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PALERMO-TRAPIANTATA DI FEGATO PARTORISCE UNA SECONDA VOLTA
(da il giornale La Sicilia)
Una donna coraggio per due volte ha sfidato la morte pur di coronare il proprio sogno di madre. Questa donna, una palermitana di 28 anni, trapiantata di fegato e con una grave forma di trombofilia che limita le capacità di coagulazione del sangue, ha ammesso al mondo un bimbo sanissimo nell'Unità operativa di ostetricia e ginecologia dell'ospedale "Cervello" di Palermo. Un caso eccezionale perché non era mai accaduto in Italia che una donna trapiantata al fegato mettesse al mondo due figli. Fino a quel giorno i trapiantati di fegato hanno portato a termine solo un parto. Invece, in questo caso, grazie al lavoro d'equipe di molti medici, si è riusciti a far partorire una seconda volta questa donna con tutti i rischi che ne conseguivano sia dal punto di vista della coagulazione che del rigetto.
Questo è un grande gesto d'amore ma anche di fiducia nella vita.
sanità siciliana che funziona. La donna è stata trapiantata nell'ospedale "Le Molinette" di Torino e proprio in questa struttura sanitaria si sono registrati tutti i dieci casi di gravidanza portata a termine con successo in Italia da donne che sono state sottoposte a questa delicata operazione. La giovane palermitana è stata la prima italiana che ha subito il trapianto in una struttura ed ha partorito in un'altra. È stata fondamentale la cooperazione fra i diversi ospedali. In prima fila l'ISMETT (Istituto mediterraneo trapianti) di Palermo ma anche il responsabile del reparto di gravidanza il rischio dell'ospedale "Sant'Anna" di Torino e il personale dell'Unità Operativa di Diagnosi prenatale, neonatologia e anestesia del "Cervello".
UN APPARTAMENTO CONTRO LO STIGMA-SOSTEGNO ALTERNATIVO PER DISABILI MENTALI (da il giornale La Sicilia)
Casa - lavoro è un binomio in cui abitano dignità
E crescita. Con "gruppiappartamento" nell'ambito del progetto regionale "interventi di rete", l' Asl3 è impegnato in un processo di sostegno, accompagnamento, fino a una delle tappe più importanti per i disabili psichici che ritrovano se stessi in una condizione di autonomia dopo un percorso di riabilitazione mentale.
Tra l'ente e i sindaci dei comuni si sono gettate le basi per gli accordi che dovranno individuare i nuclei nel contesto del tessuto urbano. Secondo le previsioni dello staff del settore salute mentale verranno attivati i servizi in breve tempo.
Alla base, un lavoro di valutazione dell'équipe afferenti al servizio, che vaglia le condizioni e il grado di autonomia dei candidati, considerata anche quella minima economica per il proprio sostentamento. Attraverso un'intesa da siglare con i comuni, l'Asl 3 stabilirà un intervento economico sulle azioni specifiche da concordare autonomamente o con consorzi tra comuni.
delle città e della provincia. Inoltre tra i progetti di integrazione sociosanitaria presentati, verrà riconosciuto un ulteriore contributo, dietro apposita valutazione scientifica, alla proposta considerata più innovativa e di alta valenza sociale per l'area metropolitana e la provincia di Catania. La natura del gruppo appartamenti è "antistigmatizzante" che punta dritto al cuore dell'iniziativa: al centro la persona in una condizione di normalità. Monitorato, assistita, seguita, valutato, ma comunque restituita a uno spazio fisico vitale, irrinunciabile per la salute mentale, per la definizione di un individuo come tale. La sensibilizzazione del terzo settore è un aspetto dell'iniziativa molto sottolineato. Il comune si impegna, attraverso la fattiva partecipazione dell'assessorato ai servizi sociali, a fornire unità abitative arredate, al pagamento delle utenze (luce, acqua, gas) all'attività di
sostegno e assistenza agli ospiti dei gruppi appartamento, anche attraverso l'affidamento a soggetti operanti nel terzo settore che forniranno tali attività giornaliere, secondo le modalità concordate con gli operatori della salute mentale.
Gli operatori, impegnati in questa attività, in possesso della qualifica di assistenza agli inabili, tecnici della riabilitazione psichiatrica o per comprovata esperienza nel settore, lavoreranno in accordo con gli operatori della salute mentale che ha formulato l'invio dell'utente in gruppo appartamento, e avranno riferimento stabile nelle case-manager.
Le dinamiche attraverso cui si dipana il progetto, stabiliscono efficaci dell'articolazione in rete.
FILTRO TRA IL RICOVERO E IL REINSERIMENTO (da il giornale La Sicilia)
La forma di residenzialità o alloggio contemplata nel progetto gruppi appartamento trova nella recente legislazione L.328/2000, là più ampia legittimazione
quando all'articolo 6 annovera tra le funzioni dei comuni, attività di autorizzazione, accreditamento e vigilanza dei servizi sociali e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale a gestione pubblica o di soggetti.
Gli operatori di sostegno forniranno attività di aiuto domestico per un minimo di quattro ore giornaliere con attività di accompagnamento anche all'esterno, quando e se necessario, per un numero di ore da concordare al bisogno.
