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DELL'UGUAGLIANZA - Anni settanta sviluppo del gender studies (intellettuali femministe: nuove prospettive nell'analisi della realtà sociale)

FEMMINISMO DELLA DIVERSITA' - Anni ottanta dai circoli intellettuali a proposte politiche (coinvolgimento di un pubblico più vasto)

Richiesta delle lavoratrici di maggiore flessibilità negli orari; doppia presenza e problema di coniugare scansioni e logiche temporali differenti (tempi sociali con tempi familiari e personali). Contemporaneamente i gender studies avviano una riflessione sul tempo (carattere sessuato).

Da un lato, il tempo del lavoro per il mercato (dominante e tradizionalmente maschile): razionalizzato e strumentale; d'altro lato, tempo della riproduzione e della cura (tradizionalmente femminile): incorporato, affettivamente denso. La riflessione delle donne sul tempo ha messo in luce gli intrecci molteplici fra le due logiche temporali, mettendo in luce il carattere polisemico del tempo.

(attenzione alla differenza che il tempo ha per le persone). dalla riflessione femminile, si formula nuova mappa del tempo. Vi è il rifiuto di tenere rigidamente separati pubblico e privato, tempo di lavoro e tempo della vita (logica della compartimentazione e il rifiuto di accettare la gerarchia fra questi tempi socialmente stabilita. Il rifiuto della logica di compartimentazione non riguarda solo i tempi della vita quotidiana, ma anche quelli della biografia: NO rigida sequenza di fasi in successione e irreversibili, apertura a momenti di moratoria, ripensamenti, nuovi inizi. Da fine anni 80 il nuovo tipo di relazione con il tempo (nuova mappa) diventa un'aspirazione generalizzata → delle nuove generazioni (uomini e donne) incertezza come valore (trasgressione rispetto all'eccesso di determinatezza della società). Le contraddizioni della modernità diventano sempre più evidenti verso fine secolo quando maturano le condizioni geo-politiche perun'accelerazione dei processi di globalizzazione insieme ai progressi delle ICT. Punti di svolta della seconda metà del novecento:
  1. Ricostruzione post-bellica dell'ordine internazionale (coordinamento, cooperazione internazionale);
  2. Crisi degli anni 70 (flessibilità);
  3. Fine della guerra fredda.
Ultimi decenni del 900:
  • Crescente de-regulation sottrae agli stati il pieno controllo dell'economia (meno risorse per il sistema di welfare);
  • Si sviluppano problemi globali che gli stati non riescono a gestire da soli;
  • Le ICT consentono nuovi rapporti, transnazionali.
Nasce una sorta di disorientamento causato da tutte le nuove opportunità ma anche dall'assenza di riferimenti certi (soprattutto mancanza di tutele istituzionali). In generale si manifesta un senso di perdita del controllo. Primi vent'anni del secolo emergono nuovi, impensabili rischi: attacco terroristico alle torri gemelle, crisi finanziaria globale, esplosione della polveriera in.

Medioriente (dalla caduta di Saddam alle guerre civili e i conflitti e le repressioni sanguinose), cresce il ritmo dei disastri ambientali; spinta nuovi migrazioni; i nuovi media si rivelano strumenti di relazione, ma anche terreno di continue violazioni della privacy, azioni criminali e comportamenti aberranti; attuale pandemia covid. Oltre a nuovi rischi ci sono anche maggiore consapevolezza, esempi di creatività e riflessività e ricerca di nuove forme sostenibili di vita associata. Di fronte all'allargarsi degli orizzonti possibili, i precedenti criteri di organizzazione della vita associata diventano troppo rigidi e stretti per via delle imprese, delle mode e i consumi, la ricerca, l'esplorazione culturale, la vita di relazione. Il successo di internet lo si deve alla rete che favorisce lo sviluppo di una nuova forma organizzativa, basata sull'annullamento della distanza e sull'istantaneità. Vale a dire di una rivoluzione nelle logiche delle

Comunicazioni e relazioni umane. In questa situazione la realtà di internet si è inserita come un volano che ha accelerato la transazione. La rete favorisce lo sviluppo di una nuova forma organizzativa basata sull'annullamento della distanza e sull'istantaneità. Castells: internet oggi è una rivoluzione paragonabile a quella della diffusione dell'elettricità in passato. È la "trama delle nostre vite"; uno strumento organizzativo straordinario.

Network: insieme di nodi interconnessi. Con caratteristiche di adattabilità e flessibilità e può essere applicato ad una vasta gamma di impieghi con conseguenze sociali da scoprire con l'esperienza. Opportunità organizzative di internet:

  • Combinazione di flessibilità e performance rispetto agli obiettivi
  • Capacità gestionale coordinata
  • Esecuzione decentralizzata
  • Espressione individuale
  • Comunicazione globale e orizzontale

LEZIONE

27/10GENERATI 3 PROCESSI:

  • Incertezza dei mercati crescente dagli anni 70 e bisogno di flessibilità organizzative e gestionale delle imprese
  • Domanda di libertà individuale e comunicazione aperta
  • Progressi consentiti dalla microeleettronica

L’elemento chiave che Castells non menziona è il cambiamento derivante dalla guerra fredda.

