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CAPITOLO 15-SOCIETA' CIVILI E AZIONE COLLETTIVA
Alexis de Tocqueville fu uno dei primi a sottolineare le condizioni sociali necessarie
all'emergere delle associazioni della modernità, ponendola nel Nuovo Mondo
egualitario.
A parità di situazioni, piu un paese è egualitario (cioè piu ampiamente sono ripartiti in
seno alla sua popolazione i mezzi di azione e comunicazione, più questo paese dovrebbe
essere favorevole al formarsi di associazioni. Mondo contadino del nord, grazie e
tradizioni di governance ecclesiastica e giudiziaria congiunte, le associazioni nella loro
forma moderna si diffusero con vigore nella seconda metà dell'800. In Europa orientale
dopo il 1989, non si formò una <<società civile>>, critiche contro questo partito
comunista senza dire cosa si sarebbe auspicato al suo posto.
Organizzazione e protesta di classe
Partecipazione associativa attiva è molto diffusa tra le classi dirigenti europee.
Somiglianza tra classi sociali dell'Europa nordoccidentale e le società civili Statunitensi
è posta in evidenza dal fatto che negli USA vi è un maggior numero di adesioni a
organizzazioni professionali, sindacati solo peso relativo.
Unioni sindacali sono in declino nella maggior parte dei paesi a partire dagli anni 70 e
inizi industrializzazione. Solidarnosc polacco organizzazione anticomunista che si è poi
indebolita negli anni 2000 con le altre organizzazioni polacche. Peso delle
organizzazioni sindacali europee sottolineato dalla fusione delle due principali
confederazioni sindacali al mondo, Confederazione internazionale dei sindacati liberi e
Confederazione mondiale del lavoro, socialdemocratica e cristiana, a cui si sono
aggiunte altre organizzazioni comuniste.
Accordi collettivi riguardano anche organizzazioni poste dall'altra parte dello scacchiere
dell'azione di classe, quelle dei padroni, sono sviluppate solo nei pesi nordici oppure in
organizzazioni decentrate meno importanti. In Europa sono quasi identiche alle unioni
sindacali, in America invece prevale l'azione individuale.
In Europa orientale vi è ancora un aspetto della società civile influente, l'interesse per la
politica e i dibattiti politici. Ciò implica un altra frattura tra il nordest e il sudovest.
Schemi alternativi di protesta e associazione tendono a dividere l'Europa occidentale in
nord e sud. Nord giocano un ruolo importante le differenziazioni strutturali tra come
l'egualitarismo sociale, azione e comunicazione collettiva, determinante anche l'eredità
culturale. Insurrezioni di massa spesso rivelate inefficaci, sul lp invece, l'associazione si
rivelava foriera di speranza. Paesi nordici forte tasso di organizzazione associativa e
tassi molto deboli di conflitto, spesso sfociano in scioperi e boicottaggi per la forza di
appartenenza a una determinata classe sociale.
Movimento operaio età dell'oro tra la fine degli anni 60 e inizio degli anni 80, sia per
manifestazioni e organizzazioni sia per potenza elettorale. Autunno caldo del 68 in
Francia, soprattutto nei paesi piu sviluppati del mondo, specialmente in europa. Anni 80
regresso che significa minore partecipazione agli scioperi.
Proteste e movimenti nelle nazioni federali dell'est
Nell'era comunista, l'Europa orientale si presentava come un'entità totalitaria, una
società autoritaria di tipo federale, nella quale gli stati erano subordinati all'apparato dei
partiti comunisti al potere. Partiti che erano organizzazioni giganti.
I partiti comunisti non erano le uniche forme di associazione: esistevano anche altri
partiti, entità subordinate per lo piu organizzazioni di massa, e sindacati di ogni tipo.
Germania dell'est era la piu organizzata anche per le adesioni al volontariato.
Anni 80 Polonia letteratura dissidente, contraria alla letteratura postcominista e
anticomunista, questa sviluppò una visione sociale normativa volta alla pluralità, legalità
e diritto alla vita privata. All'Europa orientale mancava una sfera pubblica autonoma,
dove ognuno poteva esprimere la propria opinione in pubblico.
Proteste contro il comunismo in Polonia e Lituania, movimenti di protesta economica in
Polonia prima per denunciare le condizioni di lavoro, poi per l'impennata dei prezzi del
cibo.
Problemi incontrati dal potere comunista nell'Europa del dopoguerra erano concentrati
nell'Europa centrale. In questo conflitto di potere si trovarono implicate tre grandi forze:
-La classe operaia e la difesa dei suoi interessi economici immediati
-Nazionalismo militante
-Interesse alla sicurezza difeso dai sovietici
Nazionalismo militante deriva dalle tradizioni nazionali e dal modo in cui la storia
moderna le ha collaudate.
Il comunismo è finito in 3 modi: dissoluzione, negoziazione e capitolazione. In tutti e tre
i casi l'azione collettiva ha giocato un ruolo importante. Fine al comunismo come regime
politico, cambiamento del sistema a livello delle istanze piu alte.
Cammino verso il cambiamento determinante per l'intera Europa orientale, si
incoraggiavano le riforme. Gorbacev cambiamento politico radicale, aprire canali, 1989
elezioni semilibere.
Dopo scontri, a sferrare colpo diretto all'Urss fu il conflitto che scuoteva le cerchie del
potere, una settimana dopo il colpo di stato tutte le repubbliche europee lasciarono
l'unione.
