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LA SECONDA GUERRA MONDIALE

La società delle nazioni era ormai fortemente indebolita, la Germania era tollerata dalle potenze

europee, mentre la Russia era stata isolata e lavorava a pieno regime per colmare la distanza

teconologica, ‘italia Germania e Giappone avevano stipulato un patto anti- commitern, le

repubbliche baltiche la polonia l’austria l’ungheria la romania la iugoslavia e la grecia erano

filofasciste e circondavano l’URSS. Nel 1938 la Germania ottenne la resa dell’Austria, e la annesse

sostenuta da un plebiscito del popolo austriaco. Dopodiché la germania comunicò alla cecoslovacchia

che pretendeva la cessazione dei sudeti ( la Polonia si alleò cn la Germania cercando di scampare

all’invasione, dimostrando grande miopia). Le potenze europee si incontrarono a Monaco e

firmarono un patto che permetteva alla Germania di invadere la cecoslovacchia, questa non fu

nemmeno invitata. La Germania non rispettò l’accordo e dopo aver occupato i sudeti arrivò fino a

Praga. Germania e italia firmarono il patto d’acciaio e l’Italia invase l’Albania, il Giappone invase la

Cina. Stalin decise di uscire dall’isolamento e avviò le trattative con la Germania, nel 39 firmarono un

patto di non aggressione che comprendeva come clausola segreta la spartizione della Polonia. Il 1

settembre 1939 Danzica (città libera dagli accordi post prima guerra mondiale, sbocco marittimo

della Polonia) si proclamava parte della Germania e le truppe tedesche invadevano la Polonia, poco

dopo l’URSS entrava in polonia e invadeva anche le repubbliche baltiche e la finlandia. Inghilterra e

Francia decisero di intervenire così scoppio la seconda guerra mondiale. L’esercito tedesco aveva

fatto grandi passi avanti in materia di tecnologia bellica, creando le divisioni corazzate che

motorizzano e blindavano artiglieria fanteria comunicazioni e genio. I carri armati poteva avanzare

veloci sempre assistiti e riforniti. (panzer divisione) Hitler contava quindi di fare una guerra lampo. Il

poche settimane prese la Polonia, invadendo anche la zona sovietica, l’URSS ci mise invece mesi a

piegare la finlandia. La guerra era formalmente scoppiata ma Francia e Inghilterra non erano ancora

entrate in azione e osservarono il regime nazista prendere la Danimarca e la Norvegia. Nel maggio

del ’40 la Germania prese l’Olanda e il Belgio il 23 maggio erano già arrivati alla Manica e gli inglesi si

ritirarono in fretta lasciando il grosso degli armamenti in Francia, in 10 giorni i tedeschi presero la

Francia, il 10 giugno l’Italia entra in guerra e attacca i francesi sulle alpi senza riportare grandi

successi. Per un anno l’Inghilterra si trovo a fronteggiare da sola la Germania, che però perse le

poche settimante di vantaggio dopo la ritirata inglese dalla Francia perché riteneva di poter trattare,

l’impero britannico fu motlo fermo nel rifiutare di trattare con il regime nazista e in poche settimane

l’industria inglese recuperò lo svantaggio. Fra agosto e settembre le Germania attaccò l’Inghilterra

con bombardamenti massicic delle città, ma l’aviazione inglese mantenne il controllo e sotto il

presidente Churchill passò al contrattacco in Africa contro gli italiani che cercavano di invadere Egitto

e Grecia (L’italia perse sia in Africa, nonostante le sue forse fossero superiori sia in Grecia) i tedeschi

dovettero mandare rinforzi sconfiggendo la Grecia e piegando la Iugoslavia. La Francia fu spazzata via

in pochi giorni firmò l’armistizio nel giugno del 40 e fu divisa in due, al nord occupata militarmente

dai tedeschi il centro sud passava sotto un regime filonazista “collaborazionista” con sede a Vichy

con a capo il maresciallo Pétain, simbolo della Francia reazionaria e clericale e autoritaria, concentrò

tutto il potere su di sé, la chiesa si accordò col regime nazista e in Francia vennero messe in vigore le

leggi raziali. Una parte del paese ovviamente non fu collaborazionista, non lo furono i comunisti che

si ribellarono ne parte dell’esercito che rispose all’appello del generale de gaulle da londra per

proseguire la guerra al fianco dell’Inghilterra. nel giugno 1941 Hitler si lanciò all’attacco dell’URSS,

avanzando velocemente già a dicembre erano arrivati a Leningrado e mosca, ma non riuscirono ad

entrare in nessuna delle due. Tuttavia l’avanza tedesca fu bloccata, i carri armati richiedevano

costante rifornimento e le linee di rifornimento non erano allungabili all’infinito, non erano più così

invulnerabili perché gli altri paesi avevano fatto salti tecnologici. I russi fermavano i carri armati

facendoli esplodere con le molotov, l’inverno russo fece la sua parte e le scarse vie di comunicazioni

che venivano distrutte dai russi la loro. Nella battaglia di Mosca i tedeschi furono ricacciati indietro,

intanto alle loro spalle fu organizzata la resistenza partigiana, rifornita dall’esercito con i

paracadutisti e distruggevano le linee di rifornimento. L’industria bellica fu trasferita dietro gli urali e

continuò a produrre e rifornire l’esercito per la durata della guerra, inoltre l’URSS fu rifornita dagli

