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L'informazione come differenza e chiusura
L'informazione rappresenta una differenza che produce una conservazione che mette al riparo, ma nella prospettiva olistica si mette in evidenza come sia proprio la chiusura nel senso dell'isolamento a generare degenerazioni.
Per Bateson l'informazione è la notizia di una differenza: si tratta di riconoscere la differenza ed il problema diventa una questione di sensibilità, di percezione, ovvero del modo in cui si entra in relazione, in contatto con la differenza.
La prospettiva olistica propone un modello della comunicazione intersoggettiva intesa come un flusso di scambio caratterizzato dallo squilibrio continuo. È il paradosso dello stato stazionario o dell'equilibrio instabile: le strutture di un sistema restano le stesse sebbene alcuni elementi rilevanti e significativi cambino.
Fenomeno della serendipity: si riferisce
All’esperienza degli elementi che la compongono cambianoabbastanza comune che consiste nell’osservare un dato continuamente.imprevisto, anomalo, che fornisce occasione allo sviluppo di Una parte del sistema per mantenere le sue strutture deveuna nuova teoria, o lo sviluppo e ampliamento di una teoria chiudersi al mondo esterno ma tale chiusura è possibilegià esistente. proprio perché il sistema si sviluppa attraverso l’apertura.
Mette in evidenza come la capacità di comprendere il dato, È nell’apertura rappresentata dalla relazione con l’altro chediventi rilevante nel corso di un’esperienza di osservazione nascono idee e pensieri individuali.e ricerca dell’osservatore, sensibilizzato a cogliere elementi,ovvero differenze: impreviste, non pensate in precedenza;anomale, e strategiche ossia generative di un cambiamento. Nella prospettiva olistica gli esseri viventi non sonosistemi chiusi; per vivere essi hanno
bisogno di essereLa prospettiva olistica invita a considerare il mondo in cui aperti o meglio, di combinare apertura e chiusura.viviamo come generato da un particolare punto di vista, tale L'approccio cartesiano si limita a riflettere sull'influenza punto di vista può essere adattato agli imprevisti solo in reciproca e sull'interdipendenza attraverso il modello base alla capacità di cogliere o meno le differenze (apertura della causalità, a partire da oggetti chiusi e separabili in o chiusura verso il cambiamento). Il punto di vista da cui variabili. L'obiettivo di quest'approccio è la altri, l'auto-nomia ovvero la capacità di governarsi, semplificazione che implica la perdita della capacità di pensare e agire secondo proprie logiche interne rispetto cogliere la complessità delle relazioni.
L'approccio olistico, al contrario, guardaall’unità condizioni culturali e sociali nelle quali si formano ladell’essere umano come all’insieme dei differenti aspetti nostra percezione e la nostra capacità di interpretazione.connessi da processi di apertura e chiusura nello Autopoiesi è la capacità del sistema di essere autonomoscambio. Tali processi di apertura e chiusura sono il e autoreferente, di autodeterminare l’organizzazione e diprincipio organizzativo delle relazioni tra parti. creare le proprie conoscenze rispetto all’ambiente. IlLa nostra mente, il nostro corpo, gli aspetti emotivi, concetto di autopoiesi consente di vedere apertura ementali, biologici e fisici, secondo la prospettiva olistica, chiusura non in modo dicotomico ma come modalità checostituiscono un tutt’uno al cui interno le diverse parti si cooperano insieme. I sistemi sono autopoietici nel sensoinfluenzano reciprocamente. che sono chiusi, in quanto autonomi, e dal punto divistaMorin “la realtà è tanto nel legame quanto nella dell’organizzazione si autoproducono per mezzo didistinzione tra il sistema aperto e il suo ambiente processi interni; allo stesso tempo essi sono aperti, incircostante” = l’aspetto biologico è specifico e distinto da quanto dipendenti, ed influenzati dall’ambientequello emotivo, ma allo stesso tempo si considera come i circostante attraverso gli scambi che attuano.processi biologici ed emotivi si influenzano È l’organizzazione interna, l’elemento di chiusura, areciprocamente in condizioni di dipendenza. Ciascun determinare l’elemento di apertura, ovvero ad attribuiresistema è organizzato attraverso processi che implicano il significato agli stimoli esterni tramite la percezionesia legami e dipendenze dal contesto attraverso delle differenze nell’ambiente.l’apertura e lo scambio, sia distinzioni e autonomieattraverso la chiusura. Il
Paradosso dello stato stazionario: Per indicare la dimensione dell'incontro, Bateson utilizza il termine interfaccia, che indica la superficie che costituisce il luogo di incontro di due regioni e che sostituisce la nozione di confine in un contesto tridimensionale.
