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SIMMEL
• Problematicità dell’accoglienza dello straniero
-
Talcott Parsons 1951 “Il sistema sociale” il termine devianza viene usato per la prima volta
- Robert Merton 1949 Funzionalismo critico perché reintroduce il concetto di anomia
- Teoria Ecologica 1925 Scuola di Chicago
- Howard Becker 1963 Outsiders
Parsons e Merton: La devianza come difetto di socializzazione
Parsons la devianza è la conseguenza di un difetto di socializzazione
• Ad una socializzazione primaria difettosa corrisponde un comportamento che mette in
discussione quelli che sono gli imperativi dell’ordine sociale
• Deficit di socializzazione la società reagisce tentando di ricondurre il soggetto deviante entro i
suoi parametri o adottando strategie correzionali (in caso di danni irriducibili puramente
contenitive)
• La devianza è come una malattia (un virus) e il corpo cerca di neutralizzarla Teoria genetica ha
influenzato il pensiero di Parsons
• Problema della Teoria Funzionalista è il mutamento sociale non rispondono alla dinamica
Merton allievo di Parsons (fa parte dei teorici funzionalisti)
• Funzionalismo critico si inserisce nella prospettiva del suo maestro ma pian piano la mette in crisi
• Per Parsons il problema della devianza è una mancanza (di socializzazione)
• Per Merton il problema della devianza è un eccesso (di socializzazione) spostare l’attenzione verso
il rapporto tra gli orizzonti culturali interni alla società e le strutture di opportunità
o Portare all’interno di una teoria l’elemento fondante della stratificazione sociale
• Dissociazione tra le aspirazioni che vengono prescritte culturalmente e le vie strutturate
socialmente per la realizzazione di queste aspirazioni
• Es. (sogno americano anni ‘50 cercare il successo per tutti crea una divisione sociale maggiore)
disponibilità o meno di percorsi considerati accettabili dalla società americana
• Struttura sociale è ancorata ad una gamma limitata di possibilità e l’accesso a quest’ultime dipende
dalla collocazione nelle gerarchie sociali
• Innovatore (deviante) è colui che immagina dei percorsi alternativi (devianti) per raggiungere
quegli obbiettivi, questi percorsi col passare del tempo possono risultare legittimi e non più devianti
(virtù a venire Durkheim)
• Deficit non più di socializzazione ma di opportunità e di cui la società stessa ne è artefice
• Soggetto razionalmente potrebbe decidere di scegliere un comportamento deviante per accedere
a degli stili di consumo che vorrebbe condividere ma per i quali non ha disponibilità di opportunità
legittime
• Il cambiamento che avviene in Merton è che i conflitti di valore e i mezzi sono costruiti socialmente e
quindi arbitrari e Merton definisce arbitrario ciò che non merita legittimità
• Introduce dinamiche devianti di gruppo (ribellione, strategie di adattamento) introducono l’ipotesi
che ci possa essere una sorta di legittimità
• Nella ribellione è il desiderio ad essere condannato la ribellione diventa una strategia di
adattamento (se le mie opportunità sono nulle rispetto a certe mete che la società ritiene legittime,
cercare vie e a volte mete alternative ad esse diventa una strategia di adattamento)
Cattive compagnie e devianza di gruppo
• Cohen: elementi di tipo materiale (classe sociale) e immateriale (status sociale) riconducibili ad un
insieme culturale relativamente stabile e duraturo
• Funzionalismo critico differenza di accesso ai mezzi legittimi
• Scuola di Chicago differenze di accesso ai mezzi illegittimi
• Appartenenze di gruppo sempre plurali e contradditorie (diversi gruppi richiedono diversi
comportamenti)
• Sutherland processo di selezione di ciò di cui si decide di aderire
• Serve conoscere la storia personale dell’individuo e ciò che lo ha portato alla selezione di scelte
devianti
• L’idea che il diritto penale sottenda ai diritti di tutti è di fatto un’ideologia (una costruzione)
• Utilizzare gli approcci delle teorie sociologiche formatesi negli stati uniti del secolo scorso per
proporre una critica della rappresentazione della legge come legge uguale per tutti (secondo
capitolo)
• Subculture criminali:
o Cultura conflittuale strumentalizza la violenza, l’obbiettivo è il mutamento sociale, tema del
coraggio
o Cultura criminale utilitaristica, obbiettivo guadagno, tema destrezza arguzia
o Cultura del ritiro consumo di stupefacenti, evasione dalla realtà
• Società è attraversata continuamente da conflitti di valore
• Superamento del rapporto tra svantaggio sociale e comportamento devianti
(Sutherland) se una teoria è vera deve potere spiegare la criminalità di tutti, se funziona solo per i
marginali vuol dire che non è corretta, serve una teoria che spieghi la devianza in modo universale
Teorie dell’Apprendimento e dell’Associazione differenziale (Sutherland e Cressey)
• Fattori strutturali l’origine della devianza è in relazione con la posizione degli individui nella
struttura sociale (Merton)
• Fattori (sub)culturali origine della devianza trova supporto nelle specifiche culture dei gruppi
(Cohen)
• Sutherland mette insieme questi due elementi la società come organizzazione sociale
differenziata (la società intera è attraversata da un conflitto latente, all’interno della società si
formano gruppi condivisi di persone)
• Teoria dell’Associazione differenziale Criminalità dei colletti bianchi si apprende nei circoli
che si frequentano, si sviluppa una sorta di sub cultura che considera legittimi alcuni
comportamenti, che trova giustificazioni per questi legittimazione del comportamento deviante.
