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2. L’INDAGINE STATISTICA E LA QUALITÀ DEL DATO STATISTICO
Fasi dell’indagine statistica:
1. definisce gli obiettivi da raggiungere, l’oggetto della rilevazione e le modalità di raccolta dei dati; si
Piano di rilevazione:
possono verificare:
- Momenti di mancata adeguatezza: mancata rispondenza tra le richieste avanzate dal committente e il risultato
proposto dal produttore
- Momenti di mancata accuratezza: mancata rispondenza tra il valore osservato e il suo valore vero
Vanno fissati:
- Periodo in cui va effettuata la rilevazione - Piano di codifica
- Il personale impegnato nella raccolta dati - Strumenti necessari per la stesura
- Quantificazione tempi e costi necessari - Fonti x il reperimento dati
- Metodo rilevazione (diretto, indiretto,
ricavato)
2. mediante questionari, registri,…; fase delicata in cui possono verificarsi errori:
Raccolta dei dati:
- Di copertura: conteggi errati
- Di contenuto: possono essere determinati da difficoltà di comprensione del questionario, scarsa collaborazione
intervistato, scarsa preparazione intervistatore
3. enumerazione e classificazione dei dati raccolti;
Classificazione e spoglio dei dati:
- Spoglio dei dati comprende:
Enumerazione: conteggio, schede, moduli, questionari per capire l’estensione della rilevazione
o Classificazione: raggruppare i dati ottenuti in categorie e classi
o
Lo spoglio può essere fatto manualmente(manuale -> per piccole indagini) o tramite pc (automatico -> grandi
indagini)
Spoglio incrociato: scopo di mettere in evidenza l’esistenza di relazioni tra 2 caratteri;
dato statistico: risultato di un’operazione compiuta sulle unità statistiche (es. numero delle persone di sesso
maschile nella popolazione italiana)
tabelle a semplice entrata (2 colonne: 1 modalità del carattere qualitativo o le vari intensità; 2 riporta
frequenze e valori rilevati)
tabelle a doppia entrata (le unità statistiche vengono classificate contemporaneamente rispetto a 2 o +
caratteri) possono essere:
di contingenza: 2 caratteri qualitativi
• di correlazione: 2 caratteri quantitativi
• miste
•
tabelle composte: formate da + colonne si riferiscono a varie caratteristiche di uno stesso fenomeno
i dati raccolti si possono poi rappresentare graficamente (vantaggi: descrivono il fenomeno in forma visiva e permettono a
tutti di capire l’andamento del fenomeno) -> diagrammi cartesiani (istogrammi, orto grammi), cartogrammi, ideogrammi,…
4. trasformare i dati raccolti (grezzi), in dati elaborati (indici, medie, correlazioni) che mettono in
Elaborazione dei dati:
evidenza le caratteristiche del fenomeno da studiare
5. spiegazione dei risultati dell’indagine e si stabilisce se l’obiettivo prefissato sia stato
Interpretazione dei risultati:
raggiunto, se esistano relazioni con altri fenomeni, se sia possibile fare una previsione sulle tendenze del fenomeno nel
tempo
È essenziale la qualità dei dati ricercati; la qualità dei dati statistici si definisce in termini di rilevanza, accuratezza, tempestività e
accessibilità dei dati;
definizione della qualità nelle norme ISO 8402/1984:
il possesso della totalità delle caratteristiche che portano al soddisfacimento delle esigenze, esplicite o implicite, dell’utente
la qualità del dato statistico si basa su:
1. capacità dell’informazione di soddisfare le esigenze conoscitive degli utenti
Rilevanza:
2. grado di corrispondenza tra la stima ottenuta dall’indagine e il vero
Accuratezza delle stime:
3. capacità di produrre risultati in tempi ravvicinati all’esecuzione dell’indagine
Tempestività:
4. semplicità per l’utente di reperire l’info disponibile in
Accessibilità dei dati e chiarezza delle informazioni offerte:
relazione alle proprie necessità:
a. Sistemi di catalogo ben indicizzati
b. Distribuzione info attraverso opportuni canali
c. Programmi che consentono di estrarre le info di proprio interesse
5. possibilità di paragonare nel tempo e nello spazio
Confrontabilità:
6. statistiche basate su definizioni, classificazioni e standard metodologici comuni
Coerenza:
7. fornire un quadro informativo soddisfacente del dominio di interesse
Completezza:
8. disponibilità di documentazione appropriata
Chiarezza: 6
9. procedura che preveda anche le istruzioni volte a definire i metodi, gli strumenti, e le info che consentono di
Verificabilità:
controllare l’applicazione
10. grado di compatibilità delle procedure con il contesto legale e culturale entro il quale devono essere applicate
Praticabilità:
11. Tutela della riservatezza degli utenti
Gli errori possono verificarsi in qualunque fase di acquisizione e messa a punto dei dati -> tendenza a controllare i dati durante la
fase di acquisizione
- Errori variabili: sono casuali
- Distorsioni: sono costanti i tutte le ripetizioni
È possibile fare un’ulteriore distinzione:
- Errori non campionari: provocati dalle imprecisioni commesse o riportate durante un’indagine (intervistato: si rifiuta di risp,
fornisce dato errato; intervistatore: carenza addestramento; tecnica di intervista; caratteristiche mod di intervista: lunghezza,
complessità)
