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UTILITÀ - un giardino

Collegamento attraverso una serie di arcate coperte, quindi un passaggio coperto sia su un lato che dall'altro del giardino, per collegare gli appartamenti papali (che sono quelli in nero) con la residenza estiva. Sono percorribili a cavallo, sono su più livelli (per la presenza del dislivello), ma nella parte inferiore sono presenti tre piani mentre in quella superiore solo uno. Nella parte intermedia, dove ci sono le scale, è previsto che ci siano delle scale interne ad un loggiato.

MODELLO

L'idea è quella di riprendere come modello le ville di Plinio e riproporre un'enorme villa imperiale antica romana. Plinio il giovane era un miliardario dell'epoca romana che aveva 7 ville sparse che descrive accuratamente; ville che avevano cavallerizzi, bagni quindi tutte le strutture che avevano le ville di gran lusso. A parte Plinio che non ha cariche pubbliche, i palazzi Imperiali sono un esempio di edificio di ampissime dimensioni.

formattazione del testo fornito utilizzando tag html:

Con grandi spazi verdi; i palazzi Imperiali si trovano sul Palatino, e sotto i palazzi Imperiali, in particolare la Domus aurea neroniana, c'è il circo Massimo. È tradizione che i palazzi Imperiali diano su un circo o su uno stadio, in modo che l'Imperatore si possa affacciare dal proprio palazzo e accedere a dei posti riservati o guardare le corse direttamente dalla propria residenza; in questo modo si ha anche uno spazio libero di fronte molto ampio, e sono circondati da giardini.

Questa è la moneta di fondazione del 1504.

L'IDEA: Se a destra ci sono gli appartamenti papali che sono proprio in asse con il punto di vista finale, si prevede:

  1. Un primo cortile con tre ordini sovrapposti (dorico, ionico corinzio),
  2. Una scala: la scala sembra problematica perché messa in obliquo, infatti non si sa come decorare le parti laterali della scala, che sono appunto diagonali. Si deciderà quindi di mettere due torri sia per non avere un problema di formattazione del testo fornito utilizzando tag html:

decorazione (non posso continuare lo stesso corridoio, con lo stesso tipo di architettura perché mi trovo più in alto), quindi questa zona del giardino rimarrà neutra, sia per evitare la vista dell'assenza di decorazioni.

Nella parte superiore, da cui si accede attraverso una serie di scale a farfalla, ci sarà un unico ordine che è la prosecuzione dell'ordine corinzio finale.

Ci sono poi delle scale a cordonata che sono agibili per muli e cavalli.

Si raggiunge infine il Belvedere vero e proprio.

Si decide di aggiungere al Belvedere un cortile, anche perché è leggermente ruotato rispetto al cortile, verrà chiamato "cortile delle statue", perché uno dei ruoli principali del Belvedere sarà quello anche di contenere la ricchissima collezione di statue del Vaticano (della camera apostolica). Parliamo di una collezione di centinaia di statue, che dovevano coronare il Belvedere. Attualmente qui ci sono

i Museivaticani, quindi in fondo gli attuali musei hanno la stessa funzione che in realtà il Belvedere avrebbeavuto all'epoca, cioè di contenere la collezione (all'epoca solo statuaria) .6. A concludere il tutto sul giardino superiore c'è una scala rotonda: si entra dal fiancoELEMENTI : (vedi pianta, si parte dal basso sulla destra)- La porta Juliaè un grande portale bugnato su una paretecon finissimi mattoni a vista, per cui vieneusata la stessa tecnica muraria romana= usare due file di mattoni, due muretti,riempiti poi di conglomerato cementizio.I mattoni a vista sono ben lisciati, lucidati eresi piani;il portale è di un bugnato rustico perché sitratta di una villa quindi si adatta bene ailuoghi di campagna.Sopra c'è scritto Julius II pontefice massimo, come Giulio Cesare: è una delle prime volte che vieneusato questo titolo, prima i papi non si facevano chiamare pontefici (all'epoca il termine

Pontefice e il termine papa non erano sinonimi). D'ora in poi si comincerà a utilizzare anche il termine pontefice, ma è più un'usanza cinquecentesca. Questo sovrapporsi della figura Imperiale con la figura papale è più un concetto ideologico nato tra la fine del 400 e l'inizio del 500.

Il teatro

Una volta entrati dalla porta Julia, che attualmente è la porta di ingresso principale, (più avanti c'è l'entrata allo stato del Vaticano da porta Sant'Anna) si arriva al teatro.

Viene chiamato teatro perché come possiamo vedere dall'immagine noi stiamo guardando il Belvedere Vaticano dalla stanza privata del papa (dipinta da Raffaello) dove c'è il punto di vista ideale per vedere il Belvedere Vaticano fino in fondo, quasi teatrale.

Possiamo vedere:

  1. i tre ordini
  2. i passaggi coperti che possono essere percorsi o a piedi o a cavallo
  3. le scalinate a farfalla con cui si conclude il teatro.

E'

Il testo formattato con i tag HTML sarebbe il seguente:

studiato così da un punto di vista prospettico per essere teatrale!! 43Verrà chiamato teatro fin quandoall'altezza delle torri verrà costruita labiblioteca vaticana: taglierà a metà ilBelvedere, quindi adesso non ha piùquesto grande giardino che permette divedere il nicchione in fondo.

GLI ORDINI (livello inferiore)

1^PROPOSTAdisegnatore: Antonio da Sangallo,assunto da Bramante per disegnare, eil disegno è un suo progetto.

