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FAMIGLIE E VITA FAMIGLIARE
Cos'è la famiglia?
Una prospettiva globale e storica
Benché sia un'istituzione universale, la famiglia ha assunto nei vari contesti sociali forme radicalmente diverse. Nei paesi occidentali quando si parla di famiglia tradizionale generalmente si fa riferimento alla famiglia coniugale nucleare, molte altre forme familiari possono essere individuate nel corso della storia e nelle varie culture, per esempio i matrimoni nell'epoca premoderna occidentale erano un po' ovunque il frutto di strategie familiari, si parla a questo proposito anche di poligamia. In alcune società erano persino autorizzati matrimoni tra cugini e fratelli se membri dell'élite regnante. In Occidente, la famiglia basata sul male breadwinner è diventata il modello di famiglia ideale intorno alla metà del ventesimo secolo. In tutti i paesi occidentali le famiglie sono cambiate molto in direzioni inaspettate, segnalando ancora una
volta come quella della vita delle famiglie sia una storia di continui cambiamenti.Famiglia o sistema di parentela? Gli scienziati sociali che studiano le popolazioni intendono per famiglia l'insieme delle persone legate da vincoli biologici e/o giuridici che convivono in una stessa abitazione. Si tratta tuttavia di una definizione piuttosto stretta a cui molti preferiscono definizioni più ampie basate su elementi soggettivi. L'antropologa Carol Stack ha definito le reti di sostegno sulle quali residenti dei quartieri più poveri possono fare affidamento "parenti fittizi", ossia persone su cui contare e a cui dare sostegno, con cui sentirsi legati come fossero membri della propria famiglia. Gli antropologi che studiano questa istituzione in culture diverse parlano di sistemi di parentela, essi legano le persone le une alle altre in modi molto diversi a seconda delle regole e dei costumi della comunità. I sociologi distinguono inoltre la famiglia.che la famiglia si adatti a nuove realtà economiche. Secondo questa prospettiva, la crisi economica e il cambiamento dei ruoli di genere hanno portato alla necessità di nuovi modelli familiari, come famiglie monoparentali o famiglie con entrambi i genitori che lavorano. Questo approccio suggerisce che la famiglia debba essere flessibile e adattabile alle sfide economiche del mondo moderno. La prospettiva culturale La prospettiva culturale sostiene che i cambiamenti nella famiglia riflettano i cambiamenti culturali più ampi nella società. Secondo questa prospettiva, la famiglia tradizionale basata sul matrimonio eterosessuale e sulla divisione tradizionale dei ruoli di genere sta cedendo il passo a nuovi modelli familiari che riflettono una maggiore diversità e tolleranza. Questa prospettiva sottolinea l'importanza di rispettare e valorizzare la diversità familiare e di adattare le politiche sociali per supportare tutti i tipi di famiglie. La prospettiva psicologica La prospettiva psicologica si concentra sugli effetti dei cambiamenti familiari sul benessere psicologico dei membri della famiglia. Secondo questa prospettiva, i cambiamenti nella famiglia possono avere sia effetti positivi che negativi sulle persone coinvolte. Ad esempio, la separazione dei genitori può essere traumatica per i bambini, ma allo stesso tempo può anche portare a una maggiore autonomia e resilienza. Questa prospettiva sottolinea l'importanza di fornire supporto psicologico alle famiglie durante i periodi di transizione e di promuovere relazioni familiari sane e positive. In conclusione, le famiglie stanno cambiando a causa di una serie di fattori, tra cui cambiamenti economici, culturali e psicologici. È importante adattarsi a questi cambiamenti e adottare politiche sociali che sostengano tutti i tipi di famiglie, promuovendo il benessere e la felicità dei loro membri.nuovi assetti. In base alla prospettiva della ristrutturazione economica, l'attenuarsi delle differenze di genere, l'aumento delle famiglie a due carriere e la nuova insistenza sulla scelta individuale sono tutti fenomeni da considerare conseguenze indirette del nuovo ordine economico. Dunque se oggi le famiglie sono più vulnerabili non è perché hanno respinto i preziosi valori della famiglia, ma perché non possono più contare, per provvedere ai propri bisogni, su un sistema economico e sociale stabile e prevedibile. La prospettiva di genere Sottolineare le cause economiche all'origine dei cambiamenti della famiglia è importante, ma non basta a spiegarli. Mentre l'affermarsi di nuovi ruoli di genere ha spinto le donne a entrare e rimanere nel mercato del lavoro e ha dato vita a famiglie a due redditi, la struttura delle occupazioni e i modelli di divisione del lavoro di cura non si sono adeguati a tali cambiamenti. La prospettivadelle donne è stato richiesto di assumere il ruolo di cura e sostegno emotivo all'interno della famiglia, mentre agli