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DELL’INDIVIDUO
LA SCUOLA CLASSICA
Il contesto storico e sociale
SIAMO NEL XVIII secolo
•Messa in discussione dell'organizzazione sociale e della supremazia della aristocrazia
•Emergere della borghesia
•Inizio urbanizzazione
•Diffondersi dell'etica protestante
•Illuminismo ( razionalità, uguaglianza), Rivoluzione francese e Rivoluzione americana
•promulgazione Costituzione americana e emanazione del Bill of rights(enfasi sui diritti
individuali)
•Passaggio dal mercantilismo al capitalismo industriale
•Sul fronte dell’economia è il periodo della rifondazione della concezione dei rapporti di
lavoro e della collocazione del lavoro; condizioni di lavoro garantite affinché si sviluppino gli
scambi commerciali; per entrambi si afferma la centralità del contratto, resa possibile dalla
•Centralità della certezza del diritto per l'esigenza di garanzie, in primis nelle relazioni di
tipo contrattuale
Il contesto culturale
Emergere del Naturalismo
•Metodo per comprendere il mondo: esperienza e osservazione supportati da razionalità
•Applicazione di tale metodo al mondo fisico, ma anche alle scienze umane, alla politica, alla
morale, alla realtà sociale.
Illuminismo e umanesimo
•Esseri umani razionali, liberi di scegliere
•La legittimità dell’intervento dello Stato(non più stato tiranno, espressione della volontà
popolare) è correlata alla concezione dell’uomo come membro della società: uomini che
convivono sulla base del contratto sociale stipulato da individui che godono della massima
libertà,con l’esigenza dell’ordine e del rispetto delle obbligazioni reciproche.
•Secolarizzazione e Laicizzazione dello stato - separazione del diritto dalla morale
•si afferma l’esistenza del diritto positivo prodotto dalle istituzioni statali; c’è la necessità di
unificazione delle fonti del diritto e l’identificazione di un diritto unico su tutto il territorio dello
Stato(Diritti naturali), separazione dei poteri(legislativo, esecutivo, giudiziario).
•Importanza dell'individuo, dignità della persona
Elementi caratterizzanti
Autori di riferimento: Cesare Beccaria(1738-1794) e Jeremy Bentham(1748-1832)
La prima risposta all'interrogativo su quali siano le ragioni per cui gli individui compiono delitti
è che la non adeguatezza del sistema delle pene fa considerare conveniente la scelta del
reato nel calcolo tra benefici che esso procura e costi rappresentati dalle sanzioni.
•Concezione edonistica del comportamento umano: a guidare l’azione è L’interesse, il
calcolo costi-benefici, la massimizzazione del piacere(approccio edonista), contestó storico
di relativo benessere, e poteva migliorare le sue condizioni socio-economiche.Paradigma
della scelta razionale: l’elemento fondamentale della spiegazione della messa in atto da
parte degli individui di comportamenti che violano le leggi penali(delitti) è la scelta razionale
di ottenere un beneficio, mettendo a confronto i benefici rappresentati dai vantaggi ottenibili
mediante uno specifico comportamento vietato dalle leggi e i costi rappresentati dalla pena
associata a tale comportamento dalle norme del diritto penale. L'uomo è libero e razionale,
agisce spinto da interessi e desideri e compie le sue scelte sulla base di un calcolo del
rapporto tra costi e benefici(teoria dell'uomo economico). Lo Stato è concepito come il
prodotto di un contratto sociale, ossia dell'accordo dei cittadini i quali decidono di privarsi di
parte della propria libertà individuale per poter godere della restante libertà, assicurandosi
così la pace sociale, l'ordine interno e la sicurezza. Frutto di un contratto sociale tra uomo
uguali, il diritto penale ha il compito di tutelare il bene pubblico costituito dall'ordine sociale.
•Il crimine è un comportamento come un altro: la scelta di compiere un reato, trasgredire
una legge non è diversa da altre scelte, si spiega come spieghiamo le altre scelte, in quanto
il criminale è simile a noi
•Il criminale è un individuo “normale”, responsabile delle sue azioni e consapevole delle
conseguenze
•Non sono considerati i condizionamenti sociali, variabili di contesto(essere ricchi, poveri,
problemi),,.. Se il soggetto è razionale allora la pena
Funzionamento del sistema penale
La legge si fonda sul criterio della razionalità e ha come funzione la protezione dell'individuo
e della società
La legge deve:
•ridurre l’arbitrarietà del sistema giudiziario e la crudeltà del sistema penale > due process
of law(idea che l'agire dello stato per punire delle persone deve essere basato su delle
regole chiede e precise, come ad esempio retroattività)
•ridurre/evitare la commissione di crimini > deterrenza(cercare di ridurre ed evitare la
commissione di reati in modo che gli altri, vedendo ciò che è successo a lui, non
commettano più reati)
Due process
A garanzia dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge la giustizia penale deve essere
amministrata secondo il modello del “giusto processo”, per il quale:
•i reati e le pene devono essere stabiliti per legge (un delitto è ciò che la legge definisce
tale), prima c'erano pene corporali e le pene erano applicate per rispettare la volontà del
signore locale;
•la discrezionalità dei giudici deve essere ridotta dalla determinazione normativa delle
relative pene, prima il giudice faceva quello che voleva;
•i giudici devono agire in modo imparziale al di sopra delle parti (accusa e difesa), decide in
quanto terzo imparziale;
•le prove devono essere raccolte a partire dai fatti rispettando determinate procedure, non
prove raccolte a caso, ma in un determinato modo;
•le persone(si parte dal presupposto di innocenza) inquisite, per le quali vige la presunzione
di innocenza, devono essere informate in merito alle prove raccolte a loro carico;
•i processi sono pubblici, nel medioevo le pene erano pubbliche(ghigliottina e ruota,
l'interesse era mostrare la sofferenza del criminale, per impedire che le altre persone
commettano nuovi crimini)
Funzionamento del sistema penale
La pena deve “rispondere” all’agire razionale dell’uomo. Deve essere giusta e utile.
