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STORIA CONTEMPORANEA
Fra 1830 e 1848 molti paesi europei furono attraversati dalla rivoluzione, che portarono alla luce
problematiche nuove come il rapporto tra popolo e governanti, la partecipazione delle masse e il diritto al
lavoro, il bilancio di questo periodo fu fallimentare.
1830 FRANCIA. la lotta politica si sviluppava intorno all’eredità della rivoluzione, più distante dai problemi
sociali, l’autonomia della lotta politica dalle rivendicazioni sociali è tipica del caso francese. La destra
clericale voleva distruggere l’eredità mentre la sinistra liberale voleva mantenerla, il centro moderato aveva
poco spazio. Luigi XVIII era piuttosto moderato mentre la maggior parte della camera era spostata a destra.
L’egemonia dei conservatori si rafforzò con l’assassinio del duca di Berry ( erede al trono) l’entrata in guerra
della Francia in spagna a difesa della santa alleanza e la salita al trono di Carlo X fratello del re, spostando
così l’asse politica a destra. Carlo attua alcune riforme conservatrici come la censura il rafforzamento
dell’egemonia della chiesa e da la possibilità ai più ricchi di far valere di più il loro voto. La Francia aveva
però una grande parte della popolazione di orientamento liberale ed anche con l’elettorato ristretto questi
trionfarono alle elezioni del 1830, provocando una reazione repressiva del governo, il popolo allora insorse
dando vita alle tre gloriose giornate di luglio che rovesciarono la rivoluzione. I capi della rivolta chiamarono
sul trono Luigi Filippo D’Orleans figlio della rivoluzione ed erede legittimo della monarchia. Ma di fatto
poche cose cambiarono soprattutto in merito di politica interna accanto all’aristocrazia un’altra classe
altrettanto forte dominava: la borghesia finanziaria, la rivoluzione non aveva soddisfatto i liberali. In polita
estera la Francia tornò ad essere un punto di riferimenti per i liberali europei .
1830 POLONIA. La Polonia spartita tra Russia e Austria dal 1795 non esisteva ormai più sulle carte
geografiche. Nel 1830 la Polonia russa sostenuta dalla Dieta si ribellò al controllo russo insorgendo e
chiedendo l’aiuto europeo. Benché l’opinione pubblica si interessò al caso polacco i governi non si mossero
e nel 1831 l’esercito russo riprese il controllo di Varsavia.
1831 ITALIA. sull’onda della rivoluzione parigina alcuni moti scoppiano in Emilia e nello stato pontificio per
riforme amministrative, repressi con violenza. La società italiana era in generale tradizionalista, il
risorgimento era stato un movimento d’opinione che aveva interessato solo gli intellettuali, i ceti abbienti
restavano ostili e i contadini ignari. Solo i ceti urbani medi erano coinvolti nella lotta di indipendenza
dall’Austria l’idea di un’Italia unita pareva comunque irrealizzabile, prevalevano piuttosto idee dette
neoguelfe su progressive libertà costituzionali ( Balbo) leghe doganali più estese ( D’Azeglio) o una lega di
stati italiani guidata dal papa ( Gioberti). A sognare l’Italia unita fu Mazzini, che fondò ne 1831 la Giovine
Italia e poi la giovine Europa per riunire esuli tedeschi e polacchi. Mazzini idealista credeva in un armonia di
tutte le forze dello stato, di un afflato universale di fratellanza tra i popoli, le sue idee negli anni furono alla
base di tentativi di insurrezione come quello dei fratelli bandiera o di Pisacane. Mazzini era un esempio di
nazionalismo rivoluzionario e democratico aperto alla solidarietà tra popoli.
Insieme alla Polonia e all’Italia gli altri popoli oppressi erano gli irlandesi e i popoli dei balcani.
Intanto accanto al nazionalismo rivoluzionario ne stava nascendo uno più liberale e moderato meno
utopico e più conscio dei rapporti di forza tra stati, nasceva anche un nazionalismo chiuso e intollerante
rivolto al passato e alle tradizioni aggressivo e razzista.
1830 BELGIO. Dopo la Francia la rivolta scoppiò anche in Belgio per l’indipendenza dall’Olanda accorpati
dal trattato di Versailles) il Belgio era però più industrializzato rispetto all’olanda. In pochi mesi i Belgi
vinsero e le diplomazie europee riconobbero l’autonomia del Belgio sotto la sovranità del principe tedesco
Leopoldo di Sassonia Coburgo I e l’approvazione di una costituzione liberale. Il Belgio che on era oppresso
da una nazione potente raggiunse presto la sua indipendenza, gli si presentò però il problema delle due
comunità linguistiche che lo abitavano ( fiamminga e vallona).
Il problema della convivenza tra comunità culturalmente diverse si presentarono varie volte nell’800 che
sfociarono in conflitti armati come in Svizzera, che alla fine nel 1847 si diede una forma confederale e una
costituzione liberale.
GERMANIA
La germania dopo il congresso di vienna aveva ricevuto l’assetto di una confederazione di stati con a capo
l’imperatore d’austria il re di prussia, ma si muoveva sempre più verso un assetto unitario. Era diventata un
punto di riferimento per gli altri paesi europei, inoltre stava succedendo qualcosa di nuovo per la prima
volta in Germania il popolo veniva coinvolto nell’educazione al nazionalismo. Con parate e monumenti
celebrativi veniva insegnato al popolo a riconoscersi nelle virtù virili della razza germanica. Gli intellettuali
tedeschi tendevano ad una dottrina di superiorità del popolo tedesco, una visione aggressiva e propensa
allo scontro. Nel 1834 la Prussia riesce a creare una confederazione doganale tra gli stati tedeschi che
lasciava fuori l’Austria, rafforzando così la sua egemonia. List, intellettuale tedesco, negli anni 40
condannava il liberalismo economico e predica un’economia nazionale tedesca e un’idea aggressiva della
germania civilizzatrice a capo degli stati europei (visione pangermanistica)
Il nazionalismo russo (slavofili) invece guardava al passato, ad una russia armoniosa gerarchica ma senza
abusi basata sulla religione ortodossa. L’unione dei popoli slavi era però più difficile di quelli tedeschi. La
dottrina nazionalista russa fu sfruttata dal regime zarista per un’idea di superiorità della grande russia.
