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DECRETI LGS. DI RIORDINO n.502-517
DL 30 DICEMBRE 1992,n.502 “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma
della’art.1 della legge 23 ottobre 1992, n.421”
DECRETO LEGISLATIVO 7 dicembre 1993, n. 517 “Modificazioni al decreto legislativo 30
dicembre 1992, n. 502, recante riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma
dell'articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421”
• Ribadiscono i concetti di uguaglianza, prevenzione, cura, riabilitazione, globalità,
competenza centrale e periferica.
• Introducono il concetto di aziendalizzazione. Le USL diventano ASL e gli ospedali
diventano aziende ospedaliere.
• Tutte le aziende sono tenute annualmente a fare dei bilanci, n quanto aziende.
• Viene introdotto il concetto di DRG: (raggruppamento omogeneo di diagnosi) le
diagnosi cliniche vengono raggruppate in ragione delle risorse che impiegano e
classificate attribuendogli un peso economico
• Libera scelta del cittadino: il cittadino può scegliere dove andare a curarsi
• Istituzione del Direttore Sanitario aziendale e dal Direttore amministrativo, nominati
direttamente dal Direttore Generale
• Introduzione del sistema di accreditamento con una, almeno teorica apertura al
mercato sanitario alla libera concorrenza tra strutture pubbliche e private
• Adozione sistematica del metodo di verifica e revisione della qualità e della quantità
delle prestazioni Aziendalizzazione
DL 19 giugno 1999, n.229 “Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario
nazionale, a norma dell'articolo 1 della legge 30 novembre 1998, n. 419.”
Principi generali
Chiede ai medici se far parte del SSN o del sistema privato
Istituzione dell’ECM (Educazione in Medicina Continua)
Concetti LEA (Livelli Essenziali di Assistenza)sistemi di classificazione definenti quali
prestazioni sono a carico del SSN, quali del cittadino e quali totalmente a carico del
cittadino.
Trasformazione delle vecchie USL in AZIENDE SANITARIE (ASL) ovvero di
organizzazioni sanitarie connotate da:
• Efficienza ed efficacia delle attività svolte
• Sfruttamento ottimale delle risorse impiegate
• Controllo di gestione come modello ordinario di funzionamento
• Individuazione degli ambiti di responsabilità
• Autonomia organizzativa, amministrativa, contabile, patrimoniale,
gestionale e tecnica
• Finanziamento su base capitaria
• Divieto di indebitamento
L’azienda ospedaliera è una struttura di ricovero adibita anche a prestazioni specialistiche;
si introduce il concetto di dipartimento (insieme di unità operative semplici o
complesse): le risorse devono essere assegnate alle unità operative e devono essere
fruibili da più unità operative, nel quale queste siano affini o fisicamente vicine.
L’autonomia dell’ASL può essere ottenuta se presente:
• organizzazione dipartimentale
• sistema di contabilità suddivisa per centri di costo
• vi devono essere almeno tre unità operative di alta specializzazione
• occorre la presenza del reparto di emergenza ed accettazione al
secondo livello
• vi devono essere programmi integrati di assistenza su base regionale
e interregionale dove osserva il Ruolo di ospedale di riferimento
Il SSN negli anni si è sviluppato nel territorio con una rete di offerta molto fitta, ma non in
tutto il territorio nazionale è stato capace di garantire in maniera capillare il diritto alla
salute. Con il tempo si è sentito il bisogno di sentire e confermare quelle che fossero le
strutture garantenti del SSN e quelle private in sostegno di quello nazionale qualora quello
pubblico fosse assente sul territorio o incapace: si è sviluppato quindi il concetto di
accreditamento, un sistema per mezzo del quale il SSN definisce quali siano le strutture
che garantiscono il bene salute per nome e conto dello stato e quali privatamente. Le
aziende ospedaliere sono accreditate eppure sono chiamate a garantire sistematicamente
e periodicamente la qualità e la quantità.
Alcune strutture private chiedono di essere accreditate poiché garantiscono livelli di
cura/specialistica notevoli sul territorio.
L’azienda Sanitaria di Firenze
Servizi Territoriali
All’interno di queste abbiamo la CO 118, che confluirà insieme all’ ASF, dal 2016 nell’area
vasta Centro (Empoli, Prato, Pistoia, Firenze).
L’azienda in pochi numeri
1.000.000 assistiti
6550 dipendenti
780 medici/pediatri di famiglia
33 comuni Cosa succede ogni giorno
1200 telefonate al 118
21 persone in pericolo di vita trattate dal 118
234 altri interventi del 118
399 arrivi al PS
429 non urgenti trasportati in ambulanza
159 ricoveri nei nostri ospedali
948 ricoverati in media nei nostri ospedali
52 operati nei nostri ospedali
4461 prenotazioni al CUP
2440 prelievi
29658 ricette per farmaci a carico del SSN
158 trattamenti di dialisi
530 persone assitite a domicilio
375 persone vanno a fare prelievi a domicilio
750 persone visitate in ambulatori di psichiatria
1994 persone tossicodipendenti assistite
45 persone visitate per visite sportive
104 persone vaccinate
1815 persone fanno riabilitazione
62 persone fanno visita per invalidità
50 sopralluoghi sui prodotti alimentari
12 sopralluoghi nei cantieri edili Il bersaglio
Nel concetto di azienda si lavora molto sul risultato. Il Sistema Sanitario della Toscana ha
deciso di utilizzare per la valutazione il modello a bersaglio: ogni anno un’agenzia esterna
misura 90 attivtià che vengono misurate attraverso lo standard stabilito dall’agenzia. Se
non si migliora di anno in anno non arrivano i finanziamenti; è dunque importante capire
dove migliorare. Le donne e gli uomini dell’azienda
Fino agli anni ’70 l’infermieristica era una professione solo femminile. Oggi l’infermieristica
ha aperto le porte anche agli uomini, nonostante la prevalenza femminile anche se gli
aspetti di carriera sono più positivi per gli uomini.
Problemi di salute: le malattie croniche
Colpiscono milioni di persone, sono responsabili del 70% dei decessi.
Hanno effetti sul tessuto sociale e familiare e assorbono enormi risorse dei servizi
Servizi Territoriali: l’offerta
Assistenza domiciliare
Primo livello assistenza di tipo sociale
Secondo livello interventi di natura sanitaria
Terzo livello ADI (Assistenza Domiciliare Integrata). Il servizio di assistenza sanitaria è
coordinato con quello socio - assistenziale.
Strutture Residenziali per persone anziane non autosufficienti
Residenze sanitarie assistenziali (RSA)
La RSA è un presidio residenziale per l’ospitalità, anche temporanea, di persone non
autosufficienti. Vengono accolti anche pazienti in stati vegetativi e pazienti terminali
La rete dei servizi per la salute mentale
Il centro di salute mentale
Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC)
Strutture residenziali
Strutture semiresidenziali Dipendenze
I Ser.T. offrono consulenza e assistenza, per ogni problema legato all’uso si sostanze
stupefacenti e psicotrope, legali (alcool, tabacco e farmaci) e illegali.
Consulenza e assistenza per le nuove forme di dipendenza non da sostanze: gioco
d’azzardo, dipendenze da video, internet.
Consultori
Tutela della salute della donna (e del bambino)ad ogni età