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Riassunto esame Storia dell'Arte Moderna e Contemporanea, prof. Patti, libro consigliato Il Realismo nella Pittura Europea del XIX Secolo, Nochlin Pag. 1 Riassunto esame Storia dell'Arte Moderna e Contemporanea, prof. Patti, libro consigliato Il Realismo nella Pittura Europea del XIX Secolo, Nochlin Pag. 2
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Il realismo e la scienza:

-i realisti non assunsero in toto il metodo scientifico, ma ne ammirarono e assunsero alcuni aspetti:

oggettività, imparzialità, precisione dei dati

-i realisti furono accusati di limitarsi a fotografare la natura (vd. critica di Baudelaire contro la

fotografia)

-Monet per la Fucilazione dell’Imperatore Massimiliano si documentò con fotografie

-Degas faceva largo uso di fotografie e inoltre era interessato al processo di produzione e stampa

-Paul Valere ha osservato che nel momento della diffusione della fotografia in letteratura aumenta

esponenzialmente il genere descrittivo

Il realismo e la questione sociale:

-Courbet: Gli spaccapietre: attacco alla civiltà industriale

Le bagnanti: critica alla borghesia

-i quadri di Courbet, esposti al Salon del 1851, erano visti come una minaccia al potere della

borghesia, ristabilitosi in modo precario

-Flaubert disconosceva ogni suo contatto con l’estetica realista, ma fu proprio lui nell’Education

sentimentale ha descrivere l’immagine più veristica della fase rivoluzionaria

-Monet fu apolitico, Degas un reazionario

II – La raffigurazione della morte intorno alla metà dell’Ottocento

-il topos del ritratto mortuale è tipico del movimento realista:

-protagonista dell’Oevre di Zola

-Zola si ispira a Il bambino morto di Dubois-Pillet

-Camille sul letto di morte di Monet

-Il torero morto di Manet – totale separazione della morte da un mondo metafisico altro

-descrizione della malattia del fratello Jules da parte di Edmond de Goncourt

-Tomba di Godefroi de Cavignac di Francois Rude – viene eliminata la parte superiore

del monumento che consiste nel

solo cadavere deposto su una

lastra di marmo; anche qui è

totale l’esautorazione del

metafisico a favore del fisico

-si può dire che nei realisti la perdita di significato verticale della morte si accompagna alla

dilatazione in orizzontale dei particolari che l’accompagnano, ciò che Roland Barthes ha chiamato

la banalità culinaria dei fatti

-La camera dove morì Leon Gambetta di Cazin

-Tomba della Contessa d’Adda di Vincenzo Vela

-le morti della Karenina e della Bovary sono fatti meramente concreti

-Il suicida di Manet

-La morte di Marat di David è allusione al martirio eroico, è una pietà laica

-Rue Transnonain di Daumier: -non vi è alcuna idealizzazione, è resoconto di un fatto di

cronaca

-Funerale a Ornan di Courbet: -prima raffigurazione laica di un evento che era da sempre

stato considerato religioso

-la pittura di genere regionalistica viene innalzata a pittura

storica

-si pongono le basi di un approccio sociologico ai temi

religiosi regionali

-Seppellimento del Conte di Orgaz del Greco: -per il Greco la realtà consiste nella fusione dei

due mondi in un unicum immanente, in cui le

categorie temporali del presente, del passato e

del futuro fondendosi si annullano

-Manet in tutta la sua vita dipinse solo un paio di soggetti sacri (Cristo morto, Flagellazione)

assumendo come elemento essenziale di riferimento non la fede ma l’arte del passato e ricorrendo

ad un trattamento stilisticamente d’avanguardia al soggetto

Funerale di Manet: -supera il Funerale a Ornans, in Manet il senso negativo dell’avvenimento è

espresso soltanto dal luogo e dalla stagione in cui si svolge

-descrizione ironica di Flaubert degli eccessi estatici della Bovary

-si può sostenere che il XIX sec. non fece che assumere l’antica dicotomia fra inferno e paradiso

reinterpretandola in termini contemporanei

Blake – Milton: -contrappone le officine di Satana con i campi elisi della campagna

inglese

-fa coincidere esplicitamente Satana col nuovo potere industriale

-la descrizione di Wolverhampton in Old curiosity shop è una allucinata visione dantesca

Fuerbach: “il problema dell’esistenza o non esistenza di Dio, la contrapposizione da teismo e

ateismo appartengono al XVI e al XVII sec. non al nostro”

III – Il faut etre de son temps: il realismo e l’esigenza della contemporaneità

-“il faut etre de son temps”: motto dei militanti realisti che si raccolsero attorno a Courbet

-Stendhal nel saggio Racine e Shakespeare sostenne che romantico è tutto ciò che è moderno e

contemporaneo, perciò anche Dante e Racine ai loro tempi erano stati romantici

-agli artisti si offrono tre modi di essere contemporanei:

-esprimere gli ideali e le speranze del proprio tempo

-descrizione dello stato in re della contemporaneità

-essere in anticipo rispetto al proprio tempo

Onore agli eroi del lavoro

-in generale nell’arte realista il rapporto fra il contadino e la terra è interpretato in termini positivi,

anche se non idillici

-fa eccezione La terre in cui Zola descrive la violenza morale e affettiva del mondo contadino

-Le spigolatrici di Millet furono accettate prima degli Spaccapietre di Courbet perché il quadro di

Millet vive di reminescenze bibliche, le due ragazze sembrano Rut e Noemi nei campi di Booz,

mentre negli Spaccapietre l’unica realtà che esiste è quella fisica dell’hic et nunc