La pena deve:
•minimizzare il ricorso alla violenza ma garantire l'ordine sociale
•procurare all’individuo un danno maggiore rispetto ai benefici, in modo tale che non sia più
conveniente, utile o desiderabile trasgredire la legge.
La pena in questo senso ha una funzione deterrente, cioè deve scoraggiare dal compiere
reati
•I criminali(deterrenza speciale/specifica/individuale)> esperienza diretta della sanzione
•i potenziali criminali(deterrenza generale/sociale)> esperienza indiretta
Caratteristiche della pena
•Prontezza/celerità: il reato deve seguire immediatamente la sanzione
•Certezza/(due process of law): la pena una volta comminata deve essere scontata
interamente, senta poter accedere a misure di perdono o clemenza
•Conformità/severità/giustezza:la pena dev'essere giusta, deve risparmiare al condannato
ogni utile sofferenza, perché essa non è caricata di intenzioni retributive.
Infallibilita': a una violazione della legge penale deve corrispondere sempre una pena.
Ma la deterrenza funziona?non tutti vivono nelle stesse condizioni e quindi non tutti hanno le
medesime risposte.. Perché funzioni tutti devono avere le stesse opportunità , vivere nelle
stesse condizioni e uguale applicazione del sistema penale
Limiti della teoria classica
• Non spiega reati di tipo espressivo
• Diversità di gusti e preferenze
• Benefici non solo materiali/di tipo strumentale
• Razionalità limitata
• Esclusione condizionamenti del contesto(non tutti i reati sono uguali, una parte sono i c.d.
Reati di tipo espressivo, espressione di disagio/ribellione, ad esempio bruciare il bidone
della spazzatura, reato capace di creare emozioni, la scuola classica ben poco spiega delle
emozioni, gusti diversi, idea di piacere nello sfidare l'autorità, non solo materiale, ma di
posizionamento nella leadership.. Il comportamento deviante va spiegato come vengono
spiegati tutti i comp, la razionalità è limitata perché non avevo calcolato tutti i costi e
benefici)
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LA SCUOLA POSITIVA
Il contesto storico
Fine ‘800: periodo di forte progresso tecnologico 5diversi ambiti, in particolare nel settore
produttivo, della mobilità e delle comunicazioni. una nuova rivoluzione> la rivoluzione
industriale. Il progressivo affermarsi del modello di produzione del capitalismo industriale
porta con sé lo sviluppo di una forte urbanizzazione.
-Si iniziano a formare città simili a come le conosciamo oggi.
-Si forma una nuova classe sociale: il proletariato urbano
Periodo di grandi scoperte scientifiche, in tutti i campi (chimica, biologia, medicina).
Cose prima ritenute impossibili diventano possibili, grazie alle scoperte scientifiche, ottenute
attraverso l’impiego di uno specifico metodo di analisi della realtà: IL METODO
SCIENTIFICO
Il contesto sociale
Fenomeno preminente di questo periodo è il formarsi di grandi agglomerati urbani, molte
persone, attratte dal lavoro si trasferiscono nei centri dove sorgono le prime industrie. Nasce
una nuova classe sociale: il proletariato urbano, che porta con sé nuovi fenomeni e problemi
sociali che richiamano l’attenzione di amministratori e scienziati.
Affermazione del principio della causalità necessaria: ogni fenomeno naturale/sociale deve
necessariamente avere una o più cause.
Il contesto culturale
I numerosi progressi fatti attraverso l’applicazione delle scoperte scientifiche portano ad uno
sviluppo di una fiducia totale nel metodo scientifico come strumento di acquisizione della
conoscenza. La scienza oltre ad essere uno strumento diventa un valore. Il positivismo:
(Auguste Comte) uso del metodo scientifico tradizionale nello studio del comportamento
umano: osservazione sistematica e accumulazione di dati, prove e fatti concretamente
misurati all’interno di una cornice deduttiva (che muove dal generale al particolare)
Sempre nello stesso periodo:
Darwin >evoluzionismo
Freud >nascita della psicologia
Classificazione della teoria
La teoria positivista applicata allo studio della devianza e della criminalità:
consenso>vengono individuati dei valori sociali (la scienza e il metodo scientifico) di base
che