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SPETTROSCOPIA
Studio dei fenomeni di interazione tra MATERIA e RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA (LUMINOSA).
RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA: fenomeno ondulatorio e corpuscolare, la radiazione elettromagnetica può propagarsi nel vuoto e in mezzi poco densi come l'ATMOSFERA.
TRA MATERIA e RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA ogni volta che vi è un'interazione vi è anche uno scambio di energia:
- ASSORBIMENTO
- EMISSIONE
- FOTOECCITAZIONE
NATURA ONDULATORIA e NATURA CORPUSCOLAREDue modelli non contrari, uno si adatta al mondo macroscopico (ONDA) l'altro si adatta al mondo atomico e molecolare (FOTONI)
La radiazione diventa visibile all'occhio umano quando essa entra con interazione con la materia.
CAMPO MAGNETICO ⊥ CAMPO ELETTRICO
Per le interazioni con la materia è importante la componente del campo elettrico.
Parametri d'onda
Tipi di radiazione
onde radio, micro-onde, raggi IR, luce visibile, raggi UV, raggi X, raggi gamma
bassa ν, bassa E, alta λ
alta ν, alta E, bassa λ
- Lunghezza d'onda, frequenza e velocità di ogni genere di onda elettromagnetica sono correlate dalla relazione: C = λ · ν
- Le lunghezze d'onda delle radiazioni elettromagnetiche vanno da 1/1000 mm per i raggi cosmici fino alle migliaia di metri per alcuni tipi di onde radio.
- λ e ν sono inversamente proporzionali.
- Lunghezza d'onda grandi → frequenza bassa
- Lunghezza d'onda piccole → frequenza alta
ν = 2 Hz
ν = 6 Hz
Tempo
1 s
λ
Spazio
1 s
4 s
ASSORBIMENTO DI RADIAZIONE
Quando la radiazione precisa attraversa uno strato di sostanza, alcune frequenze possono essere assorbite —> ASSORBIMENTO
Le particelle passano dal loro stato fondamentale (bassa energia) ad uno stato eccitato (energia più alta).
ASSORBIMENTO = processo con cui l'energia elettromagnetica viene trasportata agli atomi o molecole di cui è costituita la campione.
Affinché si abbia ASSORBIMENTO DI RADIAZIONE, l'energia del fotone incidente deve essere esattamente UGUALE ALLA DIFFERENZA DI ENERGIA fra lo STATO FONDAMENTALE ed UNO DEGLI STATI ECCITATI dello specie assorbente.
La nozione di assorbimento permette agli elettroni di passare ad un livello energetico eccitato.
I livelli energetici essendo separati gli uni dagli altri, soltanto alcune radiazioni elettromagnetiche possono essere assorbite.
RADIAZIONI ASSORBITE = quelle che permettono il passaggio da uno stato fondamentale ad uno stato eccitato.
La trasmittanza diminuisce in modo esponenziale in rapporto alla concentrazione C del composto e alla lunghezza del percorso della luce b (cammino ottico).
T ∝ 10-bc → proporzionale
Assorbimento:
- sostanza
- lunghezza d'onda radiazione incidente
- temperatura (cambiare la capacità di assorbire)
- cammino ottico b
- concentrazione C della sostanza che assorbe
* cammino ottico = percorso che effettua la luce all'interno del solvente.
Legge di Lambert-Beer
A ∝ bC = εbC
C = mol/L
b = cammino ottico
ε = assorbanza molare
ε = è il suo valore di assorbanza quando
b e C valgono 1 rappresenta:
- la natura della sostanza
- lunghezza d'onda
- temperatura
Andando a variare uno di questi 3 parametri cambia il valore di ε
Analisi qualitativa
Tipo di sostanza si studia in funzione delle spettri di assorbimento (lunghezze d'onda che vengono assorbite)
Analisi quantitativa
Si basa sullo studio di ε in funzione della lunghezza d'onda. Mantenendo costanti i valori di ε e b in uno stesso esperimento, A dipenderà solo da C
% Trasmissione
ampiezza di banda
met
altezza del picco
Selettori:
- filtro ottico
- filtri ad interferenza
Monocromatori:
PRISMA (molto costosi) polim. dispersione dipende dalla lung. d'onda
RETICOLO (poco costosi) varie configurazioni:
- trasmissione
- riflessione
- concavi
- olografici
- a gradini
maggiormente utilizzati, vengono utilizzati con tecniche foto-lito-grafiche
usate tecniche di circuiti stampati che si trovano in tutti i dispositivi tecnologici.
realizzati in questo, abbiamo anche alcuni problemi quindi non vengono quasi più utilizzati.
Principio selezionatore di lunghezza d'onda: INTERFERENZA
ONDA 1
ONDA 2
ONDA 1 + ONDA 2
INTERFERENZA COSTRUTTIVA
(due onde viaggiamo in fase)
INTERFERENZA DISTRUTTIVA
(due onde che viaggiamo in dissonanza di fase)
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STRUMENTI A SINGOLO RAGGIO
sorgente → soluzione → campione → rivelatore → processore del segnale e registrazione
- si mette nella cuvetta il solvente bianco e si misura l'intensità
- si lava la cuvetta
- si mette la soluzione campione e si misura l'intensità
- si calcola il rapporto tra le due intensità
BIANCO: Tutto ciò che è la soluzione tranne la analita (sostanza da evidenziare), quindi la misura dell'intensità luminosa è permessa a escludere dell'assorbimento tutti fenomeni parasiti (assorbimento, rifrazione, riflessioni opache)
TEMPERATURA, LUCE, MISURAZIONE DEL BIANCO devono essere ripetute per ogni misurazione.
SISTEMA CHE PROCEDA A RAPPORTO DELLE INTENSITÀ LUMINOSA
SISTEMA A DOPPIO RAGGIO NEL TEMPO
FONTE LUMINOSA → FESSURA → DISCO ROTANTE → RETICOLO DI DIFFRAZIONE
specchio → CELLA CAMPIONE → specchio → RIVELATORE
specchio → CELLA DI RIFERIMENTO → DISCO ROTANTE → RIVELATORE
La radiazione proveniente del monocromatore si divide in due raggi che sono inviati contemporaneamente al campione ed al bianco.
Il sistema di rivelazione calcola il rapporto delle intensità dei raggi dei campioni.
PROCEDOSORE
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LIMITI DI RIVELABILITÀ E QUANTIFICAZIONE
Sono i limiti che esprimono il valore minimo della concentrazione che riusciamo a quantificare o rivelare.
Limiti di rivelabilità
Indica la presenza o meno della sostanza.
Limiti di quantificazione
3 volte i limiti di rivelabilità, è un limite che ci permette di assegnare valori numerici alle concentrazioni delle analite.
LR = kSb
peaksare nate
k ≈ 3
LR = minima concentrazione analita rivelabile
LD = minima concentrazione analita quantificabile
LD = k'Sb
peaksare n
k' = 10
Range Dinamico
Intervallo in cui vi è una risposta del segnale, anche se non è più una risposta lineare rispetto a quella precedente.
Selettività
È una caratteristica dei sistemi di misura e garantisce che le misure dell'analita.
Selettività = sensibilità calibrazione (X) polariza
sensibilità calibrazione (analita)
Più piccolo è il valore, maggiore è la selettività del metodo nei confronti di una determinata sostanza.