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Disuguaglianza di genere e teorie sociologiche

Si asserisce che la disuguaglianza di genere è fondata sul conflitto tra un gruppo dominante (gli uomini) e un gruppo subordinato (le donne). Collins parla di proprietà sessuale.

3.3. La teoria neo-marxista

Alcuni sociologi neo-marxisti concordano con Collins ma fanno risalire questa supremazia alla struttura capitalistica più che al sistema di regolazione della disponibilità sessuale.

3.4. La teoria neo-psicoanalitica

Si parla di identificazione infantile. A causa di processi in gran parte inconsci, sia i bambini che le bambine si identificano più o meno esclusivamente con la madre nei primi anni di vita. I bambini subiscono però maggiori pressioni a sviluppare una identità separata da quella della madre, mentre per le bambine l'identificazione originaria perdura in maniera relativamente indisturbata.

4. Prospettive di uguaglianza tra i generi

I ruoli di genere sono in continua trasformazione ed è probabile che continueranno a cambiare.

Molto forti sono anche le resistenza al cambiamento, come dimostra la presenza minoritaria delle donne in un ambito politico.

Cap. 12 – Età e disuguaglianza

1. Età e struttura sociale

Uno status di età è una posizione sociale assegnata in base all'età anagrafica. Può essere considerato sia uno status ascritto (in base alla nascita) che uno status acquisito (in base a determinate prestazioni).

1.1. Età anagrafica e aspettative sociali

L'assegnazione di ruoli diversi a seconda dell'età avviene su base biologica. I ruoli che richiedono forza o perfetto controllo motorio diventano impossibili da svolgere con l'avanzare dell'età. Alcune volte però, i fattori biologici dipendono in parte da fattori sociali.

1.2. Norme sociali relative all'età

La nostra società ha un sistema di status e di ruoli collegati all'età, sancito da norme formali (non possiamo votare a 17 anni).

ma a 18, possiamo avere la patente solo a 18 anni) e norme informali( non vengono fissati limiti di età per sposarsi, avere figli o cominciale a lavorare). A questocorrisponde una stratificazione sociale per età.

2. La stratificazione sociale per età

2.1. Le basi sociali del ciclo di vita

Sembra naturale suddividere il ciclo di vita in diverse fasi distinte: infanzia, adolescenza, primamaturità, mezza età, vecchiaia. Molte di queste presunte suddivisioni "naturali" sono peròabbastanza recenti. Assume un'importanza particolare l'invenzione dell'adolescenza che mostral'importanza di grandi cambiamenti sociali avvenuti con la rivoluzione industriale.

L'industrializzazione, minava alla base due modi per favorire il passaggio dall'infanzia all'etàadulta: l'apprendistato e il servizio domestico. Lungi dall'essere una fase fissa dello sviluppoumano, l'adolescenza è una

costruzione sociale che risale a un periodo particolare della storia.

2.2. I riti di passaggio

La transizione dall’n alla’altra fase della vita viene segnata da riti di passaggio sottolineati da cerimonie. Nella tradizione giudaico-cristiana, specifici rituali simbolici accompagnano i momenti salienti del ciclo di vita: battesimo, cresima, matrimonio, funerale.

Nella maggior parte dei paesi industrializzati, questi riti sono diventati sempre meno importanti. I riti di passaggio svolgono due funzioni: creano una certa solidarietà sociale e danno significato ad alcuni cambiamenti della vita.

3. Teorie dell’invecchiamento

Nel corso dell’ultimo decennio, si è registrato un crescente interesse per la gerontologia, ossia per lo studio delle persone anziane.

Teoria del disimpegno
Teoria dell’attività
Teoria della subcultura
Teoria delle risorse

Ma nessuna di queste teorie offre un quadro esaustivo della complessità e della varietà dei

processi di invecchiamento. Gli anziani sono individui con storie, origini, personalità e stili di vita unici. Qualsiasi teoria dell'invecchiamento deve tener conto di questi tratti individuali.

