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C. I SIGNIFICATI ATTRIBUITI ALLE COSE/SITUAZIONI CHE VENGONO ELABORATI ATTRAVERSO UN PROCESSO INTERPRETATIVO

In questo processo interpretativo, il soggetto utilizza idee che ha acquisito dalle esperienze precedenti. Esso si colloca tra lo stimolo ricevuto dall'esterno e la risposta data. Il significato che il soggetto attribuisce alla sua azione influisce sulla risposta dell'altro. Si tratta di un'interazione significativa in cui i soggetti si orientano reciprocamente senza poter dare per scontati i comportamenti. Ognuno è in dialogo con se stesso attraverso l'autoindicazione, ovvero il processo mediante il quale indichiamo a noi stessi lo stimolo che riceviamo e forniamo un'interpretazione al riguardo. Ognuno di noi riconosce uno stimolo e gli attribuisce un significato.

Secondo il funzionalismo, il ruolo è qualcosa di dato e definito, non personalizzabile. Nell'interazionismo, invece, i ruoli sono visti in maniera più processuale.

meno rigida. Tutti gli aspetti della struttura sociale vengono studiati nell'ottica strumentale, anche l'AZIONE ASSOCIATA, azione in cui convergono delle linee di comportamento dei singoli partecipanti, tutti i singoli partecipanti aun determinato contesto sociale (cerimonia, gioco, dibattito, lezione ecc.) convergono nel mettere in atto delle linee convergenti di comportamento che corrispondono ai ruoli che queste persone svolgono in questa azione associata. La traiettoria dell'azione associata non è scontata, è innescata da spinte iniziali, alle quali però possono subentrare interruzioni, cambiamenti di rotta, imprevisti in seguito a sempre nuove interpretazioni costruite dagli attori agenti coinvolti in quelle azioni. Blumer pone poi grande attenzione alla dimensione metodologica di tipi induttivo e qualitativo per analizzare sul campo, al meglio, il corso interno dell'agire. Blumer va a vedere in concreto come agiscono le persone e da lì

cerca di dedurre delle regole generali. La fenomenologia
Husserl, fondatore della fenomenologia, vuole studiare i fenomeni sociali e umani così come si manifestano, incita i filosofi a mettere tra parentesi stereotipi e pregiudizi per andare a studiare i fenomeni sociali così come si manifestano. Schutz introduce la fenomenologia nella sociologia, riprendendo questo concetto dal filosofo Husserl.
La sociologia fenomenologica vuole descrivere il mondo come lo vediamo, il modo in cui ne facciamo esperienza e vi attribuiamo un senso, le modalità in cui arriviamo ad avere percezioni e interpretazioni simili a quelle altrui così da costruisci una realtà condivisa.
Schutz ritiene cruciale per le scienze sociali interpretare il significato che l'individuo attribuisce alle azioni e alle situazioni della vita di tutti i giorni. Per diversi aspetti è influenzato dalla sociologia weberiana: l'agire, il senso attribuito dall'attore alle sue azioni, il

Il processo del "comprendere", la tipizzazione. Secondo Schutz tutti noi, non solo i sociologi, costruiamo tipi-ideali.

Il mondo della vita. Gli attori sociali non solo "conoscono" la realtà ma, mediante il loro agire e interagire, sono coinvolti in modo attivo nel forgiarla, nel darle una forma, costruirla. La vita quotidiana, il mondo della vita, si caratterizza per la sospensione del dubbio e l'orientamento ad agire senza analizzare il corso delle azioni. Il mondo della vita quotidiana è un ordine di realtà nel quale prevale il senso comune, ossia un insieme di saperi che condividiamo perché viviamo la stessa esperienza sociale. Nel mondo della vita prevalgono pregiudizi e visioni stereotipate che confermano gli appartenenti a questo mondo.

Inoltre, il senso comune ci appare come naturale.

Lo straniero. In realtà, il senso comune non è poi così naturale, è il frutto di queste visioni distorte. Quando

