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AUTONOMO ANTAGONISTA
Chi non fa parte del gruppo può avere vari atteggiamenti.
Non membro autonomo: pericoloso perché potrebbe creare un altro gruppo.
Uomo marginale: frustrato
Il candidato per Merton è interessante: non tutti si comportano secondo le aspettative del gruppo di
appartenenza ma secondo quello di riferimento (laureato che si comporta come un lavoratore).
Membro potenziale: se il gruppo vuole crescere bisogna convincerlo ad entrare.
Non appartenenza: differenza tra ex membri (fuoriusciti o espulsi) e “non membri” che non sono mai
stati tali.
Nelle dinamiche di base della società viene ripreso il concetto di potere di Weber (vd. pag. 27):
• Potere: possibilità di ottenere obbedienza presso certe persone, ad un comando avente un
determinato contenuto.
• Autorità (potere legittimo): relazioni nelle quali sono previsti diritti di dare ordini e doveri di
ubbidire, considerati legittimi da entrambi gli attori.
L.A. Coser
Ha individuato delle proprietà del conflitto, 3 situazioni si riferiscono al conflitto di un gruppo con
altri gruppi, una si riferisce ai conflitti interni al gruppo (b):
a) Il conflitto contribuisce a stabilire e mantenere i confini del gruppo (romeo e giulietta).
b) I gruppi che richiedono un impegno totale della personalità sono capaci di limitare i conflitti, ma se
questi esplodono, tendono a essere intensi e distruttivi delle relazioni di gruppo.
c) Il conflitto con altri gruppi normalmente aumenta la coesione interna (Durkheim, in tempo di
guerra i suicidi diminuiscono).
d) Il conflitto può generare nuovi tipi di interazione fra gli antagonisti.
Il comportamento collettivo
Si riferisce a un insieme di individui sottoposti a uno stesso stimolo, che reagiscono tra loro in
situazioni senza sicuro riferimento a ruoli definiti e stabilizzati. Gli stimoli ai quali le persone sono
sottoposte sono improvvisi e mutevoli, le persone non sono un gruppo e non reagiscono come tale.
• Panico: nelle quali c’è una reazione collettiva spontanea a rischi che possono essere reali o
potenziali, o immaginati come tali. Sono molto pericolose, perché ognuno pensa per sé e nel farlo c’è
questo effetto aggregato di estremo disordine.
• Folla (espressiva / attiva) [Massa]: possono degenerare in panico, la folla è un insieme di individui
che si trovano in uno stesso luogo e sono sottoposte ad uno stesso stimolo. Si distingue tra folla
espressiva e folla attiva, l’espressiva si riunisce per un concerto o manifestazione, celebrazione dove
lo stimolo porta ad una reazione espressiva, quella attiva può essere il caso di una folla che si riunisce
per un evento politico/sociale. La folla dà luogo ad una risposta comune, e la cosa importante è che la
folla è fatta di persone presenti in una certa situazione. Ci sono fenomeni di folla (concerto di
capodanno), con molte persone riunite insieme, invece fenomeni di massa non riguardano persone
riunite nello stesso luogo ma che possono comportarsi e reagire nella stessa maniera (persone che
seguono una trasmissione televisiva, moda).
• Pubblico (opinioni): ancora più definito, persone che si confrontano su determinati temi, la folla ha
la stessa reazione mentre il pubblico ne può creare diverse.
Ci sono delle riflessioni sul sé il comportamento collettivo sia razionale o meno, positivo o negativo.
Già Durkheim ci aveva detto che l'individuo quando è all’interno di un gruppo può cambiare
atteggiamento.
La microsociologia
• Le reti (a maglie larghe / strette) (network analysis)
• Le carriere morali
• Rappresentazioni del Sé e relazioni in pubblico (E. Goffman)
La sociologia si interessa delle reti sociali: una rete sociale è un insieme delle relazioni all’interno
delle quali è inserita una persona/individuo. Una rete è a maglie strette quanto più le persone che
fanno parte della rete che si conoscono fra di loro (i nodi della rete sono connessi tra di loro), mentre
quella a maglie larghe non si conoscono fra di loro. L’utilizzo delle reti viene fatto nelle ricerche per
studiare i fenomeni (network analysis, fenomeni imprenditoriali e migratori).
- Legami forti: membri della nostra famiglia, amici stretti
- Legami deboli: al margine della nostra rete
Spesso abbiamo informazioni utili dai legami deboli, dato che possono darci informazioni su altre reti,
altri orizzonti. Noi siamo spesso al crocevia di diverse reti.
Il capitale sociale:
• è il patrimonio di relazioni di cui dispone una persona, e che può impiegare per i suoi scopi;
• si basa sulla fiducia
• ed è pertanto un bene pubblico;
• si consuma se non viene usato.
I sociologi economici si occupano di fenomeni relativi all’economia, come l’organizzazione
aziendale, la prospettiva di studi di management, mette in evidenza fattori di tipo culturale o
istituzionale, fattori che spiegano meglio certi fenomeni che non semplicemente immaginare il nostro
attore economico come un attore razionale isolato dalla società.
