Anteprima
Vedrai una selezione di 12 pagine su 54
Sociologia economica - Appunti Pag. 1 Sociologia economica - Appunti Pag. 2
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia economica - Appunti Pag. 6
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia economica - Appunti Pag. 11
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia economica - Appunti Pag. 16
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia economica - Appunti Pag. 21
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia economica - Appunti Pag. 26
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia economica - Appunti Pag. 31
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia economica - Appunti Pag. 36
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia economica - Appunti Pag. 41
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia economica - Appunti Pag. 46
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia economica - Appunti Pag. 51
1 su 54
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

SVILUPPO INDUSTRIALE

Il diritto e lo Stato moderno

Le attività produttive e commerciali hanno bisogno di certezza, prevedibilità nei rapporti tra

gli operatori economici e tra questi e la pubblica amministrazione (in particolare, se si

devono effettuare investimenti in capitale fisso).

Queste condizioni sono garantite dagli ordinamenti dello stato moderno, che nasce nel XVI-

XVII secolo e si evolve in stato di diritto e liberale nel XVIII e (soprattutto) XIX secolo.

Caratteristiche:

1) Primato della legge e delle norme giuridiche, cui sono sottoposti anche i detentori del

potere politico

2) Le norme regolano l’accesso e l’esercizio del potere politico

3) Lo Stato si avvale di un corpo di funzionari specializzati, anch’essi sottoposti alla legge nel

loro reclutamento e nelle loro attività.

Lo Stato cioè si fonda su una burocrazia legale-razionale, che esercita il suo potere in base

alla legge, cui essa stessa è sottoposta (come il vertice politico da cui dipende).

Differenza con burocrazia patrimoniale = nella burocrazia patrimoniale il potere politico è

un possesso privato del signore, del capo, che non è sottoposto al rispetto della legge; i

funzionari sono suoi dipendenti personali; vi è assenza di distinzione tra pubblico e privato.

Stato moderno, con burocrazia legale-razionale, e borghesia capitalistica si rafforzano

reciprocamente.

Lo Stato liberale e le attività economiche

E’ uno Stato che si occupa di assicurare il corretto funzionamento del mercato

• tutelando la proprietà privata e la libertà d’impresa

• assicurando il corretto svolgimento delle attività e delle transazioni economiche

secondo i principi della libera concorrenza

• non interferendo in altro modo nel mercato e nell’andamento delle attività

economiche

Le funzioni dello Stato sono solo quelle “minime”: ordine pubblico, difesa, politica estera,

amministrazione della giustizia.

L’età liberale

L’età liberale è caratterizzata da:

• Predominio del sistema economico capitalistico e del mercato come meccanismo di

regolazione dell’economia (capitalismo liberale)

• Stato liberale e i suoi ordinamenti, sotto il profilo delle istituzioni politiche

Periodo che copre il XIX secolo e il XX secolo fino alla prima guerra mondiale (quindi fino al

1918)

La fine dell’età liberale. La prima guerra mondiale

Con la prima guerra mondiale e nel periodo successivo diventano evidenti alcune

trasformazioni che mutano in profondità il sistema economico e lo Stato caratteristici

dell’età liberale e ne segnano la fine.

Passaggio:

• dal capitalismo liberale ad un capitalismo più regolato e organizzato

• dallo Stato liberale allo Stato “interventista” in campo economico (interventi di

risposta alle crisi economiche, politiche, sociali)

Alcuni di questi segni di trasformazione erano già stati intuiti da Sombart. Anche Weber

coglie queste trasformazioni.

Weber e la fine dell’età liberale

Cambiamenti in risposta alle crisi economiche del capitalismo e collegati allo sviluppo della

democrazia e dello Stato democratico:

• Formazione di cartelli di grandi produttori

• Crescita della rendita finanziaria

• Interventi statali di regolamentazione del mercato e pianificazione dell’attività

economica (evidenti in epoca di guerra)

• Nascita delle politiche sociali

Inoltre:

• Tendenze alla burocratizzazione dello Stato e delle imprese, quale conseguenza della

razionalizzazione in tutti i campi dell’economia e della società

Le tendenze alla burocratizzazione

Crescita dei grandi apparati pubblici e privati, che funzionano mediante l’applicazione di un

grande numero di norme dettagliate

apparati e norme che tendono a regolare in maniera sempre più penetrante l’attività

economica e la vita dei cittadini

Inoltre:

Opposizione tra l’imprenditore (orientato al rischio, all’innovazione, ad assumere

responsabilità personali) e il burocrate (orientato alla sicurezza, alla stabilità. Alla

deresponsabilizzazione)

Possibili evoluzioni della burocratizzazione

1) Capitalismo politico, governato dalla burocrazia statale, in cui le imprese vivono delle

commesse e dei finanziamenti statali

2) Socialismo di Stato, in cui tutto il processo produttivo e la distribuzione dei beni e servizi

sono diretti e controllati dalla burocrazia statale centrale

3) Capitalismo organizzato e regolato, in cui il peso della burocrazia statale è bilanciato da

quelle delle imprese private e delle organizzazioni degli interessi

Come sfuggire agli effetti negativi della burocratizzazione?

Occorre un leader dotato di carisma.

Karl Polanyi (1886-1964). La grande trasformazione

Nell’opera La grande trasformazione (1944) Polanyi analizza il cambiamento che investe le

economie e le società occidentali nel periodo delle due guerre e, in particolare, dopo la crisi

del 1929.

