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Le agenzie: alle quali sono affidati i compiti della socializzazione operano in un campo inevitabile

attraversato da esigenze contrastanti di conservazione e innovazione: da un lato vi sono coloro che

spingono a socializzare le nuove generazioni nella tradizione, dall’altro lato vi sono coloro che

inducono a scartare come non più adeguati molti contenuti culturali ai quali si erano alimentate le

generazioni precedenti.

La scuola è la prima istituzione sociale extrafamiliare con la quale l’individuo entra in rapporto e

l’ingresso nella scuola segna convenzionalmente l’inizio della socializzazione secondaria. La scuola

rappresenta un ambiente qualitativamente diverso da quello domestico nell’orizzonte del quale si è

svolta prevalentemente la socializzazione primaria. L’insegnante per quanto spesso possa assumere

atteggiamenti di stampo familiare e di tipo materno o paterno, è quella del portatore di un ruolo

sociale specifico, definito da caratteristiche oggettive di competenza e da norme impersonali di

prestazione. Grande importanza nei processi di socializzazione secondaria ha, inoltre, il gruppo dei

pari. Gli studi sul processo di socializzazione pongono l’accento sulla natura asimmetrica del

rapporto tra gli agenti di socializzazione (famiglia, scuola), dotati di un’autorità pedagogica e i

destinatari della loro azione, coloro che devono essere socializzati. I rapporti all’interno di un

gruppo di pari si collocano tra le due polarità della solidarietà e della competizione. Si può dire che

l’effetto di socializzazione del gruppo sui membri che lo compongono si manifesta in termini di

apprendimento dei modelli di azione solidaristica (sentimento di appartenenza in virtù del quale i

membri di un gruppo sottolineano ciò che li accomuna e quindi li rende uguali) e di azione

competitiva (si fonda sul sentimento di individualità e tende a differenziare tra loro i membri del

gruppo). I gruppi possono essere della natura più diversa a seconda dell’ambito nel quale si formano

(vicinato, compagni di scuola, colleghi), del tipo di scopo che perseguono (ludico, culturale,

politico), del tipo di rapporti che intercorrono tra i loro membri, della frequenza dell’interazione al

loro interno, dell’ampiezza, degli scambi ì che mettono in atto con altri gruppo o con istituzioni. Il

momento nel quale un individuo entra a far parte di un gruppo è ritualisticamente segnato dal

superamento di una prova, come i riti dei passaggio, oppure da cerimonie solenni che segnano

drammaticamente la transazione e l’ingresso in una nuova condizione, come, ad esempio, i riti di

iniziazione.

Tra gli agenti di socializzazione secondaria bisogna oggi annoverare anche i mezzi di

comunicazione di massa in quanto la loro influenza interferisce e si sovrappone a quella degli altri

agenti di socializzazione (famiglia, scuola, gruppi). Essi influiscono in misura assai cospicua nella

formazione di atteggiamenti, opinioni e comportamenti relativi alle più diverse sfere di attività.

Processi di Socializzazione Secondaria nell’età moderna sono processi che si caratterizzano per un

ampio livello di conflittualità tra agenzie, tra valori, i valori proposti sono diversi e conflittuali, i

valori proposti dai media sono come quelli che hanno una precisa etica del lavoro, politica

(esempio, in tv si fa vedere che sei bella puoi non studiare e fare televisione, altrimenti niente).

Competenze specifiche (Role Set) Scuola: Autorità, prestazione, competenze, cooperazione

Religione: La formazione dell’identità passa per regole obbligatorie)

 Gruppo dei pari (contesto in cui un bambino ritrova i suoi pari): Solidarietà (senso di



appartenenza): competizione (individualismo) Mass Media Lavoro Politica

  

Sport, associazionismo etc. (una freccia: non le posso negoziare; due frecce: danno una



propria identità). Come funziona questa fase dello sviluppo: - Etereogenità socioculturale e ritmo

del cambiamento sociale (Oggi, le offerte, le risposte alle nostre domande, di quei saperi sono varie

e forme di cambiamento velocissime); - Indebolimento dei valori tradizionali e realizzazione

dell’esperienza; - Policentrismo formativo e culturale (media); - Indebolimento dei processi

trasmissivi tradizionali e delle agenzie classiche di socializzazione (scuole e famiglia in particolare):

1. Risposte inadeguate al mutamento 2. Gap (= Scarto/ Distanza) fra proposte formative e nuove

richieste 3. Gap valoriale, culturale e comunicativo intergenerazionale; - Socializzazione orizzontale

e dal “basso”; -Centralità/ emancipazione del soggetto. AUTOSOCIALIZZAZIONE: Processo

che porta l’individuo a trovare da sé delle risposte a quella realtà verso la quale le agenzie offrono

interpretazione diverse al soggetto parlare di come si riproduce nel tempo ed è mutevole.

Socializzazione Anticipatoria: assunzione di norme e valori del gruppo di riferimento prima

 di farne parte (ad esempio: il matrimonio, l’immigrazione, il lavoro)

Socializzazione Rovesciata: si inverte la relazione classica tra socializzante e socializzato

 (esempio: nuove tecnologie)

Ri- socializzazione: disgregazione dei valori e dei modelli di comportamento seguita

 dall’adozione di altri radicalmente diversi. Può essere costrittiva (ad esempio l’ospedale, la

caserma, la prigione, un ospedale psichiatrico) o volontaria.

