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Composizione dell'organo amministrativo

L'organo amministrativo può essere unipersonale o pluripersonale. Quando è pluripersonale, costituisce un consiglio di amministrazione, un organo collegiale che segue le stesse regole.

Il numero degli amministratori è indicato dallo statuto. Se lo statuto non indica il numero degli amministratori, si può limitare ad indicare un numero minimo o massimo.

Gli amministratori non devono essere necessariamente soci, ma possono esserlo. Vi sono delle cause di ineleggibilità e delle cause di incompatibilità.

Le cause di ineleggibilità significano che vi sono alcuni soggetti che non possono essere nominati. Le cause di incompatibilità sono cause di fronte alle quali determinati soggetti devono scegliere fra una posizione e quella di amministratore di SPA.

Le cause di ineleggibilità sono:

  • l'interdizione
  • l'inabilitazione
  • il fallimento
  • la condanna ad una pena che comporti l'interdizione
anche temporanea, dagli uffici direttivi
  1. la titolarità di una carica di governo.
  2. Se si è in presenza di una di queste situazioni non si può fare l'amministratore.

Cause di incompatibilità

La presenza di una causa di incompatibilità obbliga il soggetto che si trovi in tale situazione a scegliere. Ad esempio non può fare l'amministratore di una SPA colui che riveste il ruolo di membro della CONSOB. La Consob è la Commissione Nazionale delle società e borsa, ovvero è quella società che controlla le società quotate.

La nomina degli amministratori

Gli amministratori vengono, in linea di principio, nominati dall'assemblea ordinaria. I primi sono nominati nell'atto costituivo.

Lo statuto può prevedere la nomina di un componente indipendente da parte dei portatori di strumenti finanziari cui sono attribuiti diritti amministrativi. Lo statuto può anche conferire la possibilità di

nomina di uno o più amministratori allo Stato o aglienti pubblici. La durata della carica di amministratori è stabilita dallo statuto e comunque non può essere superiore a 3 anni. Gli amministratori scadono con l'assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio successivo. Sono rieleggibili, se lo statuto non prevede diversamente.

Una volta nominati dall'assemblea ordinaria, gli amministratori devono innanzitutto accettare e l'accettazione dev'essere iscritta nel registro delle imprese. Di modo che tutti possano sapere chi è amministratore di una società. Tutti possono sapere quali poteri abbia tale amministratore, se abbia ad esempio poteri di rappresentanza.

La cessazione degli amministratori

Gli amministratori possono cessare dalla carica per una serie di cause:

  • per decorso del termine. La cessazione della carica per decorso del termine ha effetto nel momento in cui il consiglio di amministrazione viene ricostruito.
Fino a quel momento gli amministratori restano in carica in regime di prorogatio. Perché? Perché la funzione gestoria svolta da questi è essenziale alla società; per morte; per decadenza, qualora sopravvenga una causa di ineleggibilità; per revoca da parte dell'assemblea. Questi possono essere revocati in qualsiasi momento e non deve essere motivata o ancorata a determinati presupposti. Il problema sarà casomai di un risarcimento del danno; per dimissioni. Con comunicazione scritta agli altri amministratori del collegio sindacale. Altri casi previsti dallo statuto. Con clausola "simul stabunt, simult cadent" si stabilisce che nel momento in cui venga meno uno degli amministratori, viene meno anche il collegio di amministrazione nel suo complesso. Molto spesso tale clausola può costituire uno strumento di tutela della minoranza. Abbiamo detto come sia necessario che gli amministrazioni siano continuamente presenti nella gestione della impresa.

Anche in riferimento al regime di prorogatio. Questa esigenza che sia sempre assicurata l'amministrazione delle società è alla base della disciplina dei meccanismi di sostituzione degli amministratori. Sono previste delle regole particolari per la sostituzione degli amministratori. Quello che è importante comprendere è come il filo conduttore di queste regole sta nella esigenza di assicurare la continuità dello svolgimento dei compiti da parte degli amministratori.

LA COPTAZIONE

Costituisce una tecnica di sostituzione. Se cessano alcuni amministratori ma la maggioranza di questi rimane in carica, i componenti rimasti in carica possono provvedere essi stessi a sostituire i componenti venuti meno con l'approvazione del collegio sindacale. È questo l'istituto della coptazione. Questi amministratori si dicono coptati e rimangono in carica fino all'assemblea successiva.

