Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 21
Riassunto esame Sociologia, prof. Santoro, libro consigliato Sociologia della cultura, Griswold Pag. 1 Riassunto esame Sociologia, prof. Santoro, libro consigliato Sociologia della cultura, Griswold Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia, prof. Santoro, libro consigliato Sociologia della cultura, Griswold Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia, prof. Santoro, libro consigliato Sociologia della cultura, Griswold Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia, prof. Santoro, libro consigliato Sociologia della cultura, Griswold Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia, prof. Santoro, libro consigliato Sociologia della cultura, Griswold Pag. 21
1 su 21
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CULTURA E SIGNIFICATO NELLA TEORIA DEL RIFLESSO

Se la cultura è fatta di significati e se i significati sono sociali allora che tipo di relazioni esistono tra il mondo

sociale e i modelli o gli oggetti culturali? Da dove provengono e quale differenza fanno i significati?

Due delle più importanti risposte sociologiche a queste domande sono fornite dal funzionalismo e dal

marxismo e possono essere considerate come versioni della stessa teoria del riflesso, in cui la cultura è

concepita come un fedele riflesso della vita sociale. La terza risposta, data da Weber, sottolinea il fatto che la

vita sociale che riflette la cultura.

 La cultura come specchio

L’idea di fondo della cultura come riflesso è che la cultura è lo specchio della realtà sociale. Il significato di

un particolare oggetto culturale quindi sta nelle strutture sociali e nei modelli sociali che esso riflette. Ne

consegue che bisogna cercare corrispondenze dirette, biunivoche tra cultura e società.

5

Il modello del riflesso è raccomandabile sotto molti aspetti, compreso il suoi rifarsi al senso comune.

Tradizionalmente la sociologia ha preferito la visione secondo cui la cultura riflette il mondo sociale e

ammette il secondo modo (la società riflette la cultura) solo come considerazione secondaria.

Il modello del riflesso acquista credibilità dal fatto che i creatori di cultura spesso descrivono ciò che fanno

prendendo spunto dalle osservazioni di senso comune sul modo in cui il mondo funziona.

 L’origine greca della teoria del riflesso

Le teorie della cultura come riflesso risalgono a Platone. Secondo la teoria platonica delle forme al di ogni

apparenza si trova un’idea o una forma. La realtà è una forma preesistente; l’oggetto materiale riflette un

oggetto ideale, ma lo fa in modo imperfetto. Gli esseri umani confondono apparenza e realtà. Anche le

apparenze derivano da qualcosa e Platone suggerisce che esse derivano dal riflesso. Egli si domanda in che

modo qualcuno (un creatore di cultura) potrebbe fare tutte le cose dell’universo, tutta la n atura, i cieli e i

beni. Platone concepisce tre tipi di creatori: 1) Dio che produce nella forma ideale, 2) l’artigiano che produce

materialmente 3) l’artista che fa una riproduzione dell’oggetto materiale.

L’arte è una copia imperfetta di una copia imperfetta e si basa su una comprensione irrazionale e mediocre di

ciò che è l’oggetto. L’arte è distante dalla verità: l’artista può imitare così tante cose solo perché ha una

conoscenza superficiale di esse. Nella concezione di Platone la vita umana è un pellegrinaggio dall’apparenza

alla realtà. L’arte rappresenta un ostacolo in questo viaggio perché seduce la gente conducendola ad un falso

o rozzo sapere, attraverso cui gli uomini pensano che ciò che vedono sia reale.

La teoria platonica delle forme ha tre componenti: la forma, l’apparenza e l’arte. Esse, tradotte nella nostra

terminologia, sono l’idea, la concretizzazione materiale dell’idea e l’espressione simbolica o culturale che

formano così un diamante doppio. Ma la conseguenza di questa struttura a tre parti era per Platone una

svalutazione del terzo termine in quanto due volte lontano dalla realtà.

Aristotele riuscì a trovare un modo per difendere l’arte e la cultura ridifinendo il termine medio. Egli

sosteneva che l’arte non imita il regno delle idee, me le verità universali circa l’esistenza umana.

La teoria del riflesso nelle sue origini platoniche presuppone che la cultura sia meno che reale, meno

fondamentale di ciò che essa riflette e questa implicazione è giunta sino alla disciplina sociologica. Lo stesso

è accaduto con le distorsioni in senso più positivo della teoria operate da Aristotele – secondo cui la cultura è

qualcosa di più profondo del mondo sociale e può rappresentare gli universali umani.

Il funzionalismo e il marxismo impiegano entrambe il modello del riflesso e contemplano l’assunto di piena

adeguatezza tra cultura e società, il quale proviene dall’idea che se una entità ne “riflette” un’altra, allora essa

deve essere molto simile a quest’ultima.

CULTURA E SIGNIFICATO NELLA SOCIOLOGIA MARXIANA

Marx e Engels erano interessati al dibattito filosofico tra idealismo e materialismo.

 “Dalla terra al cielo”: l’approccio materialista alla cultura

Idealismo si basa sull’idea che la cultura può essere meglio compresa come la materializzazione di idee, di

spirito, bellezza e verità universale. In quanto tale essa è separata e autonoma dall’esistenza materiale o

terrena. Gli idealisti tedeschi pensavano che lo spirito, l’idea, la categoria intellettuale fosse antecedente alla

realtà empirica sensitiva (v. Kant e Hegel).

