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-ROT. AUTOMATICA o ROT. CONGIUNTA:
PARADOSSO DI CODMAN
In questo doppio movimento di ABD ed EXT si è prodotta automaticamente una ROT. INT DI 180°. Quindi un
movimento attorno ai 2 assi della spalla determina meccanicamente e senza l’intervento della volontà, un
movimento intorno l’asse longitudinale dell’A.S. ( ROT. CONGIUNTA ). In questo caso, l’articolazione della
spalla, che possiede 3 gradi di libertà, è utilizzata come articolazione a 2 assi. Se si utilizza il 3° asse per
realizzare volontariamente e simultaneamente una ROT. INVERSA di 180°, la mano si trova nella posizione
di partenza( ROTAZIONE AGGIUNTA ).
Quindi, in ogni istante, queste due rotazioni si sommano algebricamente:
- se la ROT. VOLONTARIA è NULLA, la ROT. AUTOMATICA si manifesta nettamente
- se la ROT.VOLONTARIA è nello stesso senso della ROT. AUTOMATICA, questa l’amplifica
- se la ROT. VOLONTARIA è in senso contrario, diminuisce o annulla la ROT. AUTOMATICA
Posizione di riferimento dell’A.S.:
- A.S. pendente lungo il corpo, verticalmente, in modo che l’asse longitudinale dell’omero coincida con
quello dell’asse verticale
- nella posizione di ABD a 90° l’asse longitudinale coincide con l’asse trasversale
- nella posizione di FLEX. a 90° coincide con l’asse ANT.-POST.
Pertanto l’ASSE LONGITUDINALE dell’omero può coincidere con uno dei 3 assi o in una posizione
intermedia per autorizzare il MOVIMENTO di ROT. EST. e INT.
MOVIMENTI
FLESSIONE: eseguita su piano SAGGITTALE, intorno ad un asse TRASVERSALE, 180°
ESTENSIONE: eseguita su piano SAGGITTALE, intorno ad un asse TRASVERSALE, 45°- 50°
EXT FLEX
ADDUZIONE: eseguita su piano FRONTALE, intorno ad un asse ANT-POST. Per la presenza del
tronco non esiste adduzione pura, sarà associata ad altri movimenti:
ADD+EXT: movimento molto modesto ADD+FLEX: movimento di 30°-45°
ABDUZIONE: eseguita su piano FRONTALE, intorno ad un asse ANT-POST, 180°
- 0°a 60°, utilizza SCAPOLO-OMERALE
60°a 120°, utilizza
- SCAPOLO-OMERALE + SCAPOLO-TORACICA
- 120° a 180°, utilizza SCAPOLO-OMERALE + SCAPOLO-TORACICA + INCL. TRONCO
ABD
ADD + FLEX
ADD + EXT
ROTAZIONE BRACCIO: escludo avambraccio, parto da posizione di riferimento con gomito
(sul suo asse long. flesso a 90° e avambraccio teso dritto davanti a se, e R.I. di 30° (assunta
e su piano trasv.) naturalmente, equilibrio rotatori).
-ROT.EST.: ampiezza totale 80°
-ROT.INT.: ampiezza totale 100°-110°, passo attraverso tronco, utilizzo
- ext di spalla
POSIZIONE DI
RIFERIMENTO
FISIOLOGICA
ROTAZIONE
ESTERNA ROTAZIONE
110° INTERNA
FLEX ORIZZONTALE: eseguito su piano TRASVERSALE e su asse LONGITUDINALE, totale 140°
La posizione di riferimento è ABD di 90° con palmo in avanti
EXT ORIZZONTALE: eseguito su piano TRASVERSALE e su asse LONGITUDINALE, totale 30°- 40°
La posizione di riferimento è ABD di 90° con palmo in avanti
I muscoli messi in gioco sono i seguenti
FLEX ORIZZONTALE -DELTOIDE (fasci anteriori)
-SOTTO SCAPOLARE
-GRANDE e PICCOLO PETTORALE
-GRANDE DENTATO
POSIZIONE I muscoli messi in gioco sono i seguenti
-DELTOIDE
di PARTENZA -SOPRA SPINATO
-TRAPEZIO
-GRAN DENTATO
I muscoli messi in gioco sono i seguenti
EXT ORIZZONTALE -DELTOIDE, TRAPEZIO, GRANDE DORSALE, ROMBOIDE
-SOPRA e SOTTO SPINATO, GRANDE e PICCOLO ROTONDO
IL COMPLESSO ARTICOLARE DELLA SPALLA
E’composto da 5 articolazioni divise in 2 gruppi:
- PRIMO GRUPPO ( 2 articolazioni ):
( art. vera in senso anatomico )
1) ART. SCAPOLO-OMERALE
( art. falsa in senso anatomico ), comprende 2 superfici di scivolamento. E’
2) ART.SOTTODELTOIDEA
meccanicamente legata alla art. SCAPOLO-OMERALE.