La prospettiva olistica si occupa della vita che scorre e non delle forme morte e bloccate. Ciascun sistema organizza la propria chiusura e apertura, ovvero stabilisce livelli di condivisione e scambio oppure di esclusione.
La teoria del doppio vincolo mostra come i modi da noi utilizzati per comunicare possano creare situazioni paradossali in cui siamo costretti a fare scelte impossibili.
di utilizzati nell'interfacciare, ovvero nel mettere in auto-organizzazione, auto-regolazione, auto-costituzione relazione differenti regioni, abbiano conseguenze di un sistema, in cui l'accento è posto sulla dimensione pratiche nelle nostre esistenze. dell'auto, ovvero del partire da se stesso – fare da sé. La teoria, nota anche come "doppio legame", mostra La scelta degli elementi cui attribuire significato dipende come all'interno di una relazione emotivamente dalla capacità di percepire alcuni aspetti piuttosto che significativa ci si possa trovare in situazioni che sembrano essere senza via di uscita, nelle quali si è metacomunicativo è l'importante legame emotivo che costretti a scegliere tra due situazioni reciprocamente ostacola uno sguardo critico o semplicemente la mancata invalidanti. disponibilità all'abbandono delle proprie posizioni. Quanto più la relazione è
significativa e condiziona la comunicazione tra due individui, uniti da una relazione emotivamente rilevante, presenta una incongruenza tra il livello verbale (quello che viene detto a parole) e quello non verbale (gesti, atteggiamenti, tono di voce, ecc.), e la situazione sia tale per cui il ricevente del messaggio non abbia la possibilità di uscire fuori da questo schema stabilito dal messaggio, o metacomunicando o chiudendosi in se stesso. È necessario compiere un atto creativo che ci permette di guardare al problema e ai differenti livelli dei messaggi. L'attenzione deve essere posta sulle emozioni, perché si rivelano centrali per comprendere i processi che inibiscono o facilitano le possibilità di apprendimento e di comprensione dei soggetti, sia a livello affettivo che cognitivo.madre cerca di incoraggiare il figlio a esprimere i suoi sentimenti e a essere spontaneo. Questo episodio illustra come spesso siamo bloccati all'interno dei nostri schemi relazionali ed emotivi, che ci impediscono di trovare soluzioni e di uscire da una prospettiva limitata. Bateson suggerisce che per superare questi blocchi è necessario aprire la comunicazione a diversi livelli. Il primo livello di cambiamento consiste nel modificare tutte le variabili possibili nella situazione senza uscire dalla vista iniziale. Ad esempio, la madre potrebbe provare a rilassarsi e ad accettare l'abbraccio del figlio, invece di irrigidirsi. Ma Bateson sostiene che il vero cambiamento avviene a un livello più profondo, chiamato secondo livello di cambiamento. Questo livello implica una trasformazione delle strutture di pensiero e dei modelli relazionali che ci tengono intrappolati. Solo quando siamo disposti a mettere in discussione le nostre convinzioni e ad aprirci a nuove prospettive, possiamo veramente superare i blocchi emotivi e relazionali che ci limitano.- cambiamento 2: cambiare le premesse implicite da cui madre nega di essere la responsabile dell'allontanamento, partiamo, i principi che generano il nostro sguardo sulla situazione.
- alludendo al fatto che il figlio si sia ritratto non perché intimorito dall'irrigidimento della madre, ma perché bloccato dai suoi stessi sentimenti; il figlio, colpevolizzato, si trova impossibilitato a rispondere.
- Cap. 5 Come si può uscire da una relazione strutturata secondo il doppio vincolo?
- Società = serie di interazioni tra individui nel momento presente.
- Serve la capacità di metacomunicare ossia di comunicare sulle relazioni tramite messaggi relativi ad altri messaggi.
- Questione del rituale in una dimensione micro; la quale si cala all'interno dei gruppi e va a vedere cosa accade tra i soggetti.
- Per scardinare lo schema di interazione proposto dal doppio vincolo bisogna passare ad un altro livello comunicativo.
Rendere sulla ribalta ha delle regole in relazione alla società. La rappresentazione che si sta inscenando ha delle regole di cortesia. Simmel si addentra un po' più in profondità dicendo che l'attore assume un decoro e si curerà dell'apparenza.