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Evoluzionismo e Struttural-Funzionalismo
La teoria classica della modernizzazione si sviluppa negli Stati Uniti nel periodo postbellico e propone strategie di crescita economica e stabilità politica. La teoria è influenzata da: decolonizzazione e contrapposizione tra le super potenze (USA + Urss).
La fine degli imperi coloniali europei fa sorgere decine di nuovi stati nazione. Tutti questi nuovi paesi devono affrontare complessi problemi di crescita economica, trasformazione sociale e legittimazione politica.
Gli USA e l'Urss cercarono entrambi di attirare nella propria sfera di influenza gli stati neoindipendenti dell'Asia e dell'Africa con aiuti economici, assistenza tecnica e propaganda politica.
I paradigmi fondamentali entro cui si collocano gli studi sociologici e politologi sono l'evoluzionismo e lo struttural-funzionalismo.
L'evoluzionismo era fortemente radicato nella tradizione delle scienze sociali, dalle formulazioni
sociologiche classiche di Comte, Spencer, Durkheim e quelle antropologiche di Morgan e Kroeber e il concetto di evoluzione è presente nella maggior parte degli studi sulla modernizzazione. Prevale la concezione di un percorso verso la modernizzazione che si svolge secondo una sequenza prefissata di stadi, caratterizzati da crescente complessità e capacità di adattamento all'ambiente esterno.- Lo struttural-funzionalismo di Parsons costituiva in quegli anni il paradigma dominante in sociologia ed estendeva la sua influenza anche alle altre scienze sociali, in particolare agli studi politologi dell'approccio sistematico agli studi psicologici della personalità.
- L'unità di analisi (nazionale, sovranazionale, regionale e locale)
- Le caratteristiche fondamentali dei tipi di società che iniziano a modernizzarsi
- I fattori, i meccanismi e i processi che spiegano la modernizzazione
Il testo è generalmente descritto e interpretato con riferimento a un elenco di caratteristiche analitiche, culturali e strutturali, tra loro interdipendenti, che caratterizzano le società tradizionali e le società moderne o il processo di modernizzazione in quanto tale.
L'identificazione delle caratteristiche analitiche fondamentali della modernizzazione e la determinazione delle loro relazioni specifiche, portano in molti studi alla costruzione di tipi ideali (concetti sintetici) costruiti collegando alcuni elementi essenziali estratti e selezionati dalla molteplicità dei fenomeni empirici. Esistono 2 categorie:
- Tipi ideali di sistema sociale o di personalità caratteristica che contrappongono la società o la personalità moderna alla società o alla personalità tradizionale.
- Tipi ideali di processo che individuano un elenco determinato di stadi o fasi critiche del processo di modernizzazione.
Alcuni autori, come Lerner, Back, Flora ecc.. si
Sono anche cimentati nel tentativo di misurare empiricamente la posizione delle diverse società lungo il continuum tradizionale-moderno, o in una delle diverse fasi del processo, mediante appropriati indicatori di crescita economica, di mutamento sociale e di sviluppo politico. La contrapposizione dei due tipi ideali di società tradizionale e moderna mira a spiegare quali meccanismi possono favorire o ostacolare il processo di cambiamento, possano fungere da vincoli e opportunità per l'agire. La questione centrale è l'identificazione dei requisiti ideologici, istituzionali, organizzativi e motivazionali della mobilitazione. Hoselitz concentra l'attenzione sugli orientamenti culturali che definiscono le aspettative di ruolo nei rapporti economici e sociali, utilizzando le 5 variabili dicotomiche che Parsons ha elaborato sulla base della riconcettualizzazione di Shils dei tipi ideali weberiani: ascrizione-realizzazone, specificità-diffusione.
affettività-neutralità affettiva, particolarismo-universalismo, interesse collettivo-interesse privato. Secondo questo modello, nelle società moderne gli interlocutori sono valutati in base alle qualità acquisite, alle capacità e alle prestazioni; in altri termini si valutano gli altri non in base a ciò che sono, ma a ciò che fanno, ai risultati ottenuti e a ciò che dipende dal merito (ascrizione-realizzazione).
L'accentuata divisione del lavoro implica che i rapporti funzionalmente specifici, in cui gli altri sono coinvolti solo per alcuni aspetti della loro personalità e del loro comportamento, tendano a prevalere sui rapporti funzionalmente diffusi (specificità-diffusione).
