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Il modello di Hirsch

Il modello di Hirsch è caratterizzato da una catena di produzione con dei sottosistemi e filtri e vuole spiegare come avviene la produzione nell'industria culturale.

I sottosistemi:

  • Il primo è quello tecnico, degli artisti e dei creativi (per esempio uno scrittore) che forniscono gli input al sistema ma in questo sistema grazie agli agenti i prodotti dei creativi penetrano nella sfera successiva, sono infatti il filtro 1. Una caratteristica importante di questo sistema è l'eccedenza di input, infatti sono presenti tanti prodotti ma pochi si affermano.
  • Una novità nel filtro 1 sono i talent show (è un modo di selezionare gli artisti a porte aperte e farla diventare essa stessa un prodotto) e i reality show.
  • Quello manageriale organizzativo, sono per esempio le organizzazioni produttrici come case editrici e redazioni. Il filtro è rappresentato invece dai gestori di confine e permettono al prodotto di raggiungere i mass media.

Caratteristiche:

fondamentalisono la sovrapproduzione di oggetti culturali, solo pochi riusciranno a raggiungere imedia, il mantenimento di rapporti con entrambe le sfere contigue (perché devonoessere bidirezionali)il sottoinsieme istituzionale e dei media, formato da i gatekeeper che recensiscono iprodotti culturali sui media, dalle figure professionali che fanno conoscere le opereculturali al pubblico (curatori di mostre, i dj…) e dai canali televisivi o i siti internet chescelgono di dare spazio a degli oggetti.I consumatori danno un feedback (attraverso l’acquisto o il seguito di un programmatv) al sottosistema dei media che a sua volta dà un feedback alle organizzazioni.Nei filtri ciascun sottosistema comunica con quello successivo.Oggi ci sono stati dei cambiamenti a causa degli smartphone e di internet, ladigitalizzazione permette di far comunicare in modo diretto l’artista con il pubblico.(fenomeno di disintermediazione)Il guadagno all’artista deriva

dalla pubblicità e non dall'acquisto, un modello simile a quello della tv commerciale (i canali 5 lui guadagnano con la pubblicità) I nuovi feedback sono costituiti da like e commenti. Tuttavia, questa disintermediazione è solo parziale, a prima vista il sottosistema manageriale perde importanza, ma dietro dai creativi ci sono organizzazioni che gestiscono le personalità creator presenti sui social che gli permettono di raggiungere determinati standard. I social media diventano un nuovo intermediario per poter avere visibilità attraverso degli algoritmi che permettono di mettere alcuni contenuti più in vista di altri. L'INDUSTRIA CULTURALE HA UN QUARTO POTERE RISPETTO ALLE ALTRE; chi detiene il controllo di importanti società produttrici di cultura non ha semplicemente un potere economico ma anche un potere di indirizzamento dell'opinione pubblica. La concorrenza per il controllo dell'industria culturale non è

La cultura legata solo a fini economici.

CONSUMO

Nel diamante culturale quando parliamo di consumo ci riferiamo al vertice a destra, cioè quello dei ricevitori. Quando si parla di industria culturale il ricevitore si può chiamare consumatore, in quanto consuma e sceglie all'interno della gamma di quelli disponibili.

DIFFERENZIAZIONE IN BASE ALLE SCELTE DI CONSUMO

I riceventi degli oggetti culturali si possono differenziare in base ai diversi gusti. I gusti si formano nel corso del processo di socializzazione.

Esempi di gusti (teatro, discoteche, visita musei)

Per esempio, se si deve calcolare chi è andato a concerti di musica classica, si può capire come il 74% di coloro con istruzione universitaria non sono mai andati, ma la percentuale sale al 97% quando si parla di persone con licenza elementare. Più aumenta il titolo di studio, più si abbassa il numero di persone che NON sono state a concerti di musica classica. Serve anche per capire a chi rivolgersi in caso.

Parlando di musei, non ci sono mai stati il 37% degli universitari e il 93% di coloro che hanno licenza elementare.

Invece, per la lettura dei quotidiani, è una pratica in calo che dal 2001 al 2015 è diminuita. Il genere maschile occupa una percentuale più alta. 87% dei laureati legge almeno un quotidiano a settimana. Lo fanno invece solo il 36% di coloro che hanno la licenza media.

Con il tempo la linearità è invariata ma tutte le categorie calano.

DELLE VARIABILI COME IL GENERE, L’ETÀ E IL TITOLO DI STUDIO SONO IMPORTANTI PER CAPIRE QUALE GRUPPO SOCIALE FARÀ USO E APPREZZERÀ DI PIÙ UN DETERMINATO PRODOTTO CULTURALE.

Rapporto tra consumi culturali e struttura sociale (come è organizzata la società, classi ecc).

3 filoni teorici rispondono a questa domanda.

CULTURE DI GUSTO: teoria di Gans 1974, il gusto non è strutturato seguendo gerarchie i gruppi e le classi.

La cultura del gusto non ci permette di desumere delle caratteristiche degli individui che vi appartengono. Rispetto al passato sono nati consumi culturali comuni a diverse classi sociali.

DISTINZIONE ONNIVORI/UNIVORI: Peterson nel 1992 usa invece un'altra modalità di distinzione, al posto di una stratificazione culturale che combacia con la stratificazione sociale, i consumi culturali degli strati sociali più elevati sarebbero semplicemente maggiori e più estesi come generi di consumo. Gli onnivori sono coloro che appartengono a strati sociali più alti e gli univori che hanno meno risorse.