Il DSM si impegna a selezionare e monitorare gli utenti da inserire nel gruppo appartamento, fornire attività di formazione e consulenza agli operatori che lavorano per il gruppo, individuare un case-manager, sostenere le famiglie, anche attraverso attività di valenza psicoeducazionale e auto-aiuto; resta ferma la presenza in carico del singolo utente da parte dei rispettivi DSM per tutte le attività istituzionali di competenza. La metodologia di intervento individuata fa sì che si eviti distacco.
traumatico in considerazione del lungo percorso trascorso sotto tutela; si contengono i rischi di un possibile fallimento e si continua essere riferimento e garanzia del progetto di svincolo. 43Il progetto sarà verificato in varie fasi: a breve termine, in seno ai gruppi di formazione permanente che si tengono nel gruppo appartamento; a medio termine, con relazioni trimestrali in merito inviate sia al DSM di riferimento sia all'ente promotore del progetto; a lungo termine effettuando un follow-up globale, allo scadere della prima annualità, che accerti l'esito positivo del progetto o la necessità di eventuali modifiche e/o rimodulazioni dello stesso.
PALERMO-LE ASL TORNANO AD ASSUMERE (da il giornale La Sicilia)
Si tornerà ad assumere nelle nove aziende sanitarie e nelle 17 aziende ospedaliere siciliane. Era da più di nove anni che i direttori generali erano costretti a sopperire alle assunzioni attraverso alcune speciali deroghe. Adesso si potrà
tornare ad assumere nuovopersonale medico e paramedico. Lo sblocco è avvenuto grazie ad una disposizione firmata dall'assessore alla sanità Pistorio nel rispetto della finanziaria dello Stato che dà attuazione alla nuova normativa regionale in materia e detta i criteri per le assunzioni nelle aziende sanitarie pubbliche siciliane avviando le procedure di sblocco delle assunzioni. Due le direttrici di intervento. Si potranno effettuare assunzioni con spesa a carico del fondo sanitario nel rispetto dell'imite imposto dalla finanziaria nazionale. In aggiunta a questo si potrà assumere altro personale a carico del bilancio regionale grazie ad un fondo appositamente accantonato proprio con la legge 10/2006. Con questo provvedimento si danno le risposte concrete alle esigenze assistenziali manifestatesi nelle aziende sanitarie siciliane. È un ulteriore passo in un sistema sanitario che avanza mantenendo l'equilibrio finanziario grazie all'impegno che si.è profuso in questa direzione.
La direttiva stabilisce che si potranno effettuare assunzioni per coprire posti vacanti in area di emergenza con particolare riferimento alle specialità di anestesia e rianimazione o in specialità sanitarie di elevata assistenza, per figure ritenute indispensabili dalle aziende sanitarie in relazione alla specifica mission aziendale e per direttori di strutture complesse già individuate in atti aziendali approvati con decreto assessoriale. Ma il personale potrà essere reperito utilizzando le procedure di mobilità regionale o interregionale e prevalendo personale dalle graduatorie di concorsi già espletati o da rispettare purché già banditi alla data 8 febbraio 2006.
Nessun limite è previsto per le assunzioni di personale infermieristico e per le categorie protette.
Con la stessa disposizione l'assessore assegna un termine estremamente breve alle aziende che intendano assumere personale per
effettuare e comunicare all'assessorato la ricognizione della spesa 2004 diminuita del 1% e il calcolo dei tetti di spesa per sbloccare le nuove assunzioni.
ROMA- SANITA', STORACE IN CAMPO (da il giornale La Sicilia)
Promuovere misure normative che rendano possibile la rimozione nella catena di comando delle Asl e degli ospedali di chi è responsabile di gravi errori. È uno dei quattro punti di un piano che il ministro della salute Storace assieme all'assessore della Regione Sicilia Pistorio, ha concordato durante una riunione al Ministero sull'emergenza sanitaria della regione.
Il ministro al termine della riunione ha spiegato che sarà istituita una cabina di regia tecnica presso l'Assessorato regionale della sanità della Sicilia, in grado di intestare e varare immediatamente misure di indirizzo e coordinamento che riducano la possibilità di errori professionali o malfunzionamenti dei sistemi e delle apparecchiature.
Questo gruppo tecnico
Si occuperà di mettere a regime l'impianto della rete di emergenza-urgenza sanitaria, compresa quella neonatale e pediatrica della regione. Questa cabina di regia sarà coordinata dall'assessore e vedrà la presenza di tecnici designati dalla Regione e dal Ministero.
Si cercherà anche di rivedere il programma di edilizia sanitaria "puntando alla rete dell'urgenza". Infine una quota dei fondi per gli obiettivi di piano da assegnare alla Regione Sicilia per l'anno 2006 e successivi potranno essere utilizzati per un progetto specifico che dovrà essere individuato.
"Con queste misure sarà possibile collaborare per risolvere l'emergenza".
POLITICA SOCIALE
I sistemi di protezione sociale sono:
- Previdenza o assicurazione sociale (pilastro fondamentale): dal 1963, l'istruzione obbligatoria per tutti i cittadini. Per ricevere delle prestazioni commisurate all'attività lavorativa in futuro,
bisogna inizialmente pagare