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LE RADICI: TRA IDENTITÀ E ALTERITÀ

OGGETTI SMARRITI: IDENTITÀ E TRADUZIONE

C’è un sottile legame tra le idee di identità e traduzione. La traduzione produce in sé un mutamento, ed è per così dire ovvio, quindi, pensare ai dati di partenza. L’identità è qualcosa di relativamente immutabile nel tempo. La traduzione deve riprodurre e trasmettere l’identità del testo originario cercando di non modificarne arbitrariamente il contenuto e renderlo irriconoscibile ma, allo stesso tempo, deve rivestirlo di un nuovo abito, e in tutto ciò ci si attende quasi sempre che la traduzione conservi le qualità estetiche dell’opera originale. Si può correre il rischio di alterare e persino fraintendere, riducendo al noto ciò che ci appare sconosciuto; se ciò accade la traduzione perde il legame fondante con l’identità con cui si misura.

Carlo Emilio Gadda parlava di

La contaminazione è come la combinazione di elementi diversi, provenienti da tradizioni o da stimoli diversi, nella composizione di un'opera artistica o letteraria. Quando si parla di identità occorre però tenere conto dei vari livelli a cui si può collocare, e l'identità che interessa è quella che accomuna più individui legati dall'appartenenza a una cultura, a un territorio, a una tradizione politica o religiosa. È, in sostanza, l'identificazione di una comunità il cui prototipo, almeno per noi europei, è stato per lungo tempo lo stato nazionale.

Mai come oggi si è presentato il problema dei contatti, degli incontri e degli scontri tra comunità e tradizioni eterogenee, anche all'interno degli stati nazionali, con l'emergere specifico di tante "piccole patrie" in qualche modo nascoste. Inoltre, le ricerche antropologiche ed etnografiche hanno documentato

L'incredibile varietà dei sistemi culturali che abitano il pianeta. Se si vuole capire ciò che sta accadendo, occorre far riferimento alle categorie di identità e di traduzione a livello collettivo: conoscere caratteri, aspettative e tensioni che definiscono il senso di appartenenza. Ad esempio, una strizzata di occhio può avere molteplici significati: un tic incontrollabile, un ammiccamento, un esercizio preparatorio allo specchio. Quindi, occorre identificare e tradurre il dato in fatti significativi, occorre far emergere cioè l'intenzionalità e la pluralità di senso di qualsiasi evento in un contesto culturale.

Ovviamente, per loro natura, le descrizioni degli eventi non possono essere complete ed esaustive, per via della complessità della realtà con cui siamo confrontati.

Si usa definire con il termine di "globalizzazione" l'accelerazione nella comunicazione e nelle interrelazioni caratteristiche.

del mondo attuale. La crisi delle nostre certezze e delle nostre identità è indotta da suggestioni e19 Guerra e Pace: romanzo epico di Lev Tolstoj ed è stato considerato da molti la più alta espressione di questo genere letterario. Pubblicato per la prima volta tra il 1865 ed 1869 sulla rivista Russkij Vestnik, racconta la storia di due famiglie, i Bolkonskij e i Rostov, durante la campagna napoleonica in Russia (1812). Tolstoj paragonava la sua opera alle grandi creazioni omeriche, e nella sua immensità Guerra e pace si potrebbe dire un romanzo infinito, nel senso che l'autore sembra essere riuscito a trovare la forma perfetta con cui descrivere in letteratura l'uomo nel tempo. Denso di riferimenti filosofici, scientifici e storici, il racconto sembra unire la forza della storicità, e la precisione drammaturgica (persino di Napoleone si fa un ritratto indimenticabile) ad un potente e lucido sguardo metafisico che domina il grande flusso

degli eventi, da quelli colossali (come la battaglia di Borodino) a quelli più intimi.

Artefatti: opera fatta con arte, dalla mano dell'uomo.

Curiosità per riti, abitudini, forme di vita, simboli e significati intriganti e affascinanti.

L'interscambio culturale, la traduzione in termini familiari e comprensibili di esperienze e tradizioni sconosciute porta con sé perdita ed disorientamento, ma anche arricchimento e nuovi stimoli.

Infine, non esistono scorciatoie semplici per padroneggiare e confrontarsi con messaggi, valori e costumi stranieri. Per avvicinarli occorre intraprendere una faticosa traduzione di essi nella nostra lingua, avendo chiaro in mente che il confronto con sistemi morali e culturali, con espressioni artistiche che sono lontane dalla nostra esperienza, non può non avere l'effetto di moltiplicare le nostre incertezze. Per questo obiettivo, quindi, occorre disporre di metodi d'indagine sufficientemente flessibili e diversificati.

Riuscire a farlo vorrebbe dire non brutalizzare il diverso riducendolo a schemi familiari, ma:

  • mantenere la differenza trovata nella traduzione, pur comprendendola senza esserne esclusi;
  • mantenere le distanze pur riuscendo a leggere le mappe di regioni prima sconosciute;
  • praticare il riconoscimento dell'alterità;
  • praticare la tolleranza, senza retorica e senza comprensione.