-SECONDO GRUPPO ( 3 articolazioni ):
( art. falsa in senso anatomico )
3) ART. SCAPOLO-TORACICA ( art. vera in senso anatomico )
4) ART. ACROMION-CLAVICOLARE ( art. vera in senso anatomico ).
5) ART. STERNO-COSTO-CLAVICOLARE
In ciascuno dei 2 gruppi le articolazioni sono meccanicamente coordinate ( funzionano all’unisono ).
ACROMION-CLAVEARE STERNO-COSTO-
CLAVICOLARE
SCAPOLO
OMERALE
SCAPOLO
TORACICA
LE SUPERFICI ARTICOLARI DELLA SCAPOLO - OMERALE
TESTA OMERALE: è un terzo di sfera non regolare, in quanto il suo diametro verticale è maggiore di quello
antero-posteriore. E’orientata: ALTO - DENTRO - DIETRO
a ) l’articolazione è più stabile quando la parte superiore della testa omerale è in contatto con la glena e
. quanto più è in tensione il complesso legamentoso gleno-omerale
b ) forma un angolo di 135° con la diafisi
c ) è separata dall’epifisi sup. dal collo anatomico
d ) è fiancheggiata da: Piccola tuberosità o trochine in avanti; e da Grande tuberosità o trochite in fuori.
CAVITA’ GLENOIDEA: è situata nell’angolo supero-esterno del corpo della scapola ed è orientata:
, ALTO - FUORI - AVANTI
È concava, ma è meno marcata della convessità omerale; è circondata dal BORDO GLENOIDEO ed interrotta
dal SOLCO GLENOIDEO nella sua parte antero-superiore.
CERCINE GLENOIDEO: formazione fibrocartilaginea applicata sul bordo glenoideo che aumenta la superficie
della glena e la concavità ristabilendo la congruenza delle 2 superfici.
Presenta 3 FACCE: -interna: inserita sul bordo glenoideo
, -periferica: inserzione della capsula
m -centrale: la cui cartilagine è in continuità con la glena ossea e la testa omerale.
L’APPARATO CAPSULO-LEGAMENTOSO DELLA SPALLA
SPINA
SCAPOLARE TENDINE
CAPO LUNGO
COLLARE della
LEG. GLENO- DEL BICIPITE
CAPSULA
OMERALE TENDINE DEL SOTTOSCAPOLARE
APOFISI CORACOIDEA
TENDINE
CAPO LUNGO
DEL BICIPITE LEG. CORACO-OMERALE
TENDINE CAVITA’ GLENOIDEA
SOTTO CERCINE
SCAPOLARE CAPSULA
FRENULA TUBERCOLO
CAPSULAE SOTTOGLENOIDEO
IL TENDINE DEL CAPO LUNGO DEL BICIPITE
In posizione fisiologica noteremo:
-le irregolarità della glena sono interamente ricoperte da cartilagine glenoidea
-il cercine glenoideo approfondisce la cavità glenoidea, nella sua parte sup. non è completamente fissato
(ecco perchè frequenti lussazioni), inoltre il suo bordo centrale è libero nella cavità come un menisco.
-la capsula è tesa nella parte sup. ed è piegata in quella inf., permette così l’ABD
-il tendine del capo lungo del bicipite si inserisce sul tubercolo sovra-glenoideo e sul polo sup. del cercine
glenoideo, per uscire dall’articolazione attraverso l’incisura intertuberositaria scivolando sotto la capsula.
Il C.L.D.B. è così intracapsulare ed extrasinoviale, ha un ruolo importante di coaptazione della spalla:
-il capo corto solleva l’omero verso la spalla prendendo appoggio sulla coracoide impedendo la lussazione
della testa omerale
-il capo lungo spinge la testa omerale verso la glena. Questo è particolarmente vero quando si esegue una
ABD della spalla in quanto il C.L.D.B. fa anche da abduttore.
