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Le motivazioni sociali sono in grado di attivare un livello di partecipazione più alto di quello delle

motivazioni personali.

Gli internet goods potrebbero essere annoverati tra i beni relazionali secondari che possono

mantenere in vita e rafforzare i legami online.

Il web sociale, le reti peer to peer, i sistemi wiki di condivisione, la continua produzione di

semantica generazionale possono dunque ospitare l'esistenza di beni relazionali che ci piace definire

come internet goods.

Scuola. Istituzioni formative alla prova dei media

La parola scuola, che nel senso comune suona come lavoro e studio, in origine significava

esattamente il contrario: riposo, ozio, tempo lontano da ogni fatica e preoccupazione.

La scuola ottocentesca si caratterizzava come modello educativo funzionale al mondo del lavoro

creato con la rivoluzione industriale.

La scuola "nuova" e gli spazi del controllo

Le scuole nuovo sono quelle scuole nate tra fine ottocento e inizi novecento, e basavano il loro

lavoro sulla continuità tra scuola e famiglia, sul mttere in connessione l'ambiente di vita ordinario

con l'ambiente istituzionalmente deputato all'apprendimento ( Maria Montessori ).

Il gioco, la scoperta e la manipolazione assumono importanza, tessendo la continuità tra ambiente

familiare e scuola, valorizzando il fare che precede il conoscere e matura inizialmente su un piano

operatorio e sostenendo processi di autogoverno e il principio della coeducazione.

La teoria dell'esperienza si fonda sulla relazione centrale tra soggetto e ambiente. Nel 1919

Giovanni Papini afferma che la scuola "insegna male perchè insegna a tutti le stesse cose nello

stesso modo e nella stessa quantità non tenendo conto delle infinite diversità d'ingegno, razza,

provenienza sociale, età, bisogni, etc."

Ambiente e tecnologia, dal libro alle reti

L'accelerazione, determinata dai tempi e dai ritmi delle tecnologie ha modificato radicalmente "le

nostre idee circa la trasmissione con il sapere; il rapporto con il sapere; il rapporto fra i saperi; la

produzione del sapere.

Oggi la realtà della scuola, dovrebbe concentrarsi intorno a uno studente antropologicamente,

psicologicamente e socialmente radicalmente cambiato. Eppure la fisicità regolata secondo una

tradizione industriale Otto-Novecentesca, un docente riferimento principale dei processi di

apprendimento e al centro della cattedra che regola i flussi informativi, standardizzando e

normativizzando i saperi, rappresentano l'ordinario vissuto. La scuola dovrebbe essere il luogo più

attento al cambiamento e all'innovazione sociale e culturale.

La scuola ha avuto un cambiamento passando da un stampo industriale, ad uno gerarchico dove il

professore era il riferimento principale dei processi di apprendimento. Con l'avvento dei media e di

mezzi di comunicazione tecnologici la scuola ha cercato di abbandonare metodi classici come il

libro, e oggi si cerca di trasmettere il sapere cercando di far interagire gli studenti.

Del rischio o dell'opportunità

La scuola si fa baluardo di una mentalità alfabetica isolata dalla fluidità della vita, evade dal mondo

e ne costituisce lo specchio rovesciato.

Alla sicurezza del testo, oggi corrisponde il rischio della rete.

Nonostante i rischi dati dalla rete, il sociologo Gallino si chiede: "E se la rete, la società delle reti,

non offrisse l'opportunità di recedere da tale compito chiuso ( quello dell'insegnante tenuto al suo

libro senza una connessione tra scuola e mondo esterno ), per avanzare su un terreno di intenti più

aperto e multiforme?

Multiculturalismo. L'identità di fronte alla globalizzazione

Il termine multiculturalità definisce lo statuto di pluralità che assume la cultura all'interno di un

contesto sociale altamente diversificato, dove il principale fattore di differenziazione è dato dalla

compresenza di gruppi caratterizzati da sistemi simbolici e valoriali di riferimento differenti.

Varie teorie portano progressivamente a tematizzare in campo sociologico l'intrinseca versatilità

della cultura e a sugellare in maniera sempre più chiara il suo legamente con i concetti di identità e

comunicazione, intesi rispettivamente l'uno come assunto dialogico, che si produce attraverso

concrete azioni intersoggettive, comunicative, riflessive, simboliche; l'altro come fondamento

costitutivo dell'agire sociale.

Nella prospettiva sociologica, la cultura come sistema aperto di significati emerge in tutta la sua

complessità e intrinseca versatilità prima ancora di tradursi i nquella compresenza di culture

diverse, effetto della pressione migratoria che investirà le società occidentali del XX secolo.

Multicultura, molte culture e multiculturalismo

Le società moderne si sono caratterizzate per un elevato grado di differenziazione culturale e

simbolica dovuta sia alla spinta divisione del lavoro che alla concomitante divisione del sapere in

ambiti specialistici.

Questi due fattori hanno reso il bisogno di riconoscimento un elemento essenziale per la definizione

del proprio sè sociale, cosicchè la comunicazione ha assunto un ruolo sempre più centrale nei

processi di definizione dell'identità.