uomini è stato assegnato il ruolo di provvedere economicamente. Tuttavia, negli ultimi decenni, si è assistito a un cambiamento significativo nei ruoli di genere. Le donne hanno iniziato a entrare massicciamente nel mondo del lavoro e a cercare una realizzazione professionale, mentre gli uomini hanno iniziato a prendersi maggiormente cura della famiglia e ad assumere un ruolo più attivo nella vita domestica. Questa ridefinizione dei ruoli di genere ha portato con sé una serie di sfide. Da un lato, le donne si trovano spesso a dover conciliare le responsabilità familiari con quelle lavorative, cercando di bilanciare le richieste di entrambi gli ambiti. Dall'altro lato, gli uomini si trovano a dover affrontare una pressione sociale per essere sempre più presenti e coinvolti nella vita familiare, nonostante le aspettative tradizionali che li vedevano come principali "portatori di pane". Inoltre, la ridefinizione dei ruoli di genere ha generato una serie di paradossi e dilemmi. Ad esempio, mentre le donne cercano di affermarsi professionalmente, spesso si trovano a dover affrontare discriminazioni e stereotipi di genere che limitano le loro opportunità di carriera. Allo stesso tempo, gli uomini che cercano di assumere un ruolo più attivo nella vita familiare possono essere oggetto di giudizi e pregiudizi sociali. In conclusione, la ridefinizione dei ruoli di genere è un processo in corso che presenta sfide e contraddizioni. Tuttavia, è importante continuare a lavorare per una società più equa e inclusiva, in cui uomini e donne possano avere le stesse opportunità e libertà di scelta nella vita familiare e lavorativa.le donne divennero le responsabili dei compiti effettivi di cura nello spazio domestico mentre gli uomini si occupavano del lavoro fuori casa. Sono più di una le svolte sociali che hanno contribuito a modificare l'istituzione del matrimonio, il diffondersi dei mezzi di contraccezione ha dato loro e ai relativi partner la possibilità di fare scelte riproduttive consapevoli. Oggi è anche molto più facile uscire da un matrimonio che non risponde più alle nostre aspettative. L'insieme di questi cambiamenti hanno contribuito alla deistituzionalizzazione del matrimonio affiancandogli un'ampia varietà di alternative, come le convivenze o le coppie di fatto, le relazioni seriali quelle omosessuali, la vita da single. Questi nuovi ideali alla base dei matrimoni provano anche che sono nuovi gli stessi criteri che guidano la scelta del partner e la definizione delle relazioni importanti. Negli anni 70 i tassi di divorzio erano particolarmenteelevati in alcuni paesi e nei decenni successivi il tasso di divorzio iniziò a salire, negli ultimi anni invece sta calando. A partire dalla metà degli anni 60 tutti i paesi occidentali registrano una intensa caduta della fecondità.
Madri, padri e conflitto lavoro-famiglia
Considerati in passato come sfere distinte, casa e il luogo di lavoro sono oggi messi in rapporto da una metafora molto diversa. Il lavoro di cura è tanto importante per la sopravvivenza della famiglia quanto portare un reddito a casa. La maggioranza delle madri ha oggi un lavoro fuori casa retribuito anche negli anni in cui i figli sono molto piccoli, inoltre, le oscillazioni relative ai tassi di occupazione femminile riflettono molto più spesso, al pari di quelli degli uomini, l'aumentare o il ridursi delle opportunità di lavoro al mutare della fase economica. Sebbene la distanza tra quanto le donne e gli uomini fanno in casa sia diminuita nel tempo, con uomini sempre
pieno, è spesso la donna che lavora a tempo parziale o che si occupa principalmente delle responsabilità domestiche. Questo modello può generare tensioni e difficoltà per entrambi i genitori, ma offre anche nuove opportunità di crescita e sviluppo per i figli. Le donne, in particolare, sono ancora più coinvolte nel lavoro di cura e spesso devono adattare la loro partecipazione al mercato del lavoro quando diventano madri. Questo può comportare una riduzione delle ore lavorative o una scelta di lavori più flessibili, al fine di conciliare le responsabilità familiari con quelle professionali. Tuttavia, il confine incerto tra casa e lavoro può creare vincoli di tempo e contraddizioni. Le donne possono sentirsi costantemente divise tra le richieste del lavoro e quelle della famiglia, cercando di bilanciare le esigenze di entrambi. Questo può generare stress e tensione, ma può anche offrire nuove opportunità di crescita e realizzazione personale. È importante sottolineare che il coinvolgimento dei padri nella cura e nell'educazione dei figli è aumentato rispetto alle generazioni precedenti. Sebbene il loro coinvolgimento sia ancora inferiore a quello delle madri, si è registrato un progresso significativo rispetto ai padri e ai nonni precedenti. Questo cambiamento sociale è positivo, poiché offre ai bambini la possibilità di avere