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Giove, Nettuno, Plutone
Questo soffitto è probabilmente di Caravaggio. Ne parla Bellori nel 1672. Bellori dice che si ritiene di essere di Caravaggio Giove, Nettuno e Plutone. Il Cardinale del Monte fece dipingere nella sua distilleria questi dei. Caravaggio si aiutò collocando i corpi visti dal basso verso l'alto. Gli dei sono coloriti a olio nella volta. Ricorre alla comodità dei colori ad olio per ritrarre il modello. Bellori scrive nel 1672 e Caravaggio era morto da circa settanta anni. Nettuno è quello con il cavallo. Queste tre divinità sono accostate agli elementi con il globo nel mezzo. Giove rappresenta l'aria perché è su un'aquila. Nettuno rappresenta l'acqua, e Plutone la terra. Si spiega in due modi la mancanza del fuoco, nel cinquecento si potevano considerare gli elementi tre e non quattro. Altra ipotesi è che se questa pittura murale stava nella distilleria, il fuoco era già presente con i fornelli che usava.
Leostresso Cardinale. Question tema antico è un po' fuori dalle altre opere di Caravaggio. Caravaggio non adotta l'affresco che è la tradizione pittorica italiana. Le giornate sono le singole porzioni eseguite nella composizione dell'affresco. Leonardo rifiuta l'affresco perché non voleva stare dentro i tempi di una lavoro artigianale ma di un lavoro progettuale continuo che non poteva essere adottato con la tecnica dell'affresco. Caravaggio e Giorgione non utilizzano mai il disegno. Forse Caravaggio scendendo da Milano si è fermato a Mantova e ha visto il Carro del sole. Vengono enfatizzati i genitali degli dei. Il globo del mondo è abbastanza tradizionale.
Fasi lunari di Galileo, 1609 Galileo e le arti figurative, Erwing Panofski. I quadrati scuri sono il cielo nero per far vedere le fasi. Nel Seicento si presentano queste nuove scoperte come il cannocchiale. La scienza di Galileo rivoluziona il modo di osservare il mondo.
Testa
della Medusa è dipinta su uno scudo da parata. La medusa è già stata decapitata, quindi doveva essere una medusa che doveva spaventare il nemico. Aveva la funzione di vincere il nemico. Questa rotella (scudo da parata) era stata donata la granduca di Toscana dal cardinale del Monte. Per i Medici aveva fatto una medusa Leonardo da Vinci. Nello scegliere la medusa si era letto sicuramente Vasari (1568) che parla della testa della medusa di Leonardo. In un altro passo riprende ancora la medusa di Leonardo. L'url deriva da Leonardo. Colpisce il realismo di queste vipere che si muovo aggrovigliate. Da molto tempo si è trovata a cosa si è ispirato Caravaggio per far queste vipere, ha osservato i disegni di Iacopo Rigozzi. Queste vipere fatte per il Granduca di Toscana Francesco primo anche lui amante dell'alchimia servivano per la ricerca su questi animali dalle cui carni si preparavano medicamenti. Caravaggio Sacro Maria Maddalena Ci sono il vaso diunguento e le collane per terra che servono per capire che la donna rappresentata è Maria Madallena. Quello che colpisce in questo figura sono i vestiti della Maddalena che sono abiti del 600. La fanciulla si asciuga i capelli e tiene le braccia raccolte. Per dare il senso della piccolezza della figura Caravaggio guarda la figura dall'alto schicciandola così sul pavimento. Il colore di Caravaggio richiama la gamma cromatica della pittura tonale composta da bianchi, grigio gialli, concolori graduati sotto la luce in un modo molto armonico alla Giorgione. Risalta molto la semplicità della rappresentazione.
Riposo durante la Fuga in Egitto. I colori sono tipici di quelli usati da Giorgione, Caravaggio è un artista di sistema tenerezza, in questo caso visibile nell'abbraccio tra madre e figlia mentre dormono. San Giuseppe fa l'aiutante dell'angelo e gli chiede lo spartito, questa musica è leggibile e può essere suonata. Questo San
Giuseppe è una figura di popolano, quello che colpisce è l'attenzione di Caravaggio per i particolari. Il materasso è quello del Bacco degli uffizi. Le ali dell'angelo sembrano vere, probabilmente mette sulle spalle di un giovinetto questo paio d'ali. Il giovane è una creatura angelica e sembra uno degli angeli di Correggio. Caravaggio si ispira a Lorenzo Loto, Adorazione dei Pastori; Lorenzo Loto è un veneziano che non coglie la linea Giorgione Tiziano. La luce si muove. La pecora sulla mangiatoia e sembra vera. Moretto, S.Giustina. Il volto inclinato porta alla Maddalena. Giovan Girolamo Savoldo, scuola veneziana. La sua interpretazione di Giorgione è particolare. Ci sono tre sorgenti luminose. Rappresenta San Matteo e l'angelo. Giovanni Testori aveva un predilezione per Caravaggio. Il percorso è sulla pittura di realtà e sull'espressionismo attraversati dall'età di Caravaggio fino all'età
contemporanea.Caravaggio a Roma e la rivoluzione nell'arte sacra (1599-1606)
Alla fine del cinquecento ci sono moltissimi vescovi che parlano d'arte perché attraverso l'arte veicolavano idee quindi le sivoleva eterodosse. La grande riforma luterana era contraria all'immagine che suscitava idolatria e superstizione. Questa problematica va inserita all'interno della questione delle immagine nel cinquecento. Il cardinale PALEOTTI a Bològna scrive i "Discorsi intorno alle immagini sacre e profane." Paleotti scrive in volgare e non in latino perché doveva essere compreso dagli artisti che generalmente non oc osservano i latino.