NUOVI SOGGETTI, NUOVE IDENTITÀ - LA SFIDA DELLO "STRANIAMENTO"

L'identità nasce dal confronto con l'alterità: ogni diversità è tale perché possiede tutti i requisiti di un'identità, grazie alla quale diventa riconoscibile. Secondo Ricoeur, è impossibile presupporre un concetto di identità che non sia già in origine contaminato dalla categoria opposta, ovvero la diversità, la quale opponendosi ad essa, contribuisce, però, a determinarla. Ogni cultura acquisisce

Un'identità tramite il riconoscimento della propria particolare diversità. Diventare consapevoli che solo grazie alla presenza di un altro, o di altri, è possibile ritagliare e articolare la categoria di identità individuale, significa uscire dalla propria presunta autosufficienza; lasciarsi contaminare, attraversare dalla diversità.

ALLE RADICI DEL CONFLITTO TRA IDENTITÀ CULTURALI DIVERSE

Nel rapporto tra identità culturali diverse, secondo Claudio Magris, non si devono attribuire al passato conflitti ascrivibili al presente. Egli cerca il punto di equilibrio fra il giusto relativismo culturale, rispettoso delle diversità, e la quantità necessaria di universalismo etico senza il quale non è pensabile una vita politica, civile e morale.

Nel 1992 Waldenberg affronta la dinamica delle questioni nazionali nell'Europa centro-orientale "allo scopo di mettere in rilievo la differenza e le affinità."

esistente fra le singole nazioni e le rispettive aspirazioni e movimenti nazionali". In particolare, per quanto riguarda la situazione del Kosovo, gli albanesi sosterranno, secondo Waldenberg, la secessione e i servi, emozionalmente legati alla culla storica della loro nazione, non accetteranno questa eventualità senza combattere, soprattutto perché la disintegrazione della Jugoslavia li ha resi più patriottici, più nazionalisti e più xenofobi. Inoltre, lo storico sosteneva che i conflitti si sarebbero protratti nel tempo data la complessità della crisi legata al passaggio ad una nuova economia, alla profonda arretratezza tecnologica e alla rottura dei precedenti vincoli economici. Uno dei principali motivi di conflitto tra le identità nazionali è legato a questioni economiche, ma entrano in gioco anche fattori psico-comportamentali o irrazionali. Conflitti e tensioni tra "diversità" rivelano dunque una

pluralità di ragioni di fondo che ne motivano l'insorgenza in un universo sempre più, da un lato, globalizzato e, dall'altro, estremamente suddiviso in micro-identità. Respingendo la potenziale ricchezza costituitasi dalla compresenza di culture diverse, si finisce, secondo Magris, per dedicare tutte le energie alla difesa della propria identità, "impoverendo l'orizzonte dell'esperienza".

Secondo Franco Cardini, l'opinione pubblica europea è molto scarsamente informata sulla cultura islamica, e ha sviluppato dei pregiudizi che non le permette di giungere ad una visione serena delle cose. Ciò sarebbe possibile attraverso una rivisitazione della storia e un dialogo interculturale, e convincendosi del fatto che la presenza musulmana in Europa e in America rappresenta un grande cambiamento degli atteggiamenti e del modo di agire di queste genti, dato che si trovano a vivere "sotto governi non musulmani, a

cui si assoggettano, e mandano i loro figli a studiare nelle scuole non musulmane”. Spesso hanno una cultura elementare, ma quale però è l’unico loro strumento di identità e autocoscienza. Cardini, inoltre, sostiene che le differenze siano più di ordine culturale, e quindi non ascrivibili ad un contrasto dei rispettivi valori spirituali; infine, si registra, negli ultimi anni a livello mondiale, il diffondersi di uno spirito di tolleranza maggiore. L’apertura al dialogo è più semplice tra le “diversità” spiccate rispetto ad identità religiose che presentano valori comuni. Inoltre, la crescente diffusione in Italia della letteratura araba contemporanea è da interpretare come un segnale positivo di interesse verso le problematiche che investono le società arabe di oggi. Il romanzo di Sulayman Fayyad, Asuat (Voci), è un romanzo che affronta il tema dell’incontro conflittuale tra

Due universi culturali diversi. Narra di un uomo, Hamid, che dopo anni vissuti in Francia, decide di tornare nel suo paese d'origine, l'Egitto; porta con se la sua bella moglie, Simone, simbolo dell'Occidente, subito divenuta oggetto di timorie rancori da parte della famiglia di Hamid, e soprattutto "capo espiatorio di tutte le colpe commesse dagli occidentali", al punto da morire dissanguata per mano della cognata e una ostetrica del villaggio, dopo esser stata sottoposta al rito dell'infibulazione. È un romanzo duro, una condanna all'intolleranza, che caratterizza il conflitto tra modernità e tradizione, e all'infibulazione, in Occidente erroneamente ritenuta praticata nell'intero mondo islamico. Qui nel romanzo, la pratica è concepito come estrema volontà di omologazione nel senso inverso rispetto a quello tradizionale: qui è l'Oriente a reagire brutalmente tentando di omologare il diverso, di

LINEE PRINCIPALI DELL'URBANIZZAZIONE DELL'EUROPA

Oggi l'Europa è il continente con la maggiore densità urbana e di popolamento, pur presentando una varietà dovuta all'alternarsi di zone di maggiore concentrazione a zone meno urbanizzate. Questa realtà tra

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A.A. 2008-2009
15 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiakka87 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Agostaro Gaetana.