un rapporto più stretto con entrambi i genitori e di beneficiare di diverse prospettive e competenze. In conclusione, crescere in una famiglia del XXI secolo può essere un'esperienza complessa, ma ricca di opportunità. Le donne sono ancora più coinvolte nel lavoro di cura e spesso devono adattare la loro partecipazione al mercato del lavoro quando diventano madri. Tuttavia, il coinvolgimento dei padri nella cura dei figli è aumentato, offrendo ai bambini la possibilità di avere un rapporto più stretto con entrambi i genitori.parziale è la donna moglie e madre. Decenni di ricerche hanno dimostrato che, i bambini non soffrono se le loro madri lavorano fuori casa, gli autori che considerano dannoso per lo sviluppo dei bambini il lavoro delle madri si rifanno ai risultati di ricerche che tendono a riferirsi a un numero molto ristretto di bambini e che rilevano effetti lievi. Molti studi europei mostrano anche che frequentare i servizi per la prima infanzia, come nidi e scuole materne faccia bene alle donne, ai figli e alla famiglia. Crescere con genitori divorziati o con un solo genitore Una delle questioni più dibattute, è se e in che misura sia importante per i bambini crescere con entrambi i genitori invece che uno soltanto. Le differenze tra i risultati dei bambini che vivono con un solo genitore e quelli dei bambini che vivono con due genitori diminuiscono considerevolmente quando il genitore single è in grado di assicurare da solo un reddito uguale o simile a quello guadagnato nellaCrescere con genitori dello stesso sesso. Man mano che le relazioni tra persone dello stesso sesso sono diventate più comuni e più accettate, i sociologi hanno iniziato a chiedersi se crescere con genitori dello stesso sesso abbia conseguenze sui bambini. È comprensibile che coloro che si oppongono alle relazioni omosessuali per ragioni biologiche abbiano cercato di sfruttare la questione del benessere dei bambini nel tentativo di dimostrare la fondatezza della loro avversione. La ricerca sul benessere dei figli piccoli di genitori omosessuali.
ha tuttavia dimostrato che non c'è ragione di nutrire preoccupazioni, stilando unarassegna delle ricerche disponibili per la Corte Suprema americana impegnata nell'esame di una controversia relativaa un matrimonio omosessuale, l'American Sociological Association ha sostenuto che "i bambini cresciuti da genitori dello stesso sesso se la cavano tanto bene quanto quelli cresciuti da genitori di sesso diverso". Il volto in mutamento dell'infanziaLa ragione per cui i bambini possono crescere bene in una varietà di contesti familiari e tipi di famiglie e che risulta più importante la qualità e le dinamiche delle relazioni famigliari che la loro forma. Da uno studio sui "figli della rivoluzione del genere", ossia bambini cresciuti in questi anni di trasformazione della famiglia, emerge che i nuclei meglio in grado di far vivere bene i propri figli sono i nuclei capaci di rispondere in modo flessibile ai problemi direddito ei genitori ai figli. Secondo Lareau, le famiglie di classe media e alta tendono ad adottare uno stile educativo "concertato", caratterizzato da un coinvolgimento attivo dei genitori nella vita dei figli, una comunicazione aperta e un'attenzione particolare all'educazione formale. Al contrario, le famiglie di classe lavoratrice e bassa tendono ad adottare uno stile educativo "accomodante", caratterizzato da una maggiore autonomia dei figli, una comunicazione più diretta e un'attenzione meno focalizzata sull'educazione formale. Questi diversi stili educativi hanno conseguenze significative sulle opportunità e sul successo dei bambini. I bambini provenienti da famiglie di classe media e alta, che beneficiano di uno stile educativo concertato, hanno maggiori possibilità di accedere a risorse e opportunità che favoriscono il loro sviluppo e successo. Al contrario, i bambini provenienti da famiglie di classe lavoratrice e bassa, che si trovano in un contesto educativo accomodante, possono essere svantaggiati nel loro percorso di crescita e nel raggiungimento dei loro obiettivi. È importante sottolineare che non esiste uno stile educativo migliore o peggiore, ma piuttosto stili educativi diversi che riflettono le risorse e le priorità delle diverse famiglie. Tuttavia, è fondamentale riconoscere che le disuguaglianze educative possono essere perpetuate attraverso la trasmissione di questi stili educativi da una generazione all'altra. In conclusione, la società e le istituzioni devono essere consapevoli dell'importanza degli stili educativi familiari e delle disuguaglianze che possono derivarne. È necessario promuovere politiche e programmi che favoriscano l'accesso equo a risorse e opportunità educative per tutti i bambini, indipendentemente dallo stile educativo adottato dalla loro famiglia. Solo così sarà possibile garantire un futuro più equo e inclusivo per tutti.