La famiglia Sangallo è numerosissima, Sangallo è un soprannome, il vero nome è Cordini. Mentrealtri Sangallo come Giuliano, Antonio il vecchio, erano oltre che pittori anche scultori e architetti.

Antonio il giovane che è autore di quasi tutti i disegni per San Pietro e il Belvedere Vaticano, non hauna formazione artistica, infatti era scalpellino, la più modesta delle posizioni.

Sarà quindi assunto prima come scalpellino e poi come disegnatore = situazione di Borromini.

infattie’ assunto inizialmente perché ha una ditta di scalpello, poi Carlo Maderno (?) si accorgerà del suo talento come disegnatore.

Come sono ora:

Qui possiamo notare i tre ordini che ora sono aggettanti, ma originariamente non lo erano: adesso infatti c'è una parte rientrante e una parte aggettante, questo perché hanno rinforzato tutto il Belvedere che evidentemente minacciava rovina (si pensa nell'800). Hanno creato quindi questo aggetto, senza cambiare l'architettura, ma l'hanno solamente rinforzata, creando questo effetto dentro-fuori che originariamente non c'era.

Com'erano:

Originariamente c'erano tre ordini sulla stessa linea, sullo stesso piano, dove il rapporto base altezza dell'ordine dorico è corretto (non ci aspetteremmo niente di diverso da Bramante), che è quindi 1:6.5. C'è poi una diminuzione canonica per quanto riguarda le altezze degli ordini di un quarto mano a mano che

si sale, quindi è applicato quanto dice Vitruvio: "l'altezza del piano superiore deve diminuire di ¼ e l'altezza del terzo livello deve diminuire di un ulteriore quarto rispetto a quello precedente". I rapporti delle altezze pur essendo corretti (quello dello ionio 1:8, corinzio 1:9) siccome si abbassano e diventano sempre più stretti, diventano così stretti che bisogna ribatterli, deve metterne 3, che sono 2 mezzi più uno intero: non sono colonne sono lesene. C'è un corinzio, ma è così basso il livello che decide di mettere delle colonnine a reggere la trabeazione che non ci sta un ulteriore arco come nel piano inferiore, perché sono troppo bassi. Nel progetto a destra (img sopra) si vedono gli archi ma perché si tratta di un progetto successivo. È presente anche un alternarsi di timpani curvi e triangolari, invenzione di Bramante: sono sempre esistiti anche nell'antichità, ma

Quasi mai sulle finestre, anche l'alternanza timpano curvo e timpano triangolare è un'infezione e ha pochi precedenti nell'antichità. Questo passaggio coperto è quindi qualcosa di più complesso: ha 3 ordini quindi non ha la complicazione del chiostro di Santa Maria della Pace, dove c'erano solo 2 livelli e non ci stavano 4 ordini. I 3 ordini principali ci stanno tutti, ma il fatto che le altezze vanno riducendosi, non ci permette di mettere archi e porticati tutti uguali.

2^ PROPOSTA, ed è più simile: In questo caso vengono messe delle finestre, dobbiamo immaginare che fossero dei corridoi quindi non c'erano finestre o vetri a riparare l'interno per cui si potevano mettere soltanto statue perché queste non si rovinano. Sopra possiamo vedere meglio la soluzione trovata per le finestre: propone un ordine piccolo che regga una specie di targa, poi cambia idea, c'è un pentimento, e decide di fare una serliana.

(soluzione che ha già proposto Bramante a Santa Maria presso San Satiro nella facciata ma non eseguita). È presente quindi un arco che poggia sui pilastri, che poggia su una trabeazione, quindi la trabeazione è retta da due colonne. Nella parte centrale c'è un pentimento, infatti le due parti centrali sono differenti. COSTRUZIONE: La costruzione andrà molto a rilento. Nel 1514 era costruita e fondata solo la parte sulla destra del Belvedere mentre non era costruito niente sulla parte sinistra. Era completato il cortile superiore almeno nella sua parte finale e nella sua parte destra, ma mancavano completamente tutti i loggiati sul lato sinistro. Non erano completate neanche le scalinate a farfalla. PROPORZIONAMENTO: Bruschi ci mostra il proporzionamento applicato al Belvedere e come questo ionico usato sia uno Ionico curvo. LA SERLIANA (Stanza dell'incendio di borgo, appartamenti vaticani): Il motivo della serliana viene dipinto per la prima volta! Fino ad

Ora le avevano viste progettatema mai costruite. Questo è interessante perché vediamo nel dipinto la figura del papa, e sopra la serliana. Sotto c'è un bugnato rustico elegante che verrà ripreso poi a borgo. Quella in fondo è San Pietro con i suoi mosaici, quindi qua si dovrebbero starrappresentando i palazzi vaticani.

La spina di borgo è tutto quel quartiere che stava davanti a San Pietro e oggi non c'è più perché nel 1937 hanno buttato giù dei palazzi (1 di Bramante e 2 di Raffaello).

Alcuni esempi di serliana:

  1. Un esempio si trova ancora a Spalato nel palazzo di Diocleziano. Questa non sarebbe esattamente una serliana infatti la trabeazione continua anche sopra l'arco: viene chiamato arcosiriaco.
  2. Un altro esempio sono la serie di serliane.
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A.A. 2021-2022
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giovannigln di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Iuav di Venezia o del prof Bedon Anna.