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Teoria della Dipendenza

Il sottosviluppo dell'America latina non era imputabile a fattori interni ma ad un'economia mondiale articolata in un centro e in una periferia.

Nei paesi periferici:

  • il mercato dei beni manifatturieri si espande
  • cresce la quota di reddito impiegata dai ceti più abbienti all'acquisto di costose merci

La teoria della dipendenza concentra l'attenzione sull'accumulazione di capitale nei paesi dipendenti, dove la mancanza di tecnologie autonome porta all'importazione dall'estero.

Il capitale locale non si accumula (dipende dall'estero).

I paesi periferici sono nel circuito capitalistico internazionale in posizione subalterna.

Conseguenza:

  • scambio ineguale, i paesi offrono materie prime e manodopera a basso costo, in cambio di merci finite lavorate dall'occidente (lavorate grazie alle "loro" materie prime)
  • Il valore di queste merci è cresciuto e ciò crea un loop di dipendenza

indebitamento crescente, che genera sempre più dipendenza. Infatti, senza accumulazione l'unico modo per avere capitali è ricevere prestiti internazionali. Questi bastano a malapena a pagare gli interessi, accrescendo ancora più il debito.

vulnerabilità al sistema internazionale, favorendo investimenti solo dove il capitale non è sufficiente all'accumulazione (che consentirebbe lo sviluppo) - gli investimenti stessi promuovono la dinamica di sfruttamento.

Così aumenta la borghesia immatura che ottiene vantaggi legati alla presenza di capitale straniere - forte esposizione del paese a soluzioni autoritarie (forti disuguaglianze sociali).

TEORIA DEL SISTEMA MONDIALE

Teoria del sistema mondiale (Wallerstein, 1979)

Concetto chiave: sistema mondo - entità capace di svilupparsi indipendentemente. Autosufficienza dovuta all'estesa divisione del lavoro. Gli stati sono attori centrali nella teoria del "sistema".

mondo”-> garantiscono il controllo e l’attività economia. Wallerstein identifica tre tipi di sistema mondiale:
  1. Impero mondiale
  2. Economia mondo
  3. Socialismo mondiale

IMPERO MONDIALE

Corrisponde ad esperienze storiche come l’Antico Egitto, Cina antica, Impero romano… Tali imperi si fondano su:

  • agricoltura
  • dominio politico-militare
  • amministrazione centralizzata
  • rigidi metodi di costrizione e tassazione

ECONOMIA MONDO

Quì una molteplicità di entità politico-culturali è integrata da un’economia comune-> sistema dominante dal XVI sec. Economia mondo europea è un sistema mondiale perché è più ampia di ogni unità politicagiuridicamente definita-> legame tra le parti del sistema è di natura economica. Il meccanismo fondamentale è la

competizione tra stati -> se vi fosse un’unica entità politica, la concorrenza verrebbe meno e il sistema crollerebbe.

17NUOVA POLITICAL ECONOMY

Risultati e limiti delle teorie precedenti:

a) Dimensione storico-comparativa e il riconoscimento di una pluralità di percorsi verso la modernità;

b) Influenza delle variabili esogene del contesto internazionale.

Studi recenti più interessanti

  • Evans e Stephens definiscono la nuova political economy
  • Analisi sulla diversità delle culture (Dore, Hamilton e Biggart)
  • Eisenstadt e la teoria classica della modernizzazione

POLITICAL ECONOMY

Gli studi pongono al centro il ruolo dello Stato nella modernizzazione -> come lo Stato ha avviato sostenuto il processo di industrializzazione.

Differenze di risultati ottenuti sono ricondotti all’intervento statale e la sua capacità strategia, che però dipendono a loro volta da:

  • struttura amministrativa e ceto burocratico efficiente
  • leadership politica
sociali. La modernizzazione non è un processo lineare e uniforme, ma può avvenire in modi diversi a seconda delle caratteristiche culturali e storiche di ogni paese. Eisenstadt sostiene che la modernizzazione non può essere intesa come un semplice processo di occidentalizzazione, ma come un processo di adattamento e reinterpretazione delle idee e delle istituzioni occidentali in base alle specifiche condizioni locali. Secondo Eisenstadt, la modernizzazione non è solo un processo di sviluppo economico, ma anche un processo di trasformazione sociale e politica. Essa implica il passaggio da una società tradizionale a una società moderna, caratterizzata da istituzioni democratiche, diritti individuali, uguaglianza di genere e mobilità sociale. La modernizzazione può essere favorita da alcune caratteristiche della società tradizionale, come ad esempio una forte coesione sociale, una cultura dell'apprendimento e una mentalità orientata al futuro. Tuttavia, essa può anche essere ostacolata da fattori come la mancanza di risorse, la corruzione e la mancanza di volontà politica. In conclusione, la modernizzazione è un processo complesso e multidimensionale che coinvolge diversi aspetti della società e richiede un'analisi comparativa delle culture per comprenderne le dinamiche e le sfide.ideologici sono il risultato delle trasformazioni delle principali forme istituzionali. L'elemento cruciale è rappresentato dalle vecchie e nuove élites. L'analisi sul loro ruolo è un filo rosso della ricerca di Eisenstadt (ispirazione weberiana). 18 MODERNITÀ E FUTURI POSSIBILI Molti fautori del postmodernismo si espongono alla stessa critica nei confronti della teoria classica della modernizzazione: non è giusto ipostatizzare due modelli di società, trascurando le molteplici varianti interne. Nuova concezione del tempo e dello spazio: l'identità dell'individuo non è unitaria, è alimentata da molte fonti e assume forme diverse. La società globale postmoderna non è il risultato di un'evoluzione graduale, ma di improvvise accelerazioni (associate alle crisi del capitalismo). Es: Anni '70, crisi del dollaro e petrolifera -> accelera i processi di globalizzazione. Le diverse

Le dimensioni della cultura divengono sempre meno autonome le une dalle altre - viene persa l'originalità creativa dell'artista (oggetti prodotti hanno prezzi monopolistici).

