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Rapporti di produzione => rapporti che si instaurano tra gli uomini nel corso della produzione

L'analisi della società capitalistica

La società capitalistica non è astorica come sostenevano gli economisti classici ma è invece una

forma di produzione preceduta da altre fasi che sono quelle del Mondo romano (schiavi lavoratori

mantenuti da padroni) , del Mondo feudale (servi della gleba che vivono del prodotto del loro

lavoro parte del quale viene però devoluto ai feudatari) , del Mondo asiatico (forma di semi-

schiavitù, potere alla classe dei burocrati).

Nella società capitalistica il lavoratore, a differenza di come succedeva nelle società precedenti, è

formalmente libero, non appartiene legalmente ad un padrone.

Tuttavia l'unica cosa che quest'uomo possiede e quindi l'unica cosa che ha la possibilità vendere è la

sua capacità lavorativa (ovvero se stesso) la quale deriva da caratteristiche biologiche e di

conseguenza ha bisogno di essere ricostituita.

La capacità lavorativa diventa dunque una merce in grado di rinnovarsi.

Il capitalismo consiste nell'accumulo di merce la quale diventa l' unità fondamentale di analisi per

lo studio della società capitalistica.

La merce è un qualsiasi prodotto dell'attività umana intriso di valore derivante dal lavoro.

La merce (elemento concreto) ha un valore (elemento astratto) che si concretizza in Valore d'uso e

Valore di scambio.

Il Valore d'uso, quantitativo, riquarda il consumo della merce mentre il Valore di scambio,

qualitativo, riguarda la possibilità di scambiare merci.

L'equivalente generale delle merci è il Denaro il quale è facilmente trasportabile e scambiabile oltre

che duraturo nel tempo. E' importante considerare che il denaro stesso diventa una merce in quanto

viene prodotto in fabbriche.

L'Arcano della merce : non è il lavoro del singolo che da valore alla merce ma il rapporto sociale

di produzione proprietario-lavoratore. In sostanza il proprietario usa il lavoratore per dare valore

alla merce.

Feticismo delle merci: Il Valore di scambio viene visto come rapporto tra cose e non come rapporto

sociale tra persone. La merce dunque condiziona i rapporti sociali e questi vengono in certo senso

"mercificati".

Il feticismo delle merci è fortemente legato al concetto di denaro.

Il presupposto storico alla base del Capitale è la circolazione della merce (mercato) che può

assumere diverse forme :

M=>M baratto, M=>D=>M vendere per comprare, D=>M=>D comprare per vendere con la

variante D=>M=>D' in cui D' significa incremento di D ovvero Plusvalore aggiunto che non deriva

dal processo di circolazione della merce ma dal processo di produzione.

Il Capitale quindi si è formato grazie all' "accumulazione primitiva del capitale" legata ad interessi e

prestiti.

Questo perchè il lavoro ha avuto funzioni diverse nel corso della storia: Nella società Antica serviva

a produrre oggetti utili, nella società Sviluppata serviva a creare valore (prodotti del lavoro

diventano merci) e infine nella società Capitalistica il lavoro valorizza il valore anticipato

producendo quindi Plusvalore.

Il processo di produzione:

Divisione del lavoro: di tipo sessuale a casa, divisione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale

( che di fatto producono entrambi valore), divisione sul luogo di lavoro.

La divisione del lavoro porta all'aumento del profitto (che non è il guadagno) e per calcolare il

valore di un prodotto bisogna considerare la capacità produttiva del lavoratore, la forza lavoro ed il

tempo di lavoro (giornata lavorativa).

E' quindi necessario considerare la materialità del lavoratore il quale deve ricostituire la propria

forza lavorativa ed ha quindi bisogno di un salario.

Il salario di un lavoratore (quanto gli serve per mantenere sè e la sua famiglia) corrisponde al valore

della merce prodotta in un determinato numero di ore, tuttavia la giornata lavorativa è molto più

lunga e le ore in cui il lavoratore lavora in più non vengono retribuite.

Qundi dal Pluslavoro (ore in più di lavoro in più non retribuite) deriva il Plusvalore (ciò che il

lavoratore avrebbe guadagnato se gli fossero state pagate le ore in più) da cui deriva il Profitto.

Il plusvalore può essere Assoluto (viene allungata la giornata lavorativa) o Relativo (viene

accorciata la giornata lavorativa ma vengono introdotti mancchinari che aumentano la produzione).

Il lavoro da valore alla merce ma ache alle macchine che se non vengono usate hanno un valore

morto.

Capitale = capitale costante + capitale variabile + plusvalore

Il capitale Costante riguarda i macchinari e le materie prime mentre il capititale Variabile riguarda il

salario

Il saggio del Plusvalore è l'espressione del grado di sfruttamento della forza lavoro da parte del

capitalista = Plusv/Cap var

Invece il saggio del Profitto al contrario del saggio del Plusvalore tiene in considerazione anche il

capitale costante = Plusv/Cap var + Cap cost.

A questo proposito Marx parla di Caduta tendenziale del saggio del profitto che si avrà in seguito

all'aumento del capitale costante (investimenti in macchinari) e che comporterà la diminuzione del

saggio del profitto oltre che degli operai impiegati nelle fabbriche.

Le caratteristiche principali del Capitalismo sono l'Accumulazione e la sua capacità di

Autoriprodursi.

