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PELLEGRINI= COSTRUTTORI D'IDENTITA'

Figura del pellegrino: invenzione vecchia, ma la modernità l'ha messa sotto una nuova luce dandole una nuova svolta. Per i pellegrini nel tempo, la verità è altrove da dove stanno, il vero luogo è sempre a una certa distanza, dovunque si trova, non è il luogo dove vorrebbe essere. Importanti le strade, ma possono portare sulla cattiva via, hanno bisogno di fuggire dalle distrazioni della città e il luogo ideale è il deserto (mettere una distanza tra se stessi e i propri compiti): non è ancora diviso in posti e per questo è la terra dell'autocreazione. Si va nel deserto per perdere l'identità, per diventare anonimi si sente il silenzio parlare. Gli eremiti sono stati i primi a fare l'esperienza dell'essere sradicati e sgravati, il loro pellegrinaggio verso Dio era un esercizio di autocostruzione di sé. I protestanti (Weber)

realizzaronoun'impresa impensabile per gli eremiti, divennero pellegrini all'interno del mondo, era la loro vita quotidiana che a poco a poco si trasformava in un deserto. Sennett: Protestante figura modello dell'uomo moderno, tentato dalla solitudine, da un posto vuoto che non gli imponeva domande seducenti. Il pellegrinaggio è ciò che uno fa per necessità, per evitare di perdersi in un deserto. Questo "dare" significato è stato chiamato costruzione dell'identità, il pellegrino e il mondo deserto in cui egli cammina acquistano significato insieme, l'uno attraverso l'altro. Il significato e l'identità possono esistere solo come progetti, ed è la distanza che permette ai progetti di esistere. DISTANZA: insoddisfazione e denigrazione del qui e ora. Sempre lo spinge più avanti. Distanza si traduce differimento: il passaggio attraverso lo spazio è una funzione del tempo, le distanze.

Sono misurate attraverso il tempo che serve a cancellarle. IL tempo era una linea retta: vivere verso il progetto, direzionale, continuo e inflessibile, il pellegrino el'uomo moderno dovevano scegliere il loro punto di arrivo sperando che quella linea retta non si sarebbe curvata o deviata. Si faceva questa cosa, solo se si sapeva di avere poi un riscontro.

Il mondo è inospitale verso i pellegrini: il vero problema non era come costruire un'identità, ma come preservarla. Lasch il significato di identità si riferisce sia alle persone che alle cose, entrambe hanno perso la solidità, definitezza e continuità nella società moderna, non ci sono più oggetti duraturi, ma prodotti di consumo progettati per una rapida obsolescenza. La determinazione di vivere alla giornata: principio guida di ogni condotta razionale. Conta solo l'abilità di non stare fermi, l'essere in forma, bisogna evitare ogni fissazione dell'identità.

La nostra è l'età della pura razionalità di Giddens, attivata a proprio vantaggio, per ciò che se ne può derivare, ogni profondo legame potrebbe fare male quando arriva il momento di staccarsi. Il gioco della vita è veloce, non lascia il tempo di fermarsi per pensare e progettare piani elaborati. Frammentazione del tempo in episodi, separati dal loro passato e futuro, ciascuno conchiuso e concluso. A qualsiasi cosa tu tenga, cerca di ottenerla subito, non puoi sapere se la gratificazione che cerchi oggi sarà in egual misura gratificante domani. Il flaneur, il vagabondo, il turista e il giocatore sono le metafore utilizzate da Bauman per descrivere la strategia di vita postmoderna. Il flaneur (uomo marginale): i successori del pellegrino, Bighellonare: recitare la realtà umana come una serie di episodi, che sono eventi senza passato e senza conseguenze, Il flaneur è il "pittore della vita moderna" di Baudelaire.(Benjamin lo trasformo' in simbolo della citta' moderna), colui che vive la vita"come se", costruisce a piacimento delle storie con i frammenti sfuggenti della vita degli altri. Il flaneur e'il consumatore di oggi, colui che si aggira nel regno sicuro ed illusorio degli shopping malls, caratterizzati dalla episodicita' e apparenza degli incontri, dall'illusione di essere registi, pur essendo oggetto di regia. I flaneurs sono gli abitanti delle citta' pure e senza macchia, sorvegliate dalle videocamere, i consumatori della TV assolutamente non impegnativa. Nella loro vita la dipendenza si stempera nella liberta' e la liberta' va in cerca della dipendenza. Il vagabondo, figura non tollerata dalla modernita', perche' senza padroni e senza controllo, e' un estraneo ovunque vada. Il suo cammino e' erratico a differenza di quello del pellegrino. Mentre in passato il vagabondo vagava attraverso luoghi ordinati, oggi

Sono pochi i luoghi ordinati e sistemati per sempre, ora il vagabondo non è tale per la sua riluttanza o difficoltà a sistemarsi, ma per la scarsità di luoghi organizzati, perché il mondo si sta 'riconfezionando' a misura di vagabondo.