Scovare la distinzione tra cultura alta e cultura popolare:

  • Cultura e commercio si fondono e si alimentano a vicenda.
  • Media e realtà elettronica svolgono un ruolo fondamentale in questo processo - eccesso di informazione preclude la risposta dei riceventi. Ma l'unica risposta possibile è il silenzio e la passività.

Riscoperta del localismo: gli individui riscoprono le identità territoriali, le tradizioni.

Il consumo occupa il posto dominante: la domanda di beni e servizi è sempre più frammentata - risposte flessibili e ad hoc delle imprese.

Si modifica lo statuto della scienza della tecnologia, ovvero il disegno di controllare la natura.

Vi è una concentrazione della popolazione nelle grandi città e molte regioni si

de-industrializzano, esportando fasi del processo in paesi in via di sviluppo. Alla stratificazione sociale gerarchizzata subentra una struttura fluida di ceti -> porzioni di classi e ceti definiti in base a criteri diversi da quelli tradizionali. Si trasforma il ruolo delle donne e si riducono le disuguaglianze.

CRITICHE

Alla modernità è sempre stata connaturata l'idea di frammentazione e caos. 19MODERNITÀ INCOMPIUTA

Berman: il modernismo del passato può ridarci il senso delle nostre radici moderne e che risalgono a duecento anni fa -> Esperienza della modernizzazione va compresa per aiutarci a comprendere i problemi simili che stiamo vivendo oggi. Essere moderni vuol dire “trovarsi in un ambiente che ci promette avventura, potere, gioia, crescita e che minaccia di distruggere tutto ciò che abbiamo”. Per Berman la critica postmodernista è irrilevante: la modernità è l'unica realtà che abbiamo ->

Riflettere sul processo formativo della modernità è essenziale per reinterpretare i grandi cambiamenti in atto. Habermas: la modernizzazione è un processo ancora incompiuto, con grande potenziale da realizzare. Egli sostiene che la "Teoria classica della Modernizzazione" ha trasformato il concetto weberiano di modernità, separandolo dalle origini europee. Egli è convinto che sia troppo presto per rinunciare alla modernità: la razionalità illuministica comporta rischi (ragione soggettivistica) ma da Kant si hanno gli antidoti contro tali rischi. Habermas e la "Critica della ragione mediante la ragione" = ragione comunicativa. -> schema che mette in luce la contraddizione che impediscono lo sviluppo. La società soffre di un deficit di razionalità comunicativa: la modernizzazione ha distorto ma anche sviluppato il potenziale comunicativo della ragione. C'è un eccesso di razionalità.

strumentale (burocrazia e tecnologie capitalistiche) -> distorsione della comunicazione razionale a causa della modernizzazione capitalistica. - Razionalità strumentale, ovvero il contrario dei legami affettivi. Questa dimensione (es:lavorativa) colonizza le altre sfere sociali, distruggendo la loro natura -> trasformazione delle relazioni in prodotti commerciali Per Habermas, serve a dominare altri individui - Razionalità comunicativa, ovvero la cura a quella strumentale che si basa su regole condivise. Tutti i partecipanti sono sullo stesso piano e con le stesse capacità -> si vince sulla forza degli argomenti (mezzo equilibrante della razionalità strumentale). Spetta a noi realizzare, attraverso lo sviluppo della comunicazione della ragione, il progetto non attuato dall'Illuminismo: la creazione di una comunità di eguali, consapevoli dei propri diritti e doveri, responsabili delle azioni, tolleranti e tutti impegnati per questa medesima causa. Per renderla Modernità radicale

Più presente nella nostra vita sociale è necessario adottare strategie di decisione collettivamente vincolanti, dove la ragione comunicativa è il metodo di relazione -> assemblee con regole partecipative che danno esperienze di bilancio partecipativo (democrazia) 20MODERNITÀ RADICALE

Anthony Giddens e la modernità radicale. Egli afferma: “Non siamo oltre la modernità ma in una fase in cui le conseguenze di questa si stanno radicalizzando come mai in precedenza era accaduto”. Il suo lavoro si caratterizza sullo sviluppo degli stati nazionali come una duplice veste di comunità di scopo organizzazione burocratico-razionale.

Le quattro dimensioni istituzionali di una società moderna sono:

  1. Sistema capitalistico (produzione di merci mediante il lavoro salariato);
  2. Organizzazione industriale (applicazione della tecnologia alla produzione di beni);
  3. Apparato amministrativo (gestione burocratica delle istituzioni);
  4. Ordine normativo (leggi e regolamenti che governano la società).
Dettagli
A.A. 2023-2024
27 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher asebastianelli92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Borghi Vando.