I problemi degli anziani

4.1. Dipendenza e perdita di ruolo

I giovani sono abituati ad avere il controllo della propria vita: la vecchiaia, invece, porta con sé la progressiva diminuzione delle prestazioni fisiche e mentali e dunque la dipendenza dagli altri. Gli anziani devono anche rinunciare ai ruoli che un tempo svolgevano. Poiché esistono ben poche ricompense collegate al ruolo di anziano, si reputa che gli individui vi si adattino con difficoltà. Sicuramente comunque vi sono anziani che hanno una vita meno facile di altri.

4.2. Problemi economici e isolamento

In alcuni casi gli anziani sono più ricchi dei giovani. In generale la vita economica degli anziani è alquanto problematica a causa di pensioni che sempre più difficilmente garantiscono

Il livello di vita in precedenza. Alcuni anziani preferiscono essere indipendenti e vivere da soli, traendo sollievo dal non sentirsi di peso per i figli, mentre coloro che non sono autosufficienti vengono ospitati in case di riposo.

Studi hanno dimostrato che gli anziani sono più attivi quando possono interagire con persone di tutte le età, anche se sembrano preferire la compagnia dei propri coetanei.

5. La mobilitazione politica degli anziani

Si crede che gli individui che entreranno progressivamente nell'esercizio della terza età saranno probabilmente più istruiti, sani, ricchi e attivi dei loro predecessori. Un certo grado di diseguaglianza continuerà a sussistere: le persone molto anziane, come quelle molto giovani, non sono in grado di fornire le stesse prestazioni degli adulti nel pieno delle proprie capacità. L'età può rendere impossibile l'adempimento di determinati ruoli.

Cap. 13 - La Famiglia

matrimonio di un individuo con più di una persona. La poligamia può essere ulteriormente suddivisa in poliginia, che è il matrimonio di un uomo con più di una donna, e poliandria, che è il matrimonio di una donna con più di un uomo. Ruoli di genere: tradizionalmente, nella famiglia nucleare, il padre assume il ruolo di capofamiglia e sostentatore economico, mentre la madre si occupa principalmente delle faccende domestiche e dell'educazione dei figli. Tuttavia, negli ultimi decenni, i ruoli di genere all'interno della famiglia sono diventati sempre più flessibili e possono variare notevolmente da famiglia a famiglia. Dimensione della famiglia: la dimensione della famiglia può variare notevolmente da una coppia senza figli a famiglie numerose con molti figli. La dimensione della famiglia può essere influenzata da fattori come la cultura, l'economia e le preferenze personali. Struttura generazionale: la famiglia può essere composta da una singola generazione (ad esempio, una coppia senza figli) o da più generazioni (ad esempio, una famiglia estesa con nonni, genitori e figli). La struttura generazionale può influenzare le dinamiche familiari e i ruoli dei membri della famiglia. Relazioni familiari: le relazioni familiari possono essere caratterizzate da amore, affetto e supporto reciproco, ma possono anche essere complesse e conflittuali. Le dinamiche familiari possono essere influenzate da fattori come la comunicazione, la cultura e le esperienze individuali dei membri della famiglia. In conclusione, le strutture familiari sono estremamente variabili e dipendono da una serie di fattori. Non esiste un'unica forma di famiglia "corretta" o "normale", ma piuttosto una vasta gamma di configurazioni familiari che riflettono la diversità umana.matrimonio di una sola persona con più partner. A sua volta la poligamia può distinguersi in due diverse forme: la poliginia ossia il matrimonio di un uomo con più donne e la poliandria ossia il matrimonio di una donna con più uomini. Esiste anche il matrimonio di gruppo, ossia il matrimonio di più uomini con più donne. Scelta del coniuge: due sono i principali sistemi che regolano la scelta: l'esogamia (impone la scelta all'esterno di determinati gruppi) e l'endogamia (che impone la scelta entro determinati gruppi). Modelli di residenza: le società si differenziano anche per il luogo in cui la coppia sposata va a vivere: nel modello di residenza neo-locale (più frequente ad occidente) la coppia appena sposata si separa fisicamente sia dalla famiglia del marito sia da quella della moglie. Nel modello di residenza padrilocale la coppia va a vivere con i parenti del marito; nel modello di residenza matrilocale la coppia va a vivere con i parenti della moglie.

