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PRIMAVERA ARABA
Nel gennaio 2011 migliaia di giovani tunisini esprimono il loro dissenso: circa il 50% dei laureati
era disoccupato e non poteva fuggire. Bouazizi, il martire della rivoluzione, per reagire alla polizia
che gli aveva confiscato un banchetto di frutta, unica sua fonte di sostentamento, si cosparge di
benzina e si da fuoco, muore pochi giorni dopo. Questo sacrificio ha spinto i giovani alla
rivoluzione.
I giovani scesi in piazza non appartenevano ad organizzazioni sindacali o politiche.
Attraverso i social network reclamavano i loro diritti. Il governo non convinceva più, non poteva
più concedere compensi salariali in un contesto di crisi economica mondiale.
I social network hanno giocato un ruolo fondamentale nella rivoluzione, condizionavano il modo in
cui i cittadino si relazionano. Servivano a pianificare la contestazione e per testimoniare ciò che
accadeva. Si rompe ISOLAMENTO (il punto debole di ogni rivoluzione). Il governo cercava di
oscurare questi siti, ma grazie alla collaborazione con gli internauti, che nel resto del mondo
riuscivano ad aggirare la censura fornendo i proxy necessari per accedere, i tunisini sono riusciti ad
accedere a questi social network. Il regime era concentrato a controllare i vettori di espressione
tradizionali, quali stampa o televisioni, era incapace di interpretare questo nuovo flusso di
informazioni. Dopo aver vinto la censura → la contestazioni passano dal mondo virtuale a quello
reale.
Libertà e dignità → parole chiave della rivolta. Non si tratta di rivendicazioni religiose, ma di
libertà e dignità, di giustizia sociale. Si è trattato di una rivoluzione senza testa → non è presente
un leader.
Si è trattato di una rivolta della libertà contro il principio di autorità, non di una rivoluzione
perchè all'inizio mancava una connotazione ideologica. Solo in un secondo momento il
malcontento dei giovani è stato affiancato dai sindacati dei lavoratori.
Rivendicazione della dignità → emersa a livello individuale piuttosto che collettivo. Una delle
parole più scandite → dignità, che si contrappone ad onore.
ONORE → riguarda la comunità
DIGNITA'→ riguarda l'individuo.
Scomparsa di una delle matrici dell'Islam classico, l'olismo, nel quale l'identità dell'essere è data
dall'appartenenza al proprio gruppo.
Assenza della dimensione religiosa → il suicidio, proibito dall'Islam, ha assunto una valenza
simbolica, come gesto di disperazione sociale.
11 Gennaio 2011 → fuga del dittatore Ben Ali → processo di transizione costituzionale.
Creazione di un governo ad interim, (durato 40 giorni), Parlamento ha approvato una legge che
consentiva al Presidente ad interim di emanare decreti con forza di legge in materia di diritti umani.
7 Marzo 2011 → governo affidato ad Essebsi, che deve condurre il paese verso le elezioni per
l'Assemblea costituente nell'ottobre 2011.
ELEZIONI
1) Ennahda, movimento islamico legato ai fratelli musulmani
2) Congrès pour la Republique, ispirazione laica, attivo nei diritti umani
3) Ettakatol, ispirazione laica, opposizione al partito di Ben Ali,
4) Parti démocrate progressiste, uno dei pochi legali durante la dittatura di Ben Ali
Nuovo governo: presieduto dal segretario di Ennahda.
Ennahda ha rivendicato con forza il legame tra religione e identità del popolo tunisino. L'identità
deve poggiare sulla tradizione religiosa. Non è necessaria la separazione tra religione e politica.
Ennahda riconosce il pluripartitismo, la libertà di espressione, la libertà individuale e le libere
elezioni democratiche.
Tensioni tra il fronte laico e il governo / Tensioni causate dall'estremismo salafita → aspirano ad
un ritorno all'Islam originario, applicazione Sharia.
Divaricazione tra Islam popolare e Islam ufficiale (movimento salafita). I salafiti hanno preso di
mira le pratiche devozionali legate all'Islam popolare → attentato al Mausoleo di Sayyida Aicha
Manoubia.
Tensioni per l'articolo 1 della nuova Costituzione:
-Salafiti → introduzione Sharia
-Laici → esclusione Sharia
Ennahda: no Sharia nella Costituzione
Risultato → il primo articolo rimane lo stesso della Costituzione del 1959
Ennahda e il Primo ministro → distaccati dai salafiti, il popolo tunisino è caratterizzato dalla
modernazione e dall'equilibrio. Comunque il partito non si schiera contro nessuna ideologia →
ambiguità.
LA QUESTIONE FEMMINILE
Approvazione art. 28 Costituzione → "complementarietà della donna rispetto all'uomo" →
manifestazioni per modificarlo (Femmes democrates, movimento femminista) → un mese dopo è
stato modificato, si ristabilisce la parità tra uomo e donna.
RELAZIONI INTERNAZIONALI E COOPERAZIONE ECONOMICA
Crisi moderna: rallentamento attività produttive.
2011 → decrescita a causa della diminuzione delle entrate derivanti dal settore turistico e dagli
investimenti esteri (-25%). Crisi turismo e settore industriale → forte disoccupazione.
Difficile ripresa, a causa della fragilità del contesto politico.