• Superamento del capitalismo liberale a favore di un capitalismo più regolato e

organizzato

• Ridimensionamento del ruolo del mercato come principio regolatore prevalente

dell’economia e della società

• Lo Stato ritorna ad assumere un ruolo rilevante nella regolazione dell’economia e

della società

Polanyi identifica tre forme di integrazione dell’economia nella società, cioè tre forme di

regolazione delle attività di produzione, distribuzione e scambio di beni

Forme di integrazione dell’economia:

• Reciprocità

• Redistribuzione

• Scambio di mercato

La reciprocità

Beni e servizi vengono scambiati sulla base di aspettative reciproche di ricevere altri beni e

servizi, secondo modalità e tempi fissati da norme sociali condivise.

Esempi: scambi nelle famiglie, nelle relazioni di parentela, scambi nelle società primitive.

Forma di integrazione che si è ritenuta a lungo residuale e invece oggi è stata rivalutata (es.

lavoro di cura della famiglia, molte forme di lavoro non-profit)

La redistribuzione

I beni e servizi che vengono prodotti e allocati dai membri della società sono trasferiti, sulla

base di determinate norme, ad un capo politico, il quale li redistribuisce ai membri stessi

sulla base di regole definite.

Esempi di sistemi in cui prevale la redistribuzione: grandi imperi dell’antichità

(Mesopotamia, Egitto, in parte Impero Romano).

Presuppone la presenza di un apparato amministrativo, almeno in forma embrionale.

Lo scambio di mercato

Lo scambio dei beni e dei servizi avviene in un mercato nel quale i prezzi si formano

mediante il libero incontro tra domanda e offerta.

Inoltre: non solo il commercio, ma anche le scelte relative alla produzione e alla

distribuzione dei redditi dipendono dai prezzi che si formano nel mercato.

Nell’antichità il commercio era spesso regolato dallo scambio di mercato, ma non la

produzione e la distribuzione dei redditi.

Lo scambio di mercato è una forma di integrazione dell’economia che si afferma come

forma prevalente solo in epoca moderna e contemporanea.

In un processo graduale che inizia nel XVI-XVII secolo e culmina nel XIX secolo

• Nel XIX secolo il mercato diventa la forma di integrazione prevalente = economia di

mercato, caratteristica del capitalismo liberale

Un’economia di mercato è un sistema economico controllato, regolato e diretto soltanto dai

mercati:

• Produzione e distribuzione delle merci è affidata interamente ai “mercati

autoregolati”

• L’autoregolazione implica che tutta la produzione sia in vendita e tutti i redditi

derivino da queste vendite

Dall’affermazione dell’economia di mercato alla grande trasformazione

Affermazione dell’economia di mercato

Conseguenze sociali negative

Provvedimenti politici volti a contrastare tali

conseguenze negative

Effetti sull’economia di mercato

Crisi del 1929

Grande trasformazione

Le conseguenze sociali dell’economia di mercato

Conseguenze negative della piena commercializzazione di lavoro, terra e moneta, che

vengono trasformati in merci prodotte e vendute sul mercato

1) Lavoro = riduzione del lavoro a merce, il cui valore varia in base alla domanda e all’offerta

presenti sul mercato del lavoro.

Conseguenza: il reddito degli individui e delle famiglie dipende totalmente dalle condizioni

del mercato del lavoro.

Quindi, in condizione di disoccupazione = salari molto bassi o assenza di reddito, povertà,

condizioni di vita degradate per buona parte della popolazione.

2) Terra = piena commercializzazione della terra, con l’abolizione di ogni restrizione al

commercio dei beni agricoli (libero scambio dei prodotti) e la disponibilità di utilizzo di ogni

terreno per l’uso più redditizio.

Conseguenza: crisi dell’agricoltura europea di fronte all’invasione sui mercati del grano

americano, meno costoso.

Altra conseguenza (potenziale o effettiva): disboscamenti, spoliazione di foreste, minaccia

all’integrità del suolo a causa dello sfruttamento del territorio a fini economici.

3) Moneta = riduzione della moneta a merce acquistata e venduta sul mercato

La moneta diventa un mezzo di scambio, legato all’oro e al suo valore per garantire la

stabilità del cambio.

Rischi: squilibri nella disponibilità di moneta con conseguenze sulle attività economiche.

Ad es. crescita delle importazioni deflusso d’oro e di moneta riduzione della moneta

circolante in un paese.

Questo si traduce in una diminuzione della moneta disponibile per i pagamenti e quindi dei

consumi e delle vendite, con costi elevati per l’economia.

Meccanismi di “reazione” della società

Di fronte a tali conseguenze negative, si attivano dei meccanismi di “ reazione” o di

“autodifesa” della società nei confronti dei mercati autoregolati.

Tali meccanismi si traducono in provvedimenti politici tesi ad alleviare le conseguenze

negative del funzionamento dei mercati.

• Legislazione sul lavoro (regolamentazione dell’orario di lavoro, sul lavoro minorile,

assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni, la malattia, la disoccupazione e la

vecchiaia

• Protezionismo in campo agricolo (e industriale)

• Creazione o rafforzamento delle banche centrali che controllano la moneta e il

credito

Effetti sull’economia di mercato della reazione della società

I provvedimenti politici presi per alleviare le conseguenze negative dei mercati autoregolati

creano difficoltà nel funzionamento dell’economia di mercato, basata sulla concorrenza e

sulla libera circolazione

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
54 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabrymotta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Neri Stefano.