Self: Identità che un individuo possiede, sono un insieme di facce (maschere) che portano a dei

ruoli. Sono spinte verso cui gli individui da un lato lo accettano e dall’altro ne sfuggono. Identità:

esito di un processo che vede un individuo da un lato l’accettazione e dall’altro il difendersi

Questa è la “Socializzazione” cioè quel processo di costruzione curato da agenzie sociali che hanno

come obiettivo legittimare le genti. Capitolo 7

La nostra vita dipende dal linguaggio, perché un mondo senza linguaggio non sarebbe un mondo

umano, anche Adamo, dopo essere stato creato, diede un nome a tutte le cose, le piante e gli animali

dell’Eden. Il racconto biblico è una testimonianza di quanto antica sia la riflessione umana sul

linguaggio. Anche molte specie animali comunicano con sistemi di segni e quindi hanno un loro

linguaggio. Le ipotesi sono due, contrapposte tra loro, l’ipotesi monogenetica e l’ipotesi

poligenetica, perché c’è chi sostiene che le lingue attuali sono prodotte per differenzazione da

un’unica lingua e chi sostiene la pluralità dei ceppi linguistici originari. Le ipotesi sono ancora

diverse, in quanto, alcuni pensano che l’uomo sia comparso in un solo punto (probabilmente in

Africa), e da lì si sia diffuso e differenziato, mentre altri propendono per l’ipotesi della comparsa in

aree diverse. Capitolo 8

Devianza: ogni atto o comportamento di una persona o di un gruppo che viola le norme di una

collettività e che di conseguenza va incontro a qualche forma di sanzione (diverso da varianza)

Durkheim esprime bene questa idea dicendo che non bisogna dire che un atto urta la coscienza

comune perché è criminale, ma che è criminale perché urta la coscienza comune. La concezione

relativistica della devianza è stata ripresa dai teorici del positivismo giuridico che hanno sostenuto

che non esistono “Mala in sé” (Azioni intirsicamente cattive e quindi da punire) incesto, furto,

uccisione di un membro del proprio gruppo, ratto e stupro di una donna sposata, ma solo “Mala quia

prohibita” (Atti illeciti perché proibiti) Consumo di stupefacenti, gioco d’azzardo, prostituzione

(reati senza vittime).

La devianza è uno dei fenomeni sociali più difficile su cui basare una ricerca scientifica, i sociologi

hanno scritto molti libri sull’argomento, come il suicidio di Durkheim. Secondo alcuni le statistiche

del libro sono poco attendibili, perché corrispondono alla definizione che una società da del suicidio

e la probabilità che una morte venga registrata come suicidio (invece di omicidio o incidente).

Ancora maggiori sono i problemi che si incontrano nello studio della criminalità, i sociologi si

basano spesso su statistiche giudiziarie relative alle denunce e alle condanne. Il numero dei reati

ufficiali rappresenta solo una parte di quelli reali, effettivamente compiuti, ve ne sono altri che pur

essendo stati commessi, restano nascosti e non vengono registrati costituendo il “numero oscuro dei

delitti”, per alcuni reati, è quasi completa tra quelli registrati e quelli compiuti. Il numero oscuro è

assai grande nel caso di furto di parti di automobile o borseggi tentati ma non riusciti. Perché un

reato entri a far parte delle statistiche non solo deve essere commesso, ma devono anche

accorgersene. Per i “reati senza vittima”, come il consumo di stupefacenti e per quelli contro la

collettività dipende dalla capacità della polizia di scoprire gli eventi e i loro autori. Per quelli che

colpiscono una persona, le forze dell’ordine possono venirne a conoscenza solo grazie alla denuncia

della vittima o di un testimone, in molti casi chi subisce un reato sporge denuncia e il numero varia

a seconda del luogo e di cosa viene rubato. Nel corso degli anni, i ricercatori di vari paesi sono

riusciti ad ovviare a questi problemi conducendo indagini periodiche per interviste su grandi

campioni di popolazione, le cosiddette “Inchieste di vittimizzazione”, al fine di individuare chi

aveva subito un reato a conoscenza diretta, come scippo, borseggio o rapina.

Durkheim: fatto sociale normale nella media, devianza fenomeno anormale ma “normale” (entro

certi livelli). Inevitabile: - nessuna società raggiunge un consenso totale sui valori e le norme che lo

governano; - il mondo moderno lascia più spazio alle libere scelte individuali = meno conformismo.

Necessario: - forza innovatrice (funzione adattiva) preparazione di una nuova morale; - sollecita una

risposta collettiva che rafforza la solidarietà di gruppo ed esplicita le norme sociali (definizione dei

confini).

Sei principali teorie formulate da sociologi per spiegare il perché della devianza:

1.Spiegazioni Biologiche: + Costituzione fisica (Cesare Lombroso e la fossetta occipitale mediana:

anomalia nella struttura cranica tipica di tutti i delinquenti).

+ Struttura Fisica (Sheldon): - Ectomorfi (corpo magro, fragile, ossa piccole, spalle curve, carattere

introverso e ipersensibile); - Endomorfi (corpi soffici, ossa piccole, pelle morbida, carattere

socievole e accomodante); - Mesomorfi (tronco imponente, torace robusto e gran massa di muscoli

e solide ossa: sono attivi e dinamici, irrequieti, energici e instabili).

+ Anomalie Genetiche: i crim

Dettagli
Publisher
A.A. 2010-2011
21 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giulietta01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Riva Claudio.