Il capitale sociale è il patrimonio di relazione di cui dispone una persona, e che può impiegare per i
suoi scopi. Termine usato anche dai sociologi economici, che si occupano di fenomeni relativi
all'economia. Anche la sociologia studia fenomeni economici, mettendo in evidenza fattori
culturali/istituzionali, che spiegano meglio certi fenomeni di quando si considera l'economia come
qualcosa di totalmente razionale. Il capitale sociale è il patrimonio di relazioni di cui dispone una
persona, che può essere usata per raggiungere i suoi scopi. Si può usare ad esempio per trovare lavoro.
Alcune università ti inseriscono all'interno di un contesto di relazioni che hai stabilito durante i suoi
anni da studente, permettendoti di trovare facilmente lavoro. Il capitale sociale viene studiato anche
rispetto al fenomeno migratorio e imprenditoriale: una rete di imprenditori permette ai componenti di
essere molto performanti, sulla base della fiducia che c'è nelle relazioni che stabiliscono. È un bene
pubblico e si consuma se non viene usato: ad esempio l'imprenditore conosce una serie di potenziali
imprenditori, con cui crea un rapporto fiduciario a prescindere dalla condizione contrattuale (se un
imprenditore di un'impresa tessile ha bisogno di filati e conosce un certo fornitore può chiamarlo ed
ottenere la merce subito, sapendo di avere una merce di qualità). Altro esempio di bene pubblico è il
clima di fiducia in un quartiere: in certi paesi i bambini vanno a scuola da soli, perché si muovono in
un contesto sociale di fiducia reciproca, in cui si sa che qualunque adulto può controllare ciò che
succede. Può essere usato per fini positivi o per fini negativi, ad esempio tutti si possono aiutare a
vicenda con finalità contro la legge.
Agostino Massa,
31 marzo e 3 aprile 2023
Capitolo IV
– associazioni e organizzazioni
Approfondimento dei gruppi secondari.
Siamo nell'ambito di attori collettivi (artificiali) costruiti per raggiungere obiettivi che le persone da
sole non potrebbero realizzare. Le persone si sono rese conto che ci sono obiettivi che non sono
raggiungibili da soli, allora si mettono assieme per raggiungere obiettivi che travalicano la capacità di
un individuo, oppure obbiettivi che travalicano l'arco di tempo dell'esistenza dell'individuo.
Gruppo di persone amanti della musica: suonano, cantano, ascoltano musica insieme. Fino a questo
momento si ha una associazione (condividiamo ideali e interessi). Se un'associazione diventa più
numerosa inizia a darsi un'organizzazione, c'è una sede, un'impiegata… chi ne fa parte partecipa
all'organizzazione per uno stipendio: non è detto che la persona sia interessata a ciò che fa
l'organizzazione (caso limite), ma se brava nella parte organizzativa può farne comunque parte e può
percepire uno stipendio.
Si partecipa alle associazioni perché si ha un interesse comune, mentre le organizzazioni sono gruppi
in cui si entra per motivi strumentali.
Messa così sembra che le organizzazioni nascano come sviluppo delle associazioni, in realtà non è
così, nascono in quanto tali. Ci sono anche associazioni che rimangono tali.
Nella nostra cultura l’appartenenza all'associazione è libera, le persone possono decidere se
partecipare o meno (ad esempio ARCI), in altri paesi o è caldamente consigliato o obbligatorio.
L’associazionismo è considerato una ricchezza sociale, danno vita alla società civile, quando si parla
di associazioni del terzo settore, bisogna pensare alle associazioni di primo settore, dello stato, e del
secondo, del mercato, quindi quelle del terzo settore sono le associazioni che erogano servizi non
legati ai primi due casi: ad esempio l'associazione che eroga servizi a famiglie con persone disabili,
che sarà quindi terza rispetto allo stato e al mercato. Tanto più sono forti le associazioni quanto più è
forte la società civile.
L'associazionismo si lega a quante associazioni un individuo fa parte, ed è più sviluppato nel
centro/nord europa che nel meridione. Nello specifico, in italia è più diffuso nel nord che nel sud. Ci
sono realtà in cui mettersi insieme per raggiungere obiettivi è prassi comune, in altre meno. Uno dei
primi importanti studi sulle associazioni è quello di Tocqueville all'interno della democrazia in
America. Era piacevolmente stupito dalla vitalità dell’associazionismo statunitense.
Le organizzazioni
Le organizzazioni sono un insieme di persone che stanno insieme per raggiungere degli obiettivi a
fronte di una remunerazione.
Nel caso limite io posso far parte di un'associazione di cui non condivido i valori, ma che mi
retribuisce bene (un obiettore di coscienza che lavora al ministero della difesa, un amante delle
biciclette che lavora in un’azienda di moto). Bisogna coordinare la volontà individuale con quella
collettiva. Non è obbligatorio quindi condividere gli ideali dell'organizzazione di cui si fa parte. C'è il
problema di coordinare la volontà individuale con quella collettiva.
Weber è il primo a studiare seriamente le organizzazioni, analizza una serie di organizzazioni
moderne, tra cui la burocrazia, di cui delinea un idealtipo: astrae dalla realtà e ricombina i tratti
salienti del fenomeno, analizza un numero cospicuo di organizzazioni e vede che quelle moderne della
sua epoca hanno in comune alcuni elementi che lui racchiude in questi idealtipi.
- La divisione di compiti è molto stabile, tendente alla specializzazione:
- si accede tramite una struttura gerarchica precisa, seco