradizione operistica italiana e voleva creare un nuovo tipo di spettacolo musicale, il "dramma musicale". Le sue opere erano molto lunghe e complesse, con un'attenzione particolare alla musica e alla narrazione. Altri compositori come Verdi e Puccini continuarono a scrivere opere tradizionali, ma con una maggiore attenzione alla psicologia dei personaggi e alla drammaticità delle storie. Nel frattempo, il cinema inizia a diffondersi alla fine del XIX secolo. Inizialmente erano film brevi e mute, ma presto si svilupparono film più lunghi e con il sonoro. Il cinema diventa un nuovo modo di intrattenimento di massa e i teatri iniziano a proiettare film oltre a mettere in scena spettacoli teatrali. Negli anni '20, si sviluppa il teatro d'avanguardia, con artisti come Pirandello e Brecht che cercano di rompere con le tradizioni teatrali precedenti. Questi spettacoli erano spesso politicamente impegnati e cercavano di coinvolgere il pubblico in modo attivo. Negli anni '50 e '60, il teatro sperimentale diventa sempre più popolare, con artisti come Beckett e Ionesco che sfidano le convenzioni teatrali e esplorano temi come l'assurdità della vita e la mancanza di significato. Oggi, il teatro continua ad essere una forma d'arte popolare, con una vasta gamma di generi e stili. Ci sono spettacoli tradizionali, musical, teatro sperimentale, teatro di strada e molto altro ancora. Il teatro rimane un modo unico per raccontare storie e coinvolgere il pubblico in modo diretto.Dallademocratizzazione della musica, voleva che l'ascolto della sua fosse come una sorta di messa, tantoche creò un teatro dove decideva lui chi poteva ascoltarlo.Qualche musicista iniziò a registrare la musica delle bande, i canti dei paesi e - a volte - mescolarlacon la musica alta. Così questi patrimoni si salvano e diventano musica scritta.
Nel 1895 nasce il cinema, in Europa inizialmente viene visto come uno spettacolo molto volgare peroperai poveracci, contadinotti e per le donne, a cui medici e nobili non andavano.Il cinema è uno spettacolo di massa fin dall'inizio.
PATRIMONIO NAZIONALE.
Nella cultura dell'Ottocento c'è qualcosa di nuovo: il patrimonio.Il sentimento nazionale → ogni popolo si inventò più o meno fedelmente un passato.Il patrimonio è quell'insieme di oggetti e documenti che testimoniano del passato originale: chiese,monasteri che durante la rivoluzione volevano distruggere
diventano patrimonio. Castelli, si riscopre il medioevo, il feudalesimo, le crociate. È una cultura che piace anche alla chiesa, cavalcata da uomini di chiesa anti-rivoluzionari. Nasce quindi il museo pubblico - sia di arte che di storia. I musei cominciano a popolare tutte le città d'Europa per educare come le scuole, di fatti in Italia nascono dei musei sul Risorgimento. Quando nascono i musei etnografici si riportano in patria i manufatti per alimentare l'orgoglio e il sentimento nazionale-imperiale in tutti. Un museo parla molto più di un libro, soprattutto se disposto con una certa abilità e se si diffonde su piccola scala. Questi fenomeni di scavalcamento delle barriere e di creazione di una cultura europea condivisa procedono anche nel momento in cui Crispi ce l'aveva con la Francia. In Italia si traducevano comunque centinaia di romanzi francesi. Contro questi consumi di massa ci sono anche i socialisti, perché capiscono che veicolanoun messaggio capitalista, liberale, borghese. I socialisti provano a fare una loro cultura popolare, ma non hanno i mezzi: non possono tradurre così tanto, provano a dire agli operai di non leggere il poliziesco francese perché specchio della borghesia francese, ma Charle scoprì che gli operai andavano nelle biblioteche e prendevano proprio quei libri.
Contro la cultura di massa schiacciata su valori nazionalistici e imperialisti nascono dei tentativi dalla Francia e Russia → romanzi e teatri alternativi. I primi non hanno successo, mentre i teatri sono interessanti in quanto in Russia nacquero i Teatri per il Popolo (contadini) ed erano messe in scena delle opere che rispecchiano proprio i valori di questi poveri contadini; non ebbero successo e fallirono tutti.
Ad un teatro, un museo, un editore serve un pubblico di massa per mantenersi.
Quello che circola grazie alle traduzioni circola da un capo all'altro dell'Europa. La cultura europea è nata
grazie ai capolavori, ai libretti di musica libera e ai romanzi storici.QUATTORDICESIMA LEZIONE (23.10). FRANCIA DI FINE OTTOCENTO.
1893/1894 → In francia c’è la III Repubblica con una classe di governo democratica antisocialista + viè già stato il processo militare a Dreyfus.
1870 → la Francia perse l’Alsazia e la Lorena che ora fanno parte del II Reich.
1894 → un gruppo di intellettuali (professori di liceo e università) inizia a sostenere che nelle scuole e nelle università della Francia si debba studiare la lingua, la letteratura, la storia e la cultura italiana.
FINE ‘800 → nelle scuole e nelle università francesi non c’erano insegnamenti ed insegnanti di italiano e/o spagnolo, perché era senso comune pensare che queste fossero delle lingue molto faciliche si poteva imparare anche in autonomia e che fosse inutile formare e pagare insegnanti per insegnare l’italiano e lo spagnolo.
In Italia invece,
Tutte le persone di una certa cultura parlavano e leggevano il francese: situazionesproporzionata → da un lato in Italia si insegnava per di più il francese, mentre in Francia non c’era nessun livello di insegnamento della lingua italiana.
Nel 1893/1894 → a capo del governo italiano c’è la sinistra storica con Francesco Crispi, ammiratore della politica di potenza di Bismarck che fece arrivare i rapporti con la Repubblica francese quasi alla rottura diplomatica. Erano anni di inimicizia tra le due nazioni, eppure ad un gruppo di giovani intellettuali viene in mente che è urgente mettere nelle scuole e nelle università l’insegnamento italiano ad ampio raggio (grammatica, sintassi, ma anche letteratura e cultura). Ma per creare una materia ci devono essere degli insegnanti e per fare degli insegnanti servono degli esami e dei concorsi.
Perché questi intellettuali ebbero questa strana idea? Vicino alle Alpi in Francia - al confine
con Piemonte e Liguaria - c'erano molti italiani immigrati che lavoravano