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CLASSIFICAZIONE DELLA TEORIA

La scuola positiva può essere collocata nella prospettiva del consenso e tutte le sue teorie presentano un nucleo di valori sociali in base ai quali individuare e trattare la devianza. È comunque molto difficile ricondurre tutte le teorie positiviste esistenti entro categorie stabilite, si può affermare che di regola le teorie positiviste sociologiche sono strutturali e macroteoriche mentre quelle psicologiche e biologiche sono procedurale e microteoriche.

SVILUPPI ATTUALI E IMPLICAZIONI POLITICHE

Dagli anni '70 agli anni '90 si è rinnovato l'interesse per le teorie biologiche e psicologiche sull'origine della criminalità. Alcuni autori sostengono che i criminali nascono con una predisposizione al crimine e continuano ad accrescerla per tutta la loro vita, ma ciò che per loro conta è la decisione individuale di commettere un reato, ovvero valutano se il vantaggio derivante dalla commissione di un reato.criminale. Secondo questa teoria, i criminali avrebbero schemi mentali distorti che influenzano le loro decisioni e il loro comportamento antisociale. Le teorie sociologiche, invece, mettono l'accento sull'importanza dell'ambiente sociale e delle condizioni di vita nel determinare il comportamento criminale. Secondo queste teorie, fattori come la povertà, la disoccupazione, la mancanza di opportunità e la disorganizzazione sociale possono contribuire alla devianza e al crimine. Infine, le teorie interazioniste sostengono che il comportamento criminale sia il risultato di un processo di interazione tra individuo e società. Secondo queste teorie, il comportamento criminale è appreso attraverso l'interazione con gli altri e le norme sociali. In conclusione, le teorie criminologiche offrono diverse spiegazioni sulle cause del crimine. Mentre alcune teorie mettono l'accento sulle caratteristiche biologiche o psicologiche degli individui, altre teorie sottolineano l'importanza dell'ambiente sociale e delle condizioni di vita. Tuttavia, è importante sottolineare che nessuna teoria può spiegare completamente il fenomeno del crimine, ma possono fornire una base per comprendere e affrontare il problema.

Che il comportamento criminale sia prodotto da una carenza mentale; ciò porta al non trattamento ma solo alla punizione; gli psicologi generalmente non si sono adeguati a questa filosofia e hanno sviluppato tecniche che hanno lo scopo di insegnare ai rei come pensare razionalmente e realisticamente.

CAPITOLO 4: LA SCUOLA DI CHICAGO detta anche Scuola ecologica (20° secolo)

La Scuola di Chicago era interessata allo sviluppo e al cambiamento del comportamento umano indotto dall'ambiente fisico e sociale.

CONTESTO SOCIALE

All'inizio del XX secolo gli studiosi dovettero confrontarsi con inediti fenomeni sociali (sviluppo delle grandi città, immigrazione, rapida industrializzazione, proibizionismo, effetti della prima guerra mondiale), gli studiosi della scuola di Chicago considerarono le città, a causa dell'urbanizzazione, come le maggiori responsabili dei problemi sociali: infatti, Chicago (come molti piccoli centri) nel giro di 30 anni aveva raddoppiato la

popolazione in seguito all'afflusso di manodopera a basso costo e quando l'industrializzazione rese i lavoratori superflui, emersero una serie di problemi sociali, come l'inadeguatezza degli alloggi e dei servizi sanitari, l'emergere di persone senzatetto, di bande giovanili e di comportamenti illegali. PROSPETTIVA TEORICA Tali problemi furono un laboratorio per i sociologi dell'università di Chicago che svilupparono delle teorie culturali del comportamento degli individui e dei gruppi attraverso 2 tecniche di ricerca: l'uso dei dati ufficiali (relativi alla criminalità, alla sicurezza sociale e alla situazione abitativa) e la storia di vita che illustrava il processo socio psicologico attraverso cui si diveniva criminali o delinquenti (i sociologi vivevano con i soggetti dei loro studi, ispirandosi all'idea dello studio delle piante e degli animali nel loro ambiente naturale: ecco perché veniva chiamata anche Scuola ecologica).

Il contributo più importante è stato dato da Park, con l'approccio organico alla vita delle comunità in base al quale la città era vista come un insieme di cerchi concentrici distinti, che si irradiavano dal quartiere centrale degli affari: più ci si allontanava dal centro di queste zone concentriche, minori erano i problemi sociali riscontrati; inoltre, la città era vista come un luogo dove la vita sociale era superficiale e le relazioni parentali e amicali poco stabili: questo indebolimento delle relazioni sociali portava ad una disgregazione sociale, origine della criminalità.

Shaw e McKay notarono durante le loro ricerche che la zona di transizione presentava un livello di disgregazione sociale maggiore delle altre aree soprattutto per la presenza di immigrati che a causa delle difficoltà ad avere relazioni primarie si rifugiavano nella loro cultura di origine perciò il legame tra immigrati e criminalità era il prodotto.

della disgregazione sociale e del conflitto con la cultura americana del tempo. Gli stessi studiosi elaborarono la teoria della trasmissione culturale secondo la quale i giovani che vivono in aree disgregate hanno maggior possibilità di avere contatti con i delinquenti e ciò produce la trasmissione di generazione in generazione delle tradizioni criminali in modo del tutto simile a come si trasmette il linguaggio o le altre forme sociali.