USA. Anche l’Italia fu coinvolta nella guerra in Russia, ma non era equipaggia e non fu di grande

aiuto. Nel 42 ricominciò l’avanzata tedesca che arrivò fino a Stalingrado, la città fu strenuamente

difesa dai russi. mentre i tedeschi combattevano in Russia nel dicembre del 41 il Giappone decise di

attaccare gli stati uniti per coglierlo impreparato e ottenere il controllo del Pacifico. Il Giappone

aveva firmato poco prima un accordo con la Russia per la neutralità e ora era pronto ad ottenere

l’egemonia dell’asia sudorientale. Speravano di infliggere un colpo a sorpresa agli stati uniti

distruggendo gran parte della flotta e potendo imporre una spartizione del pacifico. Aviazione

giapponese attaccò a sorpresa la flotta americana di base a Pearl Harbor nelle Haway, gli Stati uniti

aveva perso parte della flotta ma dichiararono comunque guerra al Giappone. Nel 1941 la guerra

interessava anche le grandi potenze extraeuropee. La guerra portava in campo la più grande potenza

industriale che tra l’altro riuscì a superare i residui della crisi e a non intaccare troppo il tessuto

sociale, furono mobilitati anche donne e bambini per la produzione bellica, ma la popolazione civile

rimase salva dai bombardamenti che distrussero l’europa. Nei primi mesi del 42 il Giappone occupò

tute le principali isole del pacifico la malesia la birmania e l’indocina francese. Americani e inglesi ci

misero tre anni a riconquistare tutto palmo a palmo. La guerra nel pacifico fu principalmente aerea.

Nel 42 e parte del 43 la guerra si svolse su due fronti paralleli, uno in Russia e uno nel Pacifico, la

prima sconfitta tedesca arrivò nel ottobre del 42 ad el-Alamein dove gli inglese sconfissero tedeschi e

italiani e iniziarono la riconquista del territorio libico. La seconda grande sconfitta fu a Stalingrado,

nel settembre i tedeschi si trovarono di fronte una grande resistenza. Due mesi dopo i tedeschi non

erano riusciti a passare il Volga e i sovietici li avevano circondati da ogni lato isolandoli dalle retrovie,

nel febbraio del 43 i tedeschi bombardati dovettero capitolare. Ripiegarono e non poterono più

contrastare l’avanzata dell’Armata Rossa. Gli italiani decisero di non rimanere più alleati e iniziarono

a trattare con l’inghilterra e gli USA, la Russia richiese l’intervento americano che da lì a poco

cominciò gli sbarchi in Italia e in Francia. Intanto americani e inglese avevano riconquistato la Libia e

tutta l’Africa settentrionale era base alleata. Le continue sconfitte italiane aveva fatto sorgere

contrasti all’interno del partito fascista, tra chi propendeva per una soluzione moderata ( ciano e

grandi) sganciandosi dalla Germania e facendo la pace con gli alleati e tornando ad una forma statale

meno illiberale, Mussoline invece era fedele a Hitler e cercava di spingerlo a abbandonare la guerra

con la Russia per concentrarsi contro gli angloamericani, Hitler non lo prese in considerazione. Gli

italiani stremati si distaccavano sempre più dal regime e dalla guerra. Nel marzo ’43 le fabbriche di

Torino e Milano proclamarono lo sciopero e sfidarono la repressione militare, arrivando ad aumento

dei salari. Gli industriali non trovarono più convenienza nel sostenere il regime, nemmeno la chiesa,

ne la monarchia che cercava una soluzione che salvasse la continuità della corona. il 25 luglio 1943

dopo lo sbarco in Sicilia il Gran consiglio del fascismo depose mussolini che fu arrestato, al suo posto

fu chiamato il maresciallo Badoglio. I governanti fascisti si trovarono estromessi dal potere, i partiti

antifascisti uscirono dalla clandestinità e iniziarono a chiedere una collaborazione italiana con gli

alleati. Il re fece reprimere le manifestazioni, non voleva allarmare la germania, anche se in segreto

trattava con gli alleati, i tedeschi ebbero così il tempo di concentrare in Italia un esercito

d’occupazione. Gli inglesi e i sovietici erano molto intransigenti verso l’italia, gli americani era invece

disposti ad un trattamento meno duro in cambio di un impegno contro la Germania. l’8 settembre

l’italia firmava l’armistizio e diventava cobelligerante contro i tedeschi. Nello stesso giorno il re e

badoglio scappavano in Puglia e si misero sotto la protezione degli alleati che erano arrivati a

Salerno. Un comando tedesco liberò Mussolini e lo portò in Germania per metterlo a capo di un

governo fantoccio. Il paese si trovò spaccato, al nord c’era l’esercito tedesco al sud quello

angloamericano, il paese era senza guida, l’esercito non sapeva cosa fare. I tedeschi disarmarono le

unità italiane, pochissime si schierarono contro l’ex alleato. Alcuni si diedero alla guerriglia per

difendere il paese, il grosso della resistenza fu formata da unità politicizzate, si unirono anche i

giovani che temevano di essere reclutati, i volontari antifascisti, gli operai e i contadini. Nacquero i

comitati di liberazione nazionale, i partigiani furono un vero esercito, aiutati dalle famiglie italiane.

C’erano brigate comuniste, socialiste e della sinistra democratica di Giustizia e Libertà. Nelle città

operavano i GAP, gruppi di azione patriottici. Nelle zone di frontiera la resistenza iugoslava avversa

agli italiani compì delle vere stragi, le foibe. Sotto l’occupazione tedesca alla fine di settembre nacque

nel 1943 la repubblica sociale italiana, a Salò con a capo Mussolini. Ritornò il regime fascista, in

piccolo, molto feroce. Vi furono zone liberate al nord e al centro, repubbliche indipendenti. Fu una

lotta per la democrazie e la libertà e per la giustizia di classe. Ma fu anch

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A.A. 2015-2016
36 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ireneSA di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Raspadori Paolo.