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La Rivoluzione Francese e il Termidoro
I prestiti di guerra, la dittatura del comitato di salute pubblica ovvero un piccolo numero di persone che si impone sulla Assemblea, la mobilitazione dei sanculotti che sollevano il popolo contro il nemico interno ed esterno => queste cose danno l'idea che tra 1793 e 1794 la rivoluzione acceleri per salvarsi poiché è in difficoltà. È in questo momento, nel 1794, un colpo di stato nel luglio mette da parte il comitato di salute pubblica, ridimensiona i robespierristi giacobini e porta al governo i più moderati => momento del termidoro => 27 luglio 1794 => il "termidoro" rimarrà segno, definizione, di una rivoluzione che rallenta, che diventa più moderata.
La Costituzione dell'anno 5 (rimane il calendario rivoluzionario) [1795] rinnova e passa dal diritto all'uguaglianza (tipico della costituzione dell'anno I) al principio della libertà. Non risolve però molti problemi di instabilità.
interna al potere rivoluzionario => crisi, instabilità, colpi di stato non mancano tra 1795 e 1797 => alcuni isolati cercano di riportare la rivoluzione alla radicalità democratica e non liberale iniziale => la cosiddetta "congiura degli uguali" => una delle più importanti crisi del potere termidoriano è data da questa congiura democratica che vorrebbe far tornare i democratici robespierristi dell'uguaglianza totale ma viene sedata e repressa. Qualche mese ancora e nel settembre 1797 un generale rivoluzionario, che deve tutto alla rivoluzione francese, Napoleone Bonaparte, prende il potere e supera il carattere moderato del termidoro. Napoleone aveva fatto la propria fortuna assimilando i principi rivoluzionari e i principi illuministi ma soprattutto vincendo nelle guerre contro le potenze controrivoluzionarie => sale così gradualmente al potere fino ad arrivare al 1800 anno in cui si farà incoronare imperatore deifrancesi => ambiguo peruna Francia rivoluzionaria avere un imperatore che basa la sua forza sulla forzadell'esercito, sulla grande forza armata militare.Già con il termidoro, sicuramente con Napoleone nel 1797 la rivoluzione ènormalizzata => rispetto agli altri stati di Europa è lo stato politicamente, civilmente,socialmente, giuridicamente più avanzato => è lo stato rivoluzionario => lo statofrancese che si espande in tutta Europa dopo aver vinto le guerre dellacontrorivoluzione (Spagna, Italia, Germania, Russia) sarà comunque rivoluzionarioed esporterà con sé il codice civile e i principi rivoluzionari del 1789 =>modernizzerà dal punto di vista del diritto tutta Europa => la totale contraddizione diun potere che nasce rivoluzionario e che si espande con la forza delle baionette e deicannoni.Una rivoluzione normalizzata ma vincente e che portava con sé principi enormementeradicali checominciano a diventare la normalità in tanti stati europei. Torniamo un attimo al periodo rivoluzionario più radicale (1789-1794) => l'intreccio di eversione dell'aristocrazia, eversione della feudalità, potere a larghe fasce di popolo (inteso nel senso della borghesia) definisce un contesto politico, sociale e costituzionale che è una enorme novità per l'Europa del tempo => molti al tempo temeranno, più che i girondini, più che i foglianti, più che i termidoriani, i giacobini e che insieme a questi si avanzi il potere popolare => i poteri dei sanculotti, dei popolani che avevano assaltato la Bastiglia. Il timore della rivoluzione francese è un timore dei principi di diritto dell'illuminismo ma anche un timore sociale che il popolo (lavoratori, contadini, operai) potesse impadronirsi del potere. È un timore diffuso anche nelle chiese costituite di tutta Europa perché la rivoluzione francese.è liberale, razionalista, illuminista quindi sostanzialmente laica => a un certo punto chi guida la rivoluzione si renderà conto che era necessario dare una religione al popolo per cui si tirerà in scena la “dea ragione” => un sistema di religiosità laica atto a mobilitare le masse => ma indipendentemente da questo i religiosi di tutta Europa temeranno che dietro la rivoluzione francese ci fosse il potere del popolo e la destituzione delle antiche gerarchie sociali ma anche delle religioni.
Si potrà osservare che di votazioni democratiche a suffragio universale non ce ne sono state molte in questo periodo => ma già solo l'idea del passaggio di potere dal monarca al popolo è uno sradicamento di principi che risalgono a tutta l'esperienza dell'età moderna e medievale => enorme avanzamento.