Il 17 febbraio del 1600 viene bruciato sul rogo Giordano Bruno a Campo dei Fiori a Roma. Nel 1549 Caravaggio inizia a lavorare in una prima impresa per una chiesa. Era importante perché le opere esposte nelle chiese venivano viste da molte persone. Essere esposti in chiesa significa proporsi a una moltitudine.
di pubblico.Cappella Contarelli, nel 1549 Caravaggio inizia a lavorarci e a lui spettano i lavori su tela e la pala d'altare. La chiamata di S. Matteo, San Matteo e l'angelo. Alla cappella Contarelli è legata al vicenda del primo quadro rifiutato di Caravaggio.
Per comprendere Caravaggio le fonti sono fondamentali perché Caravaggio rompe con il passato, il suo linguaggio è un linguaggio di rottura. La chiamata di San Matteo è stato chiamato un fotogramma perché la pittura si costruisce con la luce. Il modo di lavorare di Caravaggio ricrea una specie di camera oscura. In questa cappella il linguaggio di Caravaggio esegue un salto. La pittura è un dibattito molto drammatico tra la luce e l'ombra. Questo utilizzo della luce era una tecnica nuovissima all'epoca e sembra un procedimento fotografico.
La riscoperta di Caravaggio risale agli anni cinquanta ad opera di Longhi.
La Chiamata di Matteo L finestra non riflette la luce, i vetri
non fanno passare la luce. La luce che entra è luce vera e luce con valore simbolico.
Caravaggio quando stime questi quadri è molto attento alla struttura architettonica dove si inseriscono. Il fascio di luce illumina cinque persone che sono sedute intorno a un tavolo e stanno contando dei soldi, cosa considerata poco onorevole. I cambiavalute e gli usurai non erano ben visti.
La vocazione arriva quando non si aspetta. Si crea un linguaggio che non rispetta le gerarchie ma che vuole essere pulsante di vita. Si parla di un cristianesimo radicale che torna al vangelo, che torna alle sorgenti della spiritualità. Si cerca di ridare al sacro una verità che secondo Caravaggio aveva perduto.
In questa immagine così forte di una osteria che si anima di sacralità colpisce che i personaggi sono feriti in abiti seicenteschi. Questa storia antica del primo secolo viene raccontata come se fosse una storia contemporanea a Caravaggio. Gli unici che sono vestiti
all'antica sono Cristo e San Pietro. Cristo sembra che si volti ad indicare Matteo all'improvviso. Di fronte a Cristo si mette San Pietro, cioè la chiesa che fa da mediatore tra la parola di Dio e i fedeli. Il gesto di Cristo è carico di senso nella storia dell'arte e riprende la creazione di Michelangelo nella cappella sestina. San Pietro ripete lo stesso gesto di Cristo in maniera più contenuta. Matteo è l'uomo che indica se stesso e guarda verso il Cristo, illuminato direttamente dalla luce. Un'altra ipotesi, suggestiva, sostiene che il dito indica di andare avanti verso il giovane curvo sul i soldi che dovrebbe rappresentare Matteo. Caravaggio potrebbe aver preso spunto da una stampa che conferma il fatto che Matteo potrebbe essere il giovane curvo uso tavolo che conta il denaro. Caravaggio riesce a assistere mare le figura nello spazio intorno al tavolo e a soddisfare la committenza con la figura di San Pietro. Il Martirio Questo nonè l'ordine di esecuzione dell'opera ma l'ordine della storia di Matteo. Infatti il primo quadro eseguito nella cappellaèstato il martirio. Le radiografie hanno rimontato che Caravaggip ha cambiato la struttura della composizione in modo massiccio.
La scena si svolge in una chiesa, il quadro è molto affollato, c'é un intervento dall'alto. in alto un angelo nudo sdraiato su unanuvola rappresenta la chiamata. Con una mano l'angelo si appoggia alla nuvola e con l'altra la palma del martirio che tende aMatteo. La figura del carneficine ci fa capire che Caravaggio era attento anche all'antico. Matteo é vecchio, ha la tunica diSacerdote é ferito. Di fronte a questa immagine c'é l'orrore, il bambino che urla. Vi é un autoritratto in asistenza, cioè unautoritratto dell'artista inserito all'interno del quadro, che assistono alla storia narrata, un po' in disparte ma con
una certa evidenza. Il buco sul davanti è una piscina nella quale si faceva il battesimo per immersione. I due personaggi sulla destra sono ancora semi nudi con un piede ancora immerso nell'acqua. Il cuore di questo martirio è nella mano del carneficine che afferrai la mano di Matteo e il protendersi della mano dell'angelo. Tutto il resto è uno studio.
San Matteo 1599
Quello che provocò scandalo furono le gambe nude di Matteo accavallate e la vicinanza tra l'angelo e il Santo. Emerge dall'opera il fatto che Matteo era analfabeta e quindi l'angelo lo guida nella scrittura. L'angelo così giovane e il vecchio sono troppo vicini, era qualcosa che andava oltre il decoro.
Il decoro ritorna molto nelle prime biografie di Caravaggio. Il decoro è il rapporto che intercorre tra l'opera d'arte e il luogo dove l'opera d'arte viene posta.
San Matteo
Opera che sostituisce quella rifiutata. San Matteo scrive con il calamaio,
l'angelo vola e sta in alto, vola, viene dal cielo. La tunica bianca dell'angelo crea un'aureola di luce e dice a Matteo cosa scrivere. San Matteo si è dotato di una sottile aureola. Lo sgabello sembra uscire dal quadro. Lo spettatore è al di sotto della linea del dipinto. Lo sgabello assomiglia alla f