L'accumulazione è un processo di investimento produttivo che può essere di tipo primario

(produzione in stock di merci di riserva) o secondario (investimenti in operazioni finanziarie).

Invece la sua capacità di autoriprodursi riguarda il licenziamento dei lavoratori per la riduzione dei

salari con la garanzia di profitti aggiuntivi da reinmettere nel mercato nei periodi di crisi produttiva.

Per quanto riguarda le Classi sociali Marx individua quella dei Proprietari fondiari ovvero coloro

che possiedono proprietà e la cui fonte di reddito è la rendita fondiaria, quella della Borghesia

capitalista ovvero coloro che possiedono il capitale e i mezzi di produzione e la cui fonte di reddito

è il profitto e quella dei Lavoratori ovvero di coloro che possiedono la forza lavoro e la cui fonte di

reddito è il salario.

Esistono ovviamente anche le Classi medie che a seconda del periodo storico si avvicinano di più

alla borghesia o ai lavoratori.

A questo proposito Marx analizza la situazione in Francia in cui non si era ancora sviluppato

appieno il modo di produzione capitalistico e in cui la crisi finanziaria aveva spinto le classi medie

ad allearsi con il proleariato dando origine alle prime organizzazioni sindacali.

Dopo la formazione della repubblica i lavoratori non avevano ottenuto i benefici sperati quindi i

piccoli borghesi tendevano ad allearsi con la grande borghesia e gradualmente si era giunti

all'affermarsi di Napoleone III che aveva fatto reprimere le rivolte dei lavoratori con la violenza.

Dopo la sconfitta della Francia nella guerra Franco-Prussiana ( Bismarck aveva interessi per

l'Alsazia e la Lorena) nel 1871 era nata la Comune di Parigi in cui era state applicati i principi del

socialismo e in cui ogni quartiere eleggeva (e destituiva) i propri rappresentanti.

L'esperienza della comune era durata solo due mesi perchè gli industriali francesi con l'aiuto del

governo legittimo che si era trasferito al sud e soprattutto dei tedeschi (che in cambio ottennero i

territori contesi) la distrussero e dettero vita alla terza repubblica.

Marx e la ricerca sociale

Marx ha sempre inserito nelle sue opere dati empirici precisi che però solitamente non era stato lui

stesso a raccogliere ma altri autori .

Studia e si ispira al lavoro sia di Buret che descrive la condizione della classe operaia che di

Peuchet che studia il suicidio come evento sociale (e che Marx considera un esempio di

alienazione.)

Raccogliere dati Qualitativi (grazie a testimoni privilegiati) e Quantitativi sulla giornata lavorativa

dell'operaio.

Nel 1880 il Partito operaio francese (socialista) commissiona a Marx un questionario per

analizzare le condizioni dei lavoratori in Francia.

Marx elabora 100 domande divise in 4 sezioni (Struttura che rispecchia l'analisi svolta nel Capitale)

che non sono solo semplici domande ma anche uno strumento di educazione politica che potesse

rendere coscienti gli operai della realtà in cui vivevano e che invitava ad un intervento concreto

sull' organizzazione del momento.

La prima parte riguardava l'organizzazione di posti di lavoro (Figure sociali all'interno del luogo di

lavoro, rapporto tra ambiente di lavoro e territorio, condizioni della fabbrica, infortunistica), la

seconda parte riguardava l'organizzazione temporale del lavoro (Collegamento tra vita lavorativa e

vita familiare, turni, regole, macchine, condizioni lavoratori al di sotto dei 16 anni), la terza parte

informazioni sul contratto di lavoro (Correlazione tra il salario percepito e le spese, rendere gli

operai consapevoli del loro sfruttamento) mentre la quarta le forme di lotta operaia (Grado di

solidarietà tra lavoratori, preoccupazione per sindacati che tendono ad integrarsi col sistema

capitalistico).

Nel cercare di rendere i suoi concetti più comprensibili agli operai Marx fa continue relazioni tra

ambito politico ed economico e tra ambito storico e sociale in modo da poter cogliere anche i

momenti di trasformazione interni alla società capitalistica.

Durkheim Durkheim

Positivismo => considerazione di materie scientifiche e umanistiche seguendo tre principi : rifiuto

dell'astrazione + logica induttiva e osservazione per la ricerca + ricerca dell'equilibrio.

La Scienza deve diventare rilevante per i problemi di equilibrio nell'ambito della società intendendo

quest'ultima non in senso generale ma territoriale.

Durkheim studia Montesquieu e Rousseau per quanto riguarda la ricerca di un nuovo modo di

vedere la realtà. Si interessa anche degli Economisti classici ma non crede alla base della società

possa esserci l'egiosmo ma anzi al contrario la Solidarietà.

La solidarietà ha la funzione di avvicinare coloro che partecipano alla società.

Le forme di solidarietà cambiano con tempo: le comunità primordiali erano caratterizzate da una

solidatieta Meccanica per cui tutti avevano la stessa funzione di mantenimento della società invece

con la divisione del lavoro si sviluppa una solidarietà Organica per cui si ha una diffrenziazione

delle funzioni e per integrarsi bisogna ridare alla società ciò che si è sottratto sotto forma di lavoro.

Dove vi è divisione del lavoro il singolo può aspirare a svolgere una funzione superione questo

unito ad una division

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
15 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AliceDP97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Fabiano Mauro.