Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 33
Sociologia-Teorie e problemi (1 e 2 capitolo) Pag. 1 Sociologia-Teorie e problemi (1 e 2 capitolo) Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia-Teorie e problemi (1 e 2 capitolo) Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia-Teorie e problemi (1 e 2 capitolo) Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia-Teorie e problemi (1 e 2 capitolo) Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia-Teorie e problemi (1 e 2 capitolo) Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia-Teorie e problemi (1 e 2 capitolo) Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia-Teorie e problemi (1 e 2 capitolo) Pag. 31
1 su 33
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Elementi distintivi del pensiero olistico individualistico

Premesse antropologiche:

  • Scarsa fiducia nella natura
  • Elevata fiducia nella natura umana

Rapporto individuo-società:

  • Priorità della società sull'individuo
  • Priorità dell'individuo sulla società

Natura della realtà collettiva:

  • Sovraindividuale e quindi non autonoma da quella degli individui
  • Risultante dell'agire individuale e quindi rispetta quell'agire

Natura degli atti sociali:

  • Comportamenti (atti non intenzionali)
  • Azioni sociali (atti intenzionali)

Origine dell'agire sociale:

  • Cause esterne: le strutture precedono l'individuo e quindi non hanno valore esplicativo nei confronti dell'agire individuale
  • Cause interne: gli uomini concreti determinano il corso del loro agire. I condizionamenti hanno sempre una incidenza secondaria.

Origine dei fenomeni sociali:

  • Prodotti o conseguenze di altri fenomeni sociali
  • Prodotti o conseguenze dell'agire individuale
difenomeni sociali azioni individuali aggregatePotere causale Condizionamenti Motivazioni individualistrutturaliOggetto d'analisi Strutture, sistemi, gruppi Singoli individui chesociali, esercito, partito interagiscono in situazionipolitico, classe sociale, specifiche (nominalismo)tipologie di individui(collettivismo)Problema principale Ordine sociale Controllo socialeMetodologia Oggettivistica (es.= Soggettivistica (es.=positivistica) fenomenologica)Natura scientifica Nomotetica: studio della Idiografica: studio dellaregolarità di connessioni specificità di individuicausali generalizzabili particolariConcezione esistenziale Materialistica IdealisticaCAPITOLO 2Oltre il dilemma olismo-individualismoOltre le elaborazioni di olismo e individualismo, da sottolineare sono anche i contributi che sipropongono di superare l'antinomia tra i due poli. Tra queste, è importante dare attenzione a tre18 di 33diverse soluzioni: la soluzione volontaristica elaborata daParsons e ripresa da Alexander, la soluzione dialogica di Habermas e quella della strutturazione proposta da Giddens. 2.1 La soluzione volontaristica: da Parsons ad Alexander 2.1.1 Parsons e la centralità dei valori comuni Talcott Parsons, già esponente del funzionalismo, cerca di ricondurre ad un disegno interpretativo unitario i due fondamenti degli approcci olistico e individualistico: - Dal primo, Parsons recepisce la centralità della norma: riprendendo da Durkheim l'immagine di struttura sociale come insieme integrato di norme etiche che garantisce l'unitarietà, Parsons sostiene la centralità dei valori comuni come fondamento della società, evidenziando la necessità di aderire ad essi per fornire le idee generali di ciò che è desiderabile e perseguibile lecitamente da parte dei suoi membri. - Dal secondo, Parsons riprende l'intenzionalità dell'azione sociale. Da questa scelta, discendono

due importanti conseguenze: innanzitutto si parla di interazione quando due o più soggetti si orientano reciprocamente l'uno verso l'altro, in secondo luogo esiste una doppia contingenza, in quanto ciascuno dei soggetti deve tener conto, nel corso della propria azione, dell'agire dell'altro. Nella sua opera Il sistema sociale, Parsons evidenzia come l'interagire fondato solo sul principio della doppia contingenza risulterebbe troppo caotico se non venisse stabilizzato dalla complementarità delle aspettative, ossia quelle previsioni di un evento al verificarsi del quale concorre attivamente il soggetto agente che lo sviluppa nei confronti dei vari oggetti presenti nella situazione. Questo concetto di complementarità implica inoltre un insieme di diritti e di doveri che riguardano i soggetti dell'interazione, dunque è importante fare una differenza tra status e ruolo. Lo status è la posizione che un soggetto occupa.

all'interno di una struttura, mentre il ruolo è l'aspetto processuale dinamico dell'attività che svolge in relazione agli altri: infatti, se da un lato ogni soggetto agente è un oggetto di orientamento per gli altri, dall'altro svolge un ruolo attivo orientato anche in vista di altri soggetti. Gli status-ruoli costituiscono le unità del sistema sociale, definito da una pluralità di soggetti individuali interagenti tra loro in una situazione mediata da simboli culturalmente strutturati e definiti di quella società. 2.1.2. La interpenetrazione dei sistemi Oltre al sistema sociale, gli altri due sistemi fondamentali tenuti presenti dal sociologo sono il sistema della personalità dei singoli agenti individuali e il sistema culturale, tutti indipendenti gli uni dagli altri ma indispensabili ai rimanenti, il che comporta il sussistere di una interpenetrazione fra tutti e tre, che definisce il punto di mediazione tra il.

