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6° CAPITOLO: FAMIGLIA, MATRIMONIO E VITA INDIVIDUALE

Concetti fondamentali

Nella vita abbiamo a che fare con le relazioni. La "relazione" è qualcosa di attivo, e per essere duratura richiede la conquista della fiducia dell'altra persona. La "famiglia" è un gruppo di persone legate da rapporti di parentela, all'interno del quale i membri adulti hanno la responsabilità di allevare i bambini. La "parentela": i legami di parentela sono fondati sul matrimonio o linee di discendenza tra consanguinei (nonni, madri, padri, figli). Il "matrimonio" è l'unione sessuale socialmente riconosciuta ed approvata tra 2 individui adulti. Quando 2 persone si sposano, stabiliscono tra loro un legame di parentela. Il vincolo matrimoniale, inoltre, coinvolge i genitori, le sorelle, fratelli e tutti i consanguinei di ciascuno dei 2 coniugi. Ovunque le relazioni familiari presuppongono più ampi gruppi di parentela.

Abbiamo la "famiglia dove ci sono 2 adulti che vivono sotto lo stesso tetto con i propri figli naturali od adottivi; e la "famiglia che riguarda parenti stretti, diversi da una coppia sposata coi figli, che vivono sotto lo stesso tetto. Essa può comprendere nonni, fratelli con le proprie mogli, zii e nipoti. Nelle società occidentali, il matrimonio, e quindi la famiglia, sono associati alla "monogamia", che significa che è illegale per gli uomini e per le donne essere sposati con più di un individuo alla volta. La "poligamia", invece, permette al marito o alla moglie di avere più di un coniuge. Vi sono 2 tipi di poligamia: 1) poliginia, che permette all'uomo di sposarsi con più di una moglie alla volta; 2) poliandria, che permette alla moglie di avere 2 o più mariti. La famiglia nella storia Un tempo i sociologi pensavano che prima dell'età moderna, la forma predominante di

della famiglia:

  1. La forma dominante è la famiglia nucleare, inserita nei rapporti comunitari, tra cui quelli con la parentela. Questa struttura non risultava del tutto separata dalla comunità. Per Stone, la famiglia non era per i suoi membri il principale luogo di attaccamento; infatti, gli individui non trovavano nell'ambiente familiare quell'intimità che noi oggi associamo ad esso. Il sesso non era una fonte di piacere, ma una necessità ai fini della procreazione. Quindi, la famiglia era un'istituzione aperta, senza calore, emozioni e molto autoritaria.

  2. Dall'inizio del XVI secolo, la famiglia nucleare è diventata un'identità separata e distinta dai legami con la parentela e la comunità. In questa fase, è importante l'amore tra i coniugi ed i figli, nonostante ci fosse un aumento dell'autorità paterna.

  3. La terza fase porta al tipo di famiglia per noi occidentali più nota.

del XX secolo, la famiglia italiana era principalmente formata da famiglie estese, con tre generazioni che vivevano sotto lo stesso tetto. Tuttavia, negli ultimi decenni, si è verificato un cambiamento significativo verso famiglie nucleari, con solo genitori e figli che vivono insieme. Oggi, la famiglia italiana è caratterizzata da un alto grado di individualismo affettivo, con un focus maggiore sull'autonomia e l'indipendenza dei singoli membri. La privacy domestica è molto importante e le relazioni familiari sono basate su forti vincoli emotivi. Inoltre, l'educazione dei figli è un aspetto fondamentale per le famiglie italiane, che dedicano molto tempo e risorse all'istruzione e alla formazione dei propri figli. Nel contesto globale, i modelli familiari variano notevolmente da una società all'altra. Mentre in alcune parti del mondo i tradizionali sistemi familiari sono ancora predominanti, nella maggior parte dei paesi si stanno verificando molte trasformazioni. I principali cambiamenti a livello mondiale includono la perdita di importanza delle famiglie estese e degli altri gruppi di parentela, la libera scelta del coniuge, il riconoscimento dei diritti delle donne e l'allargamento dei diritti dei bambini. In conclusione, la famiglia italiana ha subito grandi cambiamenti nel corso del tempo, passando da famiglie estese a famiglie nucleari. Oggi, la famiglia italiana è caratterizzata da un alto grado di individualismo affettivo, privacy domestica e attenzione all'educazione dei figli. Nel contesto globale, i modelli familiari variano notevolmente, con molte trasformazioni in corso in tutto il mondo.

Del nostro secolo, c'erano differenze tra le regioni italiane.

  • Umbria, Marche, Toscana, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia: famiglie multiple o estese;
  • Nelle regioni meridionali, invece, dominava la famiglia nucleare. Ancora maggiori sono le differenze se si va indietro nel tempo.