Il nazionalismo reazionario veniva usato per giustificare una chiusura localista per esempio in Spagna. Nel
1823 con quello che fu chiamato il decennio infame e la persecuzione dei liberali, la Spagna si chiuse.
Guerre interne per la successione la sconvolsero, con la parte nord del paese (baschi ) che sostenevano Don
Carlos reazionario e conservatore scatenando di nuovo la guerra civile.
Il diffondersi del capitalismo aveva fatto nascere una nuova classe sociale: quella operaia, normalmente di
inclinazione socialista. Nel 48 l’europa fu investita da un movimento rivoluzionari portato avanti da
borghesi e operai spinti dalla crisi economica. I risultati furono abbastanza effimere ma ebbe un grande
impatto ideologico e culturale.
1846 STATO DEL VATICANO. Elezione di Papa Pio IX, papa giovane che fece alcune riforme liberali allo stato
( due camere legislative, amnistia, fece entrare i laici negli organi).
Anche sul trono prussiano e del regno di sardegna vi erano sovrani abbastanza liberali.
1848, gennaio. REGNO DELLE DUE SICILIE. La prima insurrezione scoppia a Palermo, in poco tempo
liberarono dalle truppe borboniche tutta la sicilia. Da qui la rivolta si diffuse in molte città d’europa ( Parigi,
vienna , berlino, praga , Budapest, milano) Ferdinando II fu costretto a concedere una costituzione liberale
(seguito da carlo albero a torino, lo statuto albertino; e da granduca di toscana). Ben presto però torno al
potere la vecchia classe indipendentista (poiché i democratici si erano alleate con le bande irregolari ) che
non puntava ad un’italia unita e aveva a cuore i privilegi dell’aristocrazia. Dopo la sconfitta del Piemonte in
ogni caso non riuscirono ad opporsi al ritorno delle truppe borboniche.
1848 FRANCIA. Luigi fiippo era stato un re borghese e aveva favorito soprattutto i banchieri, ma il francia
era nata ormai una nuova opposizione socialista e comunista legata al movimento operaio. Essendo vietate
le riunione pubbliche la propaganda politica veniva fatta sotto forma di banchetti. La rivoluzione accadde
quasi per caso, a Febbraio, quando il governo decise di vietare uno di questi banchetti, ci furono scontri tra
l’esercito e la guardia nazionale, l’esercito sparò causando qualche morto, la folla invase l’aula del
parlamento e il governo di dimise ( ed è subito rivoluzione). Venne creato un governo provvisorio di
repubblicani e socialisti. Nasceva così la seconda repubblica. La sua duplice anima moderata e socialista era
però la sua debolezza intrinseca. Il tema centrale delle rivendicazioni, soprattutto socialiste stava
diventando il diritto al lavoro e la necessità dello stato di garantirlo. Il principale sostenitore fu Blanc,
ideatore degli ateliers sociaux imprese pubbliche che garantissero lavoro, facendo opere pubbliche.
Nasceva così l’idea di stato datore di lavoro. Il nuovo governo apri gli ateliers che ben presto si riempirono
di centomila lavoratori e nessun lavoro da fargli fare. Il costo elevato di queste imprese che non servivano
a nulla fece nascere l’odio verso gli operai, già a giugno scoppiò un’altra rivoluzione che riportarono al
potere l’aristocrazia, con l’elezione a fine anno come presidente di Luigi Napoleone Bonaparte.
1848. Il 7 marzo insorse Venezia e il 18 Milano, dando il via alle insurrezioni anti austriache. Dopo le 5
giornate di Milano l’esercito austriaco fu costretto ad abbandonare la città, i rivoluzionari milanesi fecero
appello a Carlo Albero che fu trascinato dall’opinione pubblica nella guerra, cominciava così la PRIMA
GUERRA D’INDIPENDENZA . dopo un paio di vittorie (goito e peschiera) a luglio le truppe sabaude furono
sconfitte a custoza, ripiegarono velocemente lasciando Milano e chiedendo l’Armistizio. Pio IX aveva
rifiutato di combattere l’Austria e di guidare la possibile federazione italiana, Carlo Alberto trascinato senza
convinzione nella guerra si era ritirato presto, senza sovrani liberali l’Italia non era però in grado di vincere
contro l’Austria. Si concluse quindi la prima guerra di indipendenza senza sostanziali vittorie.
1848, marzo, IMPERO AUSTRIACO. Ascoppiarono violenti disordini e ci furono scontri con l’esercito, per
ottenere una costituzione liberale, al culmine della rivolta la corte fu addirittura costretta ad abbandonare
la capitale,ma già in ottobre i ribelli furono schiacciati dalla repressione. Con le stesse modalità delle
insurrezioni scoppiarono a Praga, per l’indipendenza della Boemia, presto represse. Anche a Budapest i
ribelli combatterono contro gli austriaci per l’indipendenza e resistettero fino all’estate del 49.
1848, marzo, PRUSSIA.