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Dostoevskij: affronta nelle sue opere temi legati alle azioni umane violente e mostruose
dell’agire umano, cioè quando si rinuncia alla libertà per soddisfare i bisogni più stretti. Egli
difende la teoria classica della retribuzione penale che vede nell’opera del delinquente un
mix di cattiva volontà rivolta al male e di diversi elementi imprevedibili e casuali.
Raskolnikov: studio della responsabilità dell’agire umano e della volontà del compiere
un’azione deviante, accettazione della sofferenza che ne consegue come parte della
punizione. In “Delitto e Castigo”è rappresentata la morte di un usuraio come un gesto
eroico per cancellare un’ingiustizia sociale. Il peso della colpa che porta al delirio e alla
malattia, alla confessione e alla deportazione.
Nelle analisi di Dostoevskij il delitto è l’affermazione di un diritto, il diritto che sancisce la
supremazia del più forte.
L’analisi sociologica deve individuare quindi come possono essere declinati libertà,
solidarietà e uguaglianza in una situazione sociale nella quale il ruolo centrale, del
principe, è vacante mentre la sala del trono è spazzata da correnti d’aria e invasa da
bande di speculatori e paparazzi.
Intelligence
Ogni problema di sicurezza pone il quesito di come prendere precauzioni e prevenire i
rischi. La strategia più antica e recente concerne l’Intelligence metodologia
indispensabile per gli stati e i sistemi politici che si intreccia con gli strumenti politici e le
ideologie, il segreto e la legge.
Molti autori si sono ispirati a quest’attività argomento misterioso,affascinante.
Il termine inglese “intelligence”, può essere reso in Italiano con il termine Intelligenza
intesa come conoscenza d’informazioni o con “spionaggio”. Possiamo definire
l’intelligence come l’insieme delle attività finalizzate all’acquisizione di informazioni
rilevanti per la sicurezza dello stato. Quest’attività può essere confusa con quella svolta
dalla polizia che in realtà agisce in modo aperto cercando di ottenere elementi oggettivi.
Le attività informative non hanno effetti giudiziari diretti, sono svolte in maniera celata,
ignorano le consuete strutture del procedimento penale per avere una maggiore elasticità
di azione con risultati diversi e più ampi della semplice repressione. Forniscono dati
indispensabili per la gestione delle operazione speciale e per la diplomazia internazionale,
la sicurezza nazionale e il controspionaggio. L’investigazione opera per garantire e
ripristinare l’ordinamento giuridico violato, tramite l’acquisizione d’informazione su
eventuali minacce verso lo Stato. L’intelligence può essere messa in relazione con le forze
di polizia, poiché è rivolta più a prevenire che a reprimere; le sue funzioni sono poco
conosciute per il carattere istituzionale e congenito del sistema di sicurezza.
I sistemi di Intelligence sono strumenti, mezzi che permettono di conoscere e valutare le
debolezze di uno Stato, al fine di tutelarne la sicurezza, utili quanto pericolosi.
La storia dello spionaggio è antichissima troviamo le prime forme di intelligence già nella
Bibbia (Dio ordinò a Mosè di inviare alcuni uomini a spiare la terra di Canaan); gli Egizi
attuarono vere e proprie analisi d’intelligence verso gli Ittiti per preparare la battaglia di
Kadesh e per controllare il territorio della Numidia, così ancora i greci (con Erodoto) e i
romani (Cesare e le lettere codificate). A questi primi servizi segreti erano destinate vaste
risorse finanziarie, ma solo con Napoleone, fu disposta una struttura ben organizzata. Il
primo spionaggio dell’era moderna invece fu comandato dallo Zar Nicola I dopo la
sventata rivolta dei decabristi.
Ocharana: una centrale che si occupava di controspionaggio e che riuscì a decrittare i
codici utilizzati dagli Imperi Centrali durante la guerra si realizzano grandi sintesi
d’esperienza di intelligence. La guerra è un fenomeno sociale, una continuazione della
politica con altri mezzi si delinea nella storia attraverso l’evoluzione della formazione e
dei mezzi adoperati.
Americani con il sistema di decodifica “Magic” sventarono l’attacco giapponese a
Midway.
Russi miglior servizio segreto della seconda guerra mondiale.
L’intelligence non è solo legata alla guerra, ma anche alla storia delle azioni umane, ad
esempio i Fenici avevano informatori infiltrati in ogni nazione per lo spionaggio civile di
attività commerciali e finanziarie. È difficile separare le attività militari da quelle civili
poiché ogni elemento della società umana si connette ad altri elementi che devono essere
presi in considerazione.
Management: questa cultura della comunicazione e dei processi gestionali ha aperto
nuovi orizzonti nella gestione delle attività, infatti il “decisore” diventa colui che riesce a
governare il settorialismo tecnico amministrativo individuano le insufficienze del personale
e quelle tecnico amministrative deve vestire un “Habitus Mentale” che consenta di
percepire il mondo come un insieme decifrabile.
Politica: non è più internazionale ma post-internazionale, turbolenta che ha come
caratteristica l’incertezza; questa turbolenza è un regime di flusso caratterizzato da
mutamenti casuali e instabili la natura è irregolare.
