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OCSE.I poveri in Italia oggi:

Economisti e sociologi distinguono tra:

  • povertà assoluta = condizione di chi (famiglie, individui) non dispone delle risorse minime necessarie a soddisfare i bisogni essenziali.

Analisi -> la stima della povertà assoluta diffusa dall'Istat definisce povera una famiglia con una spesa per consumi inferiore o uguale al valore monetario di un paniere di beni e servizi considerati essenziali per evitare gravi forme di esclusione sociale. Il valore monetario del paniere di povertà assoluta viene annualmente rivalutato alla luce della dinamica dei prezzi e confrontato con i livelli di spesa per consumi delle famiglie.

  • povertà relativa = riferita alle risorse di cui dispone una famiglia rispetto alla media di quelle disponibili normalmente alla popolazione di cui fa parte.

Analisi -> La stima della povertà relativa diffusa dall'Istat si basa sull'uso di una linea di povertà nota come International Standard.

Il concetto di Povertà Assoluta (ISPL) definisce come povera una famiglia di due componenti con una spesa per consumi inferiore o uguale alla spesa media per consumi pro-capite. Per definire le soglie di povertà relativa per famiglie di diversa ampiezza si utilizzano coefficienti correttivi che tengono conto dei differenti bisogni e delle economie/diseconomie di scala che è possibile realizzare al variare del numero dei componenti.

La Mobilità sociale è definita come ogni passaggio di un individuo da uno strato, un ceto, una classe sociale ad un altro. I sociologi distinguono fra mobilità:

  • Orizzontale: indica il passaggio di un individuo da una posizione sociale a un'altra dello stesso livello.
  • Verticale: indica il passaggio di un individuo da una posizione a un'altra.

La mobilità verticale ascendente si riferisce al passaggio alla classe più alta nel sistema di stratificazione sociale, mentre la mobilità verticale discendente si riferisce al passaggio nella classe più bassa.

sistema di stratificazione sociale.
  • Lungo raggio: indica che il cambiamento è avvenuto fra strati o classi molto lontani.
  • Breve raggio: indica che il cambiamento è avvenuto fra strati o classi contigue.
  • Intragenerazionale: indica il cambiamento di posizione socioeconomica di un singolo individuo all'interno dell'arco di vita.
  • Intergenerazionale: indica il cambiamento di posizione socioeconomica rispetto alla generazione precedente.
  • Assoluta: indica il numero complessivo di persone che si spostano da una classe all'altra.
  • Relativa: indica il grado di eguaglianza delle possibilità di mobilità dei membri delle varie classi.
  • Individuale: si riferisce agli spostamenti verso l'alto o il basso di un singolo soggetto.
  • Collettiva: riferisce agli spostamenti verso l'alto o il basso di un intero gruppo (una classe, uno strato, ecc.).

Tendenze della modalità nei paesi occidentali:

Oggi siamo in grado di mettere a

Confronto l'andamento della mobilità assoluta in Italia con quella in altri nove paesi occidentali. Il confronto è reso particolarmente interessante dal fatto che in essi il processo di industrializzazione ha avuto tempi e ritmi assai diversi.

  1. Del primo fanno parte i paesi che hanno avuto un'industrializzazione precoce - l'Inghilterra, il Galles e la Scozia - in cui la quota di occupati fuori del settore agricolo ha raggiunto il 90% già all'inizio del Novecento.
  2. Nel secondo rientrano la Francia e la Germania, l'Irlanda del Nord e la Svezia, in cui il processo di industrializzazione è iniziato un po' dopo.
  3. Al terzo appartengono infine la Polonia, l'Ungheria e la Repubblica d'Irlanda, che sono rimaste paesi prevalentemente agricoli fino alla seconda guerra mondiale.
  4. L'Italia occupa, da questo punto di vista, una posizione intermedia fra i paesi del secondo e quelli del terzo gruppo.

(Capitolo 12)

ECONOMIA E SOCIETÀ:

Il posto dell’economia nella società:

Nelle economie caratterizzate da tecniche di produzione semplici e livelli bassi di produttività del lavoro, la produzione è destinata in prevalenza alla sussistenza dei produttori stessi e le attività e relazioni economiche non sono mai del tutto distinguibili da altri tipi di relazioni sociali.

La presenza di surplus di prodotto (e di concentrazione di potere) è la condizione necessaria per la formazione di istituzioni e ruoli differenziati e specializzati con un processo di differenziazione strutturale (divisione del lavoro sociale Durkeheim).

Anche la comparsa di istituzioni e organizzazioni economiche specializzate e lo sviluppo del mercato è un aspetto del processo di differenziazione strutturale che porta a modi diversi di integrazione dell’economia nella società.

Ci sono 3 modi di integrazione dell’economia nella società:

1. Reciprocità:

La prestazione di servizi o la cessione di beni materiali, con la previsione di avere successivamente una restituzione di servizi o beni in modi, quantità e tempi fissati da norme culturali (Sahlins M.D., 1972, La sociologia dello scambio primitivo) sono relazioni regolate da norme e sanzioni morali, che hanno anche un contenuto economico ma sono incapsulate in relazioni sociali, somigliano più al dono che allo scambio economico e confermano il legame sociale tra gli attori che le intrattengono. Chi non rispetta le norme della reciprocità va incontro a sanzioni severe.