irrompono situazioni di crisi il senso comune vacilla ma qui usciamo da ciò che è il mondo della vita quotidiana. È ciò che accade con lo straniero, che è la rappresentazione dell'uomo che deve mettere in questioni quasi tutte le cose che sembrano assodate ai membri del gruppo a cui si accosta. Egli entra in un contesto a lui sconosciuto, vive in una situazione in cui niente è più ovvio. Ciò comporta una crisi, una interruzione: lo straniero deve abbandonare un senso comune e imparare a condividerne un altro. Tra realtà e costruzione sociale La fenomenologia sociologica vuole portarci a riflettere sul fatto che la realtà è una costruzione sociale, il mondo umano è sempre e solo un mondo interpretato. Non vi sono puri e semplici fatti: vi sono sempre fatti interpretati. Mentre gli attori sociali si orientano in modo pragmatico, essi non si pongono questioni di coerenza logica o di intrecci tra la dimensione.esperienze individuali e dal contesto sociale emergano delle conoscenze sociali che sono il risultato di interpretazioni soggettive. I ricercatori sociali analizzano criticamente queste conoscenze sociali che si sviluppano dalle interpretazioni sociali. I sociologi creano delle tipizzazioni, cioè delle costruzioni idealtipiche che si basano su quelle definite e utilizzate dagli attori sociali nella vita quotidiana. Queste tipizzazioni sono dei costrutti di secondo grado, ovvero delle modalità interpretative che vengono sviluppate dopo l'esperienza sociale. Sono delle visioni che permettono agli attori sociali di relazionarsi tra loro senza necessariamente spiegarsi reciprocamente. La fenomenologia sociale di Schutz è stata sviluppata da due suoi collaboratori, Peter L. Berger e Thomas Luckmann, autori del famoso libro "La realtà come costruzione sociale". Questa prospettiva sociologica si concentra sulla comprensione di come ogni attore interpreta la realtà durante le attività quotidiane. Berger e Luckmann ci invitano a vedere come le conoscenze sociali si costruiscono attraverso l'interazione tra gli attori sociali.ESTERIORIZZAZIONE - la realtà è un prodotto umano. Gli individui creano delle dimensioni sociali facendo leva sulla propria esperienza passata, sulle conoscenze apprese e condivise. Si pensi all'amicizia che una volta iniziata è una nuova realtà sociale, in tale processo gli individui sono in grado di creare la realtà sociale; OGGETTIVIZZAZIONE - la società è una realtà oggettiva. È il processo attraverso il quale gli individui comprendono la vita in termini di realtà predefinita e ordinata, l'agire dei soggetti entra in un processo che è già in movimento e si stabilizza grazie a una serie di abitudini; INTERIORIZZAZIONE - la realtà è soggettiva. Gli individui interiorizzano la realtà sociale, la fanno propria e la vivono come parte integrante di sé stessi. Questo processo avviene attraverso l'apprendimento, l'assimilazione e l'adattamento alle norme e ai valori della società.INTERIORIZZAZIONE - l'uomo è un prodotto sociale. l'attore sociale ha interiorizzato quelle regole e quei criteri, fa propria la realtà oggettivata e viene assicurata la legittimazione dell'ordine istituito; [Qui si apre la questione relativa alla consapevolezza degli esseri umani di essere gli artefici della realtà e, quindi, capaci di trasformare quel corso e quel senso di azioni che si sono stabilizzate nelle forme oggettive. Al contempo entra in scena anche la reificazione: essa "implica che l'uomo è capace di dimenticare di essere lui stesso l'autore del mondo umano e inoltre che la dialettica tra l'uomo, il produttore, e i suoi prodotti scompare dalla coscienza. Il mondo reificato è, per definizione, un mondo disumanizzato". Nelle società moderne, tese al mutamento continuo, gli schemi di significato del mondo sociale istituito, a cui possono ricorrere i soggetti per dare senso alle proprie esperienze,]

si moltiplicano e si frammentano. Ciò segna l'indebolimento della dialettica insita nel processo di costruzione della realtà, con conseguente smarrimento dell'uomo moderno e il rischio che i soggetti "finiscano per ritrovarsi come assoluti estranei" e la loro identità venga minacciata o distrutta.

Le tipizzazioni, che possono apparirci come qualcosa di stabile e oggettivo, sono in realtà il risultato di:

  • interpretazioni stratificatesi nel tempo sempre soggette a possibili cambiamenti;
  • sequenze di agire sociale (tradizioni) che si trasmettono dentro modelli di esperienze e classificazioni, dotazioni di conoscenze, riserve sociali di sapere.

L'esperienza soggettiva della realtà quotidiana è, dunque, satura di molteplici sequenze di agire sociale all'interno delle quali si costruisce l'identità personale del singolo. Il significato di un'esperienza o di un'azione sorge nella relazione.

cosciente di un singolo con il proprio ambiente naturale e sociale.

L'approccio drammaturgico

Erving Goffman è l'ideatore dell'approccio drammaturgico, come si evince dal titolo di uno dei suoi testi: La vita quotidiana come rappresentazione. È centrale il riferimento all'ATTORE - chi agisce ma anche chi recita una parte.

Il teatro diventa la metafora della società, della vita quotidiana intesa come una rappresentazione scenica dove i soggetti recitano copioni socialmente costruiti.

La scena è il luogo in cui l'attore recita sulla base di un copione in modo tale da produrre nel pubblico certe impressioni e reazioni.

Nel retroscena l'attore si prepara a recitare, si confronta con il regista e con gli altri attori, ma al contempo questo è il luogo in cui egli prende le distanze dalla scena, esce dal copione e si riposa.

Nelle interazioni della vita quotidiana ognuno di noi agisce sulla base del ruolo che riveste e delle aspettative connesse.

si sforza di sostenere al meglio quel ruolo e di produrre certe impressioni, per essere considerato e riconosciuto. Anche nella vita sociale vi è un retroscena, in cui togliamo la maschera del ruolo: la sfera intima in cui si prendono le distanze dal ruolo sociale, si preparano nuove azioni e performance. Per esempio, il cameriere al ristorante ha il suo retroscena quando rientra nelle cucine e si sfoga. Come accade per l'attore quando è in scena, così l'attore sociale cerca di controllare le impressioni che susciterà. Eviterà tutto ciò che potrebbe risultare inappropriato rispetto al copione dettato dal ruolo che esercita, nonché tutto ciò che potrebbe fargli perdere la faccia, inclusi gli oggetti scenici. (esempio: un medico che entra in sala operatoria con una bottiglia di vodka) Anche nella vita quotidiana, infatti, ogni situazione è inquadrata in un frame, una cornice che circonda e sorregge un disegno. E se la cornicesubisce un'incrinatura per via di qualcosa di imprevisto che irrompe sulla scena, gli attori sociali si prodigano a ripristinare la scena in modo da segnalare (a sé stessi e agli interlocutori) che l'equilibrio può essere ristabilito.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
59 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher _angela_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Carla Lunghi.