Il sistema internazionale coevolve con la società ed sensibile ad eventi che possono
sembrare trascurabili. I cosiddetti expected events diventano casi comuni, le interazioni
nei sistemi complessi non possono essere previste a partire da azioni separate e le
strategie dipendo dalle strategie degli altri. L’attenzione al rischio è un fenomeno tipico del
periodo successivo alla Seconda Guerra mondiale, iniziatosi con il timore di una guerra
nucleare distruttiva.
Per vincere il mutamento e la turbolenza è necessaria la capacità di apprendere e di
adattarsi alle nuove situazioni, attraverso capacità di analisi, d’intelligence ,di previsione, di
pianificazione e di programmazione. Il sistema caotico è entrato in crisi attraverso un
approccio sistemico è possibile comprendere la complessità del quadro e mettere ordine
nel caos, il quale risulta tale solo apparentemente, poiché assumerà un atteggiamento
deterministico a seconda delle condizioni iniziali.
Ermete Trismegisto: per ogni causa un effetto; ogni effetto ha la sua causa: tutto avviene
in conformità alla legge e il caso è solo il nome che diamo a ciò che non conosciamo. Molti
sono i piani di casualità, ma nulla sfugge alla legge.
Esempio della pentola in ebollizione: paragoniamo un qualsiasi sistema sociale ad un
pentola in ebollizione a partire da un movimento caotico molecolare si arriva ad una
“soglia critica di energia” sopra alla quale si producono stati “irreversibili”; prima di tale
soglia è possibile riassorbire le forze e tornare all’ordine precedente. L’analisi dei sistemi
applicata alla politica deve determinare la soglia critica di energia.
Dobbiamo quindi analizzare il complesso sistema della globalizzazione con un sistema
che tenga conto dell’interazione tra sistemi.
Biforcazione di Rosenau teoria della complessità: in alcuni punti stabilità e instabilità
si equivalgono, ed è qui che intervengono gli “attrattori”, sistemi di credenze, culture, che
determinano decisioni.
Una previsione esatta è impossibile a causa “dell’effetto farfalla”.
Il mondo contemporaneo avanza una forte richiesta di Intelligence Strategica e di
Warning Intelligence come precondizione per la sicurezza. Fino a qualche anno fa,
l’intelligence mirava al conoscimento delle capabilities dell’avversario oggi richiede di
conoscere la storia, la cultura, la psicologia e le intenzionalità dell’altro. E’ cambiata la
natura del pericolo e delle minaccia, spesso il Target avversario è invisibile e la sua
struttura è reticolare e ubiqua.
Selezione delle contromisure: dipende dalla velocità con la quale i pericoli e le minacce
vengono identificate e la scelta delle strategie più opportune da adottare dipende dalla
valutazione delle sue probabili conseguenze.
Analisi di Intelligence: inizia con i dati ma è finalizzata a formulare previsioni, questa
attività è a sua volta finalizzata alla pianificazione.
Sconfitte dell’intelligence: sono dovute ad un’insufficiente conoscenza della storia,
cultura e scenari sociali delle aree geopolitiche e geostrategiche osservate.
Processo di Intelligence: si articola in tre fasi distinte e complementari che hanno lo
scopo di prevedere gli andamenti e le tendenze future al fine di controllare l’ambiente
fisico e sociale. Le tre fasi sono descrizione, spiegazione e previsione.
L’utilizzo del metodo scientifico nei processi di intelligence consiste in:
• Definizione operazionale dei concetti utilizzati e traduzione in termini empirici dei
dati
• Individuazione di correlazioni nella formulazione di teorie empiricamente falsificabili
• Controllo delle teorie tramite strumenti comparativi, statistici, simulativi, nella
ripetibilità e
riproducibilità del processo analitico.
L’analisi d’intelligence deve avvalersi di un approccio ideografico, analitico, con un focus
mirata alla conoscenza del particolare. È fondamentale analizzare i casi particolari
collocandoli comunque nel loro scenario di appartenenza il particolare è legato
all’universale.
Ciclo di Intelligence: si svolge attraverso fasi di analisi che seguono un metodo
scientifico che si avvale dell’ottica macroscopica e di quella microscopica. (vedi grafico p.
35)
A livello di macrosistema l’attività informativa è rivolta alla messa in sicurezza del sistema
Paese, riferendosi alla sicurezza nazionale non in termini etnici ma nel senso più ampio di
Stato come centro di interessi politici, economici, sociali, culturali.
Secondo una visione semplicistica di sicurezza dello Stato, la difesa dalle minacce esterne
ed il mantenimento dell’ordine interno costituiscono la priorità.
In vista di una necessaria evoluzione, il concetto di sicurezza nazionale si allarga fino a
coinvolgere tutte le attività di un Paese, i cittadini ed i loro beni materiali, la cultura,
l’identità culturale.
Il bisogno di un apparato di Intelligence nasce dall’evidenza che il possesso d’informazioni
e il loro controllo sono fattori di sicurezza.
Il mantenimento di una sfera di s