Polonia rappresenta una fine negoziata, ha visto svilupparsi e mantenersi movimenti di
massa autonomi. Operai inglesi e polacchi si battevano per le stessa cause negli anni 60
70 e 80, reclamavano misure di protezione a breve termine in un mondo dove non ci si
fidava dei padroni. Sfiducia e impegno militare visti come ostacolo all'arricchimento
capitalista.
Lotte urbane in Romania e in altri stati dove i regimi politici non furono in grado di
risolversi e di dare avvio al cambiamento. Governi si trovarono a affrontare la prova
delle elezioni libere. Cambiamento lanciato da prove di malcontento, tedeschi che
fuggirono dalla Germania dell'est e anche da manifestazioni pacifiche a Lipsia.
Azioni collettive implicate nella caduta del comunismo non erano azioni di società civili
ma potere improvviso delle folle e manifestazioni delle società nazionali. Sono state le
politiche nazionali a far esplodere il sistema comunista e non appelli in favore della
democrazia, capitalismo o anche consumo. La politica nazionale è uno stratagemma del
potere, il nazionalismo un'ideologia. Azione collettiva non è sempre data dall'ideologia
ma anche dai segnali inviati dal leader.
Milosevic politica aggressiva verso il sistema ingiusto e anche con violenza verso le
altre nazionalità; El'cin voleva neutralizzare Gorbacev e il potere federale sovietico ma
ciò non gli consentì di sfuggire alla caduta del socialismo comunista, in quanto
esistevano gia i germi del conflitto intorno alla questione di una federazione
multinazionale. Khol ha rivestito il terzo ruolo chiave nella decomunistizzazione
nazionalista dell'Europa. Cancelliere della Germania occidentale si rese conto che la
caduta del regime avrebbe permesso l'unificazione della Germania, le politiche nazionali
si impegnarono nella rivoluzione del sistema.
Studenti, femministe e altri nuovi movimenti di protesta
Fine anni 60, inizio 70 apogeo della società industriale e inizio della
postindustrializzazione.
Sviluppo dell'istruzione di massa e la rimessa in questione dei sistemi coloniali
incrinarono la fiducia nata dal boom del dopoguerra. Conflitti di classe allo zenit,
sempre più importante quelli degli studenti. Non sono attori sociali nuovi, fin dal
Medioevo la loro azione fu fondamentale, ruolo capitale nei movimenti nazionalisti e
poi nazional-democratici e nelle rivoluzioni durante l'800. L'azione studentesca
presentava due caratteristiche fondamentali, era essenzialmente internazionalista e
spesso antinazionalista. Solidarietà con altri popoli era un aspetto nuovo, si
identificavano con vietnamiti, neri dell'america del sud. Sensibilità internazionalista
portò alle massime conseguenze il malcontento rispetto a quanto veniva fatto per
l'istruzione di massa. La guerra del Vietnam fu elemento scatenante anche in Francia
dove si era già consumata un colpo di stato. I movimenti studenteschi degli anni 70 si
rinnovarono anche in tema di azione collettiva con un'azione detta azione triangolare.
Azione era contro lo Stato o l'università e lo scopo era quello di formulare un messaggio
di ordine generale che potesse venir trasmesso dai mezzi di comunicazione di massa.
Nuovo movimento studentesco ebbe inizio nel 1964 negli USA, sostegno al diritto del
lavoro dei neri del sud e si opposero alla guerra. Da qui si estese a Berlino che era uno
degli avanposti del mondo libero e per le nuove generazioni campo di espressione per le
visioni di sinistra. Germania, Francia, Italia ebbero i movimenti più virulenti, in altri
paesi meno e ciò sta a significare una minore istruzione superiore, in altri paesi fu causa
secondaria della diffusione della democrazia. Azione collettiva degli studenti era
chiamata movimento ma poteva definirsi un susseguirsi di manifestazioni. Anni 70
manifestazioni di sinistra spesso comuniste.
Persone anziane sono diventate ultimamente attori sociali. Questione delle pensioni
insieme alle cure sono diventati temi fondamentali. Poche azioni collettive ma diritti
regolati da molti sindacati soprattutto nei Paesi Bassi e in Italia. In America, Argentina
azioni molto forti a differenza dell'Europa.
Questione dei diritti della donna in primo piano, la seconda ondata femminista avvenne
in contemporanea alle prime manifestazioni studentesche, legami tra le due molto forti.
La gioventù istruita costituisce la base militante anche se le femministe erano piu adulte.
Entrambi i movimenti hanno sempre avuto una sensibilità di sinistra, i giovani hanno
inventato originali tecniche di provocazione simbolica, le femministe se ne sono poi
servite.
Il movimento femminista ha avuto durata breve, fino a metà anni 70, più duraturo fu
nelle dittature dell'Europa meridionale, in Portogallo e in Islanda. Culle del movimento
furono: USA, Germania dell'ovest, Regno Unito, Danimarca, Paesi Bassi. In Francia non
ci fu un grosso focolare, durò pochi anni e fu frammentato ma ci fu l'atto più forte, le
donne posero una ghirlanda di fiori in omaggio alla moglie del milite ignoto. Anche
Italia fu fanalino di coda fino a che non si introdusse la psicanalisi femminista francese,
silenzio in Austria come per i movimenti studenteschi. Non ci fu la formazione in
Europa di nuove organizzazioni ma venne favorita la dissoluzione di più vecchie come
l'Unione delle donne d'Italia. Diritto all'aborto venne approvato in tutti i paesi tranne che
in Irl