La cultura della modernità si manifesta anche nel controllo delle emozioni e delle affettività. Ciò riguarda per lo più la vita pubblica, dove ci si aspetta un elevato controllo delle proprie emozioni, sentimenti e impulsi.
mentre l'espressione dell'affettività tende ad essere confinata nella vita privata in cui si dispiegano rapporti più intimi e personalizzati (affettività-neutralità affettiva). Nelle moderne democrazie i funzionari devono interagire con gli utenti di servizi pubblici considerandoli detentori di uguali diritti di cittadinanza, e nelle moderne organizzazioni commerciali i venditori devono trattare i clienti come soggetti intercambiabili dotati degli stessi diritti dei consumatori (particolarismo-universalismo). Infine, le società moderne distinguono nettamente tra i contesti e le relazioni in cui ci si aspetta che gli individui perseguano il proprio interesse individuale e quelli in cui ci si aspetta che invece assolvano a una responsabilità collettiva (orientamento verso la collettività-orientamento verso l'interesse privato). Questo insieme di atteggiamenti alternativi contrappone il tipo moderno al tipo tradizionale. La tradizioneSi riferisce a credenze e alle pratiche ereditate dalle precedenti generazioni, il tradizionalismo è un atteggiamento culturale che concepisce la tradizione come essenzialmente statica e considera le credenze e le pratiche antiche come immutabili.
Una formulazione esauriente degli studi sociologici sulla trasformazione dei ruoli sociali è quella dello Harward Project sugli aspetti sociali e culturali dello sviluppo, hanno elaborato un modello analitico di personalità moderna i cui aspetti salienti sono:
- La disponibilità all'innovazione, al cambiamento, a fare nuove esperienze, che può assumere diverse forme.
- La fiducia nelle proprie capacità.
- L'enfasi posta sul presente e sul futuro.
- La capacità di organizzare le attività future.
- La fiducia nelle leggi e nelle regole dell'economia.
- Un'elevata considerazione del valore dell'istruzione.
- Il rispetto per la dignità anche delle persone di classe.
sociale inferiore
h) La disponibilità ad accettare, e anzi a valutare positivamente, le differenze di opinione
i) La convinzione che la distribuzione delle ricompense non debba avvenire in base a criteri arbitrari ma a regole condivise che tengono conto delle capacità e del contributo che è stato dato.
Si delinea un modello ideale di personalità moderna, un dover essere, che corrisponde più al progetto moderno di società desiderabile che alla contraddittorietà della realtà moderna.
5. i meccanismi e i processi della modernizzazione
Illustriamo l'interpretazione di Levy, una delle più esaurenti e ingiustamente trascurate.
Per Levy il solvente universale della modernizzazione è costituito dall'impiego di macchine e di fonti inanimate di energia la cui superiorità produttiva si impone con evidenza ai membri di ogni società tradizionale che entrano in contatto con una società modernizzata, stimolando
Il loro interesse a migliorare le proprie condizioni materiali. Levy riconosce l'importanza delle interrelazioni tra società e diverso livello di sviluppo, che l'intenzionalità degli attori delle società in ritardo nell'applicare tecniche e metodi più avanzati, sforzandosi di controllarne le conseguenze per l'ordine e la stabilità sociale. I principali impedimenti da rimuovere sono: le forme di proprietà della terra, tipolatifondo, che impediscono ai contadini di trarre vantaggio dagli aumenti di produttività; le barriere tariffarie e doganali; il basso livello di istruzione. La differenziazione strutturale, o divisione del lavoro, è la principale variabile esplicativa della transizione della società tradizionale a quella moderna. Se da un lato accresce la produttività, dall'altro suscita conflitti e crea complessi problemi dell'integrazione sociale. Così con l'avvento
dell'impresa capitalistica sorge il conflitto tra capitalisti e salariati e si sviluppa un complesso di istituzioni che regolano con vario successo e diverse modalità i loro rapporti. La differenziazione procede in modo irregolare. Parsons spiega l'evoluzione dello stadio della società primitiva agli stadi storicamente più complessi alla luce della differenziazione funzionale tra quattro tipi di strutture: politico-militari, economiche, giuridiche e culturali. L'evoluzione socio-culturale, secondo Parsons, ha proceduto per variazione e differenziazione, da forme semplici a forme progressivamente più complesse, accrescendo la generale capacità di adattamento all'ambiente mediante una grande varietà di forme e tipi a ogni stadio evolutivo. Quattro sono i meccanismi fondamentali che consentono il passaggio da società primordiali a quelle più evolute: 1. la differenziazione strutturale 2. il miglioramento adattativo(disponibilità di u