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FAMIGLIA
Nell'indagine sulle strutture e sui componenti familiari, condotta nel 1983, l'ISTAT ha individuato tre grandi gruppi:
- Famiglie senza nucleo;
- Famiglie con un solo nucleo;
- Famiglie con due o più nuclei.
Tra le tante possibili definizioni di famiglia: "Indipendentemente dalla composizione dichiarata in anagrafe, sono state considerate facenti parte della stessa famiglia tutte quelle persone che vivono abitualmente in una stessa abitazione e che sono inoltre legate tra loro da relazioni di parentela, affinità, affettività o amicizia".
La famiglia così definita viene a costituire un aggregato assai articolato, che non deve essere confuso con quello che viene dichiarato "nucleo familiare". Il "nucleo familiare" comprende tutte quelle persone che sono legate dal vincolo di coppia o dal vincolo genitori/figli. Per esempio due sorelle costituiscono una famiglia di due persone che non comprende alcun nucleo familiare.
iniziato a frequentare un'università in un'altra città potrebbe avere una residenza separata per motivi di studio. Inoltre, le famiglie possono essere composte anche da persone non legate da vincoli di parentela, come ad esempio coinquilini o conviventi.residenza da solo può chiedere il presalario, così via... Negli ultimi anni si privilegia molto di più le relazioni di fatto rispetto a quelle esclusivamente giuridiche. L'analisi delle strutture familiari costituisce solo un aspetto dello studio della famiglia da un punto di vista empirico e da un punto di vista quantitativo. Le rilevazioni delle strutture familiari costruisce per molti aspetti un compito istituzionale degli organi preposti allo studio e al monitoraggio delle tendenze demografiche, e come tale non può spingersi oltre il livello dell'analisi quantitativa della composizione delle singole unità di coabitazione, senza mai toccare il tema delle opinioni, degli atteggiamenti della popolazione, ecc... Le indagini campionarie sono caratterizzate da un tipo di sensibilità empirica, molte delle quali hanno fatto delle dinamiche interne alla famiglia, dei modelli culturali e dei rapporti che connettono il dentro ed il fuori della.In questi anni si sono moltiplicate, anche in Italia, le ricerche empiriche sulla famiglia si possono suddividere in due grandi filoni:
- Il filone delle analisi sulla famiglia come gruppo sociale specifico;
- Il filone delle analisi che considera la famiglia come variabile che può essere considerata dipendente o indipendente.
Negli USA a partire dagli anni '60 si è avuta una proliferazione di studi e ricerche sulla famiglia che hanno sondato le relazioni familiari dal punto di vista di:
- Attese relative ai ruoli coniugali (divisione del lavoro, differenziazione sociale, compiti da svolgere ecc...);
- Comunicazione, consenso, compromesso, soluzione dei problemi in una coppia;
- Autorità nella coppia e relazioni tra differenti status.
Questo filone di studi ha dato un particolare spazio all'approfondimento di aree quali:
- Adattamento coniugale (successo matrimoniale);
- Interazione coniugale;
- Scelta del coniuge e periodo pre-matrimoniale;
Definire il clima familiare che favorisce o meno l'assunzione di particolari modelli di comportamento, trasmissione dei valori, creazione di sicurezze primarie, fondamentali per la formazione delle identità. Merito di tali studi è l'aver considerato la famiglia come un sistema di relazioni dinamiche. Tali ricerche usavano delle tecniche e metodologie di tipo tradizionale: la quasi totalità delle informazioni sono raccolte tramite questionari o interviste semi-strutturate ai soggetti, prevedendo parti distinte del questionario, rivolte all'uomo o alla donna. Le diverse dimensioni rilevanti ai fini della ricerca sono operativizzate in variabili e indicatori, che in molti casi sono utilizzati per costruire indici, come l'indice di funzionamento familiare e di felicità coniugale. Quando si ha la messa a punto di situazioni sperimentali, che consentiva l'osservazione diretta della famiglia, in particolare della relazione tra i coniugi e tra genitori e figli.