- Errori campionari: dipendono dalla circostanza che non tutta la popolazione, ma soltanto una porzione di essa (campione) è
sogg a rilevazioni -> errori attribuibili al caso
Altra distinzione:
- Errori sistematici: origine -> difetti strutturali
- Errori casuali: origine -> fattori aleatori
Infine distinzione tre:
Mancata risp tot: una certa unità statistica non risp a nessun quesito
La presenza delle mancate risp tot fenomeno molto diffuso, hanno 2 effetti sui risultati finali:
1. Riducono le info disponibili
2. Introducono distorsioni nelle stime
Il trattamento delle mancate risp tot avviene a 3 livelli:
I. Rilevazione: vantaggio di poter ripristinare il n° del campione iniziale
II. Imputazione/editing: si utilizza il valore dell’unità donatrice per sostituire il valore errato
III. Riponderazione/stima finale: si incrementa il valore dei pesi campionari di unità rispondenti
Mancata risp parziale: per una certa unità statistica non è disponibile l’info relativa a dei quesiti
Tecniche per la localizzazione ed eventuale correzione errori:
localizzazione:
Controlli di consistenza: si verifica che prefissate combinazioni di valori rispettino certi requisiti
• Vengono usati per la costruzione di piani di incompatibilità (vincoli che devono essere contemporaneamente
soddisfatti da ogni unità statistica)
Controlli di validità (o di range): valori siano interni all’intervallo
• Controlli statici: valori che si discostano in modo significativo dai valori che le stesse variabili assumono nelle altre unità
• campionarie
Insieme dei controlli costituisce la base per le procedure di localizzazione dei valori anomali (outlier) e dei valori sospetti;
correzione:
Tecnica micro: controllo di tutti i record presenti e la correzione di tutti quelli che hanno determinato l’attivazione di una
• qualsiasi modifica
Tecnica macro: verifica dell’eventuale correzione delle sole unità che incidono maggiormente sulle stime finali dei dati
•
Correzione valori anomali:
Escludere i valori anomali dal calcolo
Verificare se gli outlier individuarti corrispondono o no a situazioni errate
Procedure di controllo e correzione:
- Individuazione situazioni di errore
- Localizzazione degli errori
- Correzione degli errori
Manuale/Interattiva: intervento umano x ogni decisione
o Automatica: totale delega delle decisioni al pc
o Mista: intervento umano e del pc
o
Una procedura di controllo e correzione dei dati deve essere sottoposta a validazione (insieme delle operazioni attraverso le quali si
giudica lo scarto esistente tra gli obiettivi programmati e i risultati effettivamente conseguiti)
Principali misure di validazione:
- Documentare gli obiettivi di qualità facilitando la valutazione dell’utente
- Condurre studi di coerenza tra i dati prodotti e le info disponibili
- Procurasi info ausiliarie
La programmazione dei tempi e dei costi di esecuzione dell’indagine è un fattore critico per la riuscita dell’indagine stessa
Scrubbing/cleaning (pulizia dei dati): far si che 2 record differenti in una stessa scheda anagrafica vengano ricondotti sempre allo
stesso cliente
PA sempre + orientata alla costumer satisfaction -> indispensabile il monitoraggio dell’attività per garantire un’elevata qualità nel
servizio offerto; si tratta quindi di verificare:
1. Scostamento tra i bisogni del cittadino e il punto di vista della PA
2. Scostamento tra le attese del cittadino e i livelli di servizio
3. Scostamento tra i livelli di servizi definiti e le prestazioni effettivamente fornite
4. Scostamento tra le prestazioni effettivamente erogate e la percezione del cittadino 7
Un’indagine sulla costumer satisfation:
- Non è un sondaggio d’opinione
- Non è il semplice questionario di gradimento
- Non è un dato statistico fine a se stesso
La qualità del servizio è:
Prestazioni dell’ente Q>1 = cliente + che soddisfatto
Q = Q=1 = cliente soddisfatto
Q<1 = cliente insoddisfatto
Bisogni del cliente
Un’indagine sulla costumer satisfation misura:
- Soddisfazione di un utente in seguito all’utilizzo di un servizio/bene
- Rispondenza tra il livello della qualità del servizio percepita e qualità attesa
Rilevazione qualità percepita consta di 4 fasi:
1. Preparazione rilevazione: è utile un’indagine preliminare per individuare
a. Esistenza di dati già disponibili
b. Qualità dati esistenti
c. Modalità erogazione servizio
2. Raccolta dati: (Un caso reale: questionario proposto dagli URP: la legge 150/2000 che disciplina le attività di info della PA,
assegna all’URP le attività di ascolto del cittadino per favorire la com interna, migliorare la qualità dei servizi e misurare il
livello di soddisfazione per i servizi erogati; URP ha come obiettivo quello di indicare le aree di > insoddisfazione del cittadino
nei confronti della PA; questionario sull’accessibilità e sulla conoscenza dei servizi della PA)
3. Elaborazione e interpretazione dati: valutare la soddisfazione dei cittadini
4. Presentazione e utilizzazione dei risultati: presentazione risultati all’intero e all’esterno della PA per definire i miglioramenti
operativi; (caso reale: risultati indagine URP -> aree di insoddisfazioni riguardano accessibilità, causa mancanza di integrazione
tra gli sportelli, ed erog