La novità di internet crea un nuovo stile di interazione in contrapposizione con le forme tradizionali:

  • interazione diretta faccia a faccia: implica presenza fisica, condivisione dello stesso contenuto che da senso e orienta la comunicazione, permette il riconoscimento reciproco di status. Il faccia a faccia offre una vasta gamma di mezzi espressivi e presuppone un flusso di comunicazione a due vie (dialogica), condivisione della responsabilità di produrre informazione
  • mediata da strumenti tradizionali: come la precedente è dialogica e permette il reciproco riconoscimento (non mando una lettera ad uno sconosciuto).
riduce grazie alla possibilità di comunicare in tempo reale attraverso chat, videochiamate o social network. Questo tipo di interazione digitale permette anche di condividere contenuti multimediali come foto, video o documenti. Inoltre, grazie alla presenza di emoticon e emoji, è possibile esprimere emozioni e sentimenti anche a distanza. Tuttavia, è importante tenere presente che l'interazione digitale può presentare alcune limitazioni rispetto all'interazione faccia a faccia, come la mancanza di contatto fisico e la possibilità di fraintendimenti a causa della mancanza di espressioni facciali e linguaggio del corpo.

annulla creando un nuovo spazio: quellodei flussi, caratterizzato da una specifica temporalità. Lo spazio dei flussi è unospazio immateriale, che si organizza intorno alla messa in relazione di dati posti.

Posto= uno spazio fisico, di natura funzionale, le cui rilevanza e fisionomia dipendono dal ruolo che esso svolge a supporto della Rete. Il posto non è uguale alluogo. Il posto è un nodo nel reticolo dei rapporti e degli scambi con il resto dello spazi dei flussi (Castells). Al contrario il luogo (Augé) è uno spazio fisico identitario, relazionale, storico. Posto e luogo non si escludono a vicenda. Esempio dellafabbrica in Malesia: è un posto nella Rete, ma è anche un luogo èer chi lavora nellafabbrica e abita nell’ambiente fisico in cui è collocata. Castells ha un’idea molto simile a quella di Sassen sullo spazio infatti ritiene che la dimensione territoriale non scompare ma si ridefinisce,

L'organizzazione dello spazio diventa multipla (intrecci di livelli e forme spaziali diverse), insieme alla rete assumono crescente rilievo le grandi aree metropolitane (città globali). Contro la logica del "o...o", si afferma quella del "sia...sia" (Beck). Massay: spazi non solo multipli ma anche dinamici. Il luogo non è qualcosa di statico ma è dinamico perché è un processo (ruolo delle relazioni sociali al suo interno). Molteplicità di relazioni intrecciate fra entità e livelli diversi: NO a separazione concettuale tra interno ed esterno: uno è parte integrante dell'altro (conflitti inutili per concettualizzazione). Quindi possiamo "prendere le distanze dall'uduale associazione fra penetrabilità e vulnerabilità: un'associazione che rende così angosciante il timore di un'invasione da parte di nuovi venuti" (Massey). L'identità

La specificità dei luoghi cambia anche in base ai conflitti. La specificità dei luoghi non dipende solo dalla loro storia ma anche e soprattutto dalla globalizzazione delle relazioni. Quindi globalizzazione: spinte omogeneizzanti e insieme forme di sviluppo geografico disuguale quindi di unicità del luogo. La globalizzazione non sempre porta all'omogeneizzazione. Nello spazio dei flussi (flessibilità organizzativa) si sviluppa una temporalità specifica, diversa da quella dominante nelle società moderne. Castells riprende Giddens: nella modernità separazione del tempo dallo spazio e primato del primo sul secondo; tempo lineare dell'orologio, prevedibile e irreversibile; tempo funzionale a organizzazione di fabbrica e centralizzazione organizzativa/omogeneizzazione dello Stato nazionale. Nella rete, primato dello spazio (dei flussi) sul tempo, e si sviluppa un tempo senza tempo dell'eterno presente. Informazioni su eventi di ogni genere da ogni parte del mondo,

si diffondono nello stesso momento, dappertutto, senso di immediatezza. Informazioni su eventi distanti che arrivano con immediatezza ai soggetti; si mischiano e confondono con quelle (immediate e contingenti) dell'ambiente prossimo. Il risultato è un mix indistinto nella percezione (simile a quello che avviene nelle interazioni digitali a distanza). Annullamento delle barriere temporali.

Nelle rappresentazione dei testi multimediali, c'è la perdita dell'ordine cronologico degli eventi: temporalità indifferenziata (cultura dell'eterno e dell'effimero): eterno presente. La differenza fra persone, gruppi sociali, aree del mondo diversi. Convivenza di più logiche spazio-temporali. Fenomeno da osservare: ri-valorizzazione della dimensione locale, con fisicità e ritmi naturali (ambivalenze).

Internet e economia: organizzazione flessibile del lavoro e dei cicli del prodotto, +mercato globale della finanza funzionante in tempo reale su

spazi transazionali. Gli effetti cont

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Publisher
A.A. 2020-2021
83 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ginsky di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della globalizzazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Rampazi Maria Rita.