figlie, ma anche come le nuove generazioni possano introdurre nuove norme e comportamenti familiari. L'interesse per lavori empirici di questo genere nasce dal fatto che le relazioni familiari, più che essere raccontate dai soggetti che le vivono, devono essere osservate direttamente dal ricercatore. Per lo studio del cambiamento sociale, Ruben Hill utilizzò un metodo di ricerca articolato su tre generazioni. Lo studio dei comportamenti familiari di tre generazioni di famiglie appartenenti alla stessa discendenza consentì di analizzare e approfondire come l'urbanizzazione agisce in riferimento a una cultura familiare relativamente costante nel tempo. Tale ricerca dimostrò che i mutamenti nei comportamenti familiari di tre generazioni di famiglie erano stati molto contenuti, mentre risultavano molto più accentuati i cambiamenti nelle norme. Da ciò si è evinto che il confronto tra due generazioni, la generazione delle madri e quella delle figlie, consente di vedere non solo come i modelli socio-culturali delle madri influenzino quelli delle figlie, ma anche come le nuove generazioni possano introdurre nuove norme e comportamenti familiari.figlie, ma anche come il passaggio da una generazione all'altra si modifichino i comportamenti e le aspettative relative al ruolo, alle modalità di allevamento dei figli ecc... Inoltre, importante è anche il concetto di "ciclo di vita della famiglia", esso permette di analizzare i mutamenti che hanno luogo nella composizione e nelle caratteristiche economiche della famiglia a partire dal matrimonio, attraverso l'allevamento dei figli, il lasciare la casa paterna - da parte dei figli - fino alla scomparsa della famiglia. Sono state condotte nel campo della famiglia anche delle ricerche longitudinali: gruppi di individui sono seguiti dalla nascita alla maturità, attraverso l'utilizzo di test, osservazioni, questionari, diari, storie di vita ecc... Ricerche di questo genere sono molto rare, poiché richiedono un livello di organizzazione molto articolato e complesso in quanto si articolano in lasso di tempo che va dai 30 ai 35-40 anni. Nel primo
gruppo di studi in cui la famiglia viene usata come variabile indipendente, sono da inserire tutte quelle ricerche che nella individuazione delle cosiddette caratteristiche oggettive e soggettive degli intervistati, prendono in considerazione anche la variabile famiglia. La famiglia è una struttura relazionale caratterizzata da specifici modelli e valori, da una sua organizzazione interna, e da una sua posizione di status, influenza il comportamento e gli atteggiamenti dei soggetti che ne fanno parte. Ci sono degli studi in cui la variabile famiglia viene usata allo stesso modo delle altre variabili, come quella del sesso, senza approfondire quali possano essere i meccanismi attraverso i quali una famiglia influenza un soggetto. È anche usata come variabile classificatoria, che consente di vedere se e come alcuni tipi di comportamento o di atteggiamento si modificano a seconda dell'appartenenza del soggetto a un tipo di famiglia anziché ad un altro. Le ricerche sulla famiglia possono quindi fornire importanti informazioni sulle dinamiche familiari e sul loro impatto sul comportamento individuale.socializzazione acquisitiva, sulla riuscita scolastica, sulla capacità del soggetto di sviluppare indipendenza, partecipazione e autonomia, ecc... sono indagini in cui si parte non solo dall'ipotesi che comunque la famiglia è una struttura che genera differenziazione e differenze, ma si tenta di indagare attraverso quali meccanismi si realizza tale differenziazione. Ricerche di questo tipo hanno consentito l'individuazione di correlazioni più o meno forti tra: - Riuscita scolastica dei padri e riuscita scolastica dei figli; - Debolezza del ruolo paterno e assunzione di comportamenti conformistici e massificati. Le ricerche su cui si è fatto affidamento sulle pagine precedenti sono di tipo quantitativo, l'obiettivo primario è quello di quantificare i diversi aspetti connessi alla famiglia. La famiglia diventa il filtro attraverso il quale e per il quale una società, una comunità riproduce se stessa nel passaggio da unagenerazione all'altra. Storie di vita, diari, colloqui semi-strutturati, interviste, ecc... sembrano gli strumenti più utilizzati per lo studio della famiglia e delle relazioni familiari. I contributi empirici sulla famiglia, soprattutto in area americana e anglosassone, sono ricchissimi e a ampio raggio. La famiglia è stata analizzata in moltissimi suoi aspetti, sia interni che esterni. L'abbondanza degli studi e delle chiavi di lettura conferma la complessità stessa della famiglia. Inoltre bisogna tener presente che nello studio delle relazioni intra-familiari sono presi in considerazione solo alcuni aspetti della vita di coppia o del rapporto genitori-figli, mentre viene meno la possibilità di ricostruire l'articolato e complesso sistema di interdipendenza tra le dimensioni economiche-strumentali, affettive, sessuali, psicologiche, di potere, biologiche ecc... in molti casi il dato circa la relazione familiare viene rilevato da un solo componente.
amente alla realtà. Inoltre, è importante considerare che l'intervista potrebbe essere stata condotta in un contesto specifico e che le risposte dell'intervistato potrebbero essere influenzate da vari fattori, come ad esempio il desiderio di apparire in un certo modo o di proteggere la propria privacy. Detto ciò, è fondamentale leggere l'intervista con un occhio critico e valutare le informazioni fornite in base al contesto e alla credibilità dell'intervistato.