LA POSIZIONE PIÙ NOTA È QUELLA PORTATA AVANTI DA BOURDIEU DEI CONSUMI CULTURALI RIFLESSO DELLA STRUTTURA: nel 1979 gli individui appartenenti ai segmenti privilegiati consumano cultura alta di elite mentre coloro che stanno negli strati bassi consumano cultura popolare o di massa. Crescere in una certa classe.

Il gusto e la cultura del consumo si sviluppano in modo particolare durante la socializzazione. Ci sono tre posizioni che rispondono alla domanda "qual è la relazione tra consumo, cultura e struttura sociale?"

BOURDIEU (1979)

Bourdieu, sociologo francese, analizza il gusto collegandolo alla struttura sociale. La sua tesi è che il gusto è socialmente costruito.

Bourdieu distingue il capitale economico dal capitale culturale. Attraverso questi due tipi di capitale, le classi sociali possono essere suddivise in livelli interni. Ad esempio, l'élite è un sottogruppo con un alto capitale economico, mentre gli operai hanno un basso capitale economico. Il capitale culturale, invece, comprende sia il livello di istruzione che il processo di socializzazione che una persona ha vissuto. Incrociando queste due dimensioni di capitale, è possibile individuare diverse classi sociali o frazioni di classi sociali. Ad esempio, all'interno delle persone ricche è possibile individuare coloro che, oltre ad essere abbienti, sono anche culturalmente sofisticati.

colta e invece chi ha un basso livello culturale ma è comunque abbiente. Chi appartiene a una certa frazione di classe sociale ha una determinata visione del mondo, data dall'habitus, è un modo di approcciarsi alla realtà che viene costruito attraverso la socializzazione ed è dato dal modo di comportarsi, le idee, i giudizi. L'habitus dipende dalle condizioni materiali di vita. Persone con habitus simile sono propense a fare amicizia tra loro. IL GUSTO QUINDI È SOCIALMENTE COSTRUITO E NON UN FATTO INNATO. La prima conseguenza che si nota distinguendo le classi benestanti e non, i membri delle classi popolari finiscono per preferire ciò che è pratico e funzionale. I membri delle classi privilegiate preferiscono invece idee astratte e formali, vivono sin dalla nascita circondati da persone e pratiche di gusto. Secondo B. alcuni gusti sono "buon gusto" altri sono cattivo gusto. Il buon gusto o gusto legittimo appartiene allaclasse dominante che attraverso questa distinzione afferma ancora una volta la sua superiorità come se fosse naturale. Però, le classi in realtà non posseggono buon gusto per motivi strutturali, ma a causa del processo di socializzazione.

DIFFERENZIAZIONE INTERPRETATIVA DEI PRODOTTI CULTURALI

Uno stesso prodotto può essere percepito in modi diversi dalle persone.

TEORIA DI JAUSS 1987

Dà una chiave di lettura per quanto riguarda le differenti interpretazioni. Infatti sostiene che un nuovo contenuto viene collocato in un orizzonte di aspettative plasmato dalla precedente esperienza culturale e sociale.

Quanta libertà hanno i ricevitori di interpretare i prodotti culturali?

Ci sono 2 scuole di pensiero:

Teoria della cultura di massa: hanno poco libertà, gli oggetti sono forti e i ricevitori deboli.

Gli oggetti culturali riescono quindi ad imporre i loro significati. Il consumatore è un ricevitore passivo che manca di un'alta

capacità critica. La vita democratica perde di vitalità. Si cerca di sviare l'attenzione sulla cultura bassa. Teoria della cultura popolare: gli oggetti culturali deboli e ricevitori forti.

L'oggetto ha poco potere di cambiare le mie idee. Il pubblico è un soggetto attivo che crea il suo significato, talvolta si oppone ai significati veicolati dagli oggetti culturali.

L'opera di FISKE sostiene che la cultura di massa è un supermarket, come quando andiamo al supermercato compriamo degli elementi e poi a casa li mescoliamo per produrre qualcosa che i produttori dei singoli prodotti non si sarebbero mai aspettati. Così con gli oggetti culturali.

Definizione di tempo libero: "la quota di tempo che gli individui tendono a riempire con attività scelte liberamente, senza vincoli, non finalizzate al lucro e ritenute fonte di piacere e di riposo." Belloni

I prodromi premoderni (tempo libero prima della modernità)

agli sviluppi della società contemporanea. Oggi, il concetto di tempo libero è strettamente legato al concetto di svago e divertimento. Le persone dedicano il loro tempo libero a varie attività come lo sport, il cinema, la lettura, i viaggi e molto altro ancora. Tuttavia, è importante ricordare che il tempo libero non dovrebbe essere solo dedicato al puro divertimento, ma anche alla crescita personale e al benessere spirituale. È importante trovare un equilibrio tra il tempo dedicato alle attività ricreative e quello dedicato alla riflessione e alla cura di sé. In conclusione, il concetto di tempo libero è evoluto nel corso dei secoli, passando da un concetto di otium degli antichi romani a un concetto più moderno di svago e divertimento. È importante sfruttare al meglio il nostro tempo libero, dedicandolo non solo al puro divertimento, ma anche alla crescita personale e al benessere spirituale.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
21 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vane.galbu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della cultura e del tempo libero e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Gui Marco.