Una delle teorie più importanti della Scuola di Chicago è la teoria dell'interazionismo simbolico, in base alla quale la mente e il sé non sono elementi innati ma costruiti dall'ambiente sociale attraverso il processo comunicativo o di simbolizzazione mediante il quale gli individui definiscono se stessi e gli altri (in quanto i simboli recano in sé dei significati che influenzano la nostra maniera di vedere il mondo).

In realtà, noi ci autodefiniamo (identifichiamo) in base alla percezione di ciò

che lo circonda (ad es. un individuo che adotta uno stile di vita diverso da quello della sua famiglia). Le autodefinizioni e i comportamenti sono influenzati dal contesto sociale in cui ci troviamo. Ad esempio, a scuola ci identifichiamo come studenti, mentre a casa come figli. Queste identità sono legate al ruolo che svolgiamo in quel determinato contesto. La Scuola di Chicago ha sostenuto che il conflitto culturale ha origine sociale, poiché è scaturito dalle differenze di valori e culture esistenti tra i diversi gruppi di individui. Secondo Sellin, esistono due tipi di conflitto culturale: il conflitto primario si verifica quando un comportamento è rilevante per due culture diverse (ad esempio, dopo una migrazione da un'area culturale all'altra, la vecchia cultura continua ad influenzare il comportamento di una persona per un certo periodo di tempo); il conflitto secondario si verifica quando un comportamento si discosta da quello della cultura circostante (ad esempio, un individuo che adotta uno stile di vita diverso da quello della sua famiglia). In conclusione, le autodefinizioni e i comportamenti sono influenzati dal contesto sociale e culturale in cui ci troviamo, e possono variare a seconda delle diverse situazioni.

La scuola di Chicago di base era di ispirazione positivista, di posizione determinista, i suoi lavori mettono in risalto l'osservazione sistematica e la verificabilità; è difficile definire la scuola di Chicago come procedurale o strutturale, sebbene l'orientamento dominante è il processo in seguito al quale si diventa deviante piuttosto che l'influenza sociale sul criminale. I teorici di questa scuola erano consensualisti anche se riconoscevano l'importanza dei conflitti; infine essa ha prodotto microteorie, con l'eccezione della teoria del conflitto culturale che è una macroteoria.

Gli studi della scuola di Chicago continuarono per tutti gli anni 40 ma in realtà non si sono mai conclusi. Alcune tematiche della criminologia

Ecologicari apparvero negli anni 70 sotto la denominazione di design ambientale e criminologia geografica. Newman, un architetto, elaborò il concetto di "spazio difendibile": l'idea era che qualunque spazio fisico che gli abitanti consideravano come il loro territorio era immune dal crimine poiché essi vigilavano sulla zona. Il concetto di design ambientale ispirò molti degli odierni programmi di prevenzione della criminalità e vigilanza dei quartieri.

Altri autori hanno cominciato a compiere studi sulle carriere criminali della comunità, sostenendo che i quartieri degradati sono tali a causa del disinteresse sociale dimostrato per l'area di residenza, che a sua volta crea un forte clima di paura e criminalità, che a sua volta produce un minore controllo sociale e quindi il degrado dei quartieri.

Per quanto riguarda le implicazioni politiche, le teorie della scuola di Chicago furono applicate a programmi di prevenzione concentrati.

sulla struttura sociale o sul controllo all'interno di comunità, incoraggiando le relazioni tra la comunità e l'amministrazione comunale al fine di stabilire il controllo sulle loro aree di residenza; anche i dipartimenti di polizia usano da anni la spot map (formulata da questa scuola), una mappa geografica delle città su cui si registrano le strade criminali; studi ecologici recenti le hanno modificate trasformandole in hot spots (zone calde). CAPITOLO 5: TEORIA DELL'ASSOCIAZIONE DIFFERENZIALE (Anni '20) Il maggiore rappresentante della teoria differenziale è Sutherland, il quale sostenne che il comportamento criminale viene appreso all'interno di un certo ambiente sociale come gli altri tipi di comportamento: la differenza tra questi tipi di comportamento sta in che cosa si apprende. CONTESTO SOCIALE Molti eventi degli anni '20 - '30 influenzarono la teoria di Sutherland: i rapporti annuali dell'FBI sui crimini da cuiemergeva il dato che certe categorie di persone delinquono più di altre e il fenomeno della grande depressione che produsse un aumento dei crimini legati alla povertà. Egli osservò che molti individui che in precedenza non erano stati criminali, lo erano diventati dopo il loro impoverimento dovuto alla depressione economica. Di conseguenza egli sostenne che il comportamento criminale non è innato ma è il prodotto di situazioni, opportunità e valori. Anche le nuove forme di criminalità legate al proibizionismo e alla criminalizzazione dell'uso delle droghe insegnarono a Sutherland che esse sono in parte governate dal sistema legale che criminalizza comportamenti ritenuti normali fino all'introduzione delle nuove norme. CONTESTO INTELLETTUALE Sutherland fu influenzato dalla Scuola di Chicago, infatti utilizzò l'approccio delle storie di vita e l'analisi delle statistiche giudiziarie per comprendere il fenomeno della criminalità.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
28 pagine
2 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marilu1312 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Dino Alessandra.