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POSTE ALLA BASE DELLA RICOSTRUZIONE EUROPEA POST '89

quindi dei provvedimenti (sotto forma di decreti legge poi convertiti in legge) relativi all'intervento in alcune crisi in regioni vicine all'Italia (Bosnia, Albania, Kossovo) nelle quali le operazioni di pace operate dal nostro paese sono state particolarmente attive.

L. 209/00

ADOZIONE DELLA RECANTE "MISURE PER LA RIDUZIONE DEL DEBITO ESTERO Tale normativa AI PAESI A PIÙ BASSO REDDITO E MAGGIORMENTE INDEBITATI". condiziona l'annullamento dei debiti alla circostanza che "il paese interessato si impegni a rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali, a rinunciare alla guerra come mezzo di risoluzione delle controversie e a perseguire il benessere ed il pieno sviluppo sociale ed umano favorendo la riduzione della povertà". In questo modo, il legislatore italiano appare allineato al riconoscimento ed alla tutela dei nuovi e dei vecchi diritti della sicurezza umana. Oltre

al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, egli persegue il diritto alla pace, alla sicurezza democratica, allo sviluppo ecc... CAPITOLO III. LA SICUREZZA "UMANA" NEI SISTEMI REGIONAL - CONTINENTALI. È ormai confermata la tendenza dello Stato ad indebolirsi come esclusivo garante dei diritti umani e allo stesso tempo è confermata la concessione di spazi sempre più ampi di autonomia a "soggetti" concorrenti. Per questo motivo oggi, prescindendo dalle singole entità statuali vengono in rilievo le REGIONI che rappresentano uno spazio di osmosi tra il sistema giuridico internazionale ed i sistemi giuridici nazionali. Con la regione internazionale ci troviamo di fronte ad un gruppo di stati limitato che presenta delle affinità caratteriali ma anche politiche. Queste affinità si riscontrano in particolare dal punto di vista costituzionale, infatti, le singole costituzioni nazionali tendono ad

omologarsi nella catalogazionedei diritti fondamentali e nella predisposizione delle forme di garanzia per la lorotutela. La particolarità è che questo fenomeno di tende in misuraREGIONALISMOsempre maggiore a sovrapporsi a quello dell’ tanto che oggi si parlaUNIVERSALISMOappunto di una crescente regionalizzazione della sicurezza umana. In precedenza,la Dichiarazione di Teheran e la più recente Dichiarazione di Vienna, avevanosottolineato il carattere dei diritti fondamentali nel senso che questiUNIVERSALEdevono essere intesi come un’OBBLIGAZIONE PER TUTTI I MEMBRI DELLA COMUNITA’

Ma è proprio nella dichiarazione di Vienna che si evidenzia unaINTERNAZIONALE. che tende a sovrapporsi al carattere universale dei dirittiSPECIFICITA’ REGIONALEumani. Qui, infatti, è sottolineato che la natura universale dei diritti e delle libertàfondamentali, è fuori questione; tuttavia è affiancata dall’affermazione

Dei particolarismi regionali. Tuttavia a questo punto va sottolineato un fenomeno: spesso si possono riscontrare delle anche nell'ambito di una stessa regione e questo ha fatto sorgere l'esigenza di proteggere i diritti umani a livello universale nel senso che destinatari della tutela non sono i cittadini di questo o di quello Stato ma tutti gli uomini. Resta comunque difficile, tuttavia, applicare i principi della Dichiarazione universale ai sistemi regionali ma ciò nonostante è ancora possibile sostenere che la regionalizzazione dei diritti umani è un fenomeno ancorato all'universalismo degli stessi. Dal punto di vista giurisdizionale, la protezione dei diritti umani è affidata innanzitutto al giudice statale e soltanto in via sussidiaria al giudice superiore di livello regionale. In realtà, questo meccanismo della sussidiarietà ha la funzione principale di proteggere l'ordinamento interno e fare in modo che la

sovranità statale riesca a contemperarsi con quella sovra - statale. Quindi, normalmente, si fa ricorso alla giurisdizione interna. Sul versante opposto della sussidiarietà, si pone l'effetto diretto o self - executing, inteso come possibilità per i cittadini di uno stato che abbia ratificato la convenzione che lo preveda, di invocare le sue disposizioni davanti al giudice nazionale. Questo presuppone la necessità dell'incorporazione nel senso di trasformazione delle norme in diritto interno. Solo così si potrà affermare che il diritto dell'individuo deriva non immediatamente dal trattato ma dalle disposizioni interne riproduttive delle norme internazionali. È chiaro che sono i singoli ordinamenti a definire le modalità di incorporazione ed il rango che lo strumento convenzionale riveste nella gerarchia delle fonti del diritto. Sul piano regionale esistono due forme di garanzia e di controllo sul rispetto.particolare funzione di monitoraggio e valutazione delle politiche e delle azioni degli Stati nel rispetto dei diritti umani.

fondamentale funzione d’accertamento riguardo alle obbligazioni SOFT ovvero quelle sottratte ad immediata applicabilità. Al contrario riveste una funzione residuale per le obbligazioni di tipo HARD ossia assistite da sistemi di garanzia di tipo giudiziario. E’ bene precisare che funzione residuale non è sinonimo di funzione inutile poiché se il rapporto risulta completo e veritiero, mostrerà notevoli potenzialità nella garanzia della sicurezza umana e tali potenzialità saranno complementari e non alternative a quelle svolte attraverso i sistemi di garanzia di tipo giudiziario.

La creazione di meccanismi di controllo del rispetto degli obblighi o impegni assunti dagli Stati rimane una forma di tutela ancora minoritaria poiché la garanzia dei diritti della sicurezza umana è orientata il più delle volte verso forme soft di protezione dei diritti umani. Ci si riferisce a quelle forme di tutela costituite da

risoluzioni, dichiarazioni o atti convenzionali conclusi dagli Stati che, seppur caratterizzati da effetti obbligatori, risultano sprovvisti di caratteristiche normative. Tuttavia esistono tre sistemi di protezione (europeo, interamericano e africano) dei diritti umani, basati su forme di tutela hard. Accanto al sistema di protezione si sono sviluppati dei sistemi paralleli: quello europeo, interamericano e africano che, secondo parte della dottrina, provocherebbero il rischio di frammentare troppo l'intero sistema di tutela dei diritti dell'uomo. Si trova nella Corte Interamericana un organo che ha una competenza di natura consultiva e una di carattere giurisdizionale, mentre nel sistema africano si ha una duplice funzione di garanzia: quella legata al ricevimento dei rapporti biennali degli Stati sulle misure di attuazione della carta e quella legata all'esperimento di ricorsi statuali o individuali. Non c'è nel sistema africano un organo e

Questo fa la differenza con gli altri due GIURISDIZIONALE sistemi paralleli. Quindi neo sistema africano si registra una prevalenza delle garanzie politico - diplomatiche su quelle giurisdizionali. Senza assumere un approccio eurocentrico, oggi si può affermare che quello europeo costituisce l'espressione regionale più perfezionata in materia di SICUREZZA UMANA. Questa è garantita attraverso uno specifico gruppo d'organizzazioni:

  1. CONSIGLIO D'EUROPA: deputato alla salvaguardia del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali;
  2. ORGANIZZAZIONE PER LA SICUREZZA E LA COOPERAZIONE IN EUROPA (OSCE): impegnata, in particolare, sul piano politico ad omologare valori giuridici e standards di tutela dei diritti dell'uomo;
  3. UNIONE EUROPEA: PARTE SECONDA: I DIRITTI UMANI COME CARATTERE DELL'IDENTITÀ REGIONALE DELLE ORGANIZZAZIONI EUROPEE E DELL'UNIONE EUROPEA.

CAPITOLO

un trattato costitutivo. Tuttavia, nonostante questa debolezza formale, l'OSCE ha dimostrato di essere un attore importante nel promuovere la sicurezza e la cooperazione in Europa. L'OSCE si concentra sulla dimensione umana della sicurezza, riconoscendo che la sicurezza non può essere garantita solo attraverso misure militari o politiche. La dimensione umana si riferisce alla protezione dei diritti umani, alla promozione della democrazia, alla prevenzione dei conflitti e alla gestione delle crisi. Attraverso il suo mandato, l'OSCE si impegna a promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali in tutti i suoi Stati membri. Monitora l'attuazione degli impegni assunti dagli Stati membri attraverso visite sul campo, dialogo politico e rapporti periodici. Inoltre, l'OSCE svolge un ruolo importante nel monitorare le elezioni e nel fornire assistenza tecnica per migliorare i processi democratici. L'OSCE è anche coinvolta nella prevenzione dei conflitti e nella gestione delle crisi. Attraverso il suo meccanismo di risposta rapida, l'OSCE può inviare missioni sul campo per monitorare e facilitare la risoluzione dei conflitti. Inoltre, l'OSCE promuove il dialogo e la cooperazione tra gli Stati membri per affrontare le sfide di sicurezza transnazionali, come il terrorismo, la criminalità organizzata e la migrazione. In conclusione, l'OSCE svolge un ruolo cruciale nella promozione della sicurezza e della cooperazione in Europa. Nonostante la sua debolezza istituzionale, l'organizzazione ha dimostrato di essere efficace nel promuovere la dimensione umana della sicurezza e nel facilitare il dialogo e la cooperazione tra gli Stati membri.

Strutture fisse, manchevole di personalità giuridica internazionale e fondato su due regole principali: il consenso e la unanimità della presidenza.

Fondamentale per l'OSCE è stato il richiamo al principio VII della Dichiarazione di OSCE Helsinki fondato sul rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (inclusa la libertà di pensiero, di coscienza, religione e credo).

Il principio VII costituiva la base normativa dell'intero sistema dei diritti umani. Esso inoltre prevedeva che "gli Stati partecipanti, nel cui territorio esistono minoranze nazionali, rispettano il diritto delle persone appartenenti a tali minoranze e offrono loro la piena possibilità di godere dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali."

Dettagli
Publisher
A.A. 2007-2008
34 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'Unione Europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Di Stasi Anglea.