Tipi:

  • Reciprocità generalizzata: non ha contenuti precisi, non fissa limiti di tempo e non richiede che ciò che viene restituito abbia lo stesso valore economico di quanto è stato dato (es. in famiglia).
  • Reciprocità bilanciata: lo scambio prevede una restituzione equivalente in valore, calcolata con molta precisione, in tempi definiti e di solito brevi (es. nella parentela allargata).

o tra famiglie di una comunità)- reciprocità negativa: tipo di relazioni culturalmente prescritte in una cerchia di popolazioni con cui non si hanno rapporti, che sono il contrario e la negazione della reciprocità (guerra, furto, rapina...). Nelle società a economia di reciprocità non esistono organizzazioni economiche separate dalla famiglia e la posizione nella famiglia definisce quella nel processo produttivo. Scambi e cooperazione si svolgono all'interno di relazioni stabili nel tempo, complesse con più significati e soprattutto mai solo economiche. L'economia di reciprocità è presente anche nelle società attuali in cui prevale lo scambio di mercato, ad esempio nella vita in famiglia o tra vicini, amici ecc.

2. Redistribuzione: Redistribuzione: è uno schema di integrazione dell'economia nella società, che comprende un trasferimento di risorse di produzione, di lavoro, di beni di sussistenza a un

‘centro’, e successivamente un’allocazione e ripartizione di risorse e beni fra i membri della società.

Riguarda strutture sociali complesse.

È parte di un rapporto politico.

È combinato con altre forme di integrazione in parte con il mercato come forma dominante oppure secondaria.

In epoca contemporanea riguarda i modi diversi in cui uno stato regola l’economia con leggi e attiamministrativi, raccoglie risorse con l’esazione fiscale per pagare i suoi funzionari e dare attuazione alle leggi, redistribuisce fra la popolazione sussidi e servizi che organizza direttamente.

3. Mercato e scambio di mercato:

Lo scambio di mercato è il trasferimento di un bene che ha un valore economico – in quanto utile a qualche scopo e non liberamente disponibile – da un venditore a un compratore in cambio di denaro.

Un bene comprato e venduto è detto merce.

Il mercato è l’insieme delle relazioni economiche di produzione e

Il mercato è un sistema di scambio di merci e un particolare meccanismo di regolazione complessiva dell'economia, basato sulla formazione di prezzi fluttuanti a seconda della domanda e dell'offerta. Con l'affermazione del mercato si completa la differenziazione strutturale dell'economia e il rapporto economia-società si pone in modo nuovo: l'economia non è più incapsulata nella società, come parte di rapporti culturali e politici e da questi regolata, ma diventa autoregolata mediante il meccanismo di formazione dei prezzi.

Il mercato come meccanismo regolatore dell'economia:

Questo è solo uno schema logico-formale e vale solo se si danno certe condizioni particolari:

  • se ci sono molti venditori e compratori (es. no monopolio)
  • se le merci offerte sono perfettamente equivalenti
  • se gli attori sociali hanno conoscenza dell'andamento del mercato.

Gli economisti del XVIII secolo, come Adam Smith, rimasero stupiti

eaffascinati quando si accorsero che una specie di mano invisibile era capace di combinare una miriade di singoli scambi, ognuno motivato da un interesse particolare, in un effetto complessivo di regolazione dell'economia che nessuno degli attori si proponeva e neppure immaginava (Smith A., 1776, Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni, trad it., 1973)

Economia regolata dal mercato: se non solo il commercio, ma la produzione stessa di beni e servizi viene organizzata su vasta scala in riferimento a regole di mercato

L'economia regolata dal mercato si basa:

  • sulla proprietà privata dei mezzi di produzione
  • sul fatto che anche il lavoro è fornito per un compenso, fissato dalle parti con una contrattazione di mercato.

Capitale: somma di denaro investito per produrre o commercializzare delle merci, in vista di un profitto il cui reinvestimento innesca il processo di accumulazione del capitale e di sviluppo dell'economia.

L'imprenditore

commerciale e/o industriale è una figura sociale specializzata che ha la funzione di produrre e vendere, motivato dal profitto e indirizzato nelle sue scelte dai meccanismi di mercato. Impresa: istituzione fondamentale della produzione e del commercio orientata all'attività economica e distinta dalla famiglia e dalla politica. Banche: organizzazioni che operano su un mercato particolare, quello del denaro. Il mercato regola anche la distribuzione del lavoro alle varie attività. In base alle risorse che può offrire per il processo produttivo, l'attore sociale occuperà così una posizione di classe nella società, profondamente condizionata dal meccanismo di mercato. Capitalismo: sistema economico basato sulla proprietà privata dei mezzi di produzione, sulla concorrenza economica fra imprese e sul lavoro libero pagato a un prezzo di mercato. Il raccordo fra economia di mercato e società: l'economia,

pur avendo un proprio

Dettagli
A.A. 2022-2023
56 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara.sama.tani01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e metodologia della ricerca sociale. introduzione alla sociologia classica, le sociologie speciali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Torrigiani Claudio.