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L'ECONOMIA GLOBALE IN CRISI
Crisi finanziaria statunitense del 2008 causata da pratiche azzardate di prestito (subprime). Tra il 2004 e il 2006 i tassi di interesse sui mutui subprime sono cresciuti e raggiunsero il livello che i debitori non erano più in grado di pagare le rate crescenti di rimborso. La crisi statunitense influenzò immediatamente tutto il mondo, portando a una recessione economica globale, con una diminuzione del PIL per due trimestri consecutivi. L'ultima recessione economica ha avuto impatti su molti aspetti della vita sociale, molte persone hanno perso il lavoro e sono rimaste disoccupate.
LA SOCIOLOGIA ECONOMICA
I fondatori della sociologia cercano di spiegare l'origine del capitalismo.
- Marx: studia il capitalismo come un sistema economico dinamico, ma distruttivo e fondato sullo sfruttamento. Esso si basa su relazioni sociali costruite attorno a una marcata disuguaglianza e alla proprietà privata.
- Durkheim: interessato alla
divisione del lavoro
- Weber: si concentra sulle forme economiche dell'agire sociale e anche al concetto di "interesse": le azioni determinate solo da esso dono fondate sulla razionalità strumentale ed dipendono dal presupposto che tutti gli individui si comportino in maniera analoga. Sosteneva che l'agire economico fosse tradizionale o attivo oltre che fondato sulla razionalità strumentale.
- Granovetter: elabora una teoria economica che sostiene che l'agire economico non può essere ridotto al calcolo razionale del profitto individuale o alla massimizzazione dell'interesse, ma dovrebbe essere collocato nelle reti sociali, in cui sono importanti le divisioni, i rapporti di potere, le organizzazioni, la cultura e la politica -> RADICAMENTO SOCIALE (socialembeddedness)
- Smith: individua i vantaggi offerti dalla divisione del lavoro. L'opera "la ricchezza delle nazioni" 1776, si apre
FORDISMO —> sistema di produzione di massa finalizzato ad alimentare mercati di massa, e corrisponde al periodo storico che va dall'inizio del 1900 al 1970, in questo periodo nacquero i contratti collettivi (accordi tra aziende e sindacati) che servivano per ottenere il consenso dei lavoratori all'utilizzo di sistemi automatizzati e attraverso il quale si costruiva una domanda sufficiente all'assorbimento di una produzione di massa. Ci sono varie ragioni del declino del fordismo: si fondava sulla fornitura di beni al mercato interno e risultava superato in un'epoca delle multinazionali; può essere applicato solo in alcuni settori industriali; allestire una catena di montaggio è costoso; per modernizzare un prodotto all'interno del sistema fordista è necessario un consistente reinvestimento; la produzione è facile da copiare. Fordismo e Taylorismo sono stati chiamati daalcuni studiosi definiscono questi sistemi come "sistemi a basso adattamento" perché i lavoratori sono strettamente sorvegliati e dotati di scarsa autonomia d'azione, il che porta a un livello basso di adattamento e insoddisfazione dei lavoratori. Il concetto di Post-Fordismo indica la radicale presa di distanza dai principi fordisti. Il suo sviluppo è dovuto al libro "Le 2 vie dello sviluppo industriale" di Piore e Sabel, che delinea una nuova era di produzione capitalistica in cui vi è flessibilità e innovazione. La produzione flessibile, di gruppo e globale è stata introdotta insieme all'automazione per riorganizzare il lavoro e accrescere la motivazione dei lavoratori, consentendo la collaborazione tra i gruppi. Ad esempio, si possono formare circoli di qualità o gruppi di minimo 5 persone e massimo 20 persone che si incontrano regolarmente per parlare del processo di produzione. Graham ha lavorato per 6 mesi in una linea di produzione in Indiana e ha scoperto che non sempre porta effetti positivi.
Perché la supervisione dei compagni di gruppo era solo un altro strumento dato in mano al manager per sfruttare i dipendenti. La produzione flessibile consente una customizzazione di massa dei prodotti, grazie ad internet che raccoglie le preferenze dei singoli clienti (es. Dell computers, i suoi clienti devono andare su internet e scegliere la loro configurazione preferita). Produzione globale: il controllo è in mano ai grandi venditori al dettaglio -> possiedono fabbriche in tutto il mondo e producono capi che poi vendono nei grandi magazzini e nei punti vendita. La sociologia economica si distingue dall'economia in quanto si focalizza sugli individui, che sono il punto di partenza dell'analisi economica.
LA NATURA MUTEVOLE DEL LAVORO
- Il lavoro è lo svolgimento di compiti che richiedono uno sforzo con l'obiettivo di produrre beni o servizi destinati a soddisfare i bisogni umani.
- Occupazione -> prestazione di lavoro retribuita.
Economia informale: attività non occupazionali che comportano talvolta un pagamento in denaro, o uno scambio di beni o servizi.
Nei paesi in via di sviluppo l'agricoltura è il settore predominante, mentre in quelli sviluppati conta pochissimi lavoratori.
Lavoro domestico: Il prima degli anni 60 si ignorava la sfera domestica presupponendo che ciò che accadeva nelle famiglie fosse un fatto privato. Questa ottica venne messa in disparte dal femminismo. Secondo Oakley il lavoro domestico è nato con la separazione della casa dal luogo di lavoro -> il lavoro retribuito diventa più importante mentre quello domestico invisibile -> diventa una questione femminile. Gli elettrodomestici hanno alleggerito la situazione molto faticosa in cui si trovavano le donne prima dell'industrializzazione, ma hanno aggiunto altri compiti da svolgere. Nello studio di Oakley le casalinghe giudicano
Monotoni i lavori che fanno e risentono di pressione psicologica per gli standard che si auto impongono -> le casalinghe ottengono ricompensa con il rispetto degli standard di pulizia e di ordine, inoltre non possono distinguere il lavoro dal tempo libero.
- Divisione del lavoro -> Nelle società moderne vige la con l'industrializzazione si costruirono le fabbriche e la produzione di massa sostituì quella artigianale. L'altissima divisione del lavoro ha portato ad un espansione dell'Interdipendenza economica. Marx sosteneva che la divisione del lavoro portasse il lavoratore alla situazione di alienazione (perdita di controllo sul processo di produzione che spesso conduce a sentimenti di indifferenza e ostilità verso il lavoro o verso l'intera struttura della produzione industriale. La diminuzione dei posti di lavoro nell'industria, con l'incremento del numero di addetti ai servizi è stata particolarmente rapida.
- La segregazione occupazionale di genere si riferisce al fatto che donne e uomini svolgono mansioni diverse.
- Segregazione verticale: concentrazione delle donne in posizioni di scarso potere, destinazione di donne e uomini in diverse categorie di impiego.
- Segregazione orizzontale: la flessibilità del part-time fa sì che spesso sia preferito dalle donne, che hanno la necessità di conciliare il lavoro con gli impegni familiari, ma ha anche una retribuzione ridotta. In molti paesi la retribuzione delle donne è ridotta rispetto a quella degli uomini, ma la differenza si riduce generalmente nel tempo.
- L'entrata delle donne nel mondo del lavoro ha cambiato le dinamiche familiari: gli uomini contribuiscono più del passato nelle attività domestiche, anche se i