Se l’idealismo dà precedenza all’ideale rispetto al materiale, il materialismo inverte la relazione. Secondo

Marx la religione, i valori, l’arte, le idee, le leggi e la cultura in generale sono i prodotti della realtà m ateriale e

che dovremmo analizzarli in quanto tali. I materialisti partono dall’assunto che la direzione della causalità è

dalla terra al cielo e non il contrario. La ricerca culturale dovrebbe muoversi nella stessa direzione.

 Il materialismo storico

Convertito al materialismo grazie a Feuerbach, Marx lo criticò in quanto, secondo lui, non vedeva le radici

sociali e storiche del mondo materiale. Questo riconoscimento condusse Marx ad elaborare il materialismo

storico, secondo cui il punto di partenza di ogni analisi restavano sempre gli uomini che lavorano per

sostenersi attraverso la produzione e la riproduzione.

Non solo le cose materiali ma anche la coscienza sono prodotti sociali sosteneva Marx e lo stesso può dirsi di

tutto ciò che chiamiamo cultura. La cultura, il governo, la religione, la politica e le leggi erano tutte

“sovrastrutture” poste su una base fatta di forze materiali di produzione e delle loro fondamenta

economiche. Mutamenti nella base portano dunque a cambiamenti nella sovrastruttura.

6

Marx sosteneva che si doveva fare una distinzione tra la trasformazione materiale delle condizioni

economiche di produzione e le “forme legali, politiche, religiose, estetiche o filosofiche (insomma ideologiche)

attraverso cui gli uomini diventano coscienti di questo conflitto e si battono”. In altre parole non si deve

giudicare un periodo di trasformazione per la sua coscienza, a partire da ciò che la gente vive in quel periodo

pensa e crede, ma si deve spiegare la coscienza del periodo con le contraddizioni della sua vita materiale.

L’analista critico dovrebbe cercare quindi le origini sociali dei valori o dello spirito dell’epoca.

In questa ricerca gli interessi e gli antagonismi di classe sono i fattori chiave. Le idee dominanti di una società

sono le idee della sua classe dominante e servono per proteggere gli interessi e legittimare la loro posizione

di essa. Marx intendeva dire che la cultura (le idee, i valori, le arti, le leggi, la religione, la cultura popolare) è

inevitabilmente determinata dalla vita materiale di una società e dai connessi antagonismi di classe.

La teoria marxiana ipotizza la natura dei legami tra società e cultura, la direzione causale e i principi della

relazione tra i due termini. Essa semplifica le connessioni indicate dal diamante culturale, ma fornisce una

giustificazione teorica sostanziosa di questa semplificazione.

 Linee di ricerca della tradizione marxista

La ricerca marxista comprende sempre una critica sociale e implicitamente o esplicitamente difende il

mutamento. Poiché gli oggetti culturali aumentano ed ostacolano la comprensione delle relazioni sociali, essi

possono facilitare il movimento storico verso la rivoluzione socialista.

La scuola di Francoforte (Marcuse, Adorno, Horkheimer) aveva lo scopo di riesaminare la teoria marxista,

cercando di conciliarla con il mondo contemporaneo. I suoi membri avanzarono una nuova teoria critica, che

organizzava l’analisi culturale empirica in funzione dell’obiettivo di una riforma sociale. Quindi fecero molta

ricerca sull’autorità e sulla cultura di massa, entrambe correlate alla crescente impotenza della gente nella

società moderna. Essi criticavano i prodotti culturali di massa per essere diventati semplici merci, che

scoraggiavano la protesta sociale riconciliando i consumatori con la loro esistenza. A causa di ciò coniarono

l’espressione industria culturale, sottolineando così la natura antidemocratica della cultura popolare.

Durante il secolo, quando la piccola industria venne sostituita dalle grandi corporation, ci fu uno

spostamento dai valori della produzione a quelli del consumo.

CULTURA E SIGNIFICATO NELLA SOCIOLOGIA FUNZIONALISTA

Il funzionalismo a metà secolo era straordinariamente influente e conservava il modello riflessivo della

cultura offrendo al contempo un organico resoconto delle relazioni sociali umane. Esso concepiva la vita

sociale dell’uomo come una tendenza sistemica all’armonia.

Si può formulare in termini specifici ad una determinata società il suggerimento aristotelico che la cultura dà

informazioni sul tipo di cose che accadono agli esseri umani. In questo modo la teoria del riflesso diventa un

modello attraente per comprendere sociologicamente la cultura:

1) l’idea che la cultura riflette la società o la struttura sociale fornisce un modello della connessione tra

cultura e società e suggerisce la direzione principale della relazione di influenza

2) questo modello fa si che si utilizzi la cultura come testimonianza sociale

L’essenza del funzionalismo è che le società umane, per conservarsi, esprimono bisogni concreti e le

istituzioni sociali sorgono per soddisfare questi bisogni. Una società sana esiste in uno stato di equilibrio o di

bilanciamento in cui le istituzioni sono adattate una all’altra e operano in un sistema di mutua

interdipendenza per soddisfare i bisogni della società. Quindi ogni livello sociale (cultura, politica, economia,

ordine sociale) fornisce input e riceve output da ogni altro livello. Ogni livello è adattato a, o riflette, ogni

altro livello. Così la cultura riflette la società proprio come la società riflette la cultura.

Problemi della versione funzionalista della teoria del riflesso:

1) Assume che i creatori e i riceventi siano passivi e senza interessi propri

2) Non dà posto all’influenza indipendente delle organizzazioni di produzione della cultura

Il modello puro dello specchio, in cui la struttura sociale e la cultura si adattano l’una all’altra e soddisfano

reciprocamente i propri bisogni funzionali, sembra un po’dif

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
21 pagine
10 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JadeReb di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della cultura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Santoro Marco.