Turista: è come il vagabondo in movimento, non è mai del posto ma differisce la direzione dello stimolo al movimento: si muove seguendo uno scopo, è un ricercatore di esperienza cosciente e sistematico, vive un mondo fai da te, piacevolmente flessibile, ha un solo scopo: eccitare, compiacere e divertire. Il vagabondo è per lo più cacciato via. Il turista è invece attratto da esperienze di novità e di differenza. Cerca un mondo strutturato su criteri estetici, un mondo dove anche l'avventura sia dosata, addomesticata e sicura. Il turista ha una casa ovunque vada, il pacchetto di sicurezza, è il luogo dove si tolgono le armature e si disfano le valige, è la

serenità della casa che spinge il turista a cercare nuove avventure. Il vagabondo è un senza tetto. La casa del turista è percepita in modo ambivalente come rifugio o prigione, a seconda del momento. Si sente stretto a casa, ma ne sente la nostalgia in viaggio.

Giocatore: Il giocatore vive in un mondo soffice ed elusivo; ogni partita è una "provincia di significato" per sé. Non deve lasciare conseguenze durevoli, eppure il gioco deve essere senza pietà. Simile alla guerra..la guerra come gioco assolve gli individui dalla mancanza di scrupoli. Ironicamente "il segno della maturità postmoderna è la volontà di abbracciare il gioco a cuore aperto, come fanno i bambini!" nel gioco non esistono né l'inevitabilità né gli accidenti, niente è prevedibile o controllabile, ma nulla è del tutto immutabile o irrevocabile, ciò che importa è quanto bene uno gioca la

propria mano, esiste ilcolpo di fortuna. Nel gioco il mondo stesso è un giocatore, vi sono solo le mosse, il punto è indovinare lemosse dell’avversario e anticiparle, è il mondo del rischio, dell’intuizione, del prendere precauzioni. Iltempo, nel mondo come gioco, si divide in successioni di partite, ogni partita è fatta di convenzioni. Ognipartita ha un inizio e una fine, la preoccupazione è di partire al punto di partenza come se non si fosserogiocate altre partite prima, deve avere una fine chiara e incontestabile. Lo scopo del gioco è di vincere,quindi non ammette la pietà, la compassione, la commiserazione o la collaborazione.

In ognuno dei 4 tipi schematizzati di personalità postmoderna riscontriamo una buona dose dischizofrenia. Ci sono certi tratti che i 4 tipi condividono: effetti sugli atteggiamenti morali e politici dellagente, sullo status. Il contesto in cui gli atteggiamenti morali sono forgiati è

quello della politica dell'avviat, sono le strategie di vita postmoderne i fattori principali che danno forma alla situazione morale degli uomini e delle donne postmoderne. Hanno in comune la tendenza a rendere i rapporti umani frammentari e discontinui. Seguire l'impulso morale significa assumersi la responsabilità per gli altri coinvolgimento nel destino dell'altro e ad impegnarsi per il suo benessere. Il disimpegno è l'evitare di farsi obblighi. Il mondo è un insieme di oggetti potenzialmente interessanti, e il compito è quello di spremere da essi tutto ciò che d0interessante contengono. Nella percezione comune il dovere del cittadino postmoderno è quello di condurre una vita piacevole. Rapporti postmoderni: frammentarietà, ristrettezza, focalizzazione e superficialità di contatto. Tutte le società producono stranieri: chi non si adatta alle mappe cognitive, morali o estetiche del mondo e con la sua semplice

La presenza rende opaco ciò che dovrebbe essere trasparente, sconvolgono i modelli di comportamento stabiliti, sono un ostacolo alla realizzazione di una condizione di benessere generale, se compromettono la serenità diffondono ansia e preoccupazione.

L'umanità sopporta male i confini e i limiti e gli uomini che li oltrepassano diventano stranieri. Gli uomini da temere maggiormente erano quelli in uniforme: simbolo dei servitori dello stato, fonte di tutti i poteri, soprattutto di quello coercitivo sostenuto dall'autorità legittima di auto-assolversi dall'accusa di crudeltà disumana.

Lo stato, fonte, custode e unico garante della vita ordinata, imponeva la legge dell'ordine nell'esistenza e definiva l'ordine come chiarezza delle divisioni, delle classificazioni, delle ripartizioni e dei confini da rispettare severamente. Gli stranieri non erano in grado di adeguarsi alla concezione dell'ordine, seminano incertezza.

L'impresa di costruzione dell'ordine è una guerra dilogoramento dichiarato contro gli stranieri e tutto ciò che è anomalo. Strass per combattere questa guerra 2 strategie: 1. Antropofagia: annullare gli stranieri divorandoli per poi metabolizzarli rendendoli una copia perfetta di se stessi. 2. Assimilazione: rendere simile il dissimile, soffocare le distinzioni culturali e linguistiche, le tradizioni e i legami. Antropoemica: espellere gli stranieri, esiliarli dai limiti del mondo ordinato e impedire loro ogni comunicazione con chi sta dentro. Esclusione: confinare gli stranieri all'interno delle mura ben visibili del ghetto, divieti di condivisione, connubium e commercium, compiere un rituale di purificazione. Quando nessuna delle 2 era applicabile: distruggere gli stranieri fisicamente. Progetto liberale progetto nazionalista-razzista. Uomini diversi a causa delle differenti tradizioni alcuni individui non saranno mai convertiti in locali e particolari siti in cui.erano nati e cresciuti. Qualcosa di diverso da quello che sono, non èMa essendo prodotti dell'educazione e creazioni possibile liberarli dai loro difetti, ci si può soloCulturali erano flessibili e disponibili ad essere liberare di loro.forgiatisocietà moderna: l'annull
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A.A. 2011-2012
6 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MrStout di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Palumbo Mauro.