Ovviamente gli storici hanno discusso molto in merito a questa rivoluzione. Fu una rivoluzione che nacque dalla
povertà o dalla ricchezza? Hanno discusso se la rivoluzione sia un blocco unico o divisibile in fasi (inizio rivoluzionario, radicalizzazione, moderazione e Napoleone)? Se sì, queste sono fasi staccate l'una dall'altra o è un blocco unico in cui unica è il processo rivoluzionario? Si poteva avere una rivoluzione francese senza il terrore giacobino? Parliamo ora della nazionalizzazione delle masse => termine che è entrato piuttosto recentemente nel dizionario degli storici e dei manuali di testo => a lungo si è parlato di nazionalismo che sicuramente l'800 è il secolo delle nazioni, non solo per l'Italia e per la Germania che in quel secolo conobbero la propria unificazione nazionale, ma in generale => per gli europei e per i nord americani questo fu il secolo delle nazioni. Abbiamo già detto che cosa è una nazione => una comunità di destino i cui appartenenti condividono per scelta o per convinzione: lingua.cultura, e altri aspetti che ne fanno un gruppo distinto rispetto ad altri gruppi distinti (altre nazioni). Ci si sente nazione perché si condividono alcune cose e perché si respingono altre nazioni, altre identità. Il sostantivo "nazione" ha una storia molto lunga. Ad esempio, se andiamo a Padova, una delle più antiche università italiane, e andiamo in uno dei cortili della sede centrale, vedremo tanti stemmi delle nazioni studentesche. Ugualmente, se andassimo in un porto dell'Europa moderna, saremmo distinti per nazioni: le nazioni dei commercianti inglesi, francesi, tedeschi, ecc... Ma le nazioni dell'età moderna poco avevano a che fare con come la nazione era sentita e fatta sentire nel XIX e nel XX secolo. Cosa fa la differenza? Almeno una delle due rivoluzioni che abbiamo nominato, ovvero la rivoluzione francese: i diritti e i principi del 1789, il sentirsi parte di un corpo (la nazione) che esprimeva ilproprio governo (in quel caso rivoluzionario) => quel tipo di esperienza, sentimento, realtà politica fu esportata nei vari paesi in cui la Francia rivoluzionaria si diresse, paradossalmente anche creando opposizione => es. la Francia rivoluzionaria solleva la nazione spagnola => la rivoluzione francese crea la propria nazione e crea anche le altre. È un'esperienza nuova rispetto alle esperienze precedenti ed è basata sul concetto di popolo e dei diritti politici del popolo a esprimere liberamente il proprio governo, la propria istituzione politica. Come si esprime un popolo? Come un popolo esprime un governo? Tramite elezioni => qui la nazione che cresce in tutta Europa, per affermazione o per contrasto alla Francia rivoluzionaria, sempre più si basa sull'idea delle libere elezioni come espressione del popolo che costituisce un governo nazionale. Quale è la massima espressione politica di un popolo? L'elezione a suffragio universale.
che hanno una istruzione etc...) => è altracosa dalla prospettiva democratica => però questo avanzamento liberale moderato è un enorme passo avanti. Il suffragio universale si raggiungerà molto lentamente => conoscerà il suffragio universale la Germania conservatrice nel 1870, la Francia del 2° impero nel 1852 => suffragio universale in Svizzera c'era già dal 1848 (dava idea che il popolo potesse cominciare a pesare) => paradossalmente il suffragio universale arriverà prima in alcune colonie extra europee => Australia, Nuova Zelanda (già nel 1879) e nel 1919 in Gran Bretagna. Nel 1912 in Italia => suffragio universale maschile a chi aveva più di 30 anni => nel 1919 ai maschi con più di 21 (quindi le vere elezioni a suffragio maschile sono nel 1919) => nel 1946 quello veramente universale (anche le donne). Dopo la prima guerra mondiali molti altri paesi conobbero il suffragio universale.nazione va insieme con questa prospettiva di suffragio universale, insieme al sentirsi parte di un corpo già costituito (come nel caso francese e inglese) o da costituirsi (come nel caso italiano o tedesco) => il sentirsi tutti parte di una nazione divisa da tanti piccoli stati politici e la creazione di un' unica nazione. La nazione va avanti con la prospettiva del suffragio universale, con la democratizzazione del paese ma anche con la costruzione di uno stato moderno, di una politica moderna, di una società di massa moderna => perché ci vuole lo stato politico moderno per far sentire tutti parte di una nazione? Perché è evidente che in Italia prima dell' unificazione uno strato di intellettuali si sentiva italiano (Garibaldi, Mazzini, Manzoni) ma i contadini, gli operai, i lavoratori non si sentivano italiani all' inizio dell' 800 => i popolani non avevano percezione dell' essere nazione => spettò ai militanti politici> quando tutto il popolo vota > allora la nazione diventa una espressione democratica del popolo. Nell'800 l'elezione diventa suffragio universale quindi prospettiva democratica dell'espressione politica del popolo (certo a quel tempo era maschile ma comunque è un avanzamento rispetto all'antico regime, seppur limitato per genere). Ecco allora che l'idea di nazione comporta in quei decenni la costruzione di un popolo e di una democrazia > il risorgimento nazionale ha una prospettiva in sé democratica perché supera gli antichi regimi e secoli di medioevo permettendo a tutto il popolo di esprimere il loro voto > pensiamo come cambia, dalla rivoluzione francese, lo scenario politico > i contadini, gli operai, i servi della gleba diventano protagonisti di una nazione > questo nelle idee dei democratici più avanzati, i liberali sono più moderati (sosterranno il voto a quelli che pagano le tasse, che hanno una proprietà,
Di creare e diffondere il sentimento nazionale > molto importanti i vari letterati per diffondere nei popolani questo sentimento.