poloindividualistico e quello olistico. I modelli di comportamento propri del sistema culturaledevono essere interiorizzati in atteggiamenti di valore fino a diventare sintetici bisogni dellapersonalità. SistemaculturalePer istituzionalizzazioneInteriorizzazione reciproci. Questasistema della sistemapersonalità sociale 19 di 33Parsons il fattore unificante su cui si fonda l'integrazione dei tre sistemi d'azione èindividuabile nel sistema culturale: se gli si nega questa funzione di connettore saràdeclassato dalla sua posizione strategica e si avrà una polarizzazione verso la personalità o lastruttura sociale.A questa primazia del sistema, si accompagna la primazia di uno dei quattro elementifondamentali dell'azione sociale individuati da Parsons: l’orientamento normativogarantisce la connessione tra il soggetto agente, lo scopo verso cui dirigere l’agire e lasituazione, l’insieme degli elementi controllabili e

non controllabili dall'individuo. In realtà Parsons si sforza di costruire una teoria basata sull'interconnessione tra elementi condizionali e vincolanti con elementi normativi, come ideali e valori condivisi. Il soggetto non può che aderire ad un imperativo morale per evitare l'esclusione dalla vita associata: la volontà è quindi sempre e comunque orientata. Il problema principale al quale Parsons vuole trovare soluzione è quello del mantenimento dell'ordine e della stabilità del sistema sociale. Una visione funzionalista di esso impedisce di elaborare una concezione di azione sociale basata sulla libera scelta individuale, che invece deve sottostare all'esigenza integrativa del sistema. Pertanto, la stessa intenzionalità dell'agire di Weber si trasforma riducendo il concetto di orientamento normativo dell'azione privilegiando la centralità dell'esigenza del sistema rispetto

L'intenzionalità dell'agire. Si nota, quindi, come Parsons non riesce ad uscire dall'ottica funzionalista, in quanto all'interno del suo stesso sistema sussistono fattori che forniscono energia e condizionano l'azione, mentre altri che assicurano l'informazione controllando l'azione. A questo principio cibernetico, Parsons individua nell'organismo dell'agente la fonte energetica per il sistema della personalità, il quale procura energia al sistema sociale che, a sua volta, la approvvigiona al sistema culturale. In direzione opposta, è il sistema culturale a rappresentare la più elevata fonte di informazione, che viene passata al sistema sociale sotto forma di orientamenti di valore.

Alexander e la centralità della questione epistemologica. Mentre la generalità dei sociologi considera il problema epistemologico, riferito alla natura e ai fondamenti della conoscenza dei fenomeni sociali, come

da concetti particolari e specifici che si riferiscono a fenomeni sociali concreti. Ogni livello di concettualizzazione è collegato ad un livello corrispondente di proposizioni, che rappresentano le relazioni tra i concetti. Le teorie sociologiche, quindi, sono costituite da un insieme di proposizioni che si basano su concetti di diversi livelli. Alexander sostiene che la soluzione del problema epistemologico, cioè la natura della conoscenza scientifica, è strettamente legata alla soluzione del problema sostanziale della sociologia. Per comprendere la conoscenza scientifica, Alexander propone uno schema che include tutti i livelli dei concetti, delle proposizioni e delle teorie. Questo schema diventa il criterio di classificazione e il parametro di valutazione delle teorie sociologiche. Inoltre, Alexander adotta la visione volontaristica dell'azione sociale proposta da Parsons per sviluppare la sua teoria sociologica. Questa visione considera l'azione sociale come il risultato di scelte razionali e intenzionali degli individui. In sintesi, Alexander sostiene che la soluzione del problema epistemologico è fondamentale per comprendere la sociologia e che la sua teoria sociologica si basa su un'analisi dei concetti, delle proposizioni e delle teorie che costituiscono la conoscenza scientifica.

dalle osservazioni proprie dell'ambito empirico della realtà, designato come ambiente empirico della conoscenza scientifica. Quest'ultima consiste in un processo che abbraccia tutti i livelli di concettualizzazione che procedono in entrambe le direzioni lungo un continuum. Entrambi i poli estremi della concettualizzazione ed entrambi gli ambiti della realtà chiamati in causa sono compresenti in ogni teoria perché il procedimento scientifico si realizza in tutti e due gli ambiti. Secondo Alexander, quasi nessuna delle teorie della tradizione sociologica si riferisce in modo simmetrico ad entrambi gli ambiti, ma tendono piuttosto alla unidimensionalità e alla unidirezionalità: un esempio è la corrente positivistica, che separa radicalmente i dati e i concetti dell'osservazione empirica, assegnando all'osservazione dei dati la capacità di fornire spiegazioni teoriche. Procedendo nell'unica direzione "dal

livello specifico a livello generale diconcettualizzazione», questa corrente incorre in una contraddizione in quanto dimenticache anche le concettualizzazioni osservabili rappresentano una specificazione di assunti piùgenerali e metafisici.

2.1.4. La natura dell’azione

Per Alexander, la tradizione sociologica presenta la forma logica di un dilemma tra due modialternativi di interpretare l'azione umana:

  1. il primo modo è quello adottato dalle teorie positivistiche, che pone l'accento suglielementi materiali esterni all'azione su cui l'attore non è in grado di esercitare uncontrollo e lo vincolano;
  2. Il secondo modo è quello adottato dalle correnti idealistiche della filosofia sociale, chepone l'accento sugli elementi ideali, soggettivi e interni all’azione, che posseggono unanatura normativa e consentono di caratterizzare l'azione come orientata dalle sceltevolontarie dell’attore. La norma è un
ta individuato, sarà responsabile di coordinare tutte le attività necessarie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Sarà inoltre il punto di riferimento per il team di lavoro e dovrà garantire una corretta comunicazione interna ed esterna.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
33 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silvanap27 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e della salute e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Clemente Carmine.