Se invece viene meno la maggioranza degli amministratori, gli

amministratori rimasti devono convocare l'assemblea perché questa provveda alla sostituzione dei mancanti. Se invece vengono a mancare tutti gli amministratori o l'amministratore unico, l'assemblea deve essere convocata dal collegio sindacale il quale, nel frattempo, fino alla riunione assembleare che nominerà i nuovi amministratori, potrà compiere gli atti di ordinaria amministrazione. IL COMPENSO L'incarico di amministratore è per sua natura oneroso. Salvo rinuncia espressa, questi hanno diritto di essere retribuiti. In relazione ai compensi è necessario fare delle distinzioni. I compensi spettanti ai membri del consiglio di amministratori o del comitato esecutivo sono stabiliti dall'assemblea, normalmente all'atto della nomina, o anche successivamente. Inoltre, i compensi possono essere anche variati nel corso del rapporto. [cosa che invece non è possibile per i sindaci] La remunerazione degli amministratori.consiglio di amministrazione, che ha il compito di prendere decisioni e gestire l'azienda. La nomina degli amministratori, inclusi quelli con cariche speciali come l'amministratore delegato, è stabilita dal consiglio di amministrazione, sentito il parere del collegio sindacale. La remunerazione degli amministratori può essere variamente articolata. La forma più semplice è quella della fissazione di una somma di denaro. In alternativa, può essere articolata in una somma di denaro e una partecipazione agli utili. Altre possibilità includono la remunerazione tramite stock options, che consiste nell'attribuzione agli amministratori del diritto di sottoscrivere azioni di futura emissione a un prezzo predeterminato. Per quanto riguarda il funzionamento dell'organo amministrativo, nell'ipotesi di amministratore unico non vi sono grandi problemi. Tuttavia, quando l'amministrazione è affidata a più persone, queste costituiscono il consiglio di amministrazione, che è un organo con il compito di prendere decisioni e gestire l'azienda.

Quale deve osservare il metodo collegiale. Il consiglio di amministrazione sceglie tra i suoi componenti un presidente se questi non è nominato dall'assemblea. La riforma del 2003 ha valorizzato il ruolo del presidente del consiglio di amministrazione prevedendo che questi convochi il consiglio, presenti l'ordine del giorno, provveda affinché i consiglieri di amministrazione ricevano adeguate informazioni sulle materie all'ordine del giorno. Nelle società di più grandi dimensioni vi sono i cosiddetti organi delegati, ovvero il comitato esecutivo o uno o più amministratori delegati. La costituzione di organi delegati risponde ad una esigenza che è quella di differenziare la posizione degli amministratori che danno le direttive di indirizzo, da amministratori che stanno tutti i giorni in società e gestiscono in prima persona giorno per giorno l'impresa. Ciò avviene attraverso una delega di funzioni di alcuni compiti.

Ad alcuni componenti del consiglio di amministrazione. La delega può essere effettuata verso un organo collegiale, che è il comitato esecutivo, o in favore di un soggetto singolo, che è un organo monocratico e nella maggior parte dei casi viene nominato amministratore delegato. Possono esservi anche più amministratori delegati e in tal caso questi operano in maniera disgiuntiva. Il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega sono determinati dal consiglio. Sussistono comunque delle attribuzioni che restano proprie del consiglio e non sono delegabili:

  • la redazione progetto di bilancio;
  • l'aumento di capitale, che a sua volta è stato delegato al consiglio dall'assemblea;
  • gli adempimenti in caso di riduzione del capitale per perdite al di sotto di 1/3 o del minimo legale.

E così via.

Rapporti tra consiglio e organi delegati: L'organo delegato non ha una sfera di competenza esclusiva ed è

soggetto alledirettive vincolanti del consiglio di amministrazione. In ogni momento il consiglio può avocare a sé una operazione rientrante nella delega o può revocarla. Va detto che sta emergendo ormai da molti anni una distinzione tra amministratori esecutivi e non esecutivi. Gli amministratori esecutivi sono coloro che sono impegnati giorno per giorno nella gestione aziendale. Gli amministratori non esecutivi sono coloro che fanno parte del consiglio ma non sono impegnati giorno per giorno nella gestione aziendale. Questa distinzione, che già esisteva nella prassi, è stata recepita anche dal legislatore che nell'articolo 2381 cc ha compiutamente regimato i rapporti tra consiglio di amministrazione nel suo plenum e gli organi delegati. Gli organi delegati devono curare che l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile sia adeguato alla natura ed alle dimensioni dell'impresa. Per esempio, che vi sia un adeguato sistema di internalaudit o di modelli di amministrazione e digestione idonei a prevenire la commissione di reati; devono riferire al consiglio di amministratori ed al collegio sindacale con la periodicità stabilità dallo statuto e in ogni caso ogni 6 mesi, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione; nonché sulle operazioni di maggior rilievo effettuate dalla società e dalle controllate. Il consiglio di amministrazione nel suo plenum deve valutare l'adeguatezza dell'assetto formativo, organizzativo e contabile. Deve esaminare quando elaborati piani strategici, industriali e finanziari, elaborati dagli organi delegati. Deve valutare il generale andamento della gestione. Tutti gli amministratori sono tenuti ad agire in modo informato. Ciascuno può chiedere agli organi delegati che in consiglio siano fornite le informazioni relative alla gestione della società. Facciamo adesso una di
Dettagli
A.A. 2021-2022
35 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Carlottaaaaa2000 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto commerciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Piscitello Paolo.