Dal '600 in poi, nelle città italiane ed in Sardegna, la popolazione si sposava ad un'età molto avanzata (26 anni gli uomini/28 anni le donne), e dopo le nozze, seguiva il modello di "residenza neolocale", cioè metteva su casa per conto proprio, andando a vivere in famiglie nucleari. Anche in Puglia, in Sicilia dominava la regola della residenza neolocale e la famiglia nucleare. Però, le donne si sposavano molto giovani, prima dei 19 anni ed anche a 18 anni. Nelle campagne d'Italia, invece, nell'800, le popolazioni si sposavano ad un'età adulta, però seguivano la "regola della residenza patriarcale".

cioè andavano a vivere coi genitori ed i fratelli sposati del marito. Tra gli stati agricoli, c'erano imezzadri che vivevano in famiglie multiple o estese, ed i braccianti vivevano per lo più in famiglie nucleari. La dimensione e la composizione della famiglia dei mezzadri dipendeva dall'ampiezza e dalle caratteristiche del podere. Il "contratto di mezzadria" prevede che tutti i componenti della famiglia lavorino solo per un determinato podere. Il proprietario sceglieva la famiglia più adatta partendo dalle esigenze del suo podere. Fino al 1920, i contratti prevedevano che nessun componente della famiglia mezzadrie potesse sposarsi senza chiedere l'autorizzazione al proprietario del podere. Diversa era la situazione dei "braccianti", che avevano un rapporto discontinuo sia con la terra che col proprietario della stessa. Divorzio e separazione in Occidente L'aumento dei divorzi. Per molti secoli, in Occidente, il matrimonio

È stato considerato indissolubile. Il “divorzio” veniva concesso solo in un numero limitato di casi, come la mancata consumazione del matrimonio. Alcuni paesi, come l’Irlanda, ancora non riconoscono il divorzio. In passato, prevaleva un “sistema accusatorio”, in base al quale chi doveva ottenere il divorzio, doveva accusare l’altro di crudeltà o di abbandono. Le prime leggi che prevedevano il divorzio senza colpa furono introdotte verso la metà degli anni ’60. In Italia, il divorzio è stato introdotto nel 1970. Il divorzio incide sempre di più sulla vita dei bambini, anche se è stato evidenziato che essi, nonostante il divorzio dei genitori, vivono comunque in un ambiente familiare, visto che il 70% delle donne e l’83% degli uomini divorziati si risposano nel giro di 3 anni. Ci sono casi dove, nonostante le coppie sono infelicemente sposate, possono decidere di rimanere unite, perché sono

preoccupate dalle conseguenze economiche ed emotive della separazione o non vogliono privare i figli di una famiglia. Lo scioglimento di una coppia. Diane Vaughan ha analizzato i rapporti tra i partner durante la separazione o il divorzio. Ella ha evidenziato che prima di quella fisica, c'è già stata una separazione sociale, nel senso che almeno 1 dei 2 partner aveva sviluppato un modello di vita proprio, dedicandosi a nuovi interessi e facendo nuove amicizie. Chi ha questi cambiamenti è il "partner iniziatore", che, magari, prima di aver fatto questi passi può aver cercato di cambiare il partner, convincendolo a comportarsi in modo accettabile. Ad un certo punto, però, l'iniziatore sente che i suoi tentativi sono falliti e, quindi, non più soddisfatto del rapporto, trova degli stimoli esterni alla coppia. Non sempre lo scioglimento della coppia viene diretto da una sola parte. Anzi, spesso, accade che la persona che primavengono formate a seguito di un divorzio o di una separazione dei genitori. Queste famiglie possono presentare sfide uniche, ma possono anche essere fonte di amore e supporto per i bambini. È importante che i genitori single ricevano il sostegno necessario per affrontare le difficoltà che possono sorgere nella gestione di una famiglia da soli. I genitori single possono trovare utile partecipare a gruppi di supporto o cercare consulenza professionale per affrontare le sfide emotive e pratiche che possono sorgere. Inoltre, è importante che i genitori single si prendano cura di sé stessi, sia fisicamente che emotivamente, in modo da poter essere presenti e disponibili per i propri figli. I bambini delle famiglie monogenitore possono beneficiare di una rete di supporto estesa, che può includere nonni, zii, zie e amici di famiglia. Queste figure possono offrire un sostegno emotivo e pratico ai bambini e ai genitori single. In conclusione, il divorzio e la separazione dei genitori possono avere effetti significativi sui bambini. Tuttavia, con il sostegno adeguato e l'amore dei genitori, i bambini possono adattarsi e prosperare in famiglie monogenitore. È importante che i genitori single cercano il sostegno necessario e si prendano cura di sé stessi, in modo da poter essere il migliore genitore possibile per i propri figli.

èdiretta da donne, visto che la moglie è quella che, di solito, ottiene la custodia dei figli dopo il divorzio. Circa il 60% delle famiglie di genitori soli, sono nate in seguito a separazione o divorzio. In questi casi, le persone possono avere esperienze di convivenza sporadica per un periodo di tempo abbastanza lungo.

Il padre assente. Il periodo compreso tra la fine degli anni ’30 e gli anni ’70 viene detto come quello del “padre assente”. Durante la 2° guerra mondiale ed il periodo successivo, il padre era assente poiché era colui che manteneva la famiglia e, quindi, lavorava dalla mattina alla sera. Con l’aumento del tasso di divorzio, il padre assente indica quel padre, che, in seguito alla separazione od al divorzio, ha un legame solo sporadico coi propri figli, oppure perde ogni contatto con essi.

Seconde nozze e famiglie ricostituite. Le seconde nozze. Questo fenomeno si può presentare in varie forme:

  • Coppie che si

risposano senza avere figli,

Coppie che vanno ad abitare col nuovo partner, portando con sé i figli nati da un matrimonio precedente,

Possano nascere bambini dal nuovo matrimonio,

Le coppie che si risposano, possono avere figli adulti che non vivranno mai in questa nuova famiglia.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
15 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Unina2 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Di Gennaro Giacomo.