In questo modo Sutherland spiega il comportamento deviante sia dei poveri che dei potenti
Figure dello straniero nella sociologia (distanza sociale, pregiudizio, marginalità)
Simmel (1908)
o Stigmatizzazione: dare un segno al soggetto per il quale viene riconosciuto (es. gli ex
detenuti rimangono prima di tutto ex detenuti anche se reintegrati nella società)
o Senza il processo di stigmatizzazione non c’è il deviante
o Per primo Simmel ha teorizzato dal punto di vista filosofico la figura dello straniero
o Rifiuta qualsiasi rapporto eziologico di cause ed effetto (deriva positivista) contrappone la
ricerca di corrispondenze, ovvero i fenomeni sociali si caratterizzano per una relazione di
reciprocità centrale nell’elaborazione della teoria dell’Etichettamento
• Corrispondenze rapporto che si istituisce tra la società e lo straniero
o Gruppi sociali ristretti, chiusi a forte omogeneità interna, vedono lo straniero con forte ostilità
o Gruppi sociali costretti ad entrare in contatto con lo straniero (esigenze commerciali) lo
considerano un intermediario con il mondo esterno
o Gruppi sociali che si aprono e si mescolano con l’esterno percepiscono lo straniero come
onnipresente, dentro e fuori dal gruppo, e lo trattano con rinnovata ostilità
• The Marginal Man Robert Park
o Riprende il concetto di straniero di Simmel
Disordine urbano e ordine sociale
• Teoria ecologica della scuola di Chicago riconduce i comportamenti prevalenti di un dato gruppo
sociale all’ambiente socioculturale nel quale esso è collocato
• Rapporto tra:
o 1. Concentrazione urbana (aspetti morfologici, aree ecologiche)
o 2. Sviluppo metropolitano (trasformazioni nelle sfere delle comunicazioni, della
produzione e delle infrastrutture)
o 3. Forme di devianza (destabilizzazione delle agenzie del controllo sociale,
disorganizzazione sociale)
• Dalla patologia individuale alla patologia sociale
o Flussi migratori disorganizzazione sociale tassi elevati di devianza
Critica: ciò che da fuori può sembrare disorganizzazione potrebbe essere in
realtà un’organizzazione alternativa
Interazione, controllo e ordine contingente
1. La prospettiva INTERAZIONISTA
• Fenomenologia le azioni sociali devono essere interpretate attraverso l’intenzionalità del
soggetto, il discorso sulle regole dipende da chi ha il potere di preservare gli universi
simbolici di significato congruenti con la propria visione del mondo:
o Processo di criminalizzazione primaria stabilire il confine tra cosa è legale e
cosa non lo è
o Processo di criminalizzazione secondaria alcuni individui e alcune categorie
vengono maggiormente perseguiti di altri
• Interazionismo simbolico i significati attribuiti alle cose sono un prodotto dell’interazione
sociale, risultato di processi interpretativi dei soggetti (l’individuo si specchia nell’immagine
che gli altri hanno di lui)
o Distinzione tra comportamento conforme e deviante non esiste un atteggiamento
interiore intrinsecamente buono (giusto) o cattivo (deviante), esiste una
socializzazione a determinati valori piuttosto che ad altri
• Etnometodologia La realtà viene costruita nel corso della vita quotidiana attraverso
l’attività interpretativa dei soggetti coinvolti
2. Devianza come costruzione sociale:
1. La devianza è una proprietà conferita ad un comportamento
2. La devianza è una conseguenza dell’applicazione di etichette e sanzioni da parte di alcuni su
altri
3. Il deviante sviluppa un percorso esistenziale definibile in termini di “carriera” che porta
all’interiorizzazione di un’identità deviante
4. Le definizioni ufficiali riguardo a comportamenti devianti dipendono dalla distribuzione del potere
all’interno della società
3. Teoria dell’ETICHETTAMENTO
• Processo di formazione dell’identità deviante
• Effetto dell’applicazione dell’etichetta di criminale a un dato individuo
• Lemert:
o La reazione sociale (devianza primaria) ad un primo comportamento deviante
spinge l’individuo stigmatizzato a permanere nel ruolo sociale che gli è stato
assegnato e ad interiorizzarlo (devianza secondaria)
o Concezione rieducativa negata, l’intervento del sistema penale consolida l’identità
deviante
• Goffman, Berger, Luckmann:
o Definizione del comportamento deviante non è il comportamento in sé a far
scattare la reazione sociale ma la sua interpretazione attraverso cui quel
comportamento viene fornito di un significato
o Solo la reazione sociale ad un determinato comportamento definisce l’atto come
criminale
4. La prospettiva CONFLITTUALISTA
• Il focus dell’ipotesi costruzionista si sposta a livello macrosociale
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