A vivere con i parenti della madre. Discendenza ed eredità: i sistemi di discendenza possono essere di tre tipi: padrilineare (la parentela è tracciata per linea maschile), matrilineare (rara, parentela tracciata per linea materna), discendenza bilineare (prevale in occidente, la parentela viene tracciata sia per linea maschile che per linea femminile).

3. Teorie della famiglia

Gli approcci dominanti sono la teoria funzionalista e quella del conflitto

3.1 Teoria funzionalista

Anni 50-60 del '900. la famiglia era considerata in rapporto ai bisogni sociali che soddisfa. Importante interesse per l'analisi dei cambiamenti (che avrebbero portato a una sua perdita di funzioni.) relativi al ruolo sociale della famiglia.

- Funzioni economiche: in tutte le società la famiglia svolge un ruolo economico fondamentale. Una delle trasformazioni date dall'industrializzazione è stato il declino di questo sistema. Con lo spostamento della produzione fuori

dell'assistenza sociale ha ridotto questa responsabilità della famiglia. Oggi, i servizi sociali e sanitari sono forniti dallo Stato e da altre organizzazioni, alleviando la famiglia da questo compito. - Ruolo economico: in passato, la famiglia era responsabile della produzione di beni e servizi per il proprio sostentamento. Con l'industrializzazione e l'avvento dell'economia di mercato, questo ruolo è stato gradualmente trasferito alle imprese e al settore pubblico. La famiglia si è quindi concentrata principalmente sul consumo e sulla gestione del reddito familiare. - Ruolo educativo: l'istruzione dei figli è diventata sempre più affidata alle istituzioni scolastiche. Le scuole forniscono un'istruzione formale e strutturata, mentre la famiglia si occupa principalmente dell'educazione informale e dei valori culturali trasmessi attraverso l'esempio e l'interazione quotidiana. - Ruolo emotivo: la famiglia continua a svolgere un ruolo fondamentale nel fornire sostegno emotivo e affettivo ai suoi membri. È un luogo in cui le persone possono trovare conforto, comprensione e amore. Tuttavia, anche questo ruolo è stato influenzato dai cambiamenti sociali, come l'aumento del numero di famiglie monoparentali e l'importanza crescente delle reti sociali al di fuori della famiglia. In conclusione, la famiglia ha subito profonde trasformazioni nel corso dei secoli a causa dei cambiamenti sociali, economici e culturali. Sebbene il suo ruolo sia cambiato, la famiglia continua a svolgere un ruolo importante nella società moderna, anche se le sue funzioni sono state in parte assunte da altre istituzioni.

industriale ha ridotto drasticamente questa funzione

3.2 Teoria del conflitto

Insiste sulle relazioni di potere all'interno della famiglia. Sottolinea anche riflessi dei conflitti sociali che si consumano all'esterno. I primi sostenitori furono Marx ed Engels, secondo i quali la rivoluzione industriale aveva trasformato la famiglia in un insieme di relazioni fondate sullo scambio monetario. Una versione moderna della teoria del conflitto applicata alla famiglia è fornita dalla Hartmann.

4. La famiglia occidentale

4.2 Il matrimonio in occidente

Il tasso di nuzialità è stato in costante e significativo declino. Questo fenomeno non va interpretato come una minor propensione al matrimonio ma anche come risultato di una più generale trasformazione demografica della società. Importante è la variazione dell'età media in cui ci si sposa (M_ 26-30 anni D_ 23-27 anni). Rilevante anche l'aumento delle convivenze.

4.3 Le seconde

nozzeCoppie di sposi dei quali almeno uno abbia avuto una prece

Dettagli
Publisher
A.A. 2004-2005
31 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Rossi Luigi.