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12. TRAVI SOLLECITATE A FORZA NORMALE E MOMENTO FLETTENTE

È comune il caso in cui, oltre al momento flettente (e taglio), sia presente anche forza normale. Esempi: struttura travi-pilastro (a), montante porta insegne (b).

(a) pressione del vento

In questi casi la deformazione è per contrazione-estensione (N ≠ 0) e flessione (X).

La tensione normale in una sezione sollecitata a forza normale N e momento flettente M è ottenuto assumendo che l’asse delle travi L sia il luogo di baricentro e nell’ipotesi di conservazione delle sezioni piane (in analogia alle flessioni).

Si considera un tratto infinitesimo di trave dz soggetto a N, M. La sezione S per effetto di N e M si porta in S1 mantenendosi piana. La fibra baricentrica ab si allunga e il punto b1 si porta in b1 sicché ab1 = ds0. La deformazione della fibra baricentrica è

ε0 = ds0 – dz/dz

La fibra generica c1d1 distante y dal baricentro G si allunga, il punto d si porta in d1. La lunghezza c1d1 = dS(y).Da considerazioni geometriche

dS(y) = ds0 + y dφ

e quindi la dilatazione lineare risulta

ε(y) = dS(y) – dz/dz = ds0 + y dφ – dz/dz = ε0 + y /dz

Poiché dφ/dz = X si ottiene

ε(y) = ε0 + X y

Assumendo che la tensione normale σ(y) dipende solo da ε(y) attraverso il modulo di Young E si ottiene

σ(y) = E ε(y) = Eε0 + EXy

Ricordando che N e M sono rispettivamente la risultante ed il momento risultante delle tensioni normali con polo nel baricentro G si ottiene (ε, ε0, X non dipendono da y)

N = ∫A σ(y) da = ∫A (Eε0 + EXy) da

(2) 0 ≤ ynh2 l'asse neutro taglia la sezione nel semipiano y > 0

→ e < 0:

che pone

θ ≤ yn = -ρxe2h2

e ≤ -2βx2h = -h6

(a) e ≥ h6 -h2 < yn < 0

(b) 0 ≤ e ≤ h6

yn < -h2

(c) -h6 ≤ e ≤ 0

yn > h2

(d) e ≤ h6

0 ≤ ynh2

Si osservi che se N < 0 la posizione yn non cambia in relazione all'eccentricità; mentre è sufficiente cambiare il segno della tensione normale.

Con riferimento alla figura, se e > h/6 (o e < -h/6) la soluzione elastica (resistente a trazione e compressione) indica che porta della sezione è tesa, porta è compressa. Questa soluzione non è piu accettabile poiché contradd [il postulato NRT (σ<0).

Se si assume ancora l'ipotesi di conservazione delle sezioni piane, l'andamento della dilatazione E(y) è lineare con zone dove E(y)>0 altre zone E(y)<0. Nelle prime la tensione è nulla mentre nelle seconde σ(y)=E E(y) <0.

L'effettivo andamento delle tensioni σ(y)<0 è lineare ed è definito una volta nota la posizione dell'asse neutro e della massima tensione σmax <0. A questa proprietà si esamina l'andamento delle tensioni per l'equilibrio alla rotazione. La distribuzione lineare di tensione σ(y) ha estremo incognita e centro collocato a distanza d/3 dall'intadom. Pertanto

d=3u=3(h/2-e)

che definisce la posizione dell'asse neutro

b= la lunghezza della sezione

Cui corrisponde il momento delle forze esterne

M = (V1 + V2) H = Me

incognito

V2 = Me + V1 = (175500 kgcm + 300 kg) = 885 kg = 8.85 KN

Verifica Dato N = 15000 kg M = 175500 kgcm

determine la normale termine di compressione

Si determina e = M/N = 175500/15000 cm = 11.7 cm > h/6 = 8.33 cm

sezione paretiizzata

Si determina u = h/2 - e = (25 - 11.7) cm = 13.3 cm

σmax = 2N/3ub = -2 x 15000/3 x 13.3 x 50 kg/cm2 = 15 kg/cm2

Esempio 2 Muro a gravità (schema semplificato)

spinta delle terre alla base; P = P1 + P2 peso del

muro; γ peso specifico del calcestruzzo

N = P = 1500 kg; M = Pz = (1500 x 50) kgcm = 750.000 kgcm.

La sezione quadrata di lato s = 3 cm ha le seguenti caratteristiche:

A = (3 x 3) cm2 = 9 cm2; Jx = (1/12) 3 x 33 cm4 = 6.75 cm4

σ(s/2) = N/A + M s/2/Jx = (1500/9 + 750.000 . 3/2/6.75) kg/cm2 = 166830 kg/cm2

σ(-s/2) = N/A + M(-s/2)/Jx = (1500/9 - 750.000 . 3/2/6.75) kg/cm2 = -166500 kg/cm2

Le tensioni sono enormemente più elevate di quelle ammissibili. Assumendo quale tensione ammissibile σamm ≈ 300 kg/cm2 si cerca la dimensione del lato s del quadrato per il quale σ(s/2) = σamm.

σ(s/2) = N/s2 + M s/2/(1/12 s4) = σamm.

⇒ N/s2 + 6M/s3 = σamm ⇒ Ns + 6M = s3 σamm.

Si deve risolvere l'equazione σamm s3 - Ns - 6M = 0 di terzo grado nell'incognita s. Poiché risulta dai precedenti calcoli che

N/A << M s/2/Jx

Si sceglie un pilastro di lato h = 100 cm.

A = 1 m2 pd = gA = (1800 × 1) kg/m2 = 1800 kg/m.

Nd = - (2 × 400 + 1800 × 3) = - 6200 kg.

ɛA = (24000/6200) cm = 38.7 cm —> |ɛA| = 38.7 cm < h/2 = 50 cm.

Se il centro di sollecitazione c’è interno alla sezione:

Si osserva, tuttavia che |ɛA| > h/6 = 100/6 cm = 16.6 cm. Pertanto la sezione risulta parzializzata —> u = h/2 - |ɛA| = (50 - 38.7) cm = 11.3 cm.

La massima compressione σm vale

σm = 2Nd/3h u = (2 × 6200/3 × 100 × 11.3) kg/cm = - 3.7 kg/cm2

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
26 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/08 Scienza delle costruzioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GianSob di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Statica e scienza delle costruzioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Campanella Antonietta.