Il multiculturalismo consiste nel processo di individualizzazione dell'identità, intesa come progetto

individuale e riflessivo costituito e fondato sul riconoscimento e quindi sulla comunicazione.

Esistono due multiculturalismi:

Egualitario: enfatizza il riconoscimento come risposta alla domanda universale di veder

• realizzata la proprio identità, e la spinta cooperativa a fare della comunicazione tra culture

un'occasione di "fusione degli orizzonti".

Liberale: inquadra il riconoscimento delle differenze più nell'ottica del diritto a esercitare la

• libertà individuale.

Il multiculturalismo non essendo stato in grado di risolvere le opzioni e posizioni differenti in ogni

cultura. Cosi è finito col designare un panorama di coabitazione fatto di uan molteplicità di universi

separati, differenti, non necessariamente in relazione tra loro e spesso anche in conflitto.

La sfida della comunicazione globale: dalla multiculturalità alla transculturalità

Per transculturalità si intende l'incrociarsi di varie culture, dando cosi vita a soggetti che possiamo

definire "meticci". In antropologia culturale e sociologia si riferisce alla reciproca influenza che

culture diverse hanno sui comportamenti individuali e collettivi.

Mainstream. Il futuro dei vecchi media

Mainstream è un termine entrato nell'uso corrente americano da circa un decennio e serve ad

indicare una corrente,che in un particolare ambito culturale, è considerata più convenzionale,

comune, ed è seguita dal grande pubblico. Per esempio i mainstream media sono la televisione, la

radio, il web.

Un esempio di mainstrem è il festival di Sanremo dove Benigni prende di mira l'inno di Mameli

allontanandosi dalla cultura paesana del festival e va controcorrente.

Creatività. La materia prima delle industrie culturali

La comunicazione è di per sè, per propria natura, creativa.

La comunicazione: creatività con misura

La creatività nel mondo della comunicazione mediata deve essere misurabile, e in particolare deve

esserlo in base a quelli che sono gli obiettivi, i target, le funzioni della comunicazione stessa che si

vuole mettere in atto.

La comunicazione deve attirare l'attenzione di una parte del pubblico che sia sufficiente a

raggiungere la massa critica per cui si possa dire che la comunicazione abbia raggiunto l'effetto

desiderato.

La creatività è un elemento essenzialmente costitutivo della comunicazione, deve quindi quindi

essere portatrice di un messaggio chiaro, pena il mancato riconoscimento della creatività stessa e

l'inefficacia del processo comunicativo.

Riconoscere la creatività

Quando la comunicazione avveniva attraverso le grandi opere d'arte, il messaggio che queste opere

trasmettevano avevano poco a che fare con l'arte, ma avevano invece una stretta connessione con

l'importanza della visibilità e dei relativi vantaggi economici o politici del mecenate che le

commissionava.

Riconoscere la creatività è oggigiorno molto importante. Molto si gioca infatti proprio sulla capacità

di intercettare la creatività, sull'abilità di riconoscerla e fornire gli strumenti affinchè riesca a

diventare efficace, popolare, consolidata, riconoscibile, e quindi a quel punto riconosciuta.

Tecnologie, creatività e cambiamento

Quello a cui abbiamo assistito in questi anni sembra confermare quanto preannunciato da Toffler,

cioè il pericolo in cui l'umanità sarebbe incappata causato dall'eccessiva velocità dell'evoluzione

tecnologica. Prova e sintomo di tale crisi della creatività sta nel semplice fatto di continuare a

chiamare "nuovi media" quelli che in realtà sono i "media".

C'è "creatività" e "creatività". La qualità è ricerca

Quella che definiamo crisi della creatività ha poi indubbiamento a che fare con una più

generalizzata crisi del pensiero. Oggi siamo talmente sommersi da pseudo-creatività che sarebbe

decisivo andare a capire quali siano gli strumenti ancora disponibili per riconoscere in tempi utili la

creatività reale.

Etica. Il lavoro giornalistico tra diritti e doveri

Il relativismo dell'eticità nella comunicazione

La parola etica non è fra quelle molto utilizzate nel mondo della comunicazione. In un mondo in cui

tutti informano e sono informati, tocca agli studiosi analizzare ciò che può e ciò che non deve essere

comunicato.

L'eticità della comunicazione dipende dalla sistemazione che gli studiosi danno al ruolo dei

giornalisti e dal rapporto fra costoro e la società in cui si trovano inseriti.

L'etica del giornalismo si costruisce sui parametri di: libertà, verità, interesse pubblico.

Il giornalista tra potere e deontologia professionale

Durante gli ultimi decenni del XX secolo all'interno del giornalismo italiano alcuni hanno cercato di

rafforzare la concezione etica e su questa di costruire una serie di norme deontologiche. Anziche

ottenere il risultato di una categoria libera, protetta dagli appetiti e dagli assalti esterni, il nostro

paese deve constatare che gran parte dei giornalisti appartiene a fazioni e gruppi di pressione, che

prendono parte alle vicende politiche in qualità di eserciti schierati.

Negli ultimi anni anche nel nostro paese il dibattito ha avuto come oggetto principale il concetto di

privacy. Anche in Italia si è

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
12 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Dariozzolo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia dei processi culturali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Gavrila Mihaela.