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Il patriottismo
L’Italia non è un paese particolarmente patriottico; chi ha costruito il nostro elemento
di identità? Qual è l'elemento unificante dell'Italia?
Il patriottismo può essere letto in tanti modi diversi e può essere un elemento positivo
in una nazione democratica o è sinonimo di ghetto nazionalista?
Il problema del fascismo è che questo usava il patriottismo e quindi vi è un apparente
impossibilità pensare il patriottismo dei democratici.
Lettura di Henry de luca: Alle bandiere preferisco le vele
Educato alla diffidenza verso il patriottismo; si sente indifferente verso le bandiere
tant’è che preferisce le vele, gli è capitato di stare sotto le bandiere rosse che erano
nuove e aveva scelto il rosso come nuovo colore perché non erano collegate a nessun
partito.
Da lettore di storia sacra, manca la bandiera sempre forse perché anche Dio diffida di
bandiere?
L'apparente impossibilità del patriottismo dei democratici: anche quella generazione
che si stigmatizza come poco impegnata politicamente.
-Frattura di alta/cultura popolare: è vero che ha funzionato o no?
Gli specialisti, la sfera comune all’élite e al popolo è la musica lirica. La lirica è
effettivamente italiana. L'aria famosa della lirica è in italiano, è diventa momento di
aggregazione tra le classi. Siamo il popolo della canzone e della musica. Sull'abisso di
separazione di classe ci sono i café chantant (sono un fenomeno tipico dell'ottocento
dove c'è musica leggere e più fruibile) e poi con il cinema muto. Dopo 10 anni a Milano
ci sono 70 sale di queste sale. Questa è un enorme trasformazione culturale; a questo
tipo di fenomeni partecipano anche le donne, anche l'abbigliamento cambia
completamente. Il primo picco di rivoluzione culturale coincide con la prima guerra
mondiale dive i soldati sono coinvolti in una mobilitazione politica di massa e quindi
questo comporta novità culturali. Gli italiani vengono a contatto con nuovi mezzi di
consumo. Siamo all'inizio della contemporaneità con l'avvento della rivoluzione di
massa. Prodotti musicali ma poi una serie di prodotti diversi. Il vero scatto avviene con
il secondo dopoguerra che è la motorizzazione ovvero gli italiani si muovono
liberamente con la bici, la moto e la macchina. Un fenomeno clamoroso sono i
fotoromanzi che vengono raccontate e che trasmettono ideali culturali; si arriva al
picco televisivo che porta all'unificazione linguistica.
Punto di svolta: il fascismo che è un momento di snodo perché il fascismo si inserisce
in un processo di fortissima modernizzazione. Pur nell'Italia degli anni '20 il fascismo
rappresenta la modernizzazione e soppianta la vecchia cultura popolare in una nuova
cultura di massa.
-Scetticismo politico e Mancanza di momenti fondativi: importante tenerli insieme.
Molti storici hanno cercato di piegare l'identità italiana. Molti laici spiegano che il
mancato rafforzamento di identità è data da una mancata riforma religiosa. Dove la
riforma è avvenuta il patriottismo è maggiore mentre in Italia dove la riforma non è
avvenuta a portato ad un patriottismo più basso.
La riforma si basa sul senso di individualità. La comunità è forte perché manca un
capo. La chiesa romana viene percepita come un possibile soggetto unificatore. la
chiesa cattolica è ecumenica. La chiesa deve mettere insieme tutte le chiese; ma
ereditiamo una difficoltà ad essere nazionalisti basti pensare che nella prima guerra
mondiale ci si fida di più del Papa.
L'unico pezzo che manca all'unificazione è Roma. Nel 1870 Roma diventa parte
dell'Italia con la Breccia di porta Pia. All'origine vi è una frattura tra Stato e Chiesa. Un
cattolico non è favorevole alla forza di Vittorio Emanuele.
I valori fondati di essere italiani repubblicani sono due: la resistenza perché durante la
resistenza ci sono due idee scontrate di patria e nazione ovvero da una parte un pezzo
di Italia fascista e dall'altra un pezzo di Italia democratica.
Resistenza e Costituzione ha fatto vincere l'idea democratica di nazione. Noi nasciamo
da due Italie che si scontrano tra loro dove una vince sull'altra.
Ernesto galli della Loggia dice che un elemento è rappresentato dal PCI che è un forza
antisistema perché è antidemocratico e antistatale e difende un sistema stalinista.
Per anni il PCI rappresenta un problema in Italia. Il PCI rappresenta l'elemento
unificante tra Resistenza, Costituzione.
Ci sono due forze antisistema: i cattolici che sono antisistema a livello anarchico e i
comunisti.
In più durante la secondo guerra mondiale 8 settembre 1943 (armistizio ovvero morte
della patria, cade il fascismo perché gli alleati invado l'itali; Mussolini decade e in un
mese c'è un armistizio con gli americani; l’Italia divisa in una parte liberata e una parte
non liberata dove si reinstaura il fascismo); muore a patria perché gli italiani
combatteranno contro gli italiani in cui tutti sono contro tutti.
La debole statualità italiana sta nella componente religiosa in cui la chiesa ci lascia oli
nella nostra identità politica; nell’Italia repubblicana la chiesa cattolica lascia da solo il
paese.
Marcello Veneziani dà quattro caratteristiche di oggetto di identificazione:
-deve essere sentito dal popolo
-deve rievocare avvenimenti eroici
-deve rievocare un momento che ha segnato l'unità del popolo italiano e apice della
coscienza nazionale
-deve mantenere il valore nel tempo
La resistenza e l'antifascismo hanno queste caratteristiche? Veneziani risponde di no.
La resistenza bianca e la resistenza rossa: quelle che identificano l'Italia sono due
forze antisemitiche???. I cattolici solo nel '29 trovano un accordo con lo Stato.
31/10
Stati Uniti
Potenza dominante del nostro tempo tra fine 800 e 900, in contrapposizione con
l’Unione sovietica.
Asimmetria temporale: gli Stati Uniti si formano come nazione in una fase delicata in
coincidenza con il nostro processo di unificazione (1860-61), momento di parto dopo
gestazione dello Stato americano, viene fuori lo Stato federale. A monte della guerra
di secessione, che è una guerra civile (civil war), su quali elementi si può fondare il
mito della fondazione del gli Stati Uniti.
All’origine del sentirsi americani c’è il mito americano (26 novembre), racconto sacro,
religione civile, qualcosa in cui il popolo americano crede, una narrazione che mette in
scena una visione del mondo, modo di vedere le cose e percezione tutta loro
particolare.
Concetto del destino manifesto, chiaro dell’agire, non causale, cioè l’espansione
naturale degli Stati Uniti avanzando verso Ovest, mito della frontiera, perché la
provvidenza divina ha affidato agli americani il grande compito dell’espansione della
libertà e la civilizzazione, a spese degli altri. Questo mito è fatto da molti elementi, in
particolare 3: la migrazione, di pari passo con la colonizzazione; la consapevolezza
della missione affidata dalla provvidenza, tutto lo spirito puritano, la nuova terra
promessa; la vita di frontiera, la vita selvaggia, l’avventura. Quest’ultimo ci dà l’idea di
un popolo, di una nazione che si sviluppano nel movimento. La frontiera non è un
confine, ma è qualcosa che si muove. Ci sono diverse categorie di frontiera:
-frontiera delle miniere, possibilità di arricchirsi, negli anni 50 si scoprono giacimenti
d’oro a Ovest, corse all’oro, movimenti migratori, benessere subito e non per le
generazioni future. Grossi problemi con le popolazioni native, perché se trovi l’oro
dove vivono loro si generano guerre. Immigrazione di giovani uomini, senza risorse,
scappano da qualcosa.
-frontiera delle mandrie, dei cowboy, prende capi di bestiame e li guida verso Nord,
dove il prezzo aumenta. Dura una ventina di anni. La prateria viene buona, si
costruiscono i ranch. Le piste dei cowboy partono da Sud e si muovono verso Nord,
cercano l’ultimo capolinea delle ferrovie costruite per trasportare i capi via treno, terra
incolta, da scoprire e colonizzare, mah mano che i capolinea si spostano, le piste si
riallineano col capolinea più vicino, quindi si moltiplicano e cresce conoscenza e
controllo del territorio.
-frontiera delle ferrovie, muoversi su quell’immenso territorio di migliaia di chilometri
quadrati vuol dire scontrarsi con le popolazioni native, le guerre indiane, molti morti,
danni per le culture locali, un abbozzo di genocidio progettato, scontri contenuti dal
punto di vista numerico, 238, ma rappresentazione etica e militare con cui i Nordisti si
scontrano con le popolazioni native, i selvaggi che compiono azioni incivili, orribili, riti
tipicamente tribali, alcol, togliendo bisonti. Gli americani capiscono che c’è qualcosa
che non va, alla metà degli anni 60 c’erano 2 mandrie di bisonti, una a Nord e una a
Sud, fatte di milioni di capi, il totale era di 13 milioni. Negli anni 80 al Sud non ce ne
sono più, mentre al Nord ce ne sono 200. Ammazzano per le pelli o per le lingue.
-frontiera dei collegamenti, controllo del territorio, pony express, mito delle diligenze,
ferrovie dalla costa est alla ovest, la ferrovia transcontinentale, muovere la ferrovia in
questo spazio vuol dire cambiare completamente la logica di controllo del territorio,
ma soprattutto vuol dire espellere gli indiani e i coloni preferiscono muoversi col treno,
si creano aggregati umani e aumenta la popolazione, le terre sconosciute diventano
territori e poi Stati. A seconda di dove faccio la ferrovia, aumentano gli Stati.
Cerimonia della posa del bullone d’oro: si mette l’ultimo bullone. La compagnia che va
da est verso ovest va molto più veloce perché non ha le montagne di mezzo, trova i
rifornimenti di mano d’opera nell’immigrazione. La compagnia che va da ovest verso
est è costruita da due categorie di immigrati, che fondano un pezzo d’America, i cinesi
e gli irlandesi.
-frontiera agricola, precise prese di posizione in politica che favoriscono l’agricoltura.
Due categorie di immigrati: chi vuole allevare e chi vuole coltivare, non vanno
d’accordo e c’è uno scontro. Compare una novità, un tipo di recinzione veloce da
mettere e resistente, il filo spinato, che serve a chiudere dentro o fuori gli animali.
Immigrati: dal 1820 al 1860 ne arrivano 5 milioni; tra il 1861 e il 1910 ne arrivano 23
milioni, tra i quali 9 milioni arrivano tra il 1901 e il 1910, ci sono gli italiani e i russi.
Bianchi, scandinavi, tedeschi, inglese, britannici, irlandes