-gli Spaccapietre si devono considerare l’inizio di una corrente che vuole dare una rappresentazione

seria del lavoro nella campagne

-in Uomo con la zappa di Millet il contadino è descritto come essere abbruttito ma nobilitato dalla

virtù della sopportazione

-altro modo per riqualificare la povertà è farla simbolo della solidarietà:

Le signorine del villaggio fanno l’elemosina a una guardiana di vacche di Courbet

-ne Lo studio del pittore di Courbet è ispirato alle teorie di Fourier che legano capitale, lavoro e doti

intellettuali

Fra città e campagna: il problema del plein air

-attorno alle rivoluzioni del “48 i realisti rappresentano i contadini e i lavoratori urbani

-negli anni “60 e “70 il tema della rappresentazione si sposta sui soggetti en plein air

-già nel Settecento c’era l’uso dei bozzetti, ma è solo nell’Ottocento che si inizia ad accorciare la

distanza fra bozzetto e quadro finito in studio

-la questione della finitezza di un quadro viene sollevata contemporaneamente dalla scuola di

Barbizon e dai macchiaioli; Baudelaire distingue fra quadro finito (elaborato nei particolari) e un

quadro compiuto (completato nel senso comunicativo-narrativo)

-Monet, pur dipingendo al chiuso La colazione sull’erba, riuscì ad esprimere compiutamente l’en

plein air

-anche i preraffaeliti studiano il colore e la resa della luce ma se gli impressionisti dipingono

l’attimo presente i preraffaeliti usano la tecnica per riprodurre i temi della tradizione

Colazione di Monet

Colazione di Manet

precedente di Courbet che si rifà a sua volta a un dipinto del “700

-la spiaggia passa da essere sfondo del lavoro dei pescatori ad essere rappresentata come luogo di

diporto

L’ambiente urbano: aspetti e possibilità visuali

-la città diventa lo sfondo prediletto, si fa strada l’immaginario della città tentacolare tipica della

modernità

-negli Scaricatori di carbone di Monet, nelle Stiratrici di Degas, nei Raschiatori di parquet di

Caillebotte i temi sono tratti dal proletariato urbano ma non vengono posti al centro in modo da

essere l’unica ragion d’essere dell’opera, come accade invece nella contemporanea grafica inglese

-Cailebbotte (Pont de l’Europe) e Monet (Ponte ferroviario di Argenteuil) sono interessati alla

modernità, mentre Corot (Ponte di Mantes) è totalmente disinteressato al tempo moderno e dipinge

un ponte fuori dal tempo

-Manet affermava con orgoglio di aver dipinto la Parigi moderna quando Degas ancora dipingeva

Semiramide

-i quadri di Manet sono immediati, senza essere istantanei; prevalgono rapporti semplici di

parallelismo o perpendicolarità piuttosto che di obliquità

-secondo Roman Jakobson la figura retorica della metonimia è uno dei fondamenti del modo di

rappresentazione realista; al contrario nell’arte romantica e simbolista prevarrebbe la metafora

-era inevitabile che il senso di indifferenza aumentasse con la verticalità della visione

ex. Boulevard visto dall’alto di Caillebotte

IV – L’eroismo della vita moderna

-è significativo che quasi tutti i progetti più ambiziosi destinati a celebrare l’eroismo della vita

moderna siano rimasti allo stato di idee

Gli eroi realisti

-furono rappresentati come eroi: in generale l’uomo moderno, le classi sociali del lavoro come

contadini e operai; anche gruppi come ladri e prostitute; personaggi che sembravano incarnare i

valori dell’epoca come politici, filosofi, artisti, scrittori, scienziati (Zola crea nel personaggio del

Dottor Pascal il prototipo dello scienziato altruista)

-si cercò di attenuare la retorica dell’eroismo raffigurandoli in modo casuale, spesso nell’atto di

lavorare

-la costante presenza di sigari, sigarette e pipe è sintomo di questo atteggiamento smitizzatore: è

difficile avere un’area compita o imponente mentre si fuma

-Proudhon e la sua famiglia di Courbet: -non traspare nessuna concezione ideale, ma solo la

realtà di un istante

-forse la posa col mento sulla mano si richiama alla

posa classica dei filosofi

-L’evasione di Rochefort di Manet: -rinuncia a mettere in risalto l’elemento epico dell’episodio, al

contrario di un dipinto come La zattera della Medusa

La famiglia

-ricorre la rappresentazione del pasto della famiglia (La zuppa di Daumier), con particolare

attenzione agli strati più poveri della popolazione; emerge il valore simbolico del pasto in comune,

legato anche all’immaginario della cena di Emmaus o dell’ultima cena; il filone porterà a I

mangiatori di patate di Van Gogh

-Ingres in Enrico IV sorpreso dall’ambasciatore spagnolo mentre gioca coi figli aveva già

trasportato i valori borghesi della famiglia all’interno della nobiltà

(-si può osservare come dopo la rivoluzione francese siano stati dipinti tanti quadri in cui i potenti

sono colti nell’atto di abbassarsi come ad esempio Francesco I che si china ad abbracciare Leonardo

morente o Carlo V che raccoglie il pennello di Tiziano

La grande antieroina: la donna traviata

-nei realisti inglesi prevale la condanna moralistica

Il risveglio della coscienza di Holman Hunt: -si può osservare che la donna

affermando la propria indipendenza si

emancipa dal mondo delle cose al quale

era in precedenza equiparata

-molto ampia è la presenza del tema della prostituta nei realisti francesi (Olimpia di Manet, Nanà di

Zola), segno dell’importanza sociale di questa figura; in Franci

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
6 pagine
32 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Karenina3 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte moderna e contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Patti Alessandra.