N.B.: quando questo è rotto la forza di ABD diminuisce del 20%. C: CAPSULA
S: SINOVIA
1: IRREGOLARITA’ della CAV. GLENOIDEA
2: CERCINE GLENOIDEO
3: CERCINE GLENOIDEO NON COMPLETAMENTE FISSATO
4: PARTE SUP. CAPSULA (tesa) PERMETTONO
5: PARTE INF. CAPSULA (detesa) ROT. INT.
L’ABDUZIONE
6: FRENULA CAPSULAE Tendine del
7: TENDINE del C.L.D.B. C.L.D.BCORTO
8: INCISURA INTRATUBEROSITARIA POSIZIONE
INTERMEDIA
Buona efficacia
del C.L.D.B.
ROT. EST.
Buona efficacia
ABD. di SPALLA del C.L.D.B.
Si ha Coaptazione ABD: tesi fasci
POSIZIONE DI medio e inferiore
RIFERIMENTO CONTATTO
TROCHINE-GLENA
RUOLO DEL LEGAMENTO GLENO-OMERALE
-i fasci medi ed inferiori si tendono
Durante l’ABD: -fascio sup e coraco-omerale si detendono
L’ABD è quindi la posizione di ”stabilizzazione” della spalla.
-in R.E. 3 fasci in tensione
Durante la ROTAZIONE : -in R.I. si detengono ROT.EST.
Leg. tesi ROT. INT.
Leg. detesi
RUOLO DEL LEG. CORACO-OMERALE NELLA FLEX./EXT.
Ha due fasci che arrivano: -uno sul TROCHINE
. -uno sul TROCHITE
EXT: tensione fasci del trochine
FLEX: tensione fasci del trochite
La R.I. a fine FLEX. detende i legamenti coraco e gleno-omerali
permettendo così una grande ampiezza di movimento.
I MUSCOLI DELLA SPALLA
-DELTOIDE -GRANDE ROTONDO -BICIPITE
-PETTORALE -GRANDE DORSALE -TRICIPITE
-CUFFIA dei ROTATORI -CORACO-BRACHIALE
I tre grandi muscoli, m. dorsale, m. pettorale e m. rotondo sono ciò che rimane della deambulazione
quadrupedica ( tiravano il corpo ); noi li usiamo adesso per tirare su il corpo nell’arrampicarsi.
Da un punto di vista muscolare abbiamo 2 relazioni tra cingolo scapolare e cingolo pelvico :
-M. GRAN DORSALE > in flex. max. si ha iperlordosi rachide lombare
-M. GRAN PETTORALE ANT. > che comunica con la clavicola e le coste >> CATENA FASCIALE ANTERIORE
I MUSCOLI STABILIZZATORI DELLA SPALLA
-SOVRAPINATO -PICCOLO ROTONDO
-SOTTOSPINATO -CAPO LUNGO DEL BICIPITE
-SOTTOSCAPOLARE
I mm. sotto-scapolare e sotto-spinoso assicurano la stabilità della testa omerale prendendola come una
fionda; infatti:
-in R.E. la testa omerale scivola in avanti e tale scivolamento è controllato dal m. sotto-scapolare
-in R.I. la testa omerale scivola indietro e tale scivolamento è controllato dal m. sotto-spinoso.
Per ovviare alla ”sospensione” della scapolo-omerale vi sono muscoli deputati alla tenuta tonica quali:
- DELTOIDE MEDIO frequente patologia
a tale livello
- SOVRASPINATO
Il C.L.D.B. quando si contrae coatta la spalla applicando la testa omerale contro la glena e proteggendo
così la borsa sotto-deltoidea.
I MUSCOLI ROTATORI INTERNI ESTERNI
- GRAN DORSALE - SOVRASPINATO
- GRANDE ROTONDO - SOTTOSPINATO
- SOTTOSCAPOLARE - PICCOLO ROTONDO
- GRANDE PETTORALE
I muscoli dell’articolazione scapolo-omerale lavorano simultaneamente con i mm. motori della scapola :
ADD scapola (R.E.) romboide e trapezio ABD scapola (R.I.) gran dentato e piccolo pettorale
ARTICOLAZIONI
ARTICOLAZIONE ACROMION-CLAVICOLARE
Mezzi di unione ossei :
ACROMION-ESTREMITA’ ESTERNA CLAVICOLA
- è una artrodia ( superfici poco convesse ); la faccetta della clavicola poggia su quella dell’acromion.
- presenza di un menisco che si distacca dalla parte sup.della capsula: migliora la congruenza e la stabilità.
Mezzi di unione legamentosi ( 4 legamenti ) :
LEG. ACROMION-CLAVICOLARE
- leg. prossimale sulla faccia sup.dell’articolaz