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IMMAGINAZIONE SOCIOLOGICA
Ognuno di noi possiede l'immaginazione sociologica e la usiamo per fare un'analisi della società che ci circonda. Charles Wright Mills [1959] definisce l'immaginazione sociologica come la "capacità di riflettere su se stessi liberi dalle abitudini familiari della vita quotidiana, al fine di guardare la realtà con occhi diversi". Ad esempio, l'atto di offrire un caffè può sembrare naturale agli occhi di un sociologo italiano. In realtà tale comportamento gli sembra naturale solo perché è "familiare". In altre società l'offerta del caffè non è riconosciuta come atto di ospitalità o amicizia, anzi in alcuni casi potrebbe simboleggiare un gesto offensivo. Per comprendere una società osservata il sociologo deve, pertanto, sgombrare la mente da tutti quei comportamenti e quelle convinzioni familiari alla propria cultura. Il concettoviene espresso da Charles Wright Mills, sociologo statunitense e professore di sociologia, nell'opera "The Sociological Imagination" del 1959. L'immaginazione sociologica è la capacità di riflettere sistematicamente su cose da noi percepite come problemi personali, che in realtà sono questioni sociali ampiamente condivise da altri individui nati in un periodo e in un ambiente sociale simile al nostro. Quindi, al centro dell'immaginazione sociologica sta l'idea che le vite individuali si svolgono all'interno di contesti. Tutti possediamo un certo livello di immaginazione sociologica. Ciò che ci differenzia dai sociologi e che questi ultimi riescono a liberarsi dai condizionamenti della situazione personale collocando le cose in un contesto più ampio. Si liberano da due principali nemici: Stereotipi: credenze solitamente false, o esagerate, relativi ad una società. Questi spesso portano a discriminazioni.Cioè a comportamenti, pratiche o politiche che danneggiano, escludono o portano svantaggi a qualche gruppo;
Il senso comune
Il sociologo può quindi condurre una ricerca sociologica. Questa ricerca si basa su quattro punti principali:
- Può essere svolta a livello teorico (si basa su ricerche precedentemente fatte e comparate fra loro) o a livello empirico (indagini svolte sul campo che si basano sull'esperienza diretta).
- Domanda di ricerca: può essere direttamente collegata al primo punto perché questo dipende appunto dalla domanda di ricerca, cioè l'argomento della ricerca, la domanda che ci si pone.
- Ci si basa anche sulle condizioni della ricerca (budget, aspetti endogeni ed esogeni).
- Metodo: anche questo direttamente ricollegato alla domanda di ricerca. Si tratta del metodo della ricerca, che può consistere in:
- Inchieste campionarie (surveys): vengono poste le stesse domande ad un gruppo e poi si fanno delle statistiche.
- Ruolo di malato, illness/health comportamenti, diversi modelli di relazione medico-paziente, salute e vita quotidiana, genere, corso di vita e salute, pratiche di benessere, educazione/formazione alla salute.
- Meso -> concetto di lavoro sanitario/di care, reti sociali e salute, analisi delle organizzazioni sanitarie e management, promozione della salute (specie a livello di comunità).
- Macro -> politiche per la salute, concetto di sistema sanitario, sistemi sanitari comparati, sistema sanitario ed ecosistema, stili di vita, culture della salute, comunicazione della salute.
Un ospedale può essere studiato in maniera macrosociologica e microsociologica, ad esempio: il modo micrologico consiste nel fare uno studio degli infermieri in un determinato reparto, mentre la macrosociologia studia intere società come ad esempio tutto l'ospedale e tutto il personale al suo interno.
Per fare un'organizzazione di un reparto non ci si basa su un giudizio soggettivo.
ma sicerca di farlo in maniera più oggettiva possibile con determinate tecniche, se vogliamopassare da un dato oggetto da una valutazione individuale a una valutazione scientificabisogna usare la sociologia utilizzando strumenti precisi e raccogliere dati attraversol'esperienza diretta.
Una domanda di ricerca potrebbe essere che il reparto di ostetricia funziona meglio di unaltro, è necessario sapere il perché e utilizzare gli strumenti adatti per rispondere alladomanda; è la base di partenza della ricerca e può essere utilizzata anche per verificarese un risultato generale sia lo stesso in un determinato contesto (come ad esempio direche tutti gli ospedali sono attrezzati e verificare che anche le scotte lo sia).
Ricerca teorica e empirica
La ricerca teorica si ferma ad analizzare i contributi prodotti da altre ricerche cioèacquisisce i dati dalla letteratura specializzata sul tema.
La ricerca empirica consiste nell'ottenere risultati
originali non prendendo ciò che hanno studiato gli altri ma studiando noi stessi, attraverso l'osservazione, le interviste, questionari, analizzando le tecniche dell'antropologia se si deve studiare i comportamenti degli uomini, andare sul luogo dell'oggetto di studio. Sono tutte tecniche che hanno lo stesso valore ma che possono essere usate a seconda dell'obiettivo che si vuole raggiungere, infatti bisogna essere esperienti e bravi per scegliere al meglio la propria ricerca empirica. Le specializzazioni La iper "specializzazione" novecentesca: - sociologia generale - sociologia della famiglia - sociologia del lavoro - sociologia economica - sociologia politica - sociologia della religione - sociologia delle migrazioni - sociologia dei processi culturali - sociologia dei media - sociologia della salute -> le dimensioni della salute si intrecciano e sovrappongono continuamente nella carriera di salute di un individuo: dimensionefisica, dimensione psichica, dimensione emotiva, dimensione relazionale, dimensione spirituale, dimensione sociale.
● sociologia della medicina
Le scoperte scientifiche dell'800 e le teorie interpretative della malattia a esse connesse costituiscono le basi del paradigma biomedico.
La sociologia della salute che si è sviluppata al inizio del 900 per lo studio della salute, non corrisponde soltanto all'assenza di malattie e infermità, la sanità definisce quanto di più complesso di una semplice malattia o qualsiasi problema di tipo fisico che delimita il campo della salute alla medicina. Dal 1948 (stato di benessere fisico, psicologico e sociale - OMS 1946) in poi la salute progredisce, invece di essere qualcosa di medico, diventa un proprio campo di intervento e analisi che può portare i suoi risultati di ricerca supportando l'organizzazione della sanità in qualcosa di diverso dell'epoca precedente tendente al benessere generale.
dell'individuo.- La morte non è più considerata come destino, ma riconosciuta come il risultato di processi patologici da combattere e nasce quindi anche un concetto di MEDICALIZZAZIONE DELLA SALUTE, dato da scientificazione, ospedalizzazione del malato, professionalizzazione della malattia, welfare state e universalizzazione culturale del ruolo del medico.
- Il modello medicalizzato è inadeguato nel controllare sia la malattia che le sue cause sociali e ambientali, in quanto nascono nuovi problemi, nuove povertà e nuovi bisogni.
- Si deve superare la visione dicotomica tra settore sanitario e settore sociale.
- Quindi sarebbe necessario approcciare ad un modello demedicalizzato incentrato sul superamento della routine, sul lavoro di equipe e sulla dignità del paziente/cliente.
- L'identità del malato è influenzata profondamente dall'esperienza di malattia. Il